Recensioni per
Il mio tunnel
di ghostmaker

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/01/19, ore 10:41

Attinenza al bando: Cupa è cupa. Siamo nella sua mente? Siamo in un vero tunnel in cui lui si è fermato a fari spenti? L’apice della vita buttata, sfortunata. 
Lo posso chiamare il tunnel dei suicidi? Perchè non è l’unico che si parcheggia lì e aspetta… e aspettano che cosa esattamente? Di riflettere sulla vita che gli ha beffati? Se è invece il suo tunnel mentale è il tunnel in cui i pensieri vanno a schiantarsi l’uno con l’altro. I ricordi dei natali felici, delle uscite con gli amici sotto le luci stroboscopiche e del primo bacio. Cupa, intima e nonsenso, complimenti. 
10/10 
Originalità: La metafora del tunnel, l’atmosfera sospesa, e poi immagini vere di quotidianità che ti destabilizzano. É come quando leggi di un folletto che va a fare la spesa. 
Si sa poi cosa succede alle macchine parcheggiare di notte in un tunnel a fari spenti. Struggente e riflessivo come racconto. Un uomo all’apice della sua sfortuna, del suo male di vivere e della sua insoddisfazione personale. Ci racconta di quanto sia sfortunato, di quanto sia incastrato in quella relazione senza che lui possa trarre niente dalla persona che gli sta accanto. 
“Racconto sorridendo mentre piango dentro”, l’ho trovato davvero un bellissimo passaggio. Ammetto poi di non aver capito di quante persone si racconti in questa storia, se lui ha davvero una fidanzata o se è rimasto solo per merito della strega che gli ha portato via l’amore. Il migliore amico, la fidanzata del migliore amico. Questa confusione ti spinge a rileggere e a rileggere ancora perché comunque ci sta bene tutto. 
10/10 
Gradimento personale: Qualcosa di speciale. Non so come altro definire questo breve racconto che è allo stesso tempo drammatico e inquietante. 
L’ho letto non so quante volte perché la prima volta è stata troppo veloce e spiazzante. Avevo bisogno di rileggerla per cogliere tutti i significati nascosti. 
Complimenti vivissimi.  
10/10
 

Recensore Master
11/01/19, ore 18:49

Ciao Ghostmaker!
Quanta solitudine e quanta tristezza nella condizione del tuo protagonista... le luci delle feste e l’obbligo di divertirsi a tutti i costi no fanno che affondare il solco della disperazione per i tanti che hanno ben poco da festeggiare, e quasi nulla (o decisamente nulla) per essere felici. Tutto sembra sfuggire dalle mani del protagonista: l’amore vissuto durante l’estate, che solo per poco tempo l’ha riscaldato; gli altri rapporti umani, di qualsiasi genere e spessore, quello con genitori puntualmente sfuggenti e con l’amico più caro, che in effetti manifesta nei suoi confronti la stessa empatia e delicatezza di un ippopotamo… poche righe quindi per dire la solitudine, ma per dirla in maniera originale, senza scadere negli stereotipi del Natale “al contrario”, senza essere troppo sopra alle righe… c’è un’ironia di fondo che suscita immediata simpatia per il tuo personaggio. Complimenti quindi, e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
11/12/18, ore 06:50

Buongiorno.
Il periodo delle festività credo sia il periodo dell'anno più delicato.
Io non festeggio, non l'ho mai fatto e non lo farò. Non mi trasmette nulla.
Tuttavia, capisco questo senso di smarrimento... il tuo è poi un testo che un po' nasconde questi concetti, forse i più forti.
Credo sia perfetto per il contest a cui sta partecipando, e a cui vorrei partecipare anche io; le idee le ho già da diversi giorni, ma prima devo provare a completare un'altra cosa... ^^
In bocca al lupo per tutto e buona giornata :)

Recensore Master
10/12/18, ore 12:56

Ciao! Partecipiamo allo stesso contest e sono passata subito a leggerti. ^_^

Ho letto tutto e immagino che dovrei lasciar passare qualche giorno prima di commentare, per avere il tempo di assimilare ogni cosa. Ti scrivo la prima impressione e casomai editerò il commento!

Sarà il fatto che inizia parlando di tunnel e di lui che ha appena spento i fari, ma ho immaginato quest'uomo immerso nell'oscurità. Non dev'essere così, non fuori da lui, mentalmente però vede tutto nero. Comprendiamo che attraversa un periodo difficile, forse è depresso, di sicuro la vita gli ha giocato tanti brutti scherzi e lui che è una persona comune, nessun supereroe, si sente distrutto. Allora vede il presente come un ostacolo insormontabile e il futuro come la certezza di un'angoscia più grande, eppure se è arrivato tanto in basso con la sfiga cosmica, d'ora in poi la vita potrà solo migliorare. ^^

La scena però immagino che si svolga di giorno, altrimenti il suo amico non l'avrebbe riconosciuto subito.
Ma lui guida con un braccio ingessato? E come fa? Mi ricorda (tocchiamo ferro) Ted Bundy quando fingendo di avere il braccio ingessato chiedeva alle belle more di aiutarlo con l'auto, e avevo sempre pensato: ma come dovrebbe fare a guidare uno con il braccio ingessato?

***Qualcuno mi ha detto di respirare aria come fossi in montagna in modo che quella cappa di anidride carbonica che diventa nebbia nel mio tunnel se ne vada. Cazzo! Io odio la montagna!***
Però è la prova che di persone che tengono a lui ce ne sono. Peccato che lui al momento si sia creato questo tunnel mentale in stile campana di vetro per isolarsi dal mondo e finché non si disferà del tunnel mentale non riuscirà a riconoscere la libertà e l'affetto che lo circondano.

Spero di non aver scritto troppe stupidaggini, ma ci tenevo a farti sapere che è stata una lettura molto interessante, ricca di spunti di riflessione e sulla quale mi troverò a riflettere diverse volte. ^_^