Recensioni per
L'altra a donarci infelicità
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/21, ore 18:23

Hmm... mi pare che tu non abbia grande fiducia nell'amore, eh?
Neanche io, anzi, proprio nemmeno ne scrivo, tu invece anche quando lo fai, metti molta amarezza nelle storie, c'è sempre quel qualcosa che non va, poi il tradimento, il dolore, la delusione...
Hai descritto bene i pensieri della protagonista, mi sono immedesimata molto, sei riuscito a farmi provare i suoi sentimenti contrastanti, ma non solo, anche a farmi vivere intensamente la sua situazione - il lavoro umiliante, l'appartamento/discarica, la vita soffocante dalla quale vuole fuggire - e il tutto con Carlo - che all'inizio però è descritto come salvifico - si conclude nel nulla e nell'autentico squallore...

Peccato. Inizialmente sembrava tutto idilliaco, avevi scelto bene i tempi, il primo appuntamento, ecc, ma poi tutto precipita in modo orrido, maledetto Carlo che non è altro.
Quindi lui pensava che lei sarebbe stata al suo gioco, lui sposato e con un figlio e lei come concubina...
Meno male che lei, anche se accecata dall'amore, ha ancora la sua dignità e riesce a stroncare questa spirale che la sta stritolando.
Sì, sono convinta che abbia fatto bene ed è stata ricompensata, perché poi ha trovato il vero amore.

Toglimi una curiosità, c'è un qualche tipo di morale?
Come ti è venuta questa storia?

Sono sempre interessanti questi tuoi esercizi, complimenti.

Alla prossima!
(Recensione modificata il 22/07/2021 - 09:28 am)

Nuovo recensore
23/02/21, ore 15:49

Una storia d'amore molto realistica devi dire, perché purtroppo (o per fortuna?) l'amore non è sempre tutto rose e fiori e anzi fa soffrire in modo direttamente proporzionale a quanto noi immaginiamo possa invece farci bene. Credo che anche il momento in cui si incontri qualcuno conti molto, Giovanna stava passando un periodo relativamente monotono o comunque sottotono rispetto a quanto avrebbe desiderato, e si sa che l'amore è sempre un valido alleato per risollevarsi, e chissà che il suo bisogno di sentirsi viva non l'abbia spinta più del dovuto ad investire nella storia con Carlo, fino ad illudersi e forse anche sperare che alla fine lui avrebbe lasciato l'altra. Ma si dice anche che "chi tanto spera poi muore disperato", anche un morire metaforico, la morte di un amore. Trovo alquanto consolatorio il finale, o comunque trattato nell'unico modo in cui poteva esserci un lieto fine, a mio avviso, ovvero una Giovanna più matura e consapevole che guarda al passato con rispetto e gratitudine per averla condotta ad avere una famiglia che ama e che la ama. Ho molto apprezzato lo stile, fluido e scorrevole, delicato e veritiero

Recensore Master
01/04/20, ore 00:58

Ma che bella questa storia!
Mi sono anche commossa un po'....
Leggendo mi è tornato alla mente il film L'ultimo bacio.

Ma adesso mi chiedo. Come sarà andata a Carlo?

Recensore Master
01/06/19, ore 12:15

Ciao Alessandro la citazione è bellissima e molto appropriata. Mi è piaciuta molto questa storia proprio per il contesto realistico, senza bisogno di inventare niente. Sono cose che purtroppo capitano tutti i giorni e sei stato molto delicato ad entrare nella mente, nei pensieri, nelle paure e nelle incertezze femminili. Mi sono commossa per la sofferenza della protagonista e fortunatamente nella storia le hai fatto trovare la serenità che meritava, ma non tutte reagiscono così. Molte donne aspettano per anni una felicità che non arriverà mai,senza sapere cosa davvero stanno aspettando come nel libro aspettando Godot di Beckett. Grazie per le emozioni, un saluto.
(Recensione modificata il 01/06/2019 - 12:16 pm)

Recensore Veterano
04/01/19, ore 19:10

C'è un detto che dice che per trovare l'uomo giusta bisogna prima passare da quello sbagliato. Per Gio evidentemente è stato così, per fortuna ce l'ha fatta ancora in tempo per costruirsi la vita e la famiglia che desiderava. Nonostante i timori e i dispiaceri che si trovano in questo racconto mi ha fatto piacere leggerlo proprio per il finale, rasserenante e rassicurante nonostante la realtà spesso non sia così generosa. Ma proprio per questo ci vogliono racconti di questo tipo.

