HO UFFICIALMENTE RAGGIUNTO LA PACE DEI SENSI.
Seriamente, tutto ciò è troppo bello per essere descritto con comuni parole, non so nemmeno da dove partire e… H E L P , sto per piangere di nuovo dalla felicità!
Questa OS è troppo la vita, la adoro dalla prima all'ultima parola e sì, confermo, mi hai resa perfettamente IC, perché quella sono io, in tutto e per tutto.
E mai, dico MAI avrei pensato che un giorno sarei stata protagonista di una storia nel mio Fandom del cuore e soprattutto complice di un amore che finalmente è potuto sbocciare in un bagno che profuma di lavanda--- COSA STRA DIAMINE STO FARNETICANDO.
Niente, credo sia meglio dare inizio allo sclero, che altrimenti qui non ne esco più.
LET'S GO, UIII ~
C’era una cosa molto importante che bisognava sapere su Kuga Terunori, ottavo seggio tra i Dieci Eletti della Tootsuki: aveva un gran brutto carattere, oltre ad essere decisamente egocentrico, permaloso e melodrammatico. → e anche tremendamente BASSO.
E c’era un’altra cosa, altrettanto importante, da sapere: Kuga era innamorato perdutamente di Eishi Tsukasa, primo seggio, un anno più grande, affascinante, in gamba, irraggiungibile. → ECCO, QUESTA CREDO SIA LA COSA PIÙ IMPORTANTE DA SAPERE RIGUARDO IL MIDGET, PERCHÉ SÌ.
Avrebbe preferito tagliarsi i capelli a zero, rinunciare alla sua amata cucina cinese, rinunciare al posto di ottavo seggio, ma mai, ed era giusto sottolinearlo, mai, avrebbe ammesso di provare qualcosa. → NE RIPARLEREMO A FINE STORIA! :D
Quella tranquilla mattinata di novembre, le cose sembravano stare andando come sempre. Kuga si lamentava come al solito con il suo migliore amico Soma, che pazientemente lo sopportava. → questo bellissimo momento BROTP tra Kuga e Sōma mi sta facendo amare ancora di più tutto ciò.
“Quell’Eishi Tsukasa… non lo tollero! Si crede più in gamba di me”.
“… Beh, ci sarà un motivo se è più in alto di te, no?”, sbuffò Soma annoiato. → più in alto di lui IN TUTTI I SENSI. Tutti, a parte me perché sono nana pure io, sono più in alto di Kuga almeno in senso fisico, LOL.
Ci voleva davvero tanta pazienza, ma oramai Soma c’era abituato. → ormai non ci fa più nemmeno caso, secondo me.
“Se è per Tsukasa, penso che Eri-chan te lo perdonerà”.
“STAI ZITTO!”. → AWWW, CHE COSA PUCCIOSISSIMA! **
Dopotutto, lui aveva anche cose più importanti a cui pensare, no? → esatto, tipo me. ASPETTA, MA IN QUESTO CASO È PROPRIO COSÌ, UIII ~
Sì, perché quel giorno in particolare, una persona per lui importante, giunta da modo lontano, veniva lì a trovarlo. → ODDIO, MI STO SCIOGLIENDO, H E L P .
Quella visita era in assoluto quello che gli ci voleva. Soltanto gli amici potevano aiutarti in certi casi. La sua migliore amica poi sapeva sempre come tirargli su il morale, in un modo o nell’altro. → OKAY, immaginarmi Kuga aspettarmi all'aeroporto è una cosa troppo ciccina, cioè, LUI è troppo ciccino e BRIII, sono in estasi! **
Quasi gli venne da sorridere se ripensava a come si erano conosciuti. Circa due anni prima, aveva incontrato Erika a Tokyo, durante il primo viaggio di quest’ultima nella capitale del Giappone. L’aveva vista insieme alle sue tre migliori amiche alla ricerca di un ristorante a basso prezzo, ed era stato allora che gli si era avvicinata per chiedergli informazioni. Da quel momento non si erano più lasciati. E nonostante la distanza e le differenza culturali, la loro forte amicizia perdurava senza intoppi o grossi litigi. → OKAY, ALLORA, IO STO LETTERALMENTE IN ADORAZIONE SUPREMA PERCHÉ TUTTO QUESTO È TROPPO MERAVIGLIOSO. A parte il fatto che hai citato tutte e quattro – perché le tre miglior amiche siete VOI e VOI soltanto e su questo non si discute –, è stata una cosa troppo bella perché è tremendamente CANON, cioè, io mi trovo a Tokyo insieme a voi tre e incontro un midget come me che diventa il mio migliore amico, ma quanto può essere bella la vita? Seriamente, adoro tutto ciò, è troppo bello.
