Prima di tutto (cosa che non c'entra assolutamente nulla con questa splendida os) il tuo avatar.....aaaaawwww! Puoi immaginare quanto lo ami.
Ora però passiamo realmente alla tua storia, perché di cose da dire ne ho un bel po' e voglio rendere giustizia a questo insieme. Nonostante la storia sia di stampo erotico, non ho trovato in alcun modo volgarità; è più che normale dover ricorrere ad una certa terminologia, quando si parla di sesso, ma tu al solito -e non me ne stupisco più- non hai mai abusato di un linguaggio tecnicamente appropriato ma scurrile.
Parliamo ora del contesto, che nell'insieme è assolutamente calzante: questi due sono nel pieno del loro viaggio (ripenso con nostalgia a "lanterne Rosa") ma in un punto in cui hanno già scoperto di amarsi, o quantomeno Sasuke ha deciso di accogliere l'amore di Sakura e mettere da parte la sua misantropia per concedersi di amare egli stesso. La loro natura, quella più umana, vera, animale, non poteva che uscire fuori fra fronde di alberi e acqua termale, con i soli rumori del bosco ad accompagnare la loro unione; che splendore, ecco. La cosa sicuramente più appassionante, oltre il senso di crescita con cui ci accompagni al climax della vicenda, consiste nell'idea che questo scoppio passionale sia uno dei primi, fra Sakura e Sasuke. Mi spiego meglio: ad oggi, con L'invisibile agli occhi, la famiglia è ben formata; il loro amore è assodato da tempo, sancito per altro da un matrimonio e una splendida bambina, ma mi piace pensare che questa vicenda si ricolleghi ad una delle prime unioni carnali, laddove la passione è ancora ai massimi livelli (perché il puro sentimento d'amore deve essere ancora parzialmente offuscato dal desiderio di scoprire ogni parte del corpo dell'altro) e vige una sorta di esigenza di mangiare l'altro. Magari ho sbagliato tutto con questa visione, però ci hai fornito carta bianca non specificando davvero il momento in cui avviene la vicenda, quindi ecco, sappi che io l'ho catalogata in un preciso momento temporale.
Tra l'altro il fatto che lei sia la sua Musa (e tu sai che amo questo pezzo quanto lo ami tu) è una rivelazione, tipica dell'evolversi di un rapporto; inizialmente ci si scopre con bramosia, ma ogni contatto porta alla luce nuovi elementi che stupiscono gli innamorati, io l'ho sempre visto così l'amore.
La storia in sé, da un punto di vista prettamente narrativo, è ovviamente scritta benissimo, specialmente perché trovo che tu sia stata in grado di farci assistere al momento senza imbarazzarci e farci sentire spettatori inopportuni, come invece spesso accade con le storie di stampo erotico, specialmente se così corpose e lunghe. Ecco, un'altra nota decisamente positiva è che, nonostante la lunghezza di una certa importanza, non mi sono stancata e non è cosa da poco, visto l'argomento.
Tutto questo per dirti che sei stata brava, bravissima; ti sei distaccata dalla pura introspezione e ti sei dedicata alla carnalità, dimostrando ancora una volta di essere una scrittrice talmente tanto versatile, da potersi permettere di spaziare nei più disparati argomenti come meglio credi.
Non so quanto io mi sia spiegata con questa recensione, ma spero di averlo fatto, perché a mio dire, la tua storia merita tantissimo.
Un abbraccio forte
Bri |