Recensioni per
Il vizio dell'oblio
di Shakethatangstforme

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
12/08/19, ore 13:19

Holaaa <3
Allora comincio dal dire che sono stata particolarmente sorpresa dal modo in cuti tu sia riuscita a trattare argomenti di un certo calibro senza cadere nel modo più brutale e crudo che ahimè di basse, narra tutta questa serie di eventi che volente o nolente, sono più reali di quanto si immagini. Sei riuscita ad avere molto tatto e delicatezza pur presentando una situazione che porta a sentire amplificati emozione come tristezza, dolore, cose comunque io personalmente riuscivo a provare entrando nella mentalità di Beatrix per come mi è stata presentata.
Parto dall'inizio ovvero il punto in cui lei è stata cacciata di casa che se vogliamo è stato l'inizio della fine. La maggior parte delle persone giudica in modo estremamente facile le persone che si prostituiscono, la stessa Beatrix lo fa evincere quando parla del modo in cui viene usata, perché fondamentalmente pochi pensano a loro come reali esseri umani, nessuno che pensa che magari in quella situazione non ci sono finiti per volontà, che si sentano uno schifo o che sentano che la loro vita faccia schifo e tutto ciò da un presupposto di continua frustrazione psicologica molto pesante che Beatrix cerca di esprimere più volte quando parla di passività. Di come trova "normale" farsi fare cose che la denigrino, perché "almeno ho un tetto e non muoio di fame". Sì, è vero che viviamo tutti di scelte, ma quando la tua famiglia è la prima a ripudiarti, a farti sentire che non vali nulla, come fai a darti valore da sola a una così giovane età?
Poi c'è l'insano rapporto tra lei e Luke, che probabilmente come lascia intendere lei è forse la cosa più sana della sua vita. Una delle cose che potrebbe salvare entrambi, ma dovrebbero prima volerlo entrambi ed entrambi sono così danneggiati da non riuscire neanche a concepire l'idea che ci si possa salvare perché come dice lei stessa, non c'è la volontà di salvarsi. Ora io sono (purtroppo) amante delle storie d'amore, desidererei che Beatrix finisse con Luke, che il figlio fosse suo e che facessero i conti con la loro ingarbugliata vita, ma so che per due persone del genere non può essere così, perché il passato li perseguiterà, perché loro per primi non sono in grado di darsi valore e sono già troppo impegnati a "prendersi cura" di se stessi e che la probabilità che il bambino sia di Luke sono una su un milione, anzi, probabilmente nessuno saprà mai di chi è il padre e ahimè non penso potesse esserci "finale migliori" perché tutta questa è una storia vera, troppo vera per cadere in qualsiasi cliché.
C'è da dire che c'è stata una cosa che lascia pensare, che nonostante si sia persa, Beatrix possa salvarsi. Lei parla ancora di un sogno, dopo tutto questo, parla ancora di qualcosa da realizzare. Non è facile custodire un sogno, lottare per averlo e non vedere risultati poi, sembra quasi che per tutti, ma in particolare per lei, avere un sogno sia troppo caro. Ma lei ce l'ha e questo è il suo spiraglio di luce, perché anche se si è persa, ha ancora qualcosa di se stessa dentro di se che non è morto. Inoltre il bambino questa volta, potrebbe offrirgli delle prospettive migliori che sia sola o che sia con Luke. Certo si parla di anni e anni di lavoro, riabilitazione e tante altre cose difficili che persone che non c'è mai un giusto modo di esprimere per quanto faticoso e doloroso.
Il punto è che hai parlato benissimo di così tante cose che un commento probabilmente non basterebbe. Penso che questa os sia scritta benissimo prima di tutto parlando della sua anima e poi ovviamente il piano grammaticale. Penso anche che sarebbe un bel modo di far affacciare le persone a una realtà che esiste, ma spesso viene ignorata o generalizzata.
"Il vizio dell'oblio" è un titolo azzeccatissimo, sia perché lei si è persa dimenticando se stessa, sia perché lei finisce molte volte a farsi del male, perché vuole dimenticare, anche se dice che routine, anche se dice che è passiva, ha bisogno di dimenticarsi.

