Recensioni per
Human Human
di SparkingJester

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/12/18, ore 17:35
Cap. 1:

Valutazione del contest “Bionica mente”


Stile e grammatica: 7/10

Dal capitolo 1:
• “Ne apparve un piccolo vascello di appena sessanta metri di lunghezza, affusolata e schiacciata sul muso...” → affusolato, schiacciato; gli aggettivi sono riferiti al vascello.
• “L’ormai cent'ottantenne umano...” → centottantenne, l'apostrofo non ci va.
• “... migliorarsi costantemente e contrattacare il tutto... ” → contrattaccare.
• “... un omone dotato di un armatura nera...” → un'.
• “... dopo il diploma all’accademia militare[.]” → manca il punto che chiude la frase.
• “Ma non emette calore ne vedo segni...” → né.
• “L’attrito causato dall’atmosfera con il particolare materiale di cui era fatto il proiettile, diedero fuoco al dardo...” → diede, è l'attrito che fa dar fuoco al dardo; inoltre la virgola non ci vuole lì, perché separa il soggetto (attrito) dal verbo (diede). Volendo potresti però creare un inciso ponendo una virgola dopo ‘attrito’ e mantenendo quella dopo ‘proiettile’.
Dal capitolo 2:
• “Oh…Allora tutto ok!” → manca lo spazio dopo i puntini.
• “Tecnicamente si...” → sì.
Dal capitolo 3:
• “Sta tranquillo torneranno.” → Sta', il troncamento fa cadere la ‘i’ e quindi vuole l'apostrofo. Di norma si metterebbe anche una virgola dopo ‘tranquillo’.
• “Matricola rimase un po' allibita...” → allibito, nonostante il nome sia di genere femminile, Matricola è un uomo.
• “Credi [che] gli sia successo qualcosa?” → manca la congiunzione.
• “La cerco a destra e a sinistra...” → cercò.
• “Si.” → Sì.
• “No, sta tranquilla.” → sta', stesso discorso di prima.
• “... non voleva si sapesse ma io lo sai [che] riesco a far parlare tutti.” → manca la congiunzione.
• “Si che li ho sentiti!” → Sì.
• “Si, certo, scusami.” → Sì.
• “Il Maggiore la guardo freddamente...” → guardò.
• “... ma lei e questi… bruti, state nascondendo qualcosa.” → la virgola non ci vuole perché separa il soggetto dal verbo.
• “... e guardo i due giovani sconvolti.” → guardò.
• “Sta tranquilla, Methra.” → Sta'.
• “... per poi poggiarla sul terreno come un fosse leggera e maneggevole.” → se.
• “... cancello dai registri gli avvenimenti...” → cancellò.
Dal capitolo 4:
• “E’ così che ci si presenta...” → È.
• “Non proprio come intendi tu, ma si.” → sì.
• “Si, tutti tutti.” → Sì.
• “Si, esiliata.” → Sì.
Dal capitolo 5:
• “Oh, ma sta volta ci ho pensato io.” → stavolta o 'sta volta, perché ‘questa’ viene troncata.
• “La moglie lo condusse sulla sommità di una bassa cresta, dal quale..” → dalla, perché si riferisce alla sommità (dalla sommità).
• “... si poteva godere di [un] ottimo panorama dell’altro versante.” manca l'articolo.
• “Si? Pfrofessore? E’ successo qualcosa?” → Sì; È.
• “Si, ho provato a dormire...” → Sì.
• “E’ proprio questo il punto...” → È.
• “E’ artificiale...” → È.
• “Si, è un cyborg.” → Sì.
• “... per trarre vantaggio della difficile situazione...” → dalla.
• “Sta tranquillo, Dean.” → Sta'.
Dal capitolo 6:
• “... di uno strana incisione sul suo avambraccio...” → una.
• “... come avesse fatto Katy a procurarglielo o ad uscire o perché avesse una chiavetta nella mutande...” → a cosa è riferito? Se a come Katy si sia procurata il laser, allora è procurarselo; se a come Katy abbia procurato la chiavetta a Dean, allora è procurargliela; nelle.
• “Aera 21. Area 21.” → Area.
• “... si potevano udire colpì di laser...” → colpi.
• “Sta tranquillo, tesoro.” → Sta'.

