Recensioni per
All'ombra dei pugnali
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/11/21, ore 07:55

Ciao!
Intanto scusa per il ritardo... Pensavo di leggere altro ma poi sono capitata per caso qui. Ho da poco visto i Medici ed ero curiosa, visto che si trovano pochissime storie su questo fandom.
Devo dire che questa storia mi ha emozionata dall'inizio alla fine! L'uso della seconda persona è difficile e particolare, ma qui scorre senza nemmeno accorgersene. Molto bello l'inizio con la storia della Morte che viene narrata ai giovani fratelli Medici, dà subito l'idea che un funesto avvenire li aspetta, anche se lontano e subito ignorato dai ragazzi.
La scena presente poi irrompe con tutta la sua tragicità, fa male al cuore vedere la disperazione di Lorenzo, cieco davanti a qualsiasi richiamo, la sua anima spezzata nel momento in cui Giuliano, il suo amatissimo Giuliano, è morto. In quel momento non gli interessa più niente, Firenze, gli intrighi di palazzo, la sua famiglia... Lui desidera solo vendicare la morte atroce di suo fratello. Giuliano è morto per salvarlo, il suo nome e il nome della donna amata sulle labbra, e Lorenzo di questo non si da pace. Una vita in cambio di una morte è tutto così ingiusto... Alla fine della congiura Lorenzo si riscuote, ma non sarà mai più lo stesso. E finché i Pazzi non saranno morti tutti di certo il suo cuore non si darà pace...
Una storia tragica ma piena amore e sentimenti... Davvero una perla! Finisce assolutamente tra le preferite!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
19/06/19, ore 20:03

L'avevo detto, e ho voluto rifare la recensione a questa storia, non importa se non rispondi, è importante per me, perché questa serie TV è qualcosa che fa parte di me e non posso non leggere e commentare una storia che parli di questi personaggi.
Ovviamente la tua visione è perfettamente in linea con la storia reale (oltre che con la serie TV) e quindi dobbiamo vivere la morte di Giuliano e il dolore di Lorenzo, che è forse la cosa più difficile da affrontare.
Non so se il racconto che metti all'inizio, quello sulla Morte, sia vero o inventato da te, ma è un modo perfetto per mettere in luce il carattere di Lorenzo, la sua fiducia in se stesso e nella bontà, che alla fine, almeno secondo lui, vince sempre. Lorenzo è un ragazzo solare che è disposto a dare una seconda occasione a tutti, perfino alla Morte... ma alla fine viene "punito" per aver avuto troppa fiducia negli altri, nella possibilità della redenzione per tutti.
Ho un ricordo vago di un'immagine che vidi da ragazzina, in cui apparivano Lorenzo e Giuliano prima della congiura, mentre si avviavano verso la chiesa... e Giuliano aveva il capo chino, come se in qualche modo presagisse che quello sarebbe stato il giorno della sua morte. Mi colpì terribilmente e mi fece una pena immensa quel povero ragazzo morto "per sbaglio", morto in una congiura raffazzonata e assurda che non è riuscita nemmeno nel suo scopo e che per molti versi è stata spinta più dalla vendetta personale che da motivazioni politiche.
Eppure, sia nella tua storia che nella serie TV, in realtà ho finito per provare molta più pena per Lorenzo che per Giuliano. Giuliano, in fondo, è stato quasi sereno nel sacrificarsi per il fratello, sicuramente ha preferito essere lui a morire invece di veder morire Lorenzo. Lui non ha dovuto perdere il fratello amatissimo e, anzi, è morto con la speranza di riunirsi a Simonetta.
Lorenzo, con la morte di Giuliano, perde tutto. Perde il fratello amato, complice, la sua "anima gemella" se così si può dire di un fratello. Perde il compagno della sua infanzia e dei suoi ricordi, quello a cui poteva dire tutto, e che spesso, con il suo ironico realismo, gli buttava in faccia le realtà più spiacevoli.
Ma, cosa ancora più terribile, con la morte di Giuliano, Lorenzo perde anche se stesso. Quel giorno i sicari hanno ucciso anche lui, hanno ucciso il ragazzo che credeva nella vita e nella bellezza, il giovane ottimista e solare che voleva fare di Firenze un'opera d'arte, che era sicuro che la bellezza avrebbe potuto cambiare il cuore di tutti. La parte più bella, vera e viva di Lorenzo, ciò che lo faceva essere unico e speciale, muore insieme a Giuliano. D'ora in poi ci sarà soltanto un uomo politico, un uomo freddo, spietato, desideroso solo di vendetta, un uomo che non si farà scrupoli nel far cadere, insieme, il colpevole e l'innocente (sì, perché per quanto io sia partigiana dei Pazzi, è realtà storica che Lorenzo si spinse fin troppo lontano con la sua vendetta, colpendo anche donne e bambini, colpevoli solo di una lontana parentela con i Pazzi, tanto che dopo la sua morte sarà persino revocato l'esilio di Guglielmo e Bianca, segno che Lorenzo aveva proprio esagerato...). Ma questo è l'uomo che esce dalla congiura, questo è il sopravvissuto, non il vero Lorenzo, che è morto insieme a Giuliano.
Questo è ciò che si capisce benissimo dalla tua storia che è, dunque, un meraviglioso omaggio a questi due splendidi personaggi. E se te lo dico io, che per questa serie TV ho una fissazione ormai da mesi, ci puoi credere!
Complimenti di cuore.
Abby