Poi sollevò lo sguardo e vide una ragazza trascinarsi dietro una valigia con aria stanca ma palesemente felice. Aveva dei grandi occhi e profondi occhi e i lunghi capelli castani, un sorriso gentile e i lineamenti dolci. Ed era alta quanto lui, il che era tutto un dire. → oh, oh, sono io, sono io! UIIIIIII ~~~
"Eriii-chaan! Da questa parte!".
L'altra allora, dopo averlo adocchiato, accelerò il passo, andandogli incontro e abbracciandolo. → GLI SALTO LETTERALMENTE ADDOSSO, LO SPIACCICO AL PAVIMENTO E BUH, SCLERO MALE.
"Kugaaa! Finalmente, il viaggio mi è sembrato infinito! Come stai mio diversamente alto amico?".
"Bene, mia altrettanto diversamente alta amica!", ribatté lui, ricambiando l'abbraccio. Erika era una delle poche a cui permetteva di scherzare sulla questione "altezza" senza dare di matto... la maggior parte delle volte. → MA AHAHAH, questa cosa mi piace tantissimo, ci sta troppo ed è maledettamente CANON. **
"Ah, mi farò perdonare", disse afferrando la sua valigia. "Prima di tutto, passiamo da casa mia e posiamo la tua roba. E stasera si esce".
"Serata sushi?", domandò speranzosa.
"Serata sushi".
"Mi conosci troppo bene!", esclamò portandogli un braccio intorno alle spalle. → Kuga non poteva non sapere queste cose, anche perché due anni prima sicuramente gli avevo chiesto dove fosse un buon ristorante di sushi a basso prezzo. SICURO COME IL FATTO CHE GLI PIACCIA TSUKASA E CHE IO LI SHIPPI COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI.
"Stasera c'è anche Soma con noi?", domandò.
"Certo. Lui e anche Takumi. Penso sia normale, oramai stanno insieme".
Gli occhi della sua migliore amica si illuminarono.
"Mi sembra ovvio! Quei due sono fatti per stare insieme, sono così carini! Vorrei tanto abbracciarli!". → … MA QUESTA SONO IO. SERIAMENTE, QUESTA SONO TROPPO IO, UGUALE SPICCICATA. ADORO TUTTO QUESTO.
"E a proposito di gente carina che sta insieme... come va con il tuo adorato Tsukassan?".
Quello era stato un colpo basso. Un colpo molto basso. Perché semplicemente a Kuga bastava davvero poco, praticamente nulla, per andare in escandescenza.
"LUI NON È IL MIO TSUKASSAN, CHE DIAMINE!" → MA SE NON CI CREDI NEMMENO TU, AHAHAH
"Quindi stasera Tsukasa non ci sarà?".
"Beh, non vedo perché quell'individuo dovrebbe essere con noi!", sbraitò. → MA COSA STAI DICENDO, OHH, MA SE SONO VENUTA IN GIAPPONE SOLO PER QUESTO!!!
Una volta rimasta sola, Erika si ritrovò a sospirare e a scuotere il capo. Kuga era veramente incorreggibile. Se avesse lasciato tutto in mano sua, avrebbe aspettato secoli prima di vederlo insieme a Tsukasa. E questo non lo poteva permettere. In quanto migliore amica, doveva fare qualcosa per avvicinare quei due. → MI SEMBRA GIUSTO. MA ASSOLUTAMENTE, SENZA OMBRA DI DUBBIO. E quando la fujoshi che è in me si libera, nemmeno Andrei riesce a tenermi a bada.
Lo sguardo cadde sul telefono lasciato sul tavolo. E a quel punto un'idea le balenò alla mente. Kuga sarebbe andato fuori di testa, ma doveva agire per un bene di gran lunga superiore... → per il bene di T U T T I .
