Recensioni per
Unspoken Thing
di T612

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/01/19, ore 16:57

QUARTA CLASSIFICATA: "Unspoken Thing" di T612 con 35,7/42



Titolo: 2/2 

Il titolo, “Unspoken Thing”, mi piace molto: fa pensare immediatamente a Quill e Gamora, al non-detto che aleggia tra loro continuamente nei film. 
L’anello, punto focale della storia, eletto a simbolo del rapporto tra Gamora e Peter, viene da lui spiegato come “una specie di non-detto”. Aggiungiamoci che, prima di – per quel che ne sa – venire uccisa, Gamora tiene a chiarire, finalmente, il non-detto tra di loro e afferma di amarlo. Insomma, il non-detto è decisamente un punto importante, se non il centro, di questa storia: hai scelto un ottimo titolo! 



Grammatica e stile: 7,2/10 [3,2+4] 

A livello grammaticale e ortografico, ho qualche appunto da farti. 
- “quella nebbia inconsistente che [impernia] l’aria,” x2 (–0,2) 
Immagino tu intendessi “impregna”, perché imperniare ha tutt’altro significato. 
- “ya'll” sicuramente è un refuso, ma comunque, dovrebbe essere “y’all” (–0,1) 
- “nonostante il titolo di Guardiani, [nessun] di loro smetterà mai di rubare…” Qui non sottraggo nulla, non credo sia propriamente un errore, ma utilizzerei “nessuno”, senza troncare la vocale finale. 
- “Qualche secondo dopo la canzone si interrompe a [meta]”, “metà” (–0,2) 
- “sopprime l’allarme al pensiero che il motivo per cui non riesce a rintracciare Nebula [è] perché Thanos l’ha già raggiunta.” (–0,3) 
Qui Gamora non sa che Thanos ha già raggiunto Nebula, non con certezza almeno, inizia a sospettarlo. Pertanto l’indicativo è errato, avresti dovuto utilizzare il congiuntivo (“sia”) per rendere l’incertezza: così sembra che Gamora sia proprio venuta a sapere quel che è successo, ma allora non avrebbe senso il suo tentare di chiamare. 
- “-[Si] certo.”, è “Sì” (–0,2) 
- “[le la] dedica mentre la fa girare su sé stessa e ride.” (–0,3) 
Non esiste come sintagma “le la”. Dovresti usare “gliela”; non suona granché bene neanche a me, onestamente, e infatti generalmente cerco di evitarlo ricorrendo a perifrasi varie [“la dedica a lei”, magari], ma “le la” è proprio sbagliato. 
-“Oh, figlia, ti aspetti troppo da lui… te lo ha chiesto vero? Fallo.” 
Non lo conto come errore, ma ti segnalo che la frase scorrerebbe molto meglio con una virgola tra “chiesto” e “vero”. 
Inoltre, tolgo 0,5 di errore generico per i dialoghi. 
In tutta la shot, per i dialoghi utilizzi i trattini (-), mentre il segno giusto sarebbe (tolte le virgolette/caporali) la lineetta (o trattino lungo, –). 
Inoltre, la lineetta andrebbe separata dalla prima parola del dialogo, e anche dalla parola o dal segno che lo conclude. 
A volte in conclusione della battuta c’è effettivamente la lineetta, ma attaccata alla parola successiva, risultando comunque usata scorrettamente. 
Ti riporto qualche esempio, ma è così in ogni dialogo: 
“-Ho capito, ma perché dobbiamo intervenire noi? –il tono di voce che manifesta una lieve lamentela.” 
“-Perché siamo gentili… -Peter” 
“-Spegni la musica. – strepita, perdendo definitivamente la pazienza,” 
^quest’ultimo è l’unico esempio in cui ho trovato un uso corretto della lineetta, staccata da ciò che la precede e segue. All’inizio però c’è comunque un trattino. 
Ti lascio un link a un articolo della Treccani che ho trovato decisamente utile per definire in quali casi va inserito un trattino e in quale una lineetta. 
Per quanto riguarda lo stile, l’unico “rimprovero” vero e proprio che mi sento di muoverti è che in alcuni punti ho trovato che i dialoghi fossero un po’ confusi; spesso non indichi il soggetto. Il lettore che conosca bene i film e, quindi, le vicende narrate ricostruisce comunque i parlanti, ma trovo che un racconto, anche una fan-fiction, debba poter essere letta e compresa – almeno generalmente – da tutti. Certo, un lettore estraneo al MCU non può comprendere a pieno riferimenti e contesto, ma dovrebbe poter essere in grado di seguire i dialoghi. 
Il lessico non è particolarmente prezioso, ma nemmeno banale; trovo che vada bene per esprimere i pensieri di Gamora. 
Nel complesso, definirei il tuo stile “senza infamia e senza lode”: non ha quel qualcosa in più che mi abbia fatta esclamare “Questo è proprio suo!”, non mi ha conquistata del tutto, ma nemmeno mi è dispiaciuto. 
Un appunto che vorrei farti, anche se non investe propriamente lo stile – questa è la voce che ci si avvicina di più – è sull’inserimento del flashback. Rileggendo, effettivamente prima dei versi della canzone parli dei ricordi che si sostituiscono ai pensieri di Gamora, ma a una prima lettura non l’avevo inteso letteralmente: dato che il ricordo non si differenzia graficamente dal resto del testo, ho impiegato un po’ a capire che fosse tale. Mi ha ovviamente stupita che Gamora fosse divertita e si occupasse dei giocattoli di Groot, e andando avanti si capisce per logica che quel pezzo sia un ricordo, ma trovo che segnalarlo più chiaramente gioverebbe: un metodo molto utilizzato, per esempio, è porre i flashback in corsivo. 