Recensore Veterano
03/04/19, ore 15:42

Ciao, credo che abbiamo uno scambio di recensioni in sospeso. Se così non fosse commento comunque questa storia perchè mi interessa, la fiction de "I Medici" mi è piaciuta.
Ovviamente l'ambientazione è nel momento clou della storia, la famosa "Congiura dei Pazzi", momento altamente drammatico per la famiglia Medici visto che vi morirà Giuliano.
Mi è piaciuta innanzitutto l'introduzione con Giuliano e Lorenzo bambini che però si differenziano già come carattere e personalità: Lorenzo più generoso e idealista, Giuliano più realista (nel senso, coi piedi per terra), e anche un po' strafottente verso il fratello maggiore. Anche se si evince il grande affetto che li lega.
Poi si entra nel vivo della scena,letteralmente, visto che l'attentato è già avvenuto e Lorenzo con la moglie e la madre è riuscito a rifugiarsi nella canonica, senza sapere se gli attentatori se ne sono andati o meno, ma comunque con già la certezza della morte del fratello.Momenti terribili e di grande concitazione, con la madre che urla e vorrebbe soccorrere il figlio, Clarice che la prega di non farsi sentire per paura che vengano scoperti e lorenzo preda del terrore perchè non sa assolutamente che fare. Paura, disperazione, smarrimento sono rese molto bene. Le ho sentite proprio a pelle.
Poi escono e ovviamente si dirigono verso Giuliano: in quel momento la paura sembra passata, tanto forte è l'apprensione per il congiunto. Per il quale purtroppo davvero non c'è nulla da fare: Lorenzo vorrebbe trattenere l'anima del fratello ma si rende conto che per lui è comunque meglio così, visto che in questo modo potrà ricongiungersi all'amata Simonetta e riacquistare quella felicità che ha perduto.
Da questo fatto nasce un nuovo Lorenzo, quello che la Storia ci ha tramandato: forse più crudele e spietato, ma d'altronde...a quell'epoca si cresceva anche così.
Un pezzo di lui co,unque se ne è andato per sempre.
Un racconto interessante (come punto di vista) e intenso.
Ciao e alla prossima!

Recensore Master
09/01/19, ore 01:43

Ciao carissima, eccomi qui per recensire questa straziante One-Shot: sapevo che mi sarei imbarcata in un mare di angst, ma dovevo immaginare che le tue bellissime figure retoriche e il tuo stile avrebbero reso tutto ancora più strappalacrime e immersivo. Oh, well.
Lasciami subito dire che hai fatto ben di più che semplicemente rendere onore a questa bellissima serie, e in particolare alla seconda stagione. In quel momento di [telefonatissima, se si conosce proprio la storia base, ma non per questo meno straziante] tensione e morte, sei riuscita a rendere in profondità tutte le sfaccettature della disperazione di Lorenzo, partendo da un ricordo che lascia solo gli echi e i suggerimenti della tragedia (sto guardando a quella differenza di tempi verbali quando la voce narrante fa notare a Lorenzo al presente che il passato sia un verbo crudele da usare, espediente che ho trovato particolarmente interessante) e grazie anche alla raffigurazione della morte che bussa alla porta e se ne va per la sua strada.

Iniziamo subito con lo stile che, senza dubbio, è il punto che più mi ha colpito di questa One-shot: è lirico, ma non eccessivo. Come sempre c’è una vena poetica nelle tue OS, che siano introspettive o più ‘d’azione’, che mi lascia completamente a bocca aperta, perchè riesci a guidare il lettore in un labirinto di termini ricercati e metafore ben costruite senza mai farlo sentire oppresso o senza mai dare l’impressione di star infarcendo il testo di termini aulici così per sport. C’è un’equilibrio costante, qui forse ancor di più rispetto ai lavori che avevo letto su Labyrinth, che permette il lettore di immergersi nella narrazione e di rimanerne incantato. Non posso quindi che ripetere ancora una volta tutti i complimenti che già sapevo che ti avrei fatto.


Anche la scelta di utilizzare questa voce “esterna” che si rivolge a Lorenzo, come se fosse non la sua coscienza ma qualcosa di divino, è per me una mossa estremamente evocativa e l’ho apprezzata moltissimo. Sembra di sentirla, questa voce che gli sussurra all’orecchio: raccontandogli memorie di un tempo in cui lui e Giordano erano ragazzini, facendogli notare che la Morte sa, la morte ricorda la sua promessa di accoglierla con una fetta di pane caldo, o ancora chiedendogli “sei un codardo?” 
É una voce distaccata e allo stesso tempo parte integrante della scena e dell'atmosfera di tensione che crei negli istanti successivi all’assassinio di Giuliano de’ Medici, e credo che (proprio in virtù del suo essere un filo diretto tra il lettore e Lorenzo) sia in buona parte fautrice dell’enorme potenziale emotivo e introspettivo di questa one shot. Umanizza i pensieri di Lorenzo, in qualche modo, e a volte ne spiega addirittura le reazioni (ad esempio, che vorrebbe essere morto lui, che la mancanza del fratello toglie il senso alle cose).