Recensore Veterano
17/11/18, ore 14:39

Terzo posto 

alessandroago_94 - L'altra a donarci infelicità 

Titolo: 1/2 
Non mi ha colpito particolarmente ne a primo impatto ne dopo aver letto la storia. Forse è troppo lungo, non lo so, ma non mi sembra perfetto per la storia che hai scritto. 

Originalità: 10/15 
Ho già letto un paio di storie simili alla tua ma non te ne faccio colpa, il genere è limitato e pieno di cliché ma tutto sommato sei stato bravo. 

Uso citazione: 10/10 
Ben fatto! Ammetto che avrei preferito la citazione dentro al testo, non so, detta da un personaggio ma non importa. L'hai usata molto bene e hai in pratica costruito la storia intorno ad essa! 

Lessico & stile: 10/15 
Lessico forse un po' colloquiale ma che in alcune situazioni è calzato a pennello. Il tuo stile non è forse tra i miei preferiti ma è scorrevole e le tue storie si leggono tranquillamente e senza intoppi. 

Gradimento personale: 12/15 
Bella ma mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. So che è stato giusto farla allontanare da Carlo, l'avrei fatto fare anche io a qualsiasi mio personaggio ma mi lascia sempre un po' triste. D'altra parte non posso fartene colpa perché era quello che la citazione che hai scelto suggeriva ma sono un'eterna romantica e ho sperato fino alla fine che Carlo non si limitasse a presentarsi in stazione ma salisse sul treno con lei, come nel più classico film d'amore. Comunque hai svolto bene la storia ed è stato un piacere leggerla. 

Impaginazione: 9/10 
Non ti ho dato il punteggio pieno perché la dimensione del carattere mi è sembrata eccessiva, perché per il resto va tutto bene! 

Punti bonus: 0/1 

TOTALE: 52/68 

Nuovo recensore
25/10/18, ore 16:11

Ciao! Questa è la mia prima recensione, quindi non so bene da dove cominciare :) abbi pazienza. Partirei dicendo che la tua storia mi è piaciuta tantissimo, sia per la semplicità funzionale della storia d'amore da te descritta. E il personaggio di Carlo, purtroppo, è abbastanza frequente al giorno d'oggi. Ho anche adorato il fatto che Giovanna si sia resa conto di essere stata solo usata, e abbia deciso di cambiare vita; per non parlare del finale, era davvero bellissimo!
Comunque sia, non credo di essere la persona giusta per correggere errori grammaticali (che, tra l'altro, non ho riscontrato). La storia è sicuramente ben scritta.
Bene, credo di aver finito :)
Spero di recensirti ancora, ciaoo <3

Soul

PS: Se ti interessa, mi sono sentita obbligata ad aggiungerla ai miei preferiti.

Recensore Master
25/10/18, ore 11:52

Ciao carissimo!
Devo dire che hai fatto un ottimo lavoro, perché la storia non si conclude con la separazione tra Giò e Carlo, ma con i lieto fine romantico di lei che finalmente è riuscita a farsi una vita vera, con l'uomo che ama e che la ama.
Purtroppo, di uomini come Carlo ne è pieno il mondo: quelli sono uomini che, secondo me, non sanno amare. Vedono le donne come prede e si divertono a metterle nel sacco. Fingono di provare un amore che non esiste, solo per tenerle vincolate a loro.
Secondo me, l'arrivo di Carlo alla stazione era pura finzione. Se avesse amato davvero Giovanna avrebbe lasciato l'altra e non l'avrebbe messa incinta. Punto.
Ottimo lavoro, davvero. La tua storia mi ha coinvolto molto anche dal punto di vista emotivo.
Buona fortuna per il contest!
Bacioni!

