Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino ^^
Questa One-shot è stata una lettura davvero difficile, ma non lo dico per lo stile o qualcosa di prettamente tecnico, anzi, da questo punto di vista sei stata bravissima, così come nell'esposizione dei contenuti.
Sono proprio i contenuti che hai narrato ad essere pesanti e non ho potuto fare a meno di provare dolore per Beatrix.
Come primo tentativo di narrare vicende del genere, lasciatelo dire, sei stata bravissima.
A mio parere questa OS non è affatto inverosimile, anzi, l'ho trovata molto realistica perché credo che diverse persone potrebbero rispecchiarsi nella vita di Beatrix.
Beatrix, che questa vita quasi non la sente più sua, anzi, pare quasi che ne sia solo una spettatrice esterna; Beatrix, che distrugge il suo corpo giorno dopo giorno ed è consapevole di farlo, di certo non lo nega; Beatrix, che durante la giornata può concedersi qualche attimo di tregua ogni tanto, estraniandosi completamente dal mondo per poi tornare alla cruda realtà.
Nonostante tutto, e questa è la cosa che più mi ha fatta stare male, Beatrix è una ragazza meravigliosa.
È vero, è caduta in un oblio che si dirama in diverse strade piene di spine (a proposito, il titolo è bellissimo!), ma non è cattiva con nessuno se non con se stessa.
Ti giuro che non so nemmeno come esprimermi perché ho seriamente paura di rovinare il bel lavoro che hai pubblicato, pertanto ti chiedo scusa se d'ora in avanti leggerai strafalcioni colossali.
Beatrix ha fatto delle scelte sbagliate, quello sì, e in primis le ha fatte verso se stessa.
È dipendente dalla droga, sia leggera che pesante (personalmente non ho nulla contro le droghe leggere, sono quelle pesanti a spaventarmi seriamente), è rimasta incinta e, per come la pensa lei, ha deciso di abortire (anche qui, non la giudico per questo, anche perché hai espresso molto bene il perché non voleva tenere il bambino), di notte fa la prostituta e vive sotto la protezione, se così possiamo dire, di Christopher, il quale le offre un tetto sopra la testa in cambio del sesso.
Tutto ciò è un incubo, un incubo al quale Beatrix pare quasi essersi arresa.
Ed è terribile, tremendo, è ingiusto.
Il fatto è che sono cose che capitano (e continueranno a capitare) a chissà quante altre persone e, per quanto sia triste ammetterlo, Beatrix è solo una tra le tante.
Proprio come Luke, il quale sembra essere, oltre all'amore per l'arte che condivide con lei, l'unica cosa bella di tutto questo incubo.
È vero, lui e Beatrix non si amano (ammetto che un po' ci avevo sperato), ma insieme stanno bene pur facendosi del male e per un po' si dimenticano delle loro tristi vite e di tutte quelle giornate monotone che li stanno poco per volta disteugfendo.
La parte finale è stata davvero d'impatto perché non pensavo sarebbe finita così, per di più con una nuova gravidanza.
La cosa peggiore è che nel primo caso si sapeva l'identità del padre, dato che Beatrix stessa l'aveva considerata come un'avventura sconsiderata e sapeva con chi lo avesse fatto, mentre in questo caso è un immenso punto interrogativo al quale, forse, non troveremo mai risposta.
Ti rinnovo i miei complimenti per questa OS che offre infiniti spunti di riflessione, è stata una lettura davvero tanto intensa.
Alla prossima!
Harriet; |