2^ classificata e vincitrice del Premio Giuria al contest "C'era una volta... un gatto"
♦ Titolo: 4/5 → il titolo non è molto accattivante, ma è anche abbastanza sintetico che potrebbe incuriosire. Con una parola ti giochi tutto: un lettore potrebbe chiedersi di cosa parla oppure accantonarlo senza dargli una possibilità.
♦ Sinossi in 200 parole: 4/5 → non è male anche se l’ultima parte (“che a volte si comportano proprio come “animali”.) per quanto possa essere d’accordo con te, la trovo eccessiva in questo contesto: la sinossi è fatta per spiegare al lettore di cosa parla il libro, e magari convincerlo a leggerlo. Non usarla per dare giudizi morali o scagliarti contro qualcosa o qualcuno.
♦ Formattazione: 6/10
– Impaginazione: allineamento del testo → 2/2 punti;
– Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti: mancano i rientri sul margine sinistro;
– Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 0/2 punti: non ce ne sono;
– Impostazione interlinea e paragrafi → 2/2 punti;
– Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 2/2 punti.
♦ Grammatica e ortografia: 10/10 → praticamente perfetta. Brava.
♦ Stile/lessico: 10/10 → ottimo per questo tipo di storia. Nella nota hai specificato l’uso delle ripetizioni e hai colto perfettamente lo scopo per cui erano generalmente usate. Ritmo cantilenante, molte ripetizioni, talvolta il dondolio mentre si raccontava una storia fanno parte della tradizione. Hanno scopo sia calmante che di facilitare la memorizzazione.
♦ Originalità: 3/5 → hai presente la storia della rana e dello scorpione? La tua storia me l’ha ricordata moltissimo, tuttavia, a differenza del protagonista di quella storia, il tuo può fare tesoro di quanto imparato e ottenere il suo lieto fine.
♦ Caratterizzazione dei personaggi: 6/10 → i personaggi non sono molto caratterizzati, anzi, direi che sono dei “tipi”, degli archetipi di “gatto” e “cane”, mentre il topo è il saggio della situazione che da una iniziale ingenuità, impara attraverso l’esperienza.
♦ Contestualizzazione: 8/10
– attinenza al tema del contest → 4/4 punti;
– rating: → 2/2 punti;
– genere: → 2/2 punti;
– avvertimento/nota: → 0/2 punti.
51*/65
“C’era una volta in una casa di montagna un piccolo topo che [...]” → metterei “in una casa di montagna” tra due virgole.
“Il piccolo topo non aveva mai conosciuto un gatto così, per educazione, aprì la piccola porta,” → ho un dubbio su quel “così”: non aveva mai conosciuto un “gatto di quel genere” oppure “non aveva mai conosciuto un gatto, e pertanto, per educazione, ...”. Nell’incertezza scelgo la seconda e quindi direi che serve una virgola in più,altrimenti preferirei un’espressione meno ambigua.
“Il piccolo topo poi tornò della piccola tana, chiuse la piccola porta, si sedette sulla piccola sedia e iniziò a mangiare lentamente il piccolo pezzo di formaggio che aveva sul piccolo tavolo quando qualcuno bussò alla piccola porta della piccola tana del piccolo topo.” → il piccolo topo è il soggetto della frase, quindi non è necessario ripetere, alla fine, che la piccola tana è del piccolo topo: sarebbe bastato dire “alla piccola porta della sua piccola tana”. |