Recensioni per
Ti prego mi porti al mare?
di Maika Kamiya

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/11/18, ore 16:46

Ciao!
Sono qui per lo scambio di recensioni dal gruppo "Boys love". Come ti ho già anticipato non conosco il manga dal quale è tratta questa fan fiction, quindi potrò recensirla fingendo sia una storia originale (gomen ne, non potrò dirti se i PG sembrano OC o IC).

Grammaticalmente non ho notato grossi errori se non qualche refuso ma roba irrilevante e che non disturba il lettore in alcun modo. L'unica cosa che mi ha resa un po' titubante nel leggere erano quelle frasi scritte in assenza di un verbo. Sicuramente sarà stata una scelta stilistica come rafforzativo di un sentimento, però a lungo andare può essere rischioso proprio perché confusionale.

"L’acqua è un elemento devastante.
Pulisce le ferite, lava via lo sporco e disinfetta le lacerazioni che l’amore in preda all’ira ha inferto."

Questo è il paragrafo che mi è piaciuto più di tutti, ho trovato bellissima questa descrizione e sono pienamente d'accordo.

Complimenti per lo scritto <3

Recensore Master
03/11/18, ore 00:23

Ciao! **
Eccomi finalmente pronta a recensire questa tua one shot dedicata ad Halloween all'interno del fandom di Free (fandom sul quale sto bazzicando parecchio pure io nell'ultimo periodo).
Esattamente come te, non amo particolarmente questa festività. Ma non per le solite motivazioni legate alle origini che possono risultare più o meno veritiere, ma proprio per gli stessi motivi per cui pare non apprezzarla nemmeno Haruka. I dolcetti a forma di mostri, contornati da finti rivoli di sangue, le zucche, i fantasmini e le maschere varie sono cose che possono entusiasmare personaggi in stile Nagisa, come è giusto che sia! XD
Ho amato il modo in cui hai permesso ai lettori di entrare nella mente di Haru. Ci hai permesso di scoprire quali siano i suoi pensieri per quel che riguarda la festa e la sua sensazione di vuoto dovuta alla mancanza di quell'amico speciale che in realtà ritroverà presto, anzi, prestissimo! 
Infatti poco dopo Haru incontra Rin e i due si scambiano un bacio appassionato quanto desiderato. Bacio che hai saputo descrivere in maniera toccante e magistralmente poetica, un po' come tutto il contesto che ha circondato i due protagonisti dall'inizio alla fine della narrazione.
Rin appare come una figura effimera, che non se la sente di rivelarsi nel corso di quella festa nella quale pare sentirsi a sua volta un pesce fuor d'acqua. Appena si tenta di alzargli la maschera si dilegua, in puro stile 'dolcetto o scherzetto'.
Per quanto riguarda lo stile che hai utilizzato ho apprezzato molto la ricercatezza dei termini e la costruzione sintattica e poetica di alcuni periodi. Dal punto di vista grammaticale non ho rilevato alcun errore.
Le descrizioni contestuali ed introspettive sono state sicuramente il punto di forza dell'intera storia e mi è piaicuto molto il tocco personale ed originale che traspare dalla prima all'ultima parola. Complimenti, davvero!
Spero di poterti rileggere presto! 
Mahlerlucia

