Ok, ma se io non volessi essere LIBERA da questa fanfic, come la mettiamo eh, bridget? Se io mi rifiutassi di accettare la dicitura “conclusa” nella descrizione della storia? Non cambierebbe niente, lo so. Perché d’altronde, come ti dissi anche in hold me tight: tutte le cose belle (o quasi tutte) hanno una fine. Il fatto è che le tue storie rimangono nel cuore e quando giungono alla conclusione, inevitabilmente lasciano un vuoto (eventualmente risanabile con un’altra tua storia eh, se te lo stai chiedendo).
Quindi io oggi mi ritrovo qui, quasi frastornata e investita da quest’ultimo capitolo che segna, fin troppo presto, l’epilogo di una meravigliosa fan fiction, senza un pensiero preciso da poter esternare, un’opinione ponderata e studiata da poterti sottoporre, senza qualcosa di sensato da dirti se non un enorme e sentitissimo GRAZIE.
Ma dato che tu stessa hai voluto spendere del tempo nell’angolo autrice per renderci partecipi dei tuoi pensieri e delle decisioni che hai preso mentre scrivevi la fan fiction è giusto che anch’io superi la voglia di scriverti cento triliardi (?) di grazie in maiuscolo per soffermarmi un attimo sulla bellezza di questo capitolo che tu hai ingiustamente definito come “uno dei peggiori riusciti”: attenta quando dici queste cose in presenza di una lettrice affezionata come me… potresti incorrere nella mia ira funesta..
So bene che non lasci mai niente al caso e si percepisce chiaramente quanto studio e quanta cura ci sia dietro le trame che intessi nelle tue storie e, ancor di più, nella psicologia e nella ricerca introspettiva dei personaggi. A questo scopo, voglio tornare su un argomento che abbiamo già affrontato in separata sede: ho avuto modo di farti notare quanto io apprezzi lo spazio che dedichi all’introspezione e quanto quest’ultimo contribuisca a donare spessore, profondità e vita ai tuoi personaggi. Anche se non fossero ispirati a persone realmente esistenti (come i bangtan, in questo caso), loro hanno vita propria, agiscono, soffrono, amano, lottano, come un normale essere umano farebbe. Hanno le loro debolezze, i loro punti di forza, le loro paure, ed ognuno riesce, nel suo piccolo, ad entrarti dentro e a lasciare un pezzetto di sé nella memoria. Io penso che, anche a distanza di molti anni, riuscirò in modo nitido a ricordare, magari non i dettagli di una determinata trama, ma sicuramente come ciascun personaggio che hai creato è riuscito a conquistarmi. Sai, spesso si tende a credere che prendendo “identità in prestito” sia più facile muovere i personaggi o rendere le loro personalità in modo vivido e cangiante all’interno di una storia. Beh, io credo che non sia decisamente il tuo caso. Il tuo Hoseok, il tuo Taehyung, il tuo Jin, il tuo Jungkook o qualunque altro membro dei Bangtan, qui dentro sono dei personaggi altri, forse uguali nell’aspetto e simili nel carattere a quelli “reali”, ma dotati di vita propria in funzione di ciò che scrivi. Con questo voglio dire che, pur muovendo persone a noi note, sei in grado di dar loro carattere e originalità, di farli appunto “tuoi”, senza mai cadere nell’OOC. E questo, credimi, è molto, molto difficile.