La storia si apre con un Lorenzo ragazzino e ottimista, non spaventato di fronte a questa figura terrificante che è la morte, ma quello che poi vediamo adulto e in presenza del cadavere dilaniato di suo fratello è un Lorenzo diverso: un Lorenzo che è prima bloccato dalla paura e poi accecato dalla rabbia, disposto a far bruciare Firenze, la città che tanto ha amato e che tanto ama, la città che ha nutrito, pur di ottenere vendetta contro i Pazzi. É un cambiamento estremamente d'impatto rispetto al ragazzino che scegli di mostrare all'inizio, e ritengo che la caratterizzazione sia magistrale, in linea con la serie TV ma anche con la figura storica (per quello che, naturalmente, possiamo saperne noi che di certo non eravamo con loro quel 26 Aprile). 
Se Lorenzo è una figura vivida e attiva nella narrazione, il punto focale anche dell’odio dei Pazzi e dei pianti di sua moglie, delle preghiere perchè cerchi un riparo, Giuliano al contrario lo scopriamo in “flash” e in dettagli che vengono svelati dai ricordi di suo fratello. Di Giuliano ricordiamo come ha colpito Lorenzo accusandolo di avere troppo cuore (il mio, te lo dico, si è stretto quando la frase è stata ripresa alla fine. I FEELS.) e il sorriso beffardo, in contrasto con le ultime parole cristallizzate sulle sue labbra e la carne squarciata. Di Giuliano sappiamo che il suo cadavere è ancora caldo eppure è già perduto, e questo scrolla Lorenzo, gli fa scegliere la vendetta perchè è "l'unico modo di sopravvivere nel mondo reale, nel mondo del peccato, è essere un peccatore più spietato del tuo nemico”.
Ho amato gli stralci del Lorenzo artista, le immancabili menzioni a Simonetta e a Botticelli (personaggi che mi hanno fatta piangere un po’ nella serie, lo ammetto) e alla Cupola del Duomo: rendono tutto più realistico e il personaggio ne esce come una figura tridimensionale, molto forte.


Insomma, non sto qui a tediarti ulteriormente, ma l’ho trovata una one-shot dalla potenza estrema che senza sfociare nel melodramma da telenovela (che era purtroppo una possibilità reale, vista la grande drammaticità della scena) è riuscita a farmi non solo intristire per la sorte di Giuliano e la disperazione di Lorenzo, ma anche sorridere nelle ultime righe (tu mi vuoi male, il mio povero cuore :<).


Per concludere, i personaggi sono vividi (anche troppo ;-;) e riesci a mantenere un tono sempre carico d'emozione, ma senza esagerare, rendendo la shot estremamente scorrevole e bella da leggere ma allo stesso tempo approfondita sia psicologicamente che a livello di descrizioni. Lo stile è come sempre il tuo punto forte, mi domando sempre come fai ad essere così poetica e allo stesso tempo ti si legge che è un piacere. Mi sono un po' innamorata della ripetizione costante dei nomi, del tono aulico e dell'uso molto intelligente del discorso diretto nella voce narrante (come in: Dov’è la tua anima, Lorenzo? 
Forse te l’ha rubata Giuliano? Ha voluto portarsela via con sé, ti ha fatto un ultimo dispetto? La tua anima, la tua anima, o Lorenzo, la tua anima non c’è più. ) che non fanno che aumentare il pathos e immergere ancora di più il lettore nella scena, come se la voce fosse quasi una figura materna, eterea. Altra cosa che ho adorato sono le parti in corsivo e che invitano Lorenzo a fuggire, che ricordano quasi un coro classico. 


Spero di leggere presto qualcos’altro di tuo, che sia su questo fandom o really ovunque, perchè sono sempre felice di leggere queste piccole perle (anche se adesso ho bisogno di un rewatch dei Medici e di un cuore nuovo)<3



Ellie



Recensore Master
27/12/18, ore 14:46

Ormai sei diventata una garanzia, scrivi sempre di roba che adoro !
La serie dei Medici è una delle mie serie italiane ( per quanto non lo sia del tutto ) preferite, e costituisce un tentativo coraggioso da parte del nostro paese di eguagliare il panorama televisivo straniero.
Come certamente saprai, anche se non mi stancherò mai di dirlo, le tue storie sono sempre una gioia per gli occhi.
Usi un modo di scrivere dettagliato ma personale al tempo stesso, dando vita ad immagini quasi di natura onirica, come quelle di un sogno ad occhi aperti.
Se dovessi paragonare il tuo stile a qualcuno, la prima persona che mi verrebbe in mente è sicuramente Alan Moore, dato che sono un enorme fan del ragazzo, posso assicurarti che è un complimento.
In questa shot hai saputo presentare in maniera impeccabile il rapporto dei due fratelli ( Giuliano e Lorenzo ), dando una fantastica quanto intima panoramica dei loro pensieri durante uno degli eventi più strazianti e significativi della serie.
Il loro dolore, la loro paura ecc... tutto è stato descritto magnificamente, sembrava di essere stati catapultati direttamente nella loro testa.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti.

