Recensioni per
Il soldatino
di Cara93

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/11/19, ore 10:26
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Darkest fantasy": 1/1

Ho letto davvero con piacere questa storia da te consigliatami.
È scritta bene e in maniera fluida, chiara e scorrevole; lo stile è semplice e non troppo ricercato e si adatta moto bene ai pensieri e ai vissuti di un bambino.
Non conosco il contenuto del pacchetto da te scelto per questo contest, tuttavia h trovato davvero molto interessante l'episodio che hai deciso di narrare e, soprattutto, il modo in cui hai voluto farlo. Ho trovato molto intrigante e originale l'idea di descrivere la fuga della famiglia reale attraverso gli occhi del Delfino, che è solo un bambino e quindi non comprende bene e appieno ciò che sta accadendo intorno a lui. Ritengo che tu sia stata molto brava a trasmettere e rendere il suo punto di vista, a descrivere la situazione con l'innocenza tipica della sua età. Il Delfino è solo un piccolo bambino che non comprende gli eventi che stanno accadendo intorno a lui e che li vive passivamente, senza riuscire ad averne davvero una comprensione, cosa che non accadrà mai, tanto che alla fine dice di non ricordare nulla della fuga, a differenza di sua sorella Marie che ne rimane invece profondamente sconvolta.
Fin da bambino, si comprende nei comportamenti, negli atteggiamenti e nei pensieri del Delfino ciò che egli diventerà come re, come sa poco oculato e saggio e come non sia adatto al ruolo che gli spetta di ricoprire. Ma, mentre si legge, si è portati a giustificarlo, perché è solo un bambino e del mondo non sa ancora nulla e non può comprendere.
Quando il Delfino cresce, tuttavia, quelli che erano solo pensieri ingenui e innocenti di bambino si sviluppano in qualcosa di molto più pericoloso e terribile, qualcosa che, quando Luigi diviene re, lo porta a essere un pessimo sovrano, un tiranno e despota, che non comprende cosa significhi governare, ma pretende di saperlo. Un uomo allucinato, il re, che non ha mai voluto ascoltare nessuno, i consigli di nessuno, e che è quindi andato inevitabilmente incontro a una fine tanto miserevole, quanto prevedibile. Ho adorato il fatto che l'esecutore dell'omicidio sia stato Bonaparte.
Ti faccio i complimenti per come hai caratterizzato, oltre al protagonista, anche i personaggi secondari: ho amato sopratutto il modo in cui hai delineato Marie e la Regina, poiché hai saputo gestire entrambe magistralmente e le ho trovate molto adatte e pertinenti nel modo di fare e di agire, sia per quanto riguarda i personaggi, sia per quanto riguarda la situazione che stanno vivendo.
La tua storia mi è piaciuta davvero molto e ti ringrazio per avermela consigliata: l'ho trovato molto originale, soprattutto, come già detto, nell'idea di far narrare tutto attraverso gli occhi di un bambino; benché tu abbia detto di aver fatto questa scelta per comodità, in realtà credo che sia proprio quello che ha reso la tua storia così godibile e particolare. Ho anche adorato il parallelismo che hai fatto, per tutto il racconto, con i soldatini di cui Luigi era tanto appassionato e, soprattutto, come tu abbia fatto accompagnare il Delfino dal suo fidato soldatino di legno, il suo generale da cui non si è mai separato e che gli ha sempre dato sicurezza. Molto bella l'immagine finale, dunque, in cui sembra che il soldatino sia deluso da Luigi, come se si aspettasse che lui sarebbe stato un grande re, e invece le sue aspettative sono state infrante: è come se Luigi stesso abbia capito di aver sbagliato, alla fine, di aver deluso anche se stesso, che credeva di poter essere un grande re.
Davvero una bellissima storia, complimenti!
(Recensione modificata il 04/11/2019 - 10:29 am)

Recensore Master
12/02/19, ore 15:19
Cap. 1:

QUINTO POSTO, CON UN TOTALE DI 42,75/50
Silkworm25/Cara93, con “Il soldatino”

Grammatica e Stile: 8,5/10
La grammatica va generalmente bene, sono infatti solo due gli errori ricorrenti e ci sono pochissime sviste di battitura: per prima cosa, talvolta tendi a separare un verbo e il suo soggetto con una virgola senza creare un inciso, mentre altre volte utilizzi correttamente il modo congiuntivo, ma al tempo imperfetto invece che al presente come sarebbe richiesto in quelle frasi. Parlando invece dello stile, bisogna sicuramente considerare in modo diverso la prima e la seconda parte della storia: all’inizio, la narrazione si adatta perfettamente al linguaggio semplice e ai dettagli che possono essere colti da un bambino di circa sei anni che si ritrova in una situazione per lui così grande. Col proseguire della storia e con la crescita del protagonista, però, il fatto che il linguaggio della narrazione rimanesse praticamente lo stesso ha stonato un po’: certo, non poteva cambiare da bianco a nero, però una graduale trasformazione sarebbe stata più opportuna (in quanto comunque Luigi Carlo non ha comunque un livello intellettivo così basico –ne riparlerò–). In ogni caso, la forma della storia è stata sostanzialmente convincente.