Recensore Master
02/11/18, ore 11:16

Ciao carissima =)
Scusami il ritardo per la recensione ma sono successi un pò di casini e ho dovuto posticipare questa lettura (del tipo che sono al lavoro e sto usando il wifi del bar per riuscire a recensire ma fa nulla hahah) ma comunque sia eccomi finalmente qua.
La tua storia è intrigante, è ricca di emozioni e di dettagli che portano il lettore a immedesimarsi nell'ambientazione, ho sempre amato Free! e la coppia Haru/Rin quindi la scelta è stata ovvia e scontata per me.
Il contesto di Halloween e della festa in maschera quando Rin è tornato da poco dall'Australia è una cosa carinissima, un pò malinconica ma ci piace per questo <3
la prima parte in cui c'è la malinconia di  chi è tornato nella propria patria ma che si ritrova solo, abbandonato a se stesso nonostante fosse circondato da gente e da amici, quella sensazione sprezzante e dolorosa di sentire la mancanza di un pezzo del proprio cuore è disarmante.
Nella seconda parte quando si ritrovano nonostante la "barriera" dei vestiti e poi ridono, ridono di qualcosa di così stupido e spensierato da farti dimenticare tutto.
Sei riuscita a descrivere un bacio in maniera perfetta, la dolcezza in essa è una cosa bellissima, non risulta volgare o sconcio ma è quasi l'unica possibilità possibile in quel momento.
Ed infine, il bello di dividersi e vedere finalmente chi c'è sotto alla maschera ecco che l'altro fugge, forse spaventato da cosa poteva pensare o come avrebbe potuto reagire l'altro.
Bella.
L'unica piccola pecca a mio avviso è il fattore che spesso ti perdi un pò troppo nelle descrizioni e ciò fa disorientare un poco il lettore però questo penso che vada a gusti quindi nulla di male.
Detto ciò mi è piaciuta quindi complimenti e alla prossima <3 
ciao ciao

Recensore Master
02/11/18, ore 00:03

Ciao cara Maika! ^^

Allora, ti rinnovo i miei complimenti per il tuo modo molto poetico di scrivere, che ti permette di creare dei magnifici scorci di quello che narri e, allo stesso tempo, giocare con le parole in una maniera esteticamente bella. La scena di Halloween è ricreata in maniera perfetta non solamente nel disagio del protagonista, ma anche negli elementi culinari che rappresentano il buffet. Sensazioni e colori influiscono sullo stato d’animo del protagonista che si sente estraneo e ringrazia il suo travestimento che gli consente di passare inosservato. È una strana ironia della sorta che il nuotatore sia un pesce fuor d’acqua; che si ritrovi in un luogo che non gli appartiene più dopo aver gareggiato in altri lidi, altri luoghi.

Il momento topico di questa shot molto bella e intensa di cui, a parer mio, devi essere fiera, sta ovviamente nell’incontro. Le musiche si fermano, gli sguardi si incrociano, e forse non si è più soli. Di tutto il capitolo, la parte forse più bella e intensa è questa, che ti è riuscita davvero bene:

Stelle che cavalcate gli astri e banchettate col tempo riuscendo a batterlo per poco anche seppur non più esistenti.
Stelle, oh stelle fate male allo sguardo tanto siete irraggiungibili, lasciate che la pelle si informicoli, la spaesate con il vostro disegno e subito sparite gorgogliose per la continua ammirazione nei vostri confronti.
Stelle a cui non interessa nulla di noi, eterne e fulgenti, avete benedetto un bacio e maledetto la sua investigazione.
Oh Sirio, amica dell’uomo, mai traditrice e sempre fidata compagna, cane e cruciale guida, mi hai indicato la strada e d’un tratto l’hai interrotta, sei felice?


È un’invocazione che mi ha sinceramente colpita e mi ha ricordato numerose opere teatrali. Mi piace anche il concetto espresso: l’invocazione è alle stelle, che sono però lontane e disinteressate al destino degli uomini, lasciandoli nella loro meschinità e disperazione e amore e odio e tutto il resto. La seconda persona è stata gestita molto bene: accurata e mai pesante, accompagna il lettore suggerendogli emozioni.