Recensore Master
21/12/18, ore 01:37

Ciao cara! **
Eccomi all'ultimo secondo a leggere e recensire questa tua nuova one-shot. Chiedo venia! 
Questa volta entriamo nel mondo dei Medici di Firenze. Devo dire che la tanto acclamata serie l'ho guardata un po' a pezzi perché non sempre mi convinceva. Ma questo non conta, perché personalmente tendo sempre a differenziare le fanfiction dalle opere originali da cui vengono tratte anche per capire se possono darmi quello che dalla serie non mi è arrivato. E nel tuo caso questo è successo, senza alcuna ombra di dubbio. Brava, brava, brava (ripetizione tripartita is the way! :D).
A seguito della 'Congiura dei Pazzi', questi ultimi uccidono Giuliano de' Medici e feriscono seriamente il fratello Lorenzo. Ma nonostante questo attacco non riescono ad interrompere il potere della famiglia 'Medici' sulla città di Firenze. 
In questo contesto poco importa a Lorenzo quali saranno le sorti del suo regno. E' completamente affranto dal dolore, dalla perdita dell'amato fratello, dalla presenza dello sguardo vitreo su quel corpo ancora caldo e segnato dalle barbarie di chi ha pianificato la sua fine. Lorenzo si sente in colpa, vorrebbe morire insieme a lui, vorrebbe riavere la sua vita indietro. Invoca Simonetta affinché lo richiami a sé ovunque le si trovi lassù. Insomma, è in preda al più che comprensibile delirio umano che 'attanaglia l'anima' non appena si scopre di essere vittima di una perdita affettiva tanto importante. La prima fase di quel lutto aggravata dal dolore a cui cercano di sfuggire anche la madre e la moglie, aggrappandosi disperatamente l'una all'altra, 'affogando' nelle rispettive lacrime di disperazione. 
Ora Lorenzo è solo. Non ha più l'appoggio del suo caro fratello per poter combattere contro quei ribelli il cui unico intento era quello di far decadere il potere mediceo. 
Il tuo stile è qualcosa che continuo ad apprezzare tantissimo! Lo trovo decisamente ricco, raffinato e poetico; ma allo stesso tempo sa essere anche scorrevole, lineare e per nulla pesante. La ricerca di un lessico forbito e adatto al contesto di cui stai narrando e i pensieri ridondanti (lo dico in senso più che positivo) presenti nell'introspezione del personaggio di Lorenzo il Magnifico danno al tutto una sensazione di immersione totale nel XV secolo, epoca in cui avvenne la Congiura.
L'introspezione, per quanto mi riguarda, è un elemento fondamentale della narrazione sia per le fanfiction che le storie originali. Tu sei di certo una delle autrici, tra quelle che seguo, che ne fa un uso incredibilmente di spessore. Nelle tue storie le descrizioni dei pensieri, dei sentimenti e degli stati d'animo dei protagonisti costituiscono il fulcro della narrazione. E io adoro tutto ciò. **
E' stata davvero una lettura piacevole e ti ringrazio per avermi introdotto per la prima volta in questo fandom. 
Ti rinnovo i miei più sentiti complimenti per il tuo immenso talento! ^^
A presto,
Mahlerlucia

Recensore Master
16/12/18, ore 23:37

Ma ciao polpetta! *___*
Eccomi finalmente, a leggere anche questo tuo ennesimo e meraviglioso capolavoro!
Non sai, tu non lo sai, quante stupende emozioni mi ha aperto nel cuore, specie l'inizio. Sì, perché sì, la morte è un concetto particolare nella mia testa, qualcosa che attendi per una vita, durante la vita, e non sei mai pronto ad accettarla e sai cosa? La tua visione, quella di Lorenzo, è particolarmente sofferta ma racchiude anche una sorta di distacco.
Ci racconti il suo rapporto con questa Morte, che sì, lui la accoglierebbe pure. Sa che arriverà, prima o poi, la sente anche bussare ma è lì, nel momento della verità, che subentra la paura dell'ignoto. Non sai davvero cosa aspettarti, finché lei non arriva. non sai davvero come viverla, come dire addio a tutto, finché non sai di dover andartene e non fare ritorno mai più.
ma la morte di chi, si accetta? la propria? Forse sì, ma quella di chi si ama? Quella no, quella non si accetta, quella è ingiusta, perché tu continui ad esserci, a soffrire, e per te quella sofferenza continua a vivere in te, insieme al ricordo di chi non c'è più.
E la vita scorre davanti, tutta quanta, quindi è vero che succede. Succede perché a morire ci vuole un attimo, ma chi se la scorda, la vita? Chi se la dimentica, quella che è stata la propria storia, che poi trova la sua conclusione, per tutti allo stesso, inevitabile modo?
Cosa accomuna tutti? La stessa fine.