Utilizzo Pacchetto: 4/5 

Hai fatto un buon lavoro con il pacchetto. Mi è piaciuto molto l’uso che hai fatto dell’oggetto e del colore, fondendoli in un unico oggetto, un anello con incastonata una pietra nera. Oggetto che si rivela anche importante per la trama, non è messo lì a caso: ci mostri più volte come Gamora, nei momenti di smarrimento/nervosismo, ricorra proprio alla pietra dell’anello per calmarsi almeno un po’. Quando, attraverso il flashback, ci sveli il reale significato di quell’anello, questo tratto acquista tutto un altro significato; l’ho molto apprezzato. 
Non posso dire lo stesso della canzone: l’hai, sì, inserita, ma non ha assunto un ruolo realmente importante per la narrazione. Viene scelta (ho apprezzato il suo non essere casuale) e usata da Peter per suscitare una qualche reazione in Gamora, ma il suo ruolo si conclude lì. Ti ho assegnato un punto, su due totali che avresti potuto ottenere per il suo utilizzo. 



IC: 10/10 

Quasi tutte le scene che hai descritto sono riprese dai film, ma mostrate dal punto di vista di Gamora: ciò che conta non è tanto la scena in sé, ma l’introspezione del personaggio. Questa ti è venuta bene: Gamora mi è parsa decisamente IC, in linea con il personaggio del Marvel Cinematic Universe in ogni pensiero. 
Una nota di merito per “basta non uccidere. Lei non vuole più uccidere.”; mi ha colpita, perché espone un lato di Gamora piuttosto importante, ma non così scontato. 
Insomma, con il personaggio padrone della scena hai svolto un ottimo lavoro: per quanto riguarda Peter, decisamente più sullo sfondo ma comunque importante, ho trovato IC anche lui – non solo nelle scene del canon: mi riferisco soprattutto al flashback, con un momento tra i due che mi è molto piaciuto leggere. Le dinamiche del loro rapporto le hai rese molto bene, così come la battuta calzante di Peter sul non-detto. 



Trama: 9/10 

La trama è abbastanza lineare; si basa su un missing moment che mostri sotto forma di flashback, ma che – e questo l’ho apprezzato – influisce anche nelle scene canoniche che hai scelto di raccontare, con l’anello regalato a Gamora da Peter. 
Gli elementi prettamente tuoi sono l’introspezione e la scena del flashback. La tua storia non mira a distinguersi per un’assoluta originalità – credo –, al contrario aderisce al canon inserendosi silenziosamente, senza provocare alcuna stonatura. Complimenti per questo, non è affatto facile. 
Avrei forse preferito che osassi un po’ di più, mettendo più del tuo nella storia, ma quel che hai tentato ti è riuscito bene. 



Gradimento personale: 3,5/5 

Nel complesso, la storia mi è piaciuta. Gamora è un personaggio che apprezzo molto, e così il suo rapporto con Quill; hai riportato molto bene entrambe le cose. 
Come già accennato, mi sarebbe piaciuto vederti osare di più, approfondire magari alcune parti della storia con un’impronta più tua. In ogni caso, l’amore che provi per questi personaggi l’ho percepito chiaramente. 
Una nota di gusto personale, e pertanto molto soggettiva, va al font: l’ho trovato poco invitante. Non so se sia stato un problema di html o una scelta personale: dato che è quello base dell’editor di EFP, ritengo più probabile la prima. Se crei l’html su NVU, ti consiglio di evidenziare tutto e selezionare nuovamente il font scelto, dopo aver copiato da word/il programma che usi per scrivere. Altrimenti, non so perché, ma ho notato che non lo prende. 
Penso non sia semplice né scontato scrivere una storia "cupa" con protagonisti i Guardiani, ma tu ci sei riuscita: complimenti!