Recensioni per
Yúyīn
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/11/18, ore 16:37
Cap. 1:

Cara Mari Lace, **
Bellissima. Questa shot è bellissima ed è davvero una delle cose che ti sono riuscite meglio. Non c’è una sequenza fuori posto, una virgola che non mi piaccia, uno spaccato psicologico toppato. Persino il font è bello.

Ultimamente ho letto diverse cose tue in seconda persona e ricordo di aver letto anche cose in terza. Confermi quello che penso già da un po’: la seconda persona è e resta un interessante esperimento da utilizzare su Efp e con cui esercitarsi e a te riesce davvero molto bene, ma la terza mi colpisce maggiormente, ti appartiene di più. Profonda, secca, perfetta per descrivere accuratamente i personaggi, si presta a narrazioni più adulte che esulano dal normale contesto “da fanfiction” per diventare racconto vero e proprio.

Ora, conosco solamente Food Wars e non l’altra opera, ma questo non è stato un limite alla mia comprensione del testo. Leggere fandom che si conosco parzialmente è la prova del nove per vedere se un Autore è bravo. Non sono d'accordo con chi dice che bisogna conoscere benissimo un fandom per leggere e fare una recensione accurata.

Un bravo autore deve saper raccontare, deve dare la sua interpretazione dei fatti e dei personaggi fornendo al lettore la chiave giusta di lettura per interpretarli anche se le loro vicende ci sono oscure o le conosciamo solamente per sommi capi. Un bravo lettore deve fidarsi dell’Autore e lanciarsi anche laddove non conosce, perché siamo capaci tutti a seguire il percorso luminoso tracciato da un altro: leggere una storia, invece, è un atto di fede. Io chiudo gli occhi e ascolto te e tu mi devi trasportare nel mondo che hai immaginato.

I personaggi vanno caratterizzati sempre e i tuoi lo sono, perché hai raccontato non solo l’immediato presente del concerto che suscita, negli ascoltatori in generale e su Nene in particolare, un forte impatto emotivo, ma anche perché hai contestualizzato emozioni e personaggi in modo da amalgamare bene i due universi. Splendida la chiusa finale, con Nene che ricorda la musica e le sue impressioni prima di addormentarsi, ma splendida anche la descrizione del concerto e il modo in cui hai descritto l’arte e la musica. La descrizione del concerto di Emi che si rincorre col pianista è veramente ben riuscita, così come alcune osservazioni sulle osservazioni realistiche degli altri esecutori.

Avevo letto – grazie a te, peraltro – le indicazioni della challenge cui questa storia partecipa e trovo che tu abbia strutturato molto bene l’intera shot. Il concetto cinese di Yúyin e la commozione che crea in Nene sono resi perfettamente e non rappresentano elementi scollegati o appiccicati nella storia, ma sono il fulcro della stessa e trascinano il lettore fino alla chiusa finale, intensa e spiazzante. Sogna Isshiki, Nene? O forse no, come lasci intendere? Diceva Freud che i sogni sono appagamenti di desideri. Che Liszt abbia ispirato un ricordo perduto e lontano, come suggerisci?

In conclusione: scrivi di più in terza persona perché viene fuori una cosa bella ogni volta che la usi, la punteggiatura mi è piaciuta moltissimo, i dialoghi sono ben fatti e sei davvero ogni volta più brava.

