Eccomi di nuovo qui!
Però! Devo dire che questo secondo capitolo mi ha presa anche più del primo! Diciamo che il precedente era più introduttivo e infatti mi è sembrato anche più breve, ma qui abbiamo la comparsa di un vero e proprio mistero da risolvere!
Ma procediamo con ordine (sì, le mie recensioni a volte sono piuttosto confusionarie, chiedo scusa).
Abbiamo qualche informazione in più su Leilani con un brevissimo accenno al suo passato e a come sia stato difficile per lei abbandonare i suoi cari per entrare nel Team Skull e inoltre sappiamo anche che non ha avuto cattivi risultati al suo personale Giro delle Isole e quindi mi viene spontaneo chiedermi… ma allora come mai è entrata nel Team? Spero che in futuro avremo la risposta a questa domanda perché da quel poco che sappiamo la ragazza non era né una fallita alla ricerca di riconoscimento in una società che non glielo concede, né una in conflitto con la sua famiglia, almeno non al punto da andarsene senza soffrirne. Il Team Skull è notoriamente un rifugio, una famiglia per tutti coloro che non si sentono accettati o si vedono senza prospettive all’interno della società tradizionale, ma la nostra Leilani non sembra appartenere a questa categoria di persone, quindi sono davvero curiosa di scoprire cosa l’ha spinta esattamente a unirsi a loro.
Ad ogni modo mi piace come descrivete il suo rapporto con Rudy, lo trovo molto naturale come trovo molto naturali anche i loro dialoghi. Mi piace veramente molto vederli interagire, anche quando non fanno niente di speciale: per esempio il loro scambio di battute sulle Battle Royale o sull’utilizzo del bagno mi ha davvero divertita.
In effetti devo chidermi anch’io come Leilani come faccia Rudy in una situazione difficile come quella ad avere come preoccupazione principale la radio e i risultati delle lotte, ma a quanto pare è proprio fatto così, quindi lasciamo a lei il compito di essere la voce della ragione.
Sembra che ne avranno di tempo da trascorrere all’interno della stazione di polizia, eh? Tempo che dovranno trovare il modo di riempire e la scoperta del quaderno da parte di Leilani sembra essere un eccellente inizio.
Fin dalle prime righe del diario avevo intuito che non potesse appartenere ad Augusto proprio perché sia il modo di scrivere che il carattere dell’autore non mi sembrano corrispondere a quelli del burbero poliziotto di Ula Ula, non per come lo conosciamo noi almeno. Mi sto davvero scervellando sull’identità del misterioso scrittore. Sarà un personaggio conosciuto? Sarà un personaggio originale? Non vedo l’ora di scoprirlo, come non vedo l’ora di scoprire il seguito della sua storia, anche perché dalle premesse sembra proprio che il povero malcapitato sia finito nel bel mezzo di un affare piuttosto losco, almeno a giudicare dal modo in cui è trattato dal resto dell’equipaggio, quindi sono molto curiosa di scoprire di cosa si tratti esattamente.
Comunque complimenti, questa storia mi sta prendendo molto ed è ben scritta! Spero di avere tempo per proseguire con la lettura il prima possibile!
Un saluto, allora, e alla prossima!
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