"Soma, Takumi!", fece lei con adorazione. "Ogni volta che vi vedo siete sempre più belli. Posso farvi una foto? Ma che chiedo a fare, certo che posso". → niente da fare, questa sono io, in tutto e per tutto. DONNA, TU MI CONOSCI FIN TROPPO BENE, BRIII ~
Soma gli rivolse uno sguardo interrogativo.
"Ma non aspettiamo ancora qualcuno?".
"Eh? Chi?" → eehhh, SAPESSI.
Non seppe neanche spiegarsi come, ma Kuga lo avvertì. Avvertì la presenza dell'unica persona che in assoluto non avrebbe voluto vedere: Tsukasa Eishi, vestito di tutto punto, affascinante e soprattutto super sexy come sempre, li stava raggiungendo a passo felpato. → ma che entrata in scena degna di un super modello, adoro tutto ciò, AAHHH ~
"Ragazzi, eccomi!", annaspò. "Scusate, sono forse in ritardo?" → ma no tesoro, non ti preoccupare, sei in perfetto orario per l'accoppiamen--- PER LA SERATA.
Nessuno si rese effettivamente conto del cambiamento d'espressione di Terunori. Panico, paura, disastro più totale! Perché mai quell'individuo insopportabile si trovava lì, con loro? Cos'era venuto a fare? E tra l'altro, come osava ignorarlo così facilmente? → Kuga che si contraddice da solo è troppo la vita.
"Buon compleanno, Eri-chan", disse gentilmente Eishi. "Sei arrivata oggi?".
"Qualche ora fa per la precisione, ti trovo bene. Vedrai, ci divertiremo". → e se lo dico io, ci sarà da divertirsi per davvero, eheh.
Gli era bastato ascoltarla, percepire quella nota maliziosa, per capire. C'era sicuramente lo zampino di Erika, poco ma sicuro. → poor Kuga, AHAHAH
"Erika, che cosa hai combinato?".
La ragazza alzò gli occhi al cielo, con fare innocente.
"Beh, io potrei aver detto a Soma di invitare anche Tsukasa". → ED HO FATTO PIÙ CHE BENE, NON OSARE CONTRADDIRMI.
"Anzitutto, è il mio compleanno e decido io chi può esserci e chi no. Seconda cosa, l'ho fatto solamente per darti una mano. Sei perdutamente innamorato di Tsukasa, ma sei troppo orgoglioso e testardo per fare un passo verso di lui. Oltre ad essere fondamentalmente imbranato. E siccome non riesci a fare nulla, fingi di odiarlo. Ma non è così. E poi mi sono stancata di vederti in questo stato. Voglio vederti felice". → questo è il perfetto linguaggio in stile Fujoshi, senza ombra di dubbio. Perché noi Fujoshi siamo proprio così e parliamo proprio così: se tutti i maschietti si mettono insieme saranno felici e di conseguenza saremo felici anche noi. È un mondo tutto arcobaleno dove tutti i maschietti del mondo sono felicemente fidanzati. :D
Kuga la osservò truce.
"Lo fai soltanto perché vuoi vedere realizzati i tuoi desideri da fujoshi perversa"
"Questo è anche vero, dopotutto tu e Tsukasa siete praticamente perfetti e ammetto che sarebbe soddisfacente oltre ogni limite vedervi finalmente insieme... Ma non è solo per questo! Non sei stanco di soffrire?" → ma sì dai, questi sono solo dettagli dettagliosi [?], l'importante è che voi due stiate insieme perché sì, perché siete troppo la vita e voglio vedervi felici INSIEME.
"Eccoci! Su, Kuga. Vai accanto a Tsukasa, così io posso tormentare la coppietta felice!" → mi sembra giusto.
Dopo aver ordinato e dopo l'arrivo delle prime portate, Erika pensò bene di iniziare a lanciare un po' di bombe. → diamo inizio al piano “FACCIAMO ACCOPPIARE QUESTI DUE BELLISSIMI IMBRANATI”! :D
"Allora, Tsukasa caro... che mi dici, ti sei trovato il fidanzato?".
Kuga si strozzò con un pezzo di nigiri.
Ma avvertirlo, almeno?
"Amh... onestamente no . Sai come funziona, no? Aspetto quello giusto".
"Questo è un bene. Lo sai, quello giusto potrebbe essere molto più vicino di quanto pensi". → esatto, e non devi nemmeno guardarti troppo intorno perché TI STA ACCANTO.