Un caro saluto e a prestissimo,
Shilyss :*

Brava! Sono ripetitiva!? E vabbè :*

Recensore Master
05/11/18, ore 08:19
Cap. 1:

Non puoi capire quanto mi sia piaciuta questa storia *____* Purtroppo non conosco l’altra opera con cui hai fatto il crossover, ma mi è ben chiaro l’argomento grazie al paragone che hai fatto tra musica e cucina. Non ho mai letto nulla su Nene e Isshiki (diciamo che preferisco altre coppie in SnS) ma sono ugualmente contenta di poter leggere qualcosa di nuovo e di così ben scritto. Mi era già chiaro quanto tu fossi brava mentre seguivo la raccolta Gruvia, ma qui ti sei proprio superata <3 Hai reso il connubio di musica ed emozioni in maniera incantevole, con un lessico adatto e molto preciso. È un progredire continuo e graduale non solo di note e accordi, ma anche e soprattutto di presa di coscienza da parte di Nene. La violinista, con la sua musica piena di sentimento, le ha aperto gli occhi: Isshiki è per lei molto più importante di quanto si sia ostinata a credere. E forse Isshiki non è poi così all’oscuro di questo ;) 
La parola è stata sviluppata divinamente, esprime praticamente il senso dell’intera fanfiction. Ottimo lavoro, davvero, e grazie infinite di partecipare alla mia challenge con storie così emozionanti. Spero di risentirti presto!
Soly Dea
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 08:20 am)

Recensore Master
01/11/18, ore 21:33
Cap. 1:

Mariii, ma ciaooo **
Già l'idea mi piaceva, ma adesso che l'ho letto posso dirlo: hai mescolato le due opere in un modo che non mi sarei mai aspettata, ne è uscito fuori qualcosa di adorabile, ma anche incredibilmente profondo.
Ho adorato troppo l'idea di Isshiki che invita Nene per un appuntamento e la porta nientemeno che ad un auditorium a vedere un esibizione con il pianoforte. Sono quelle cose che da Isshiki non ti aspetteresti, ma in fondo non si finisce mi di conoscere una persona. Poi il vederla gelosa mi ha fatto letteralmente morire, l'ho trovata molto IC nel suo negare.
A parte che, che cavolo, in questa tua versione Kaori è viva, MA ALMENO QUI UNA GIOIA, BOH.
Per il resto ho amato come ha fatto interagire i due piccioncini. Anche se la mia parte preferita è stata niente meno quella dell'esibizione. E' difficile descrivere le sensazioni, ne è difficile parlarne figurarsi scriverne, ma tu ci sei riuscita davvero bene. E' stato bello vedere come la musica abbia toccato le corde del cuore di Nene. Da una così rigida non ti aspetteresti mai che si commuova per una cosa del genere, invece è successo, e ho trovato la cosa di una dolcezza disarmante, così come il suo ripercorrere i ricordi. E adesso tra l'altro capisco il significato del titolo, adoro **
E' stato un momento intenso di cui anche Isshiki si accorge, ovviamente poi Nene fa finta di niente, ma è chiaro che la sua parte più sensibile sia saltata fuori. E la cosa più romantica è che la notte si ritrova a sognare proprio lui con Sogno d'amore in sottofondo, cioè dai, io non posso non sclerare, arrivati a questo punto. Sono contenta, perché ci sono TROPPE POCHE STORIE su di loro, e sono sempre contenta di leggerne di nuove, se tue poi sono a posto, proprio **
Complimenti e un abbraccio!

Nuovo recensore
01/11/18, ore 20:04
Cap. 1:

MARI, IO NON CE LA POSSO FARE, TI GIURO, STO PIANGENDO.
Seriamente, questa OS ha avuto, su di me, lo stesso impatto di “Battere un ricordo”! T^T
Poi, se la storia è incentrata su Isshiki e Nene – e su un altro personaggio che spero presto di scoprire –, l'impatto emotivo è ancora più forte.

Dunque, innanzitutto l'iniziativa l'ho trovata bellissima e, a mio parere, hai sviluppato la parola che faceva da prompt davvero molto bene, senza ombra di dubbio.
Prima di passare alla recensione vera e propria con scleri vari annessi, ti segnalo giusto l'unica svista che ho notato durante la lettura: “un espressione curiosa” in cui manca l'apostrofo.
Per il resto, stile impeccabile come sempre e posso dire, in tutta onestà, che con questa OS hai fatto un ulteriore salto di qualità.

