Storia follemente bella e follemente lunga.
Ti confesso che appena ho visto il numero di pagine sono rimasta meravigliosamente sconvolta. Forse perché sono abituata a os di un paio di pagine e ancor di più sono poco abituata a os Ranya quindi probabilmente, mentre scrivo queste poche righe di recensione ancora devo metabolizzare.
Cioè che mi colpisce di questa storia ma anche della tua long, è il modo semplice con cui scrivi e come descrivi le emozioni di tutte le protagoniste.
In questo caso sei riuscita a calarti pienamente nei ruoli di entrambe e non credo sia facile; da spettatrice esterna a volte mi metto nei panni di chi scrive e, se per certi versi le Clexa riesco caratterialmente a “inquadrarle”, concedi il termine, a volte con le Ranya non è facile o almeno non è facilissimo immedesimarsi in Anya ma in questa storia breve hai assolutamente fatto centro e colpito in pieno il bersaglio.
Se fossimo ad un luna park andresti a casa con il pupazzo più grande di tutta la fiera!
Riesci a passare da Anya a Raven come se nulla fosse. Hai affrontato un argomento interessante e allo stesso tempo difficile e già dopo le prime righe ero completamente a mio agio e maledettamente curiosa di sapere come avrebbero reagito entrambe.
Ti confesso che per un istante sono andata in panico leggendo “Erano volate parole grosse…Ma Anya non aveva ceduto di un passo”. Ecco, con questa semplice scelta hai messo subito in chiaro il pensiero di Anya e lo stato d’animo di Rae e io ho trovato il tutto assolutamente perfetto. Condivido in pieno la scelta di descrivere Anya in questa maniera e sono riuscita a vederla con occhi nuovi. Come se avessi scoperto una nuova Anya, come se avessi grattato una superficie bellissima per trovare sotto una superficie ancor più meravigliosa e suscitare queste emozioni in un paio di righe non è cosa per tutti.
Ammetto che sono rimasta spiazzata dal flashback e dall’entrata in scena di Abby. Diciamo che il titolo della storia è semplice, casomai si pensa ad una storia incentrata un anno dopo le peripezie che hanno passato quindi il lettore non va minimamente a pensare ad un tuffo nel passato e questa cosa non ha fatto altro che aumentare l’amore per le tue storie.
La porta sbattuta segno dell’arrivo di Anya in un certo senso mi ha risvegliata e mi ha riportata con i piedi alla realtà. E la mia realtà è quella di vederle entrambe nel salotto di casa con una Rae che parte a razzo per abbracciare Anya e farle scaricare tutta la tensione del periodo; tensione che la si può sentire in entrambi i corpi.
Se devo scegliere la mia parte preferita allora scelgo di riportare il seguente pezzo:
“…sei tornata..”
“..non sono mai andata via..”
“..invece si, sei andata via, ma adesso sei qui..sei tornata da me..”.
Io non credo occorra aggiungere altro. Questo dialogo fatto di poche ma fondamentali parole, dice tutto; ci dice il momento che hanno passato, ci dice come lo abbiano affrontato anche se da separate ma a mio avviso ci dice una cosa oramai rara in un rapporto..Ci dice quanto sono mature, quanto si capiscono, si comprendono e si rispettano e in questa situazione di come Anya sia stata in grado di aspettarla.
Credo che questa one shot abbia tutti gli ingredienti fondamentali.
Per certi versi è più completa e coinvolgente di certe long lette e non credo sia semplice creare una cosa simile.
Altro momento preferito e che definisco di “relax e spensieratezza” è il seguente:
“..tu mi toccherai e mi bacerai e farai l’amore con me Rae…..questo non farà male…al bambino ma farà male a me se non ti metti subito all’opera”. Direi che quando Anya impartisce un ordine c’è solo una cosa da fare..Eseguire senza fiatare. Certo a volte è uno “sporco” lavoro ma Raven deve ahimè “sacrificarsi”!
Comunque non credo molto al fatto che Raven stesse scherzando. Secondo me dopo aver visto e sentito il tono della moglie si è spaventata sul serio ma ha deciso di buttare il tutto come se fosse uno scherzo. Ovviamente è solo una mia teoria che solo tu puoi smentire o confermare.
Geniale, assolutamente geniale poi le parti invertite con An che prende spudoratamente in giro la moglie. La degna conclusione per un periodo veramente stressante.
Che dirti, mi scuso per il ritardo abissale. So che mi manca ancora l’ultima da recensire.
Sappi che questa “trilogia” che unisce le coppie è stata un crescendo di emozioni. E per aver avuto l’idea di leggere quella su Costia e Octavia significa che sai il fatto tuo! Chiaramente è un complimento. Descrivere tre coppie diversissime tra loro e riuscire con ognuna di esse ad emozionare è qualcosa di molto, molto difficile.
Grazie ancora per tutto.
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