Trama e Sviluppo del Pacchetto: 12/15
Mi trovo molto in difficoltà per quanto riguarda la valutazione di questo parametro, in particolare per quanto riguarda tutta la parte successiva al passaggio del confine di Varennes… ma iniziamo dal pacchetto. Allora, il viaggio verso la fortezza di Montmedy è ben descritto dal punto di vista di Luigi grazie alla prima persona (che hai usato molto bene, tra l’altro, soprattutto in questa parte), e anche se il momento esatto del superamento del confine non è descritto è ben narrata la tensione degli occupanti nei posti di blocco (a proposito, nelle note scrivi che Maria Teresa era la sorella minore: non è vero, lei era la maggiore – come nella tua storia – mentre la minore morì ancora neonata qualche anno prima). Però… ecco, tu stessa hai detto nelle note che dal tuo punto di vista era giusto approfondire per renderla una vera ucronia, ma credo che tu sia andata un po’ troppo oltre, facendoti prendere dagli eventi e perdendo di vista quella che doveva essere la parte centrale della storia. A parte questo, la storia è ben organizzata nel suo prosieguo durante la degenerazione del protagonista, non ci sono incongruenze e nessun passaggio è lasciato al caso: pertanto nonostante il piccolo errore nelle note e la perdita di vista del pacchetto, ho deciso di non penalizzarti maggiormente.

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9/10
In generale, ho notato soprattutto la tua attenzione per i personaggi secondari: in particolare, prima i frequenti interventi di Maria Antonietta (in particolare la scena nella locanda e le animate discussioni con il marito) e poi la storia tragica di Marie hanno occupato uno spazio rilevante nella mia percezione della storia. Sono invece rimasto completamente perplesso dalla piega folle, autoritaria ed estremamente repressiva che ha preso Luigi XVII, in cui trascorsi nell’infanzia trascorsa in esilio sono stati determinanti nel segnarlo. Nelle note l’hai definito tu stessa dissociato dalla realtà, ed è la parola forse più adatta per descriverlo… in un certo senso, lo trovo impossibile da commentare (questa non vuole essere una critica, sia chiaro, ma un complimento, in quanto la caratterizzazione è così vivida che il personaggio parla da sé)!
Ci sono forse certi tratti un po’ esagerati, ma nel complesso il suo percorso mentale è stato perlomeno comprensibile. Assegno 9/10.

Titolo: 5/5
Il titolo è semplice ma molto bello, in quanto sa esprimere sia un oggetto ricorrente durante l’intero corso della storia che, metaforicamente, l’immagine che ha di se stesso il futuro re di Francia. Già prima di iniziare la lettura l’avevo associato al principe, vedendo poi un secondo riferimento all’interno del testo mi è piaciuto ancora di più: l’ultima frase ha completato il suo significato.

Gradimento personale: 7,75/10
La storia non mi è dispiaciuta, e soprattutto mi ha davvero sorpreso per la deriva che ha preso a un certo punto, completamente inaspettata anche perché l’ho letta per ultima! Ad essere sincero, però, in più di una parte sono rimasto abbastanza stranito, in particolare con la folle caratterizzazione che hai attribuito a Luigi Carlo e poi a Luigi XVII (in particolare, quell’ossessione di voler imporre il silenzio a chiunque su qualsiasi argomento – ad esempio, il popolano fatto impiccare per aver rivolto la parola a una nobildonna – mi è parso praticamente irreale, in uno scenario peggiore rispetto perfino al cosiddetto Terrore). Mi è piaciuta però la scelta di dare più spazio alle figure secondarie della storia, e soprattutto la comparsa finale di Napoleone Bonaparte (che non sarebbe stato con le mani in mano in ogni caso). Complimenti per l’azzardo, che nel bene (soprattutto!) e nel male ha avuto il suo effetto!

Recensore Junior
16/12/18, ore 00:56
Cap. 1:

Ciao!
Ho molto apprezzato la tua One Shot, mi é piaciuta specialmente la prima parte quando si rievocano gli avvenimenti attraverso.gli occhi di un bambino. In che modo si sono ridotti i reali di Francia! Dagli sfarzi di Versailles alle bettole, braccati da coloro che vogliono rovesciare una volta per tutta l'ancient régime...Mi é piaciuta la ricostruzione accurata da questo punto di vista. Ti sei destreggiata bene, tutto sommato, con un "What if". Io non riuscirei mai a scriverlo, sono una purista della storia a livelli maniacali. Però apprezzo chi sa scriverli con cognizione di causa, come in questo caso.
In bocca al lupo per il contest. :)

Recensore Master
15/12/18, ore 07:02
Cap. 1:

Buongiorno.
Un racconto carino, originale, scritto bene.
E' stata sicuramente una lettura curiosa.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest.
Buon fine settimana :)