E quel bussare preannuncia solo l'inevitabile. Come scrivi tu, il bussare è come una testa d'ariete, che se Lorenzo non apre, quello spiraglio se lo aprirà da sola per entrare, la morte. E che immagine immensamente bella è questa?
E Giuliano è già morto, e Lorenzo con lui.
Ed è qui che tutta la storia si incentra, è qui che viene racchiuso ogni pensiero ormai fisso di Lorenzo.
La sua perdita è stata un colpo più forte, perché piuttosto che continuare a vivere senza Giuliano, Lorenzo avrebbe preferito che fosse accaduto il contrario.
E poi ci sono le fasi, la disperazione per prima, che lo coglie, che lo fa accasciare accanto alla meraviglia di un corpo morto ma che rimane splendido, rimane immensamente bello, anche con il sangue tra le labbra (e sono state le descrizioni forti a rendere tutto questo semplicemente divino e disperato), e poi la tristezza e i ricordi, e il senso di ingiustizia e di impotenza di fronte alla morte, e il desiderio di avere sì Giuliano tra le braccia, ma vivo.
Non spento, con gli occhi velati.
E poi la rabbia. La rabbia contro tutto, contro i pazzi, contro se stesso e contro Firenze, che ha permesso che lui perdesse tutto ciò per cui valeva la pena di vivere.
E questa immagine di rabbia, che esplode nel cuore e nel corpo di Lorenzo, che agisce e non gli interessa più niente di quel che accadrà. Non gli importa più nemmeno di morire, perché lui è di fatto già morto in quella cattedrale, con Giuliano.

Tesoro, che meraviglia. Un testo carico di sentimenti, di amore, di odio, di rabbia e di tutti quei sentimenti mixati come in un cocktail, che ubriacano la testa e alla fine, l'unica cosa per cui si agisce, l'unico sentimento per cui si va avanti pur avendo perso tutto, è l'amore.
Questo è il concetto più forte. L'ultima crociata contro chi ha portato via a Lorenzo tutto ciò che aveva.
Le conseguenze? Non gli interessano. Non gli interessa più niente, perché non ha di fatto più niente da perdere,
Sono ammaliata, come sempre, dalla storia e dal tuo stile.
Ora, poi, sempre più convinta di dover trovare il tempo per potermi vedere la seconda stagione. Dopo questa storia, niente avrà più lo stesso significato che avrei potuto dargli.
Sei un vero e proprio portento e non dovresti mai smettere di scrivere.
Sei immensa.
A presto, tesoro.
Miry

Recensore Master
14/12/18, ore 13:54

Ciao Cress 💙.
Purtroppo -sottolineo purtroppo- non ho visto la seconda stagione de I Medici, ma solo la prima con quel gran gnocco di Richard nei panni di Cosimo.
Ho pure letto il libro di Strukul, ma quella è un'altra storia.
Totalmente bianca sono invece sul rapporto tra Lorenzo e Giacomo 😭 cosa che mi ha fatto angosciare tantissimo perché sono sicura che avrei apprezzato il doppio la tua fanfiction.
Una cosa che ho notato, con gran stupore, è che il lamento interiore di Lorenzo ricorda il rintocco delle campane mortuarie.
Hai dato, con lessico e linguaggio, un tono funebre e un ritmo esasperato che ben evidenzia lo stato emotivo del Magnifico.
Il rapporto, senz'altro tormentato, è stato quasi emarginato per poter dare largo spazio alle parole del cuore.
Erano fratelli con tutto e nonostante tutto quello che sembra essere accaduto.
Lorenzo, che sembra dall'animo forte e battagliero, lo hai delineato davvero molto bene.
Ti faccio i miei complimenti, come sempre, e puoi contarci ... Tornerò presto a leggere le tue One Shot finché non sarai costretta a farmi leggere anche le long!!💙
A presto e un bacio 😘

Recensore Master
14/12/18, ore 01:02

Ciao! Eccomi qua!
Potevo esimermi dal leggere questa tua opera dedicata ai Medici?
Il tuo stile è davvero così tanto poetico!
La morte del bel Giuliano!
Immagini evocative e struggenti!
“…La Morte è finalmente giunta da te e sta bussando, imperterrita.
Si ricorda delle tue promesse, la Morte ricorda…”
Ma quanto sono belle queste immagini che crei. La Morte che appare come un personaggio!
Hai reso bene in modo crudo ogni cosa.
“…Quei mostri lo hanno colpito a fondo, più e più volte, più volte nella pancia. Lo hanno ripetutamente squarciato. Si sono accaniti a brutalizzare il suo corpo e Giuliano soffocava mentre beveva il suo sangue caldo, tra i denti e la lingua impastata, e ti supplicava di salvarti...”
Le parole accuratamente scelte che passano da essere eleganti a brutalmente dirette(ma in senso bello, realistico). Rendono questa sensazione di Angst così bella!
È tutto osì ricco di introspezione, e poi tali pensieri sono così appropriati per il Magnifico, una persona così raffinata e di spiccata sensibilità ma anche astuto… Mi piace così tanto come hai delineato i suoi pensieri. Sono così belli che sembrano danzare davanti ai miei occhi.
Credo che sia davvero molto bella e profonda!
E i tuoi omaggi sono delle perle!

