Quarta classificata
Stile, trama e originalità: Storia molto difficile da valutare e ti spiego perché: hai trattato un tema troppo grande e delicato di questi tempi, forse. Stile semplice, delirante come la mente dell’uomo che ci racconta che cosa prova e che cosa vuole fare. Il femminicidio è un tema attualissimo e tu hai descritto cosa qualsiasi donna può vivere stando assieme a uomini mentalmente insicuri e instabili. Quindi su trama e originalità non mi sento di darti un punteggio alto perché (metti in conto che la prendo come storia eh, non lo prendo come saggio sul tema) il problema con la madre pazza è un argomento già affrontato. Il figlio che se ne vergogna, che la rinnega e che poi le da ragione in un momento di crisi mistica non è originale, ma è comunque coerente e necessario per capirne l’introspezione. Essendo appunto una storia di cui si sente parlare troppo spesso ormai, avrei arricchito il tutto con un po’ più di storia dietro mettendo qualche dettaglio originale. Che poi se la storia non fosse partecipante al contest sarebbe perfetta così com’è.
10/20
Attinenza alla citazione: Si percepisce il bisogno dell’uomo di qualcuno che lo ami e da cui essere indispensabile. Bisogno forse creato dall’assenza mentale della madre. Lui vede nella sua Jacqueline quel senso di bisogno estremo di amore, quel senso di avere il suo posto nel mondo accanto a lei.
Abbiamo anche quel sentimento di odio che serpeggia nelle sue azioni. Perché se con le parole lui dice di amarla e di avere bisogno di lei, con le azioni invece dimostra di disprezzarla come disprezzava sua madre e come forse disprezza il genere femminile.
10/10
Caratterizzazione Personaggio: Lui è delineato molto bene, abbiamo tutti gli elementi necessari a farci un idea della sua personalità.
Ho adorato molto inoltre le sue considerazioni iniziali: << Se si pensa al fatto che da un punto di vista empirico, si nasce dal momento in cui un uomo e una donna si posseggono l’un l’altro, risulta del tutto normale che noi esseri umani siamo impregnati di impulsi. Perché, dunque, reprimerli, Jacqueline? >>
Mi è piaciuta particolarmente come frase.
Lei invece la trovo abbastanza piatta. Tu puoi rispondermi che non ci interessa lei ai fini della storia ma siccome hai scelto questa tema avrei preferito avere un parallelismo di pensieri che non si limitano soltanto a quelli deliranti di lui e a quelli di paura di lei. Un vero e proprio visceramento di cosa succede al nostro cervello quando sappiamo che la persona davanti a noi non ragiona in maniera lucida e che con ogni probabilità stiamo per morire.
7/10
Godimento personale: Come già detto ho fatto un po’ fatica a valutarla come storia perché qualsiasi cosa mi veniva in mente mi sembrava fuori luogo in segno di rispetto nei confronti delle donne che queste situazioni le hanno vissute e che le vivono tutt’ora. Avrei preferito maggiore introspezione non solo del personaggio cattivo ma anche di lei perché così mi rimane come scena delirante di un uomo che uccide sua moglie. Non rimane dentro, non so se sono riuscita a spiegarmi. Ho cercato di valutarla semplicemente come storia eh, non me ne volere.
6/10
TOTALE: 33/50 |