Ecco, è questa la parola che definisce maggiormente il tuo modo di raccontare: procedi per emozioni e immagini, e questo rende bello leggerti.
Grazie per questa bella shot e a presto, cara!
Un caro saluto e perdona la lunga attesa,
Shilyss

Recensore Master
31/10/18, ore 18:22

Ciao. Ho visto che la storia è stata scritta con il tema di halloween, quindi quale giorno migliore se non questo per leggerla e recensirla? :)
Ho visto la prima serie di Free un po' di tempo fa, quindi perdonami se farò qualche strafalcione con le caratterizzazioni e tutto. Spero anche di aver capito bene col dire che il personaggio POV sia Rin e che - ma dai! - Haruka sia il misterioso ragazzo che lo bacia.
Parto col dire che il titolo mi è piaciuto, sopratutto perché, dopo aver letto la storia, ho capito che il suo significato e legame con il testo è molto sottile, più di quanto mi aspettassi, e questo mi è piaciuto perché mi dà modo di interpretarlo secondo la mia comprensione della storia. Allora, credo che il titolo sia un indizio col dire che si sente nostalgia dell'estate. L'estate che sa di uscite con gli amici, di nuotate e di profumi che l'autunno porta via. Haruka col suo bacio porta un attimo di nuovo l'estate, il sapore del mare, la sensazione dell'acqua per la precisione. Inoltre mi è piaciuto come il senso di movimento implicito nel titolo sia il parallelismo con Haruka che scappa dall'aula e di Rin che lo insegue, in quel piccolo angolo di cielo notturno, dove si scoprono.
Credo che, nonostante Haruka sia mascherato e non venga mai fatto il suo nome, sia riconoscibile dai suoi silenzi, dal modo in cui scappa la prima volta, dal brontolio insoddisfatto che fa quando capisce che Rin ha fame. Il loro incontro/scontro è molto surreale, tutta la storia ha una patina davvero insolita, ma questo non fa che esaltare la profondità e il peso dei silenzi, del loro trovarsi in silenzio, capirsi anche a buio; si percepisce quasi un dialogo silenzioso, dove uno sembra sentire i pensieri dell'altro.
Rin è IC, senz'altro. Nonostante nell'anime all'inizio viene presentato e caratterizzato dai suoi modi un po' bruschi e dalla sua sete di vittoria, si capisce pian piano che la verità è che la solitudine lo mangia dentro, e questo tratto diventa il protagonista in questa os. Rin si ritrova alle prese con un tentativo maldestro di socializzarsi, di trovare il suo posto in una squadra, in una scuola nuova; ma fallisce miseramente. Hai reso benissimo il suo atteggiamento schivo, schizzinoso e diffidente. Mi piace il modo in cui è disgustato dall'aspetto estetico del cibo e da quanta fatica fa, nonostante il normale sapore, a mandare giù qualcosa. Mi piace il fatto che la prima volta lo insegue, mentre la seconda lo lascia andare, come se lui per primo dovesse capire cosa veramente era successo in quel bosco e in quella stanza. Molto bene il modo in cui hai reso la sua parte più riflessiva, pensierosa, il suo lato da osservatore; e in effetti, per gran parte dell'anime, Rin non fa che osservare da lontano i suoi vecchi amici, e credo che questo sia un altro tratto che lo caratterizzi.
Grammaticalmente ho trovato qualche refuso qua e là: si tratta di virgole mancanti a chiudere qualche inciso, e una o due parole da aggiustare, nulla di che.
Lo stile è stato particolare, come ti accennavo prima. All'inizio mi è piaciuto il modo in cui hai parlato di Ottobre e Novembre, quasi in un climax "di stagioni" che da Ottobre arriva fino a Novembre, quasi in una sublimazione, dal vuoto di Ottobre alla venerazione di una morte quasi poetica. Ho trovato però un po' pesante il seguito. Ci sono molte metafore, molti simbolismi. Il tutto mi è risultato davvero un po' carico, nell'insieme. Alcune frasi sono piuttosto ingarbugliate, alla lunga ha reso la lettura un po' difficoltosa. Quello che a volte mi confondeva era che mi sembrava che a un certo punto fosse Rin stesso a pensare, e che quindi tu riportassi i suoi pensieri. In questi casi, forse sarebbe stato meglio adoperare il corsivo, in modo da renderli subito distinguibili dalla fluidità della narrazione.
Una cosa che invece ho apprezzato è stata la riflessione sull'acqua: è l'elemento collante tra la prima e la seconda parte, ed è anche l'elemento che unisce i due personaggi. Mi è piaciuto il riferimento alla vasca da bagno, a sottolineare che il pensiero di Rin tornava sempre ad Haruka. Ma più di questo mi piace come nella prima parte l'acqua non è capace di impedire ai nemici di avvicinarsi, non può difendere; ma nella seconda parte, questa passività dell'acqua diventa letale, perché l'acqua può soffocare, è ingannevole, traditrice, senza rimorso e morale. Il suo cullare è quasi inquietante, al pari di una sirena ammaliatrice che ti consola mentre ti trascina verso i fondali degli abissi.
A presto!

