Ciao Ile!
Finalmente riesco a ritagliarmi un buco di tempo per passare da te ^__^
Spero di riuscire a passare presto anche sulle altre storie che hai pubblicato ultimamente, ma questo mese è davvero pesante ;; Prima o poi mi rifarò!
In ogni caso, questa mi è piaciuta tantissimo. Potevano esserci dubbi? La tua introspezione di Ai è meravigliosa, come sempre.
Hai reso benissimo sia il suo stato confusionale iniziale (ho molto apprezzato che l'attenzione si focalizzasse su sensazioni, voci, sfumature) sia soprattutto i suoi ragionamenti.
Sappiamo dal caso del marito che prova a uccidere la moglie (con il trucco del singhiozzo) che Ai è tipo da giudizi duri, inappellabili: sbagli una volta, ai suoi occhi non hai possibilità di redenzione, e questa severità di giudizio si rivolge ovviamente anche contro lei stessa.
Prima di essere Ai è stata Sherry, e questa consapevolezza la schiaccia, la fa sentire indegna, meritevole di nulla - soprattutto la fa soffrire il contrasto con chi (secondo lei) finge di essere, il fatto di venire amata per chi non è realmente - la citazione è davvero molto bella, a proposito.
La risposta di Shinichi è ciò che ho amato realmente, però. "Sono un detective, capisco le persone e sei migliore di ciò che credi": ma quanto è bello tutto ciò?
Altra cosa perfetta è il modo in cui definisci il rapporto che ha con Ai, sua "compagna di viaggio" che ha temuto di perdere.
Insomma, se mai fosse possibile per me allontanarmi dalla ConAi (quando mai) le tue storie lo renderebbero definitivamente impossibile: basta leggerne una per ricascarci - ahi, ahi... ma ne vale la pena ❤️
Non ho trovato alcun refuso, i personaggi in questo missing moments sono tutti così IC che quasi mi commuovo.
Complimenti di cuore :3
Alla prossima,
Mari |