Riguardo allo stile, non sempre mantieni le stesse pause, nel senso che alcune volte capita che tu ponga poche virgole, specie nelle frasi più lunghe, mentre altre volte le metti il giusto. Per esempio, è frequente che tu ometta la virgola prima del ‘ma’, come in questo caso:
• “Incalzò Dean ma non ebbe una risposta immediata.” → può essere una scelta stilistica, ma personalmente ritengo che una pausa in questi frangenti ci voglia.

Nonostante ciò ho potuto comunque notare una buona padronanza dei periodi. Non ci sono frasi che perdono di senso o altro, soltanto qualche volta capita che il soggetto e il verbo si perdano di vista, ma sono tutte cose che ti ho segnalato e che si possono aggiustare facilmente.
Mi piace l'uso di un lessico più tecnico nelle sequenze che lo richiedono, tipo durante l'analisi di Ember, e di un vocabolario più semplice nelle parti più simpatiche e divertenti, come durante le scene esplorative.
Non tutti i dialoghi sono convincenti, solo alcuni aggiungono davvero sfumature ai personaggi; ho specialmente adorato quelli del dottor Pundu, gli hai davvero dato una voce unica e caratteristica. Ma in riguardo alle virgolette, ti consiglierei di segnarti il codice per digitarle dalla tastiera, poiché visivamente non sono carinissimi da vedere i segni di maggiore e minore al posto delle vere virgolette («»). Questo appunto comunque è più legato all'impaginazione che allo stile, ma ci tenevo a fartelo.
Sommariamente, ritengo che i primi quattro capitoli siano scritti con maggiore cura e dettaglio, mentre gli ultimi due risultano più affrettati e trascurati. C'è meno definizione nelle scene.

Originalità e trama: 9/10

Tutto il primo capitolo funge da introduzione: dei personaggi, dei loro obiettivi, della situazione nell'Universo, eccetera. Quando atterrano sul mondo che hanno scoperto, ma che era già registrato nel catalogo, ne viene anche fornita una intrigante descrizione. Un pianeta che somiglia alla Terra per certi parametri, ma di cui si conoscono poche informazioni. Quando si scopre che è abitato da creature di varia natura e dimensione, ho subito pensato che la principale minaccia della storia sarebbe stata proprio lei, la natura. Ma poi, proprio all'inizio del secondo capitolo si ha una svolta inaspettata: il Maggiore che era stato affiancato in via ufficiale al professore perché poco affidabile, rivela lui stesso di avere altre intenzioni. Così, viene subito piantato il seme del pericolo fra il Maggiore, le esplorazioni che conduce l'equipaggio sul pianeta e la presenza di quella misteriosa fanciulla.
Per quanto riguarda l'originalità non ho nessun appunto da farti. La storia è così ricca in ogni suo aspetto: lo scenario, i personaggi - compreso il modo di parlare di alcuni di loro -, le creature del pianeta semisconosciuto. Un lavoro eccellente, sono rimasta rapita da tanta creatività, mi sembrava di star facendo io stessa un viaggio in prima persona su Ember!
Proseguendo nella lettura si succede un colpo di scena dietro l'altro, alcuni dei quali meglio riusciti, altri che mi sono sembrati tirati. Soprattutto verso il finale, mi è sembrato che la mancanza di approfondimento in certe sequenze le rendesse meno credibili. Non potevo credere che per una missione seguita da così tanto tempo, e che le autorità del Clan Celeste seguivano da vicino con aggiornamenti frequenti, la Prophet sia stata mandata “al suicidio” senza guardia né monitoraggio, abbandonando quindi a se stesso l'intero equipaggio. Perché nessuno si è reso conto prima del pericolo o non ha mandato soccorsi al momento dell'esplosione del conflitto? Dopo aver avuto a che fare con Katy (che aveva appena compiuto l'ennesima strage), perché non sono state prese maggiori precauzioni? Sono sincera, la sorte del team della Opticon mi ha lasciata parecchio amareggiata: ci poteva stare, ma resa in questo modo mi è sembrato che tutti - tutti, nessuno escluso - peccassero di ingenuità e mancanza di preparazione/cautela, qualità che qualcuno abituato ad avere a che fare con pianeti e razze sconosciute o avverse dovrebbe avere. La strage a ogni costo è una situazione tipica degli horror che ricorre spesso all'ingenuità - in alcuni casi stupidità - per giungere facilmente allo scopo. Purtroppo gli ultimi due capitoli mi sono proprio parsi far leva su questa diffusa imprudenza; imprudenza che contestualizzata e collegata ai primi capitoli stona.
Comunque, ciò non toglie la tua bravura nella creazione di questo viaggio interstellare. Hai costruito una trama complessa, con colpi di scena a ogni capitolo a tenere alta la tensione. Soprattutto, una storia imprevedibile.

Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Parto da una premessa: alcuni personaggi sono riusciti meglio di altri, decisamente.
La coppia di Pundu e Arzem mi ha catturato subito, ben delineati e così diversi da apparire un'accoppiata improbabile. Trascorrono gran parte dell'esplorazione godendosi il paesaggio, immergendosi nella natura di Ember al punto da regalare al lettore una specie di documentario in presa diretta dal pianeta. La femmina si è sempre dimostrata competente, curiosa e affascinata da quel mondo. Pundu invece è piuttosto codardo e sciocchino, anche se il suo gran cuore l'ha poi portato a compiere un gesto di grande coraggio.
Il professor Juris si è preso la scena all'inizio, dove presentandosi come studioso eclettico sembrava dovesse essere un personaggio di rilievo, salvo poi svanire nel tempo e uscire di scena in un battito di ciglia.
Methra fungeva principalmente da interesse romantico di Dean, e una volta che lui ha cambiato “rotta”, lei svanisce completamente dai radar. D'altronde è un personaggio secondario, di supporto, così come lo è Orca, seppure questo mi sia risultato più interessante per via della sua razza e del suo background. Anche Orca era strettamente legato a Dean, pareva essere uno dei suoi pochissimi punti di riferimento nel team, eppure Dean si allontana anche da lui.
Nonostante l'abbondanza di personaggi, Dean doveva essere il prescelto protagonista. Uso questi termini perché a lettura ultimata di Dean non rimane una grande impressione. Caratterialmente viene delineato bene nel primo capitolo, ma questa sua caratterizzazione svanisce piano piano, quando diventa perdutamente innamorato di Katy, in balia e preda di questa cyborg umanoide. Non ho ben capito se la sua fosse una infatuazione folle o se Katy avesse su di lui qualche tipo di effetto stregato, sta di fatto che spesso i suoi dialoghi, i suoi atteggiamenti risultavano poco verosimili; è diventato praticamente un burattino nelle mani della burattinaia.
Il Maggiore Kakkurus è stato un personaggio scomodo - per il Professore - per buona parte della storia. La caratterizzazione anche qui c'è, ma il suo focalizzarsi sulla missione lo ha reso cieco, a mio parere, tanto che la sua fine non gli rende per niente gloria. Pundu ha fatto meglio di lui, per dire.
Katy, credo che a conti fatti sia il personaggio meglio riuscito. Certo, non sempre i suoi dialoghi mi hanno convinto, alcuni mi sono parsi finti, troppo generici e privi di personalità, ma non so quanto questo sia dovuto da una sua recita o altro - appunto, non mi è chiaro se lei abbia stregato Dean o no. La sua caratterizzazione fisica è inquietante, affascinante e distintiva della sua specie. Mi piace che ci sia stata tutta la spiegazione dietro del viaggio della Foundress, tutto ciò ha contribuito ad arricchire indirettamente anche il suo personaggio. Lei è spietata, selvaggia, malvagia quasi, perché nel suo intento disperato di essere riaccettata dalla sua gente finisce per compiere stragi in sequenza. Non sono sicura che ami Dean realmente, perché altrimenti non l'avrebbe condannato a quella fine e, anzi, l'avrebbe amato per com'è. Un personaggio che si trascina comunque dietro molto mistero.

Sviluppo del genere scelto: 5/5

La prima scena si apre appunto nello spazio, a bordo di un'astronave. Da qui vengono poi presentati uno per uno i personaggi che compongono la flotta: in parte umani e in parte alieni. Ho trovato le caratterizzazioni di questi ultimi ben curate, originali e dettagliate, con riferimenti sia fisici che dei loro mondi di nascita. Non da poco la scelta di spiegare perché gli alieni portassero nomi umani, cioè composti da nome e cognome, e comprensibili; scelta che senza la spiegazione sarebbe risultata strampalata per il genere.
Ci sono anche dei viaggi per lo spazio e viene anche spiegato il tipo di sistema governativo vigente nell'Universo. Il Clan Celeste ha un trascorso e delle solide fondamenta che ne hanno portato alla creazione. Allo stesso modo viene affrontato il tema dei viaggi interstellari per la ‘salvezza’: la ricerca di quei pianeti abitali da colonizzare per mandare avanti l'umanità.
La storia della Foundress, una specie di arca spaziale, e dei suoi superstiti è inquietante a dir poco. Così come l'evoluzione del genere umano in qualcosa di ibrido, più freddo e meccanico. Un'evoluzione che colpisce sia chi l'accoglie a braccia aperte, sia chi cercava di rigettare tale cambiamento.
Hai inserito sia romanticismo che avventura, nonostante il primo ritenga che non sia stato sviluppato benissimo. Una storia che tocca diverse tematiche della space opera e porta con sé sia lo stupore della scoperta di un nuovo pianeta, che la brutalità della sopravvivenza della specie più avanzata.