Ho apprezzato particolarmente il focus su ognuno di loro ad inizio capitolo, un po' come se potessimo immedesimarci in Seokjin e vedere le cose dal suo punto di vista. Ho già avuto modo di farti notare quanto io apprezzi Jin in ogni tua storia, ma non so se ti ho mai detto quanto io credo che somigli effettivamente al vero Kim Seokjin. Il membro più grande dei Bangtan, secondo me, ha un carattere particolare che non sempre emerge chiaramente da ciò che vediamo nei loro video. Seokjin ha in mente una precisa immagine di sé che vuole offrire ai fan, un po' come se cercasse sempre di mostrarci ciò che lui crede sia “migliore”. Ma io sono fermamente convinta che dietro quell’infinita autostima e quelle battute un po' tristi che ci propone, si nasconda un ragazzo molto più serio, riflessivo e sensibile di quanto in realtà non sembri. E questo stesso ragazzo, puntualmente, mi capita di ritrovarlo proprio tra le righe delle tue fan fiction. Un Seokjin determinato, forse anche un po' testardo nelle sue decisioni, ma profondamente attento ai sentimenti degli altri, premuroso, rispettoso e, più di tutti, umile. Nonostante abbia dedicato – giustamente – il premio ricevuto a Taehyung ed Hyeseon, io penso che anche lui possa esser considerato un piccolo grande eroe. Ma non per aver salvato l’umanità dal virus… o meglio, anche per quello. Ma io voglio donargli il mio premio personale, assieme a tutta la mia ammirazione, per aver mantenuto la calma e la fermezza fino alla fine, per aver creduto in Namjoon e quindi, in Taehyung, per aver dato il massimo in ogni situazione, per essersi caricato sulle spalle il dolore di tutti quanti, per aver messo da parte il proprio quando ce n’era bisogno. Non sai quante volte sarei voluta entrare nella tua storia e parlargli… ma credo che quel grazie di Jungkook abbia racchiuso in sé tutto ciò che anch’io avrei voluto dirgli.
A questo proposito, non ho potuto fare a meno di sentirmi sollevata nel sapere che il giovane soldato ha avuto la possibilità, la forza, di andare avanti e dare all’amore un’altra possibilità; anche se immagino quanto possa essergli costato. Il ricordo di Hyeseon rimarrà sempre con lui, lascito di un sentimento profondo e quasi viscerale che Jungkook ha provato nei suoi confronti e, ovviamente, sempre vivo e alimentato dalla presenza del piccolo Namhyung (è un mix tra Namjoon e Taehyung, vero? A d o r a b i l e, potrei liquefarmi…). Ma io credo che Jungkook, attraverso un difficile lavoro su se stesso, abbia trovato il modo, o almeno – stia cercando di farlo, per conservare il ricordo di Hyeseon e custodirlo attraverso un amore sconfinato nei confronti di Namhyung. Mi rendo conto di quanto possa essere difficile scindere la memoria della ragazza dal dolore e dalla sofferenza, nonché dalla morte del suo migliore amico: ma forse la forza necessaria per provarci gli è giunta proprio da Namhyung, che ama e protegge come se fosse suo figlio. Il pensiero che ritorna inevitabilmente a lei, che lo fa singhiozzare (e che rischia di far piangere anche me di nuovo, accidenti) è la testimonianza che una parte di Jungkook risulta ancora inevitabilmente legata al senso di colpa e a quel sentimento che non ha mai avuto occasione di manifestare apertamente, se non, ahimè, quando Hyeseon non era più in grado di sentirlo. Ma c’è un’altra parte di sé, quella che si manifesta sottoforma di allucinazione, nelle vesti di una candida Hyeseon, che sta cercando di lottare per il bene dei suoi figli, di sua moglie e del suo futuro. O almeno, sappi che questa è la lettura che io gli ho dato.
Ho amato alla follia il climax di Euphoria, il progredire di quei versi che ho sentito chiaramente accompagnati dalla melodia e dalla voce di Jungkook, fino al loro più toccante culmine: you are the cause of my euphoria. Rimango letteralmente incantata dal modo in cui sei in grado di intrecciare il testo di una canzone ai destini e alle vite dei tuoi personaggi. Tra l’altro, questo parallelismo si riallaccia, in qualche modo, alle teorie del Bangtan Universe; Euphoria è, di fatto, la realtà di Jungkook. Non sappiamo ancora se sia una realtà fittizia, che la sua mente ha creato per difendersi dal tragico epilogo del webtoon, oppure no, ma qui, nella tua storia, è sicuramente reale – quella piccola mano tesa verso di lui, la brezza che soffia proprio in direzione del piccolo Namhyung, lo stanno conducendo verso il futuro, quel piccolo grande mondo che rappresenta la sua personale euphoria. Sei riuscita a far combaciare tutto in modo impressionante, io sono incredibilmente colpita e affascinata da tutto ciò che davvero non ho idea di come complimentarmi ancora con te se non dicendoti che un talento del genere è un po' “sprecato” per il web. Ma lo penso solo in parte perché se non fosse stato per EFP e il mondo delle fan fiction non ti avrei mai conosciuta: quindi grazie, bridget, per essere una scrittrice in questo e in altri fandom, grazie per essere l’amica che sei!
