Recensioni per
Potrei abituarmi alle lacrime, se ho te
di laNill

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/05/20, ore 00:06

Hello :)
Non so se possa farti piacere una recensione, considerato che è passato un bel po' di tempo da quando hai pubblicato questa storia, ma arrivata alla fine non ho potuto fare a meno di soffermarmi a scrivere due parole perché... perché beh, onestamente faccio fatica a trovarne, ma ritengo sia giusto metterti al corrente di quanto questa tua fic mi abbia devastata. Sono arrivata alla fine che ho sentito un colpo al cuore, un infarto, un nodo alla gola, le lacrime agli occhi, mettici ogni segno di commozione possibile ed eccomi lì, che lo avevo.
Non so proprio come questa storia possa non avere almeno dieci recensione perché??? Insomma??? È un piccolo capolavoro, una perla splendente, una stella brillante, una splendida massa di feels e di lacrime che ti DEVASTA completamente.
Raramente leggo OS perché non mi concentro molto facilmente, prediligo le fic più corte o le storie con più capitoli, ma hai appena cambiato le mie preferenze in modo epocale.
Mi sono immersa nel mondo di mdzs da poco, ma è bastato a farmi perdere ogni traccia di stabilità emotiva e mentale -e non avevo ancora letto nulla riguardo ai fratelli Nie.
Trovo che tu sia riuscita a caratterizzarli in modo perfetto. In particolare Nie HuaiSang; sembra uscito proprio dall'opera originale. Sempre incerto, fin dalla prima infanzia; immagino che crescere con un fratello dello spessore di Mingjue non sia stato assolutamente facile, e tu hai reso alla perfezione quest'idea. Fin dal primo momento in cui si sono incontrati, in cui Mingjue ha terrorizzato a morte il piccolo bambino così debole a prima vista, eppure dotato di una forza nascosta, una forza che solo lui ha mai intravisto e che mai intravederà. Mi ha colpito molto questo primo passaggio, in cui Nie Mingjue si accorge che, nonostante le apparenze, un qualcosa di più profondo c'è nel suo fratellino, quello stesso qualcosa che probabilmente lo porterà a eseguire un piano micidiale per ottenere vendetta e giustizia per la morte di suo fratello, con la sapienza di un burattinaio nascosto nelle tenebre, unendo i fili della trappola per vendicare la perdita della persona a lui più cara.
Hai insistito molto sulla contrapposizione tra i loro caratteri, le loro persone così diverse eppure sempre legate da un affetto quasi intangibile, sempre presente ma visibile solo nei momenti più disperati, in cui più di tutto si rivela il loro bisogno reciproco: il bisogno di avere sostegno e appoggio dal fratello, dall'unica famiglia che è rimasta. E sei stata fantastica anche nel sottolineare come sempre e comunque, nonostante le dure parole e i toni aspri, ci sia sempre una dolcezza di fondo che porta Nie Mingjue a proteggere quello che in fondo vede e vedrà fino alla fine come il piccolo fratellino che di cui deve prendersi cura.
Mi hai spezzato il cuore più volte: la scena in cui entrambi cedono al dolore per l'imminente perdita del padre, per la guerra che arriva inesorabile -e qui ho notato anche come tu abbia rivelato la grande capacità intuitiva di Nie HuaiSang, forse all'inizio del percorso che lo porterà a diventare un maestro dell'inganno e dell'intuizione-, il momento in cui il fratello minore si rende conto che qualcosa non va, che suo fratello sta percorrendo lo stesso percorso del loro padre; ma il momento più tremendo è stato l'ultimo.
La scena della morte di Nie Mingjue è stata straziante da vedere nella serie, da leggere nel romanzo; ma leggerla qui, carpendo i sentimenti e gli strascichi di emozioni dei personaggi in prima linea, è stato ancora più doloroso. Vedere la disperazione del fratellino, il modo in cui il fratello maggiore, anche nell'istante della sua morte, anche nel momento in cui ha capito tutto e ha realizzato di non poter far nulla per opporsi a una morte così ingiusta e così vergognosamente architettata, si preoccupa delle lacrime e del pianto della persona a lui più cara? Mi sono salite le lacrime agli occhi.
Non so se ho reso bene il concetto; mentre leggevo ho avuto molti più pensieri, molti più frammenti di idee, ma riportare un'impressione dopo la lettura è sempre più difficile perché non si riesce mai ad esprimere appieno ciò che si è sentito.
Insomma, ti ringrazio davvero per questa storia, perché di sicuro me la ricorderò per molto, molto tempo.
Un abbraccio,
Anna