“Lunga vita a te, Lorenzo De Medici.
Lunga vita a te, magnifico Signore di Firenze.
Lunga vita a te, a te, a te soltanto.
Loro ti acclamano e loro non lo sanno, no, loro non lo vedono.”

È proprio vero Lorenzo, capisco che con tanto dolore hai poi scritto
“…Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza…”
Bisogna cogliere l’attimo perché tutto può svanire in una attimo… Neanche il tempi di uno schioccar di dita.
Alla prossima (scusa per il ritardo)
Boingo

Recensore Master
08/12/18, ore 11:00

Ciao, allora, finalmente riesco a passare per la recensione. Chiedo scusa per il ritardo, ma sono riuscita a leggerla soltanto stamattina. Dunque, questa volta credo che darò un parere diverso da quello che ho di solito leggendo le tue storie. Anzitutto voglio premettere che si tratta di un parere strettamente personale, che non è una sentenza ma è soltanto un'opinione. E qui faccio una seconda premessa, la storia mi è piaciuta, perché ricalca un momento importante della seconda stagione. Un momento tragico e allo stesso tempo bellissimo che porta verso la conclusione e che tu sei riuscita a ritrarre in modo davvero stupendo. Molto introspettivo, di certo fedele a quelli che (secondo me) possono essere stati i pensieri di Lorenzo in quei frangenti. Ma su questo tornerò dopo, perché fatte queste premesse devo dirti che lo stile invece non mi è affatto piaciuto. Stiamo sempre parlando di un livello altissimo, questo è chiaro ed è naturale che sotto si intravede comunque tutta la tua bravura, che c'è e questo è innegabile, ma questa volta non mi sono piaciute le scelte che hai fatto. Lo stile l'ho trovato davvero molto pesante, è tanto ripetitivo e si ha sempre la sensazione che la narrazione non vada mai avanti o che ci vada sì, ma con enorme difficoltà. Diciamo che è una storia molto lenta, ecco. E questo, da un punto di vista oggettivo, ci sta anche perché si svolge praticamente tutta dentro la testa di Lorenzo, il che la rende una storia molto intima e che non ha davvero l'intenzione di muoversi da dove tu hai deciso di mettercela. Quindi capisco quelle che sono state le tue intenzioni. Ho notato anche un tentativo di alzare il registro linguistico, il che sarebbe corretto se si considera l'epoca, ma l'impressione che ne ho avuto è che usare un lessico simile non aiuta a rendere la lettura più fruibile. Il problema maggiore sono a mio avviso le ripetizioni, spesso ribadisci gli stessi concetti e mi rendo conto che può anche piacere scrivere o leggere storie scritte in questo modo, e infatti su questo non discuto, diciamo che a me invece ha dato un altre sensazioni. Ora, come accennavo anche prima, capisco perfettamente che è stato fatto di proposito e rispetto in pieno la tua scelta, però ho voluto comunque dirtelo sperando che tu tenga presente che si tratta di impressioni soggettive.

Per quel che riguarda la storia in sé, il racconto, come dicevo prima mi è piaciuta molto la tua decisione di ambientarla durante la scena clou di questa seconda stagione. Il momento che tutti quanti sapevamo sarebbe arrivato, ma che un po' speravamo di non vedere. Che Giuliano moriva era la storia a dirlo e gli stessi attori ne hanno parlato nelle varie interviste che hanno preceduto la messa in onda, ma vederlo è stato comunque una bella mazzata. L'atmosfera che hai scelto di usare è quasi ovattata, di certo viene resa più opprimente dallo stile molto pesante. Ci si ritrova imprigionati e incastrati dentro ai pensieri di Lorenzo, si assiste a ciò che lo circonda con fare impotente. Si ha la sensazione che stia pensando e che stia provando a farlo velocemente, ma viene "distratto" da altro. Dalla disperazione della madre e della moglie, dalla morte di Giuliano e che tu hai ritratto concentrandoti su alcuni termini che mi hanno colpita come il "sangue caldo" che Giuliano inghiotte, per esempio. Insomma, tutte queste cose mi sono piaciute. Come dicevo, la storia in sé è davvero ben fatta. La mia opinione è in realtà molto soggettiva.
Koa