Recensore Master
25/10/18, ore 00:17

Ciao Ale!
Direi che Oriana Fallaci ti ha guidato a scrivere una storia che a lei stessa sarebbe piaciuta molto, perché sei stato in grado di interpretare i sentimenti e le emozioni di una donna con grande delicatezza e semplicità.
"L’amore è un dialogo, non un monologo": direi che questa riflessione sintetizza bene il senso della tua storia, nella quale incontriamo una protagonista che fa tanta tenerezza, con un lavoro pesante (come tutti i lavori a contatto con il pubblico, fare la cassiera è a dir poco stressante), colleghe sempre in lite per i turni, una casa disordinata e una vita forse ancora più disordinata, senz'altro bisognosa di sicurezza, di un punto di riferimento su cui contare. Finché non arriva Carlo, "bella presenza" in grado di farla innamorare. Giovanna è talmente bisognosa di affetto da confondere fin da subito il sesso con l’amore. Al primo appuntamento, intenerisce perché svela subito le sue fragilità ("è da tempo che non esco con un uomo") e di lì a poco già sogna un’impossibile convivenza: impossibile perché Carlo è già impegnato, e come spesso succede non ha nessuna intenzione di svincolarsi da una relazione che evidentemente rappresenta per lui una quotidianità sicura, sebbene senza scosse e grandi emozioni. (piccolo refuso: "conviveva con una tizia che era una sorta di fidanzata storia = storica).
Giovanna si trova di fatto a essere una seconda scelta, donna di una vita fatta di scapoli e tempo rubato all’altra: come giustamente osserva la vecchia portinaia, Carlo la nutre di avanzi.
Per un certo periodo, Giovanna si racconta la solita storia che capita di sentire da tutte le donne che stanno con un uomo sposato o già impegnato: lui sta con lei, però non la ama più da tempo... diamo pure tempo a Carlo, che "non vuole lasciarla così, di punto in bianco", e preferisce che sia lei a rendersi conto che le cose non funzionano più. Elogio del comodo, naturalmente...
Finché si giunge a una svolta improvvisa, che mette Giovanna di fronte a una situazione senza via d’uscita ma anche alla propria ritrovata dignità: e il richiamo della dignità sa essere più forte di qualsiasi bisogno di avere affetto, della tentazione di andare a elemosinarlo in giro...
Lo strappo si rende necessario, ed è totale: Giovanna chiude con Carlo ma anche con una realtà che non la soddisfa più, con un lavoro opprimente, il disordine che regna perenne nella sua casa, quella grande città che non ha saputo renderla felice. Ricomincia in campagna, e qui c’è una grande verità, perché nulla riesce a pacificare l’animo e a risanarlo come la natura. Il contatto con ritmi meno frenetici e più umani, con l’umiltà e la riservatezza di persone più semplici, la bellezza dei luoghi e la magia dell’avvicendarsi delle stagioni rappresentano una terapia fenomenale per ritrovare la voglia di vivere: e Giovanna infatti la ritrova e si ritrova, accanto a un affetto vero, un nuovo amore con il quale può finalmente dialogare.
Contorcimenti, rovelli, scuse, accomodamenti: tutte cose che non hanno nulla a che vedere con l’amore, che di per sé è molto più semplice di quanto non si pensi: perché se lui (o lei) non ti cerca, non è perché è occupatissimo col lavoro, ha avuto un incidente o lo hanno rapito gli alieni. Molto più semplicemente, non ti cerca perché non gli interessi. E il monologo, allora, non potrà mai diventare un vero dialogo, mancando uno degli interlocutori. Né il sesso potrà mai compensare ad ogni altra mancanza.
Una bella storia, insomma, per scritta e con una buona introspezione del personaggio. E con un lieto fine che rallegra, perché Giovanna è veramente un tipo simpatico, e perché anch'io faccio il tifo per la natura e la vita semplice, senza liti né frenesie. Alla prossima dunque, e in bocca al lupo per il contest (occhio che hai dimenticato di indicare a quale contest partecipa la storia nello specchietto introduttivo).

Recensore Master
24/10/18, ore 21:54

Ciao!
La storia è molto coinvolgente; mi ha catturata dalla prima all'ultima riga.
Quando ci si innamora, si perde la concezione di ciò che è giusto o sbagliato, si rimane in superfice, perché di profondo esiste solo l'amore.
Eppure, esistono tante persone come Carlo e vittime come Giovanna.
Nonostante quello di Giovanna sia stato un sentimento sincero, ora ha trovato la vera felicità: un amore puro e cristallino.

Gran bella storia Ale, complimenti!
Auguri per il contest!

-Bigin

Nuovo recensore
24/10/18, ore 20:10

Ciao! Io adoro le tue storie! Raccontano di personaggi reali, veri. Persone comuni che affrontano la vita come tutti. Ti seguo da un po' e oggi ho deciso di lasciarti questo piccolo pensiero. La os è adorabile!
Scrivi in modo semplice, chiaro, ci sono solo piccolissimi errori trascurabili e non compromettono il piacere della lettura.
Aspetto l'aggiornamento del principe azzurro, curiosa e impaziente.
A presto!
Ely