Come dicevo prima, questa iniziativa mi è piaciuta tantissimo e poi, come ben sai, io amo letteralmente questo genere di parole, di quelle che non hanno una traduzione specifica – come “Sielunmaisema” dal finlandese –, ma che esprimono ugualmente un mondo vasto e bellissimo.
Ecco, questa ancora non la conoscevo e l'impatto che ha avuto su di me è stato devastante – in senso positivo –, complice anche l'intera storia che ci hai costruito attorno e l'introspezione che hai fatto di Nene.
Isshiki e Nene ormai sono tuoi, nel senso che in ogni tua storia che ho letto con loro protagonisti ho sempre visto qualcosa in più, una sorta di delicatezza che si riserva per le cose – e le persone – che si amano.
Non so bene come spiegare tutto questo, ma posso assicurarti che mi farebbe davvero strano leggere una Isshiki/Nene non tua, perché come li rendi tu nessuno ci riuscirebbe, secondo me.

Non devi assolutamente preoccuparti per la caratterizzazione dei personaggi: li hai resi benissimo, come sempre, e per niente OOC, anzi.
Come già ti avevo scritto nell'ultimo capitolo di “Changing Traditions”, anche in questo caso hai inserito i personaggi in un contesto differente da quello che siamo soliti vedere, ma non per questo li hai snaturati, anzi: hai dato loro quel qualcosa in più, li hai resi più veri e più umani.
Se avessi letto questa storia da “profana”, ovvero da non conoscitrice del fandom – CHE BRUTTA COSA, NON VOGLIO PENSARCI, HELP –, non avrei mai pensato che Nene fosse un personaggio immaginario e fittizio.
E mi sarei stupita di scoprire ciò, detta come va detta.
Per non parlare di Isshiki che, per la miseria, è assolutamente IC nel suo modo di parlare e agire in maniera quasi criptata.

Emi Iagawa mi è piaciuta perché si è espressa solo e soltanto attraverso la musica e mai con le parole.
Ho adorato il modo in cui hai descritto le emozioni che la sua musica ha suscitato in Nene – tesoro bello, avrei tanto voluto abbracciarla! –, in particolare perché, a mio parere, è molto difficile rendere interessante un personaggio senza farlo dialogare, ma solo attraverso ciò che sa fare o semplicemente alcune peculiarità.
Anche da questo punto di vista, davvero, ottimo lavoro.

Possiamo dire che hai fatto un parallelismo stupendo con l'opera originale?
Sì? Sì, perché è proprio così: Nene ha sempre messo la tecnica prima di ogni altra cosa – lo ha dimostrato non solo al Régiment de Cuisine, ma anche in questo caso, dove ha preferito quasi fino all'ultimo l'esibizione impeccabile di Aiza rispetto a quelle un po' sbavate degli altri – ma non appena un'esibizione imperfetta ha colpito del corde del suo cuore, non è più riuscita a trattenersi ed è, metaforicamente parlando, esplosa.
Alla fine, un'esibizione così come qualsiasi altra cosa, potrà anche essere perfetta dal punto di vista tecnico – che per carità, la tecnica è importantissima in ogni campo, perché almeno le basi bisogna averle –, ma se non c'è emozione, non si va molto lontano.
Spesso preferisco esibizioni di questo tipo: di quelle un po' imperfette, ma che ti trasmettono tanto.
Ed è ciò che è successo a Nene, risvegliando in lei anche dei ricordi del passato legati proprio a Isshiki, colui che l'ha accompagnata all'auditorium.
Io trovo tutto ciò meraviglioso, sappilo.

Che altro dire… sono rimasta piacevolmente – ed emotivamente – colpita da questa OS, mi ha letteralmente conquistata ed è finita dritta tra le preferite!
Tantissimi complimenti, tesoro, te li meriti tutti, dal primo all'ultimo!
Alla prossima,

Jill ~

P.S.: 998 – if you know what I mean ~