Recensore Master
28/10/18, ore 19:00

Guarda...secondo me se tutte le storie ti vengono così io ti consiglierei di partecipare a tutte le challenge di questo mondo. La tua praticamente è una poesia, bellissima ed intensa. Incarna perfettamente il senso di mistero e anche un po' di austerità che porta con sé l'autunno. Una stagione secondo me splendida, tra le più belle, ma che inevitabilmente mette malinconia. Halloween non è una festa amata da tutti, forse perché non è nelle nostre tradizioni l'abbiamo un po' "rubata" da altri, però hai reso il prompt scelto davvero in modo perfetto. Questo bacio inatteso, cercato o quasi rubato. Forse dato un po' per solitudine per compensare la mancanza di qualcuno d'importante, ma che prende un significato speciale e inatteso. Il senso di disagio del protagonista che secondo me vorrebbe trovarsi altrove e soprattutto con un altra persona in particolare. La fuga apparente da questi festeggiamenti ai quali non sente di appartenere, ma a cui partecipa forse per inerzia o solo per semplice abitudine. Le stelle fanno da scenario a questo bacio avvolto nel mistero, e per questo reso ancora più magico ed intrigante. Il voler scoprire chi si cela dietro quella inattesa ma gratificante emozione data dal tocco di labbra sconosciute. Che dire? Una storia bellissima, raccontata in modo sublime, mi incanto ogni volta che leggo qualcosa di tuo come se venissi catapultata in un altro mondo, quasi onirico. Brava, anzi bravissima, Halloween non sarà nelle tue corde ma comunque tiri fuori sempre delle splendide perle che sono le tue storie. Ci rivediamo presto, un abbraccio.

Recensore Master
28/10/18, ore 10:02

Ciao **
Cioè, ma allora, la HARURIN signori, sono implosa appena ho visto questa coppia! Mi piace, mi piace davvero tanto, e ovviamente, proprio come mi immaginavo, questa OS è qualcosa di assolutamente fantastico e profonda nel modo in cui l'hai scritta.
Inizia con quella che sembra un'ode a Ottobre, ne parli a trecentosessanta gradi e gli dai un'aria quasi magica, un preludio dell'Inverno. E poi ovviamente si parla di Halloween e di una festa a cui l'unico che vuole partecipare volentieri è Nagisa (e sta cosa è troppo IC, giuro). L'introspezione che hai fatto di Haru è splendida. Personalmente, penso che sarebbe quello con cui avrei più difficoltà, ma tu l'hai reso venissimo e hai fatto un'introspezione, a parte molto in linea con il personaggio e credibile, molto profonda e romantica. Inizialmente avverte un'assenza talmente forte che quasi lo dilania, ma poi lo vede, vede Rin è tutto sembra cambiare all'improvviso.
Dove sei?
Forse immerso in una vasca ricolma d’acqua? - questo è un pezzo che torna spesso, come il ritornello di una canzone, e mi è piaciuto perchè esprime semplicemente ciò che... Haru è praticamente, non scordiamoci che lui e l'acqua praticamente sono in simbiosi, quasi come se quest'ultima lo proteggesse, e il fatto che tu abbia inserito questo elemento... è forte, davvero.
Per essere una che non ama Halloween te la sei cavata egregiamente **
Mi è piaciuta un sacco questa OS, e poi ormai sono innamorata del tuo modo di scrivere.
Alla prossima ^^