Ciao :)
Sono qui per l'ABC delle recensioni del Giardino di EFP, un po' in ritardo rispetto al solito e per questo mi scuso, ma mi è saltata la barra spaziatrice della tastiera e scrivere recensioni è un po' un inferno, soprattutto se si considera che non sono capace a riagganciarla e devo scrivere premendo il bottincino XD
Ma tralasciamo le mie disavventure e passiamo alla storia.
Ho scelto di leggere questa per diversi motivi: non ha ancora recensioni ed è la storia più recente che hai pubblicato, per cui ho pensato avresti preferito qui una recensione piuttosto che altrove. Secondariamente devo ammettere di essere stata attratta dal titolo e dall'introduzione, che mi ha incuriosita abbastanza.
La Bulgaria è un luogo che mi affascina un sacco e ho adorato trovarla come contesto. Per di più gli anni in cui hai deciso di far svolgere la storia le davano un punto extra. Insomma, non potevo tirarmi indietro e non leggerla, anche perché poi essendo un AU sono riuscita a comprenderla interamente.
Non conosco questo fandom, onestamente, però ho letto qualche fan-fic e ho un'idea del carattere di Wanda, che è un personaggio che mi ha sempre incuriosita parecchio e che mi affascina per il modo di pensare e agire che ha, sebbene mi trasmetta davvero tanta tristezza. Una tristezza che anche in questa fanfic non manca e che mi fa capire che stiamo parlando proprio di quella Wanda, ecco.
Non avevo notato l'avvertimento Incest ma a me non dà alcun fastidio, anzi ha contribuito a farmi apprezzare un po' di più il tutto.
Mi è piaciuta molto l'idea di questo viaggio che viene fatto da Wanda e Pietro, il loro rapporto, ma soprattutto ho apprezzato tanto i dialoghi. Ho adorato il modo in cui li hai gestiti, rendendoli scorrevoli e naturali, adatti al contesto in cui i personaggi si trovano. Alcuni ti toccano profondamente.
La signora che si ritrova a viaggiare con loro e la conversazione che ne segue è gestita bene e aiuta a chiarire il momento in cui ci si trova, cosa fanno i due, come la pensano a riguardo.
Ho adorato il momento in cui i due si tengono per mano come se fosse un gesto normale, nascosti da sguardi di conoscenti che torcerebbero il naso a vedere certe cose, sapendo il legame di sangue che li lega.
Il dolore di Wanda che proviene dalla guerra è davvero realistico. Sembra di stare là con lei ad ascoltarla parlare, in una situazione terribile come quella in cui i due sono finiti.
Diverse frasi mi hanno fatta riflettere, dato spunti di riflessione che non mi lasciano affatto indifferente alla storia e che hanno contribuito ancora di più a farmela piacere. Un piccolo esempio potrebbe essere questo:
«Combattere porta sempre nemici. Tu non lo faresti per la libertà?»
«La libertà è soggettiva, Wanda. Siamo tutti servi di qualcosa, che lo si voglia o meno.»
Ti faccio davvero tanti complimenti per lo stile, impeccabile e scorrevole, e per l'assenza di qualunque tipo di errori.
Sono davvero felice di aver fatto questa lettura, davvero ^^
alla prossima,
fumoemiele |