Nel dire ciò lanciò un calcio a Kuga da sotto il tavolo. Lui si irrigidì.
"Eri-chan, sono certa che a Tsukasa non interessa fare certi discorsi".
"Io non ho problemi".
Traditore. → A D O R O .
"Bravo, Eishi. Così mi piaci. Cameriereeee! Ci porti del sakè!".
"Ferma!", Terunori sembrava già in panico. "Non succede mai niente di buono con l'alcol in mezzo!".
"Dai, rilassati. È la mia festa, scaldiamoci un po'". → OKAY, ALLORA, io con l'alcool vado giù con poco, veramente con pochissimo. E il fatto che tu mi abbia resa IC in questa storia significa solo una cosa…
Per questo, dopo due bicchierini di sakè, si era ritrovato già più che brillo, con il viso arrossato e la capacità di intendere e di voler molto compromessa. Non che la sua migliore amica fosse da meno, ovviamente. → … PER L'APPUNTO! :D
“Oh, Tsukasa. È così bello che tu sia qui. Non potevi mancare, la cosa fa tanto piacere anche a Kuga, vero?”, chiese Erika rivolgendosi all’amico, semi-accasciato sul tavolo.
“Non lo so… forse! Non farmelo dire, non farmelo dire!”, boccheggiò con le guance arrossate. → MA IO E KUGA SIAMO TROPPO BROTP, AMO ALLA FOLLIA TUTTO QUESTO.
“Il punto è, caro Tsukasa, che il qui presente Kuga fa di tutto per attirare le tue attenzione. Ma siccome non ci riesce, finge di odiarti. Un classico, praticamente”. → e il punto è anche che io, dopo aver bevuto, dico tutto ciò che mi passa per la testa senza pudore alcuno. Come in questo caso.
“Smettila di umiliarmi, sei crudele”, sbuffò Terunori.
“Allora nega, se vuoi”, assottigliò lo sguardo. “O magari, puoi dire la verità. Dì che sei innamorato di lui da sempre. O giuro che lo faccio io”. → COSA STA SUCCEDENDO, AIUTO, QUESTO SÌ CHE È UN COLPO DI SCENA COLOSSALE COME IL GIGANTE DI SHINGEKI NO KYOJIN.
Tsukasa a quel punto aveva sentito il cuore perder un battito. Era risaputo che chi si trovava sotto l’effetto dell’alcol tendeva sempre a dire la verità ma… in quel caso, come avrebbe dovuto prendere le parole di Erika? → per vere, ovviamente!
“Sta tranquillo, Erika ha un piano. E poi la aiutiamo noi”.
“Certo, adesso sì che mi sento più tranquillo. Piuttosto, portiamoli a casa di Kuga, non mi fido molto a lasciarli liberamente in giro”. → niente, qui sono collassata dalle risate. Poor Takumi, AHAHAH
Soma reggeva il suo migliore amico, mentre Erika aveva preso Tsukasa sottobraccio, iniziando a fargli una serie di domande imbarazzanti del tipo “Sei vergine?” oppure “Tu sei proprio un seme! Lo sai cosa sono i “seme” e gli “uke”? Te lo spiego subito!”.
E quindi era partita con un’accurata descrizione. → sinceramente, COSA HO FATTO DELLA MIA VITA FINO AD ORA? Tutto ciò è TROPPO MERAVIGLIOSO per essere descritto con parole normali. È il mio tipo di serata e con le persone giuste, mancavate solo voi tre e sarebbe stata più che perfetta! **
Era insomma il disagio più totale. → ma io sono un disagio ambulante, quindi tutto nella norma! :D
Kuga stava lentamente riprendendo coscienza di sé. E si sentiva in imbarazzo, come aveva potuto mostrarsi così fragile davanti a Tsukasa? Ma soprattutto… come aveva potuto dire certe cose? Teoricamente non aveva affermato nulla, ma non aveva neanche negato e… era un disastro! Non aveva neanche il coraggio di guardarlo negli occhi. → ma BRIII, Kuga è un fragolino dolcissimo, e non deve assolutamente sentirsi debole o fragile, anzi, è stato carinissimo ed io mi sono sciolta, UIII ~
Terunori smise di torturarsi le mani e si alzò di scatto.
“Io devo andare in bagno!”.
“Magnifico! Cioè, voglio dire… bene, vai pure!”.