E niente, un applauso a te e a tutta la tua bravura *- * <3

Nuovo recensore
23/05/19, ore 21:40

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino ^^
Questa One-shot è stata una lettura davvero difficile, ma non lo dico per lo stile o qualcosa di prettamente tecnico, anzi, da questo punto di vista sei stata bravissima, così come nell'esposizione dei contenuti.
Sono proprio i contenuti che hai narrato ad essere pesanti e non ho potuto fare a meno di provare dolore per Beatrix.
Come primo tentativo di narrare vicende del genere, lasciatelo dire, sei stata bravissima.
A mio parere questa OS non è affatto inverosimile, anzi, l'ho trovata molto realistica perché credo che diverse persone potrebbero rispecchiarsi nella vita di Beatrix.
Beatrix, che questa vita quasi non la sente più sua, anzi, pare quasi che ne sia solo una spettatrice esterna; Beatrix, che distrugge il suo corpo giorno dopo giorno ed è consapevole di farlo, di certo non lo nega; Beatrix, che durante la giornata può concedersi qualche attimo di tregua ogni tanto, estraniandosi completamente dal mondo per poi tornare alla cruda realtà.
Nonostante tutto, e questa è la cosa che più mi ha fatta stare male, Beatrix è una ragazza meravigliosa.
È vero, è caduta in un oblio che si dirama in diverse strade piene di spine (a proposito, il titolo è bellissimo!), ma non è cattiva con nessuno se non con se stessa.
Ti giuro che non so nemmeno come esprimermi perché ho seriamente paura di rovinare il bel lavoro che hai pubblicato, pertanto ti chiedo scusa se d'ora in avanti leggerai strafalcioni colossali.
Beatrix ha fatto delle scelte sbagliate, quello sì, e in primis le ha fatte verso se stessa.
È dipendente dalla droga, sia leggera che pesante (personalmente non ho nulla contro le droghe leggere, sono quelle pesanti a spaventarmi seriamente), è rimasta incinta e, per come la pensa lei, ha deciso di abortire (anche qui, non la giudico per questo, anche perché hai espresso molto bene il perché non voleva tenere il bambino), di notte fa la prostituta e vive sotto la protezione, se così possiamo dire, di Christopher, il quale le offre un tetto sopra la testa in cambio del sesso.
Tutto ciò è un incubo, un incubo al quale Beatrix pare quasi essersi arresa.
Ed è terribile, tremendo, è ingiusto.
Il fatto è che sono cose che capitano (e continueranno a capitare) a chissà quante altre persone e, per quanto sia triste ammetterlo, Beatrix è solo una tra le tante.
Proprio come Luke, il quale sembra essere, oltre all'amore per l'arte che condivide con lei, l'unica cosa bella di tutto questo incubo.
È vero, lui e Beatrix non si amano (ammetto che un po' ci avevo sperato), ma insieme stanno bene pur facendosi del male e per un po' si dimenticano delle loro tristi vite e di tutte quelle giornate monotone che li stanno poco per volta disteugfendo.
La parte finale è stata davvero d'impatto perché non pensavo sarebbe finita così, per di più con una nuova gravidanza.
La cosa peggiore è che nel primo caso si sapeva l'identità del padre, dato che Beatrix stessa l'aveva considerata come un'avventura sconsiderata e sapeva con chi lo avesse fatto, mentre in questo caso è un immenso punto interrogativo al quale, forse, non troveremo mai risposta.
Ti rinnovo i miei complimenti per questa OS che offre infiniti spunti di riflessione, è stata una lettura davvero tanto intensa.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
26/11/18, ore 23:57

Ciao!
Sai, devo ammettere che sono... sorpresa. In senso positivo.
Hai trattato tre temi abbastanza particolari intecciandoli tra loro in un’unica storia.
Partiamo dal fatto che Beatrix decide di rompere un progetto di famiglia, fatto ancor prima che lei nascesse, dicendo si voler fare tutt’altra cosa. Peccato che non venga preso bene e che, dopo il “sono incinta” venga subito preso il provvedimento peggiore: lasciarla in balia di se stessa cacciandola di casa. Che rabbia mi fa questa cosa, perché da qui nascono i veri problemi della nostra protagonista. Costretta a prostituirsi, pur di riuscire a racimolare i soldi necessari per proseguire il suo sogno, per poter pagare l’affitto e per poter fare uso di droghe.
Immagino che, in un primo momento, lei abbia anche pensato “magari sarebbe stato meglio seguire il progetto dei miei genitori, diventare avvocato e lasciare ciò che volevo”. Penso che abbia avuto le sue debolezze, le sue paure, i suoi disagi. Che ha potuto condividere solo con una persona: Luke.
Entrambi si cercano, entrambi cercano di colmare il vuoto che ormai li possiede. Per brevi istanti, facendo uso di erba e sesso.
Ma poi tutto torna come prima, e lei è di nuovo da sola mentre attende che un altro giorno finisca e che il suo essere trattata come oggetto di possessione finisca con esso.
Come ti ho detto hai trattato dei temi davvero pesanti e particolari, ma l’hai fatto bene. Per niente banale. Hai saputo dare ogni spiegazione ad ogni azione.
Dal punto di vista grammaticale non ho niente di negativo da dire (yaaaaaay), è tutto scritto correttamente, scorrevole e coinvolgente. Non ci sono errori e ciò l’ho apprezzato tantissimo.
Ti faccio i miei complimenti, a volte si trovano in giro piccole perle come queste e ciò mi rende davvero felice.

Vera 🌸