Recensore Master
07/12/18, ore 12:38

Buongiorno :)
Non avendo tempo da domani in poi, sto cercando di recensire chi devo, così appena torno mi concentro sugli scambi prenotati da oggi in poi.
Comunque, ci tenevo a dirti che il titolo dell'one-shot mi piace un sacco. Tant'è che, quando mi hai proposto lo scambio, pur non conoscendo questo fandom ho accettato perché mi intrigava un sacco.
Poi, beh, quello che scrivi è sempre bellissimo, ogni parola suona alla perfezione, in modo armonico pur in un mare di angst. Il tuo stile è sempre così dolce, sebbene sia estremamente malinconico e crudo, sotto alcuni aspetti. Ma, insomma, mi sono persa già parecchie volte a dirti quanto apprezzo il modo in cui scrivi, quindi, proseguo con la recensione.
La prima parte mi ha fatto venire i brividi, in modo positivo, è chiaro. Il modo in cui hai parlato della Morte e del rapporto che ha con i personaggi mi è piaciuto davvero tanto. 
Il momento in cui Giuliano muore l'ho letto tutto d'un fiato. Sia perché comunque quello che scrivi è sempre scorrevole e fluido, sia perché quel momento corre ancora di più e alla fine rimani mezzo scioccato da quello che succede, incredulo forse, e l'angoscia la senti dentro, presente e difficile da rimuovere. Apprezzo tantissimo quelle autrici che riescono a farmele sentire, le emozioni dei personaggi. A trasmettermi la loro stessa angoscia, anche quando io, con essi, non ho nulla in comune. Magari nemmeno conosco i personaggi in questione, eppure le emozioni si sentono comunque. E tu, senza dubbio, sei fra le più abili in questo :)
Il resto mi è quasi parso un crescendo di follia. Una follia più che lecita, quella di un uomo distrutto da una perdita e dal dolore. Quel tipo di follia che tenta di farti avere vendetta, ti spinge ad ottenerla.
Le frasi finali sono... da brividi. Un colpo al cuore, senza dubbio. 
Ti cito anche una frase che ho adorato:
"l’essere umano, cotale accozzaglia di imperfezioni e di occasioni sprecate, è un animale fragile che cerca soltanto di essere accettato, di essere amato." i brividi, seriamente. Non cito molto spesso frasi prese dalle storie, quando leggo, però alcune volte ci sono storie talmente tanto piene di belle frasi che almeno una sento il bisogno di riportarla. <3
Comunque, ottimo lavoro come al solito, donna. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo, che è sempre un piacere. :)
Buona giornata!
fumoemiele

Recensore Master
06/12/18, ore 17:22

Ciao, tesoro ❤
Eccomi qui a leggere il tuo ultimo tributo a Lorenzo e Giuliano; hai ripreso la scena più triste e densa di pathos, decisamente! Sapevo che Giuliano [Bradley T.T] sarebbe morto, lo sapevo già, ma ho sperato comunque che non avvenisse. Che riuscisse a salvarsi.
Sigh.
Ma veniamo alla tua storia, veramente stupenda *____*
Prima di tutto, la favola con cui hai scelto di introdurre il tutto. Magnifica, veramente. Perfettamente adatta al messaggio, ottima la reazione di Lorenzo, che nella serie fino alla fine vuole risolvere tutto con le buone, a parole, si illude che sia possibile trovare un accordo. Non si arrende finché Giuliano non gli consegna il pugnale, finché il fratello non gli viene ucciso sotto agli occhi.
E lì, crolla, Lorenzo crolla veramente, e tu sei stata bravissima a cogliere tutto ciò e ripresentarcelo.
Insomma, sto divagando. La scena iniziale, con la favola, la reazione di Lorenzo e soprattutto la replica "cinica" di Giuliano mi ha colpita tantissimo. Aggiungiamoci che riprendi la sua affermazione, "Lorenzo, hai troppo cuore", nel finale, e come posso non amare tutto ciò?
Scandisci perfettamente il ritmo incalzante della scena, narrandoci la follia - mi passi il termine? - crescente di Lorenzo, il cambiamento spietato che avviene nel Magnifico.
Tutto il dolore che prova alla morte del fratello.
Le frasi che hai ripreso dall'originale sono inserite in modo ottimo, veramente. La descrizione di Giuliano in punto di morte è fatta ad arte.
Sai già che amo le immagini metaforiche che utilizzi nelle tue storie, e anche in questa ne ho trovate varie molto belle (un esempio su tutte: "Miele cosparso sugli orli degli abissi neri e profondi").
Ti segnalo solo una svista al volo: "già [gli] avevano aperto in due i piedi scalzi." - dovrebbe essere [le], perché si riferisce alla Morte.
Le due frasi finali sono un colpo al cuore, non potevi trovare conclusione migliore.
Bravissima, tesoro *____*
Davvero tanti complimenti, hai sfornato un'altra piccola perla! *^*
Un bacione, a presto!

Mari ❤
 

Recensore Master
06/12/18, ore 11:55

Commento di getto: wow.
No, sul serio: sono impressionata dalla scelta e dall'utilizzo delle parole che viene fatto in questa storia, dalle immagini che dipinge e dall'enfasi che è in grado di generare.
Mi è piaciuto da morire l'uso che hai fatto della figura della morte e il modo in cui ci hai giocato e l'hai richiamata durante tutto il corso della narrazione.
Non mi aspettavo di trovare una lettura di questo tipo nella sezione; è stata una bellissima sorpresa.
Complimenti e grazie mille per aver condiviso!

Nuovo recensore
05/12/18, ore 20:51

Ciao, tesoro!
Eccomi qui, pronta a recensire questa bellissima One-shot. *^*

Innanzitutto ti ringrazio sia per la dedica all'inizio che per avermela fatta leggere in anteprima, considero entrambe le cose un grande onore, per me.
Poi ancora, purtroppo non conosco, o meglio, non ho visto perché comunque ne ho sentito parlare, la serie TV “I Medici” – disonore sulla mia mucca! – ma (ri)leggere questa OS non è stato affatto un problema perché, pur non conoscendo nel dettaglio le vicende vissute da personaggi, hai trattato in maniera magistrale un tema universale, che in un modo o nell'altro ci accomuna tutti: la Morte.

