Ciao!
Martina, o fujiko91, mi ha consigliato di leggere questa storia e così eccomi qui.
E come mi aveva anticipato è bellissima, ma ancora più bella di quanto mi aspettassi. Cioè, io sono rimasta senza parole e senza fiato, ti giuro. Penso che andòr in Purgatorio anch'io. :((
"Non era l’Inferno ma l’anima soffriva ugualmente, la differenza era che non era un dolore fisico ma spirituale: le maldicenze, i risentimenti, le invidie, le meschinità, le vanità, le permalosità, le pigrizie, le intemperanze, che aveva commesso in vita con leggerezza, gli si presentavano alla mente in tutto il loro orrore. Anche le occasioni mancate per fare il bene non mancavano di affliggerlo, inoltre era diventato consapevole della sua totale dipendenza dal Creatore, fuori del quale nulla è degno di essere desiderato e niente lo faceva soffrire di più quanto non poterLo ancora vedere. Percepiva la presenza di altre anime ma era come isolato, non poteva comunicare con loro."
Hai descritto la sofferenza dell'anima, dopo la sua iniziale confusione dato che credeva di essere in Paradiso, in modo molto realistico. Talmente tanto che mi ha fatto davvero male. Mi domando se mi sentirò così anch'io, se ci andrò... E mi sento male.
Il suo angelo è dolcissimo, gli dà tanti consigli e lo aiuta a superare le difficoltà e i momenti nei quali si butta giù ed è una presenza fondamentale per l'anima.
"Rochel inclinò la testa, un po’ stupito della domanda. «Non potevo fermarti perché noi angeli dobbiamo rispettare il vostro Libero Arbitrio» rispose. «In quanto a non parlarti… ogni tanto non sentivi una vocina dentro di te che ti diceva che quello che facevi era sbagliato? O che avresti potuto comportarti in maniera migliore? Ero io che cercavo di suggerirti la cosa giusta da fare ma non sempre mi ascoltavi» concluse mesto."
Mmm, dunque è quella la voce che sento? Beh, lo ammetto: nemmeno io l'ho ascoltata sempre e non ho nessuna giustificazione per questo, se non che al momento sto malissimo e mi sento disperata e pregare sembra non alleviare il mio dolore... ma nemmeno questa è una giustificazione. :( Mi dispiace di non ascoltarla sempre, di avere certi pensieri. Sembrano più forti della mia volontà.
Ad ogni modo, per il resto sto facendo di tutto per essere una persona buona: amo gli animali, aiuto sempre gli altri (a volte mettendoli anche prima di me), ho sempre un consiglio da dare. E questo non lo dico per vantarmi, ma perché sono gli altri a riconoscerlo.
Ad ogni modo, tornando alla tua storia, non lo so mi ha fatta piangere un sacco e mi ha fatta riflettere tanto, mi ha fatta sentire una nullità nel senso che mi sono domandata cosa c'è che non va in me e perché non riesco a star bene, e poi mi sono detta che non dipende tutto da me purtroppo.
Comunque posso solo immaginare quanto l'anima sia stata male, quanto abbia pensato a ciò che ha fatto in vita e all'immenso dolore che ciò le ha causato. Poi anche il fatto di non poter parlare con le altre anime dev'essere stato terribile...
"Quando arrivò il Paradiso, la gioia che provò era indescrivibile: fu accolto dagli angeli e dai santi. Reincontrò i suoi genitori che gli dissero che, mentre lui era in Purgatorio, avevano pregato tanto perché potesse raggiungerli al più presto e finalmente poté contemplare in eterno il volto di Dio.
Ma la missione di Rochel non era terminata: sulla Terra era nata un’altra creatura che aveva bisogno di un angelo custode."
La gioia che l'anima ha provato mi ha trasmesso, per un solo momento, un pizzico di speranza. L'hai descritta anche qui in modo perfetto. E poi pensare a quel bambino che è nato boh, mi ha fatta sorridere. :)
Bellissima storia Desirèe, complimenti! Mi piacciono questi tuoi racconti dai toni più drammatici, brava brava!
Giulia |