In tutto questo, sappi che non ho dimenticato gli altri. Ho sentito qualcosa fare crack nel petto nel leggere del progredire della malattia di Hoseok; ma anche nella drammaticità di questa notizia, penso che tu abbia trovato una metafora calzante con il carattere di Hoseok. Seppur davanti ad una malattia degenerativa, che non arresterà il suo corso neanche grazie alle medicine, Hoseok rimane comunque coraggioso e caparbio, deciso a combattere la sua guerra fino alla fine. È vero che sarà un’ombra che lo seguirà per sempre, ma sai che ti dico? Che l’ombra può esistere solo se c’è la luce. Ed Hoseok brilla come la stella più luminosa del cielo!
Un’infinita tenerezza immaginare papà Yoongi fiero e orgoglioso della sua – ormai non più tanto – piccola e dolce Lily. E Jimin! Un fratellone adottivo per la nostra mascotte della gilda. Mi pare proprio di vederlo, con l’amore negli occhi, mentre guarda i progressi della giovane Lily. Verosimile anche il fatto che Yoongi abbia mostrato un’iniziale diffidenza verso quell’arto meccanico; chissà che non l’abbia accettato più per Lily che per sé stesso, dopotutto.
Riguardo invece alle scelte di trama in generale, ci siamo già confrontate per cui evito di tediarti ulteriormente, anche se ci tengo a ribadire quanto il tutto sia risultato ai miei occhi coeso e coerente. Forse quel ti amo avrebbe fatto cambiare idea ad Hyeseon… o forse no. A cose fatte è inutile chiederselo, secondo me: lei ha preso la sua decisione, probabilmente l’aveva presa già da tempo, che la sua esistenza sarebbe stata accanto a Kim Taehyung, in questa o in un’altra vita. È stata egoista? Forse. Ma chi siamo noi per giudicarla? Per pretendere di aver compreso la natura del sentimento che la legava a Taehyung? Io dico che a volte non serve stare a farsi troppe domande. Questa è stata la volontà di Hyeseon e non dico che va necessariamente condivisa ma… senz’altro va accettata. Per cui ti dico e ti ripeto, bridget, di non farti più alcun problema per le decisioni che fai prendere ai tuoi personaggi. Così come accade nella vita reale, non tutto ha una spiegazione, non tutto può essere compreso e racchiuso all’interno di schemi preconfezionati di comportamento. I tuoi personaggi, lo ribadisco, sono umani. Lasciamo che decidano per la loro vita. Per quanto mi abbiano fatto male le morti di Taehyung, di Namjoon e di Hyeseon (pensa che mi sono chiesta come mai non ci fosse lei vicino a Namhyung lol, la mia mente si sta rifiutando di accettarlo XD), hanno lasciato un’impronta indelebile in chi è rimasto e hanno reso possibile lo sviluppo di questa storia nel modo in cui tu hai pensato. Se fossero ancora tra noi, le cose sarebbero andate in modo diverso… ma, come diceva anche il grande Ende nel suo famosissimo libro, beh… questa è un’altra storia. Non la tua, non till the world ends.
Detto ciò, non posso fare a meno di ringraziarti ancora per esser tornata nel fandom donandoci una così meravigliosa perla, arricchendolo come solo i tuoi scritti sono in grado di fare. Rimango sempre un po' delusa da quanta poca risonanza abbia su EFP: meriterebbe almeno il doppio del supporto che ti viene dato. Ma, beh, nel mio piccolo sappi che io, le mie paranoie, le mie recensioni chilometriche e i miei scleri ci saremo sempre, angts, fluff, romantico, giallo o thriller, qualunque genere tu voglia trattare! Anche se, lo sai: l’angst continua a regnare nei secoli dei secoli.
Riposati e goditi il tuo meritato successo: io attenderò fin quanto sarà necessario il tuo ritorno.
Un abbraccio stritoloso e un grande, scrosciante applauso.
Grazie,
Vavi
|