Ho sempre immaginato la Morte come una creatura effimera, scaltra e tremendamente asettica.
Fin da quando, dentro di me, ne ho compreso la sua concezione, ho iniziato a nutrire una vera e propria paura nei suoi confronti trovandola, da un lato, tremendamente ingiusta.
Leggendo questa OS, poi, ho anche compreso che alcune volte la Morta sa essere anche peggiore rispetto a ciò che è solita fare, soprattutto quando ti lascia in vita portando via con sé chi ti è caro, chi ami e chi rispetti.
E questo è il caso di Lorenzo il quale, ormai, pare quasi aver venduto la sua anima alla Morte pur essendo ancora vivo; di lui resta solo un involucro fatto di ossa e muscoli, ma dentro è vuoto o peggio, è perso.
Perché la morte di Giuliano lo ha portato alla disperazione massima, lo ha fatto impazzire interiormente, tanto che il dolore fisico dovuto al pugnale non è nulla, proprio nulla in confronto al dolore psicologico, appunto a quello dell'anima.
E mi viene quasi da pensare che, nel suo subconscio, abbia provato a liberarsi della sua anima proprio per non soffrire più.

Un'altra cosa che ho letteralmente amato – e soprattutto spero di averci azzeccato, perché come ragionamento è alquanto contorto, credo – è il fatto che tu, per tutta la OS, abbia giocato molto bene anche sul rispetto della Morte.
Oltre al fatto che qui ne ho visto una figura quasi umanizzata – la Morte che chiede riparo, che inciampa, che si ferisce le dita dei piedi – e che ho semplicemente adorato, vediamo un Lorenzo che, fino a quando non la vede per davvero – la vista di Giuliano agonizzante e poi privo di vita – la accetta e si può dire anche che la rispetti.
Infatti, non esita un attimo ad affermare che, se la Morte bussasse alla sua porta, lui le aprirebbe e la accoglierebbe in casa – e credo che, metaforicamente parlando, significhi accogliere la morte dentro di sé, dentro la propria persona, che sia tu o qualunque altra persona che ami.
Quando invece vede Giuliano morirgli davanti agli occhi, la rinnega, la odia, la detesta al punto tale da perdere la ragione e le chiude la porta in faccia.
Ho trovato tutto questo drammatico, ma al contempo intenso ed emozionante, perché l'introspezione che hai fatto di Lorenzo è stata sublime.

Sullo stile, poi, non so nemmeno più che cosa dire perché ormai sono ripetitiva.
Sai che lo amo, sai che ogni tuo scritto mi fa emozionare tantissimo e sai che i miglioramenti si vedono ogni volta.
Hai la grandissima capacità di fare un lunghissimo passo in avanti ogni volta che pubblichi qualcosa di nuovo – o che aggiorni una storia – e ogni volta riesci a trasportare il lettore in questo mondo di metafore, figure retoriche e introspezioni che hanno del magnifico.
Inoltre, il modo in cui riesci a scavare nell'animo umano, sempre fino in fondo, mettendo in evidenza ogni sfumatura e sfaccettatura dei personaggi di cui ci racconti, ha davvero dell'incredibile.
Complimenti, tesoro, e sii fiera di ciò che hai scritto perché questa OS merita tutte le lodi del mondo.
Grazie, ancora una volta, per tutte le emozioni che mi hai fatto provare.
Tantissimi complimenti e alla prossima,

Harriet;

Recensore Master
04/12/18, ore 20:28

TESORO ECCOMI QUA.
Allora, io non ce la posso fare. Hai ripreso perfettamente il tono angst che ho percepito durante le ultime puntate della serie. Santo cielo se mi si è spezzato il cuore. Tieni conto che mi sono immaginata tutto ciò che accade in questa storia immaginandomi proprio la sigla de I Medici in sottofondo è siamo proprio a posto. Ma che bellissima perla è questa? Lo so, oramai sarò ripetitiva e noiosa, perché dico sempre le stesse cose. Ma davvero, vogliamo parlare di come hai affrontato il personaggio di Lorenzo e la sua introspezione? Il suo dolore è così grande ed esasperato che mi sentivo bruciare dentro. Sì, direi che "bruciante dolore" sia il termine più adatto. La sua anima è scossa a causa della morta dell'amato fratello. Quest'ultimo è solo morto o nella morte ha trovato la sua liberazione? Io penso di sì, la morte non è una fine, più uno stato di transizione. E ho amato il fatto che anche Lorenzo sia in un certo senso morto, come un contenitore morto la cui anima però non c'è, è andata perduta per sempre. Ecco, forse questo può essere considerato un destino peggiore della morte. E l'ultima frase è davvero stupenda, penso riassuma perfettamente una grande verità. Come poi hai reso il rapporto fra questi due, così forte e stretto eppure spezzato, mi ha sinceramente commosso.
Tesoro, come sempre hai fatto un lavoro impeccabile e ogni volta è un'emozione unica e travolgente. Bravissima, ti mando un forte abbraccio.

~ Nao