Quella era assolutamente una situazione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Quindi lanciò uno sguardo a Soma, il quale si rivolse a Tsukasa.
“Sai, penso che dovresti parlargli”, affermò nel tono più naturale possibile. Eishi avrebbe voluto evitare, anche lui si sentiva a disagio, ma in fondo certe cose era bene chiarirle subito. Con un sospiro quindi si alzò e andò a cercarlo. → questo pezzo può benissimo essere riassunto come il preludio ad una cosa ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIOSA.
Kuga era appena entrato in bagno e stava ora sciacquandosi il viso. Non voleva neanche sapere cosa Tsukasa pensasse di lui, avrebbe preferito sotterrarsi. Era tutta colpa dei suoi ingestibili sentimenti, odiava provarli, ma allo stesso tempo lo amava. In lui viveva il più grande controsenso di tutti i tempi. → e tutto ciò è una cosa davvero tanto, TANTO meravigliosa.
“Ah, stupido, stupido!”, si insultò, guardandosi allo specchio. “Questo ti sta bene! Sì, ti sta bene, così impari a innamorarti del ragazzo più bello, dolce e in gamba della scuola. Ma perché-” → AAAHHH, QUANTO SEI CICCINO, KUGAAA!!! **
“Kuga, stai bene?”.
Si voltò di scatto e fece per indietreggiare, ritrovandosi però contro il lavandino.
“Che ci fai tu qui?!”, esclamò indicandolo.
“Beh… Soma pensava che dovessi parlarti”.
“Certo, dovevo immaginarlo!”, disse stringendo un pugno. “Non c’è alcun bisogno, sto bene”. → MA SE NON CI CREDI NEMMENO TU, SUVVIA.
“Guarda che non ti devi vergognare”, cominciò a dire, comprensivo. “Quando si beve si dicono tante cose. So che tu ed Erika non dicevate sul serio”. → COSA STRA DIAMINE HANNO APPENA LETTO I MIEI OCCHI. EISHI, MA SEI SERIO? NO EH, NON PUOI DIRE CERTE COSE, NON TE LO PERMETTO.
“Sì, Tsukasa. Mi sento male. Mi sento male perché mi esasperi con la tua totale idiozia! Io ci ho provato, giuro che ho provato in tutti i modi a disprezzarti. E dovrei, perché tu sei così perfetto, sei tutto ciò che vorrei essere e che vorrei! Ma ovviamente, che speranze posso avere io? Io che posso solo guardarti da lontano, senza mai avvicinarmi troppo. Tu per me sei irraggiungibile, questo mi fa incavolare! Sono innamorato di te da così tanto tempo che ho perfino dimenticato come è iniziata. E no, non è l’alcol che parla, maledizione!” → lo sfogo di Kuga è la cosa più bella del mondo perché finalmente ha fatto chiarezza nel suo cuore e poi perché, finalmente, si è dichiarato a quel testone imbranato di Tsukasa. E tutto questo è troppo bello, è incomparabile e meraviglioso. Meravigliosamente incomparabile E DEVO SMETTERLA COI GIOCHI DI PAROLE.
Pregando tutti gli dei nordici, giapponesi e greci esistenti, Terunori sperò che non si trattasse di ciò che temeva. Provò ad aprire la porta, ma quest’ultima non si mosse neanche di un millimetro.
“Oh, no. No, no, non me lo dire. NON PUÒ ESSERE SUCCESSO!”. → (E invece sì, è successo) :D :D :D
Al di là della porta, Erika sogghignava.
“Come facevi a sapere che la porta si chiudeva da fuori?”, domandò Soma.
“Infatti non lo sapevo. Ma una fujoshi fa di tutto per vedere realizzati i suoi sogni. Adesso chinatevi e origliamo”.
“Questo non è carino!”, tentò di dire Takumi, finendo poi trascinato anche lui inesorabilmente nei loro loschi piani. → BEST SCENA EVER. Una Fujoshi, una coppia gay e un'altra coppia gay al di là della porta che si sta per formare. ADORO.
“Penso che faccia così perché ti vuole bene”.
“Oh, no. Tu non la conosci, lei vuole vedere realizzati i suoi sogni perversi. Crede che io e te formeremmo una bella coppia”.