Gradimento personale: 8.75/10

Ho letto i primi quattro capitoli con molto piacere, trasporto e coinvolgimento. Il mondo che avevi creato mi intrigava, ho trovato meraviglioso poter vedere e conoscere Ember e le sue creature attraverso gli occhi dei protagonisti, sbirciare quei riti animaleschi e curiosare nelle foreste abitate da una fauna così ben descritta. Poi, però, è arrivato il quinto capitolo e già lì ho cominciato a storcere il naso. La storia mi è piaciuta, ma trovo che spiegare meglio i punti di vista in certe situazioni sarebbe servito a evitare colpi di scena che appaiono forzati. Il finale neanche mi è chiarissimo: Dean muore o viene trasformato in un cyborg? Credo di avere questa confusione in parte perché non so quanto vero sia l'amore fra i due, e in parte perché, volendo chiudere la storia a effetto, vengono di proposito lasciati tanti interrogativi. Comunque, un viaggio che mi ha davvero appassionato e fatto scoprire un mondo straordinario.

Bonus: 4/4

[1] Uso di almeno un termine in una lingua straniera che rappresenti un elemento chiave: dopo una lunga riflessione, poichè ero convinta di non aver individuato il termine, credo che l'elemento chiave in questione sia Ember, giusto? “Ember” significa brace, resti di un fuoco; trovo che sia una scelta azzeccata come nome del pianeta e rispecchia la natura dello stesso.
[2] Inserimento di un'usanza unica e originale: stupenda! Non mi sarei mai aspettata che questo bonus venisse sfruttato per descrivere l'usanza di creature selvagge piuttosto che di umani, il risultato è stato stupefacente. L'ho adorata.


Totale: 42.25/49

Recensore Master
28/11/18, ore 07:55
Cap. 4:

Ciao^^
e chi se l'aspettava? La dolce Katy, la cara Katy...
Interessante la descrizione della società da cui proviene, che bandisce le due C. In effetti, chi, essendo super-potenziato in ogni cosa, potrebbe volere tornare a un misero umano vulgaris? È chiaro che in quella società sia considerato pazzo chi ha velleità del genere.
A questo punto, mi chiedo cosa voglia veramente questa Katy, che secondi fini abbia.
Immagino che lo scoprirò nei prossimi capitoli...
A presto!^^

Recensore Master
19/11/18, ore 16:04
Cap. 3:

Ciao^^
ecco che finalmente si spiega almeno una parte dei misteri dei capitoli precedenti. Ecco cos'era quella strana missione "parallela" che i militari stavano portando avanti...
Ora resta da capire chi è quella misteriosa donna che è apparta durante la notte.
Sono anche assai curioso di scoprire cosa stia per succedere, perché ci hai lasciati in una situazione decisamente emozionante.
Complimenti per l'inventiva che stai dimostrando, alla prossima!

Recensore Master
13/11/18, ore 14:29
Cap. 2:

Ciao,
sono morto dal ridere quando lo scienziato ha cercato di cacciare via il mostrazzo orrendo dicendogli "sciò! sciò!" tipo pollo.
A parte ciò, la tua costruzione del mondo è molto affascinante, ci si perde nel seguire tutte le creature che descrivi.
A questo punto però sono davvero curioso di capire quale sia la vera missione del maggiore, perché a quanto pare non è quella di scoprire nuovi mondi abitabili...
Bravissimo, alla prossima!^^

Recensore Master
12/11/18, ore 10:02
Cap. 1:

Ciao^^
complimenti per la creazione di questo mondo e di tutti i personaggi, hai davvero un sacco di fantasia.
Per ora abbiamo una situazione iniziale che sembra quasi di routine: una nave incaricata di esplorare lo spazio alla ricerca di nuovi mondi, un mondo in effetti nuovissimo e pronto da esplorare e creaturine buffe che appaiono all'atterraggio della nave.
Sarà tutto così semplice? Io non credo, infatti sono piuttosto curioso di leggere il resto.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!^^