“E tu… cosa pensi?” → OKAY, STA PER SUCCEDERE, UIII ~
“Io penso che siamo così diversi, praticamente opposti. E che sono un caso perso in partenza, perché mi sono dichiarato nel modo peggiore esistente. Mezzo brillo, chiuso in un bagno. Penserai che sono un idiota!” → no invece, sei la cosa più bella del mondo e nessuno può convincermi del contrario.
Tsukasa sentì il cuore riempirsi di tenerezza. Vedere la parte più fragile di Terunori lo faceva sentire più vicino a lui.
“Non penso che tu sia un idiota. Io credevo ce l’avessi con me. Sapevo che sotto sotto mi rispettavi, ma… non avrei mai pensato ricambiassi i miei sentimenti”. → AMORE LUI, TROPPO CICCINO.
Sollevò di nuovo la testa, lo sguardo sorpreso. Aveva per caso sentito male? → ASSOLUTAMENTE NO.
“R-ricambiare?”.
Eishi annuì, le sua guance si erano leggermente colorate di rosso.
“Perché non dovresti piacermi? Tu sei una vera e propria forza della natura, sei come il sole, illumini tutto, illumini anche me. Se avessi saputo prima le tue attenzioni, mi sarei avvicinato a te molto prima. Però… meglio tardi che mai, eh?” → sì, è sempre meglio tardi che mai, l'importante è che succeda E STA PER SUCCEDERE, BRIII ~
Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi e si aggrappò alla sua camicia.
“Tsukasa, brutto idiota. Perché ci hai messo tanto?”.
Rise.
“Scusa. Sono proprio negato. Se me lo permetterai… rimedierò”. → sì sì, sì, procrea--- RIMEDIATE SUBITO, ORA, NOW, IN THIS MOMENT.
Sì che glielo avrebbe permesso. Gli avrebbe permesso tutto, anche di stringere la parte di sé più inerme ed esposta. Socchiuse gli occhi. Forse quello non era il luogo più romantico del mondo, ma l’attimo era perfetto.
Il respiro di Tsukasa era caldo come aveva sempre pensato. E le sue labbra, ora poggiate delicatamente sulle proprie, erano morbide, vellutate, il suo tocco delicato. → ho letteralmente amato questo bacio, è di una delicatezza unica. **
“Si stanno baciando!”, esultò Erika, guardando dalla serratura. “Si stanno baciando, si stanno baciando! Finalmente, era ora!”.
“Dove?”, chiese Takumi, ormai preso tanto quanto gli altri due. “Fatemi vedere!” → MA AHAHAH, TAKUMI SEMBRA QUASI PIÙ PRESO DI ME E SŌMA MESSI INSIEME, AHAHAH. Cioè, lui inizialmente era stra contrario a tutto ciò ed ora è lì che vuole vedere, ma che BIRBONE CHE ABBIAMO QUI.
“Allora lo sei”.
“Cosa?”.
Eishi lo guardò.
“Sei il mio ragazzo”. → A D O R O .
Il cuore perse almeno dieci battiti. Ebbe voglia di esultare, saltare, correre, piangere, ma di fatto non riuscì a fare nulla.
“Tsukasa… io… Sì! Certo che lo sono. Io sono il tuo ragazzo!”, si alzò. “ERI-CHAN, TI RINGRAZIO!”.
Dall’altro lato, Erika sollevò le braccia al cielo in segno di vittoria.
“Sono io che ringrazio voi! Il regalo di compleanno più bello della mia vita!”. → e vissero tutti felici e contenti, BRIII ~
Ed era vero. Ciò che era nato quella sera stato qualcosa di prezioso e assolutamente indissolubile. E lei ne era stata la responsabile. → PER UNA VOLTA HO FATTO QUALCOSA DI BUONO NELLA MIA VITA, RENDIAMOCI CONTO.
Che altro dire… sono ancora in estasi per questa bellissima OS, tu e Mari mi avete fatto dei regali meravigliosi e vi giuro che mai, mai, ma proprio MAI ho letto due storie consecutive sulla mia OTP il giorno del mio compleanno e soprattutto scritte e dedicate da due persone alle quali tengo tantissimo.
Quindi, davvero, GRAZIE DI CUORE per tutto questo, è stato un regalo bellissimo e devo ancora riprendermi per i troppi feels! *^*
Ti mando un super abbraccio virtuale!!!
Jill ~ |