2° Classificato: "Painful memories" di Ile_W.
Grammatica: 10/10
Non ho molto da dirti, sono molto soddisfatta sia dal linguaggio da te usato che dal modo semplice ed efficace con cui sei riuscita ad esprimerlo. Brava, complimenti.
Stile e sintassi: 8.5/10
Dunque, qui più che un problema di stile in quanto tale, credo sia stato un problema di resa grafica. In generale, ho trovato un po' difficile separare il flashback passato dai pensieri di Akane e dal ritorno al presente, la scena in cui appare Ranma.
Avendo usato sempre il corsivo, mi è parso complicato separare le tre realtà temporali.
Per il resto, il tuo stile è davvero bello. Pulito e senza ridondanze inutili, leggere mi è risultato davvero molto facile e sono rimasta piacevolmente sorpresa anche dal modo con cui hai inserito i dialoghi, che mi sono parsi davvero azzeccati, per nulla fuori contesto. Brava.
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Akane è il personaggio che preferisco in assoluto. Perciò quando leggo di lei è sempre un'arma a doppio taglio, perché sono abbastanza puntigliosa sull'argomento, invece devo dire che l'hai caratterizzata alla perfezione.
E' un personaggio che ho sempre considerato piuttosto bipolare, e siamo abituati a vederla in tante sfaccettature diverse - testarda, allegra, orgogliosa, impulsiva, dolce - eppure la parte più nostalgica, quella più serrata di sè, sei riuscita a descriverla con una sottigliezza davvero molto particolare.
La perdita di una persona cara è qualcosa d'infausto e imprevedibile, e hai reso il flashback molto realistico, proprio per la presenza anche delle sorelle e del padre: insomma, una scena che chiunque potrebbe vivere.
Hai sconvolto, per certi aspetti, l'idea del Natale: non è un momento felice per Akane, addirittura vorrebbe che scomparisse, proprio per non dover rivangare ancora una volta il dolore che prova nel ricordare la morte della madre. Insomma, la resa nostalgica e disperata la fa da padrona per tutta la storia, rendendola angst allo stato puro.
"La diga mentale che ti eri costruita riusciva a proteggerti dal mondo, dalla sofferenza, da quel malessere che stringeva forte nel petto impedendoti quasi di respirare". Questa frase mi ha colpito più di tutte le altre: una diga mentale, che da proprio l'idea di un'Akane chiusa a riccio, che è capace di non far trapelare nulla, neppure una goccia di quel dolore che si porta dentro.
E' singolare anche l'idea di come lei non crolli neppure di fronte a Ranma:
"«Sto bene, non è nulla» lo interrompi, senza la minima voglia di mostrarti debole, non con lui."
"... Stringi i pugni, desiderando come non mai di poterti allontanare da quel dolore e da quei ricordi."
In pratica, Akane non si lascia andare neppure di fronte alla persona con cui dovrebbe farlo. Niente, rimane chiusa in quella voragine che si porta dentro, certa di non voler far entrare neppure la persona che ama di più al mondo.
Insomma, la resa realistica della protagonista di questa storia mi è piaciuta davvero.
Attinenza del ricordo scelto: 15/15
Anche qui sono rimasta pienamente soddisfatta. Tra i ricordi era sicuramente uno dei più difficili da trattare, perché il ricordo di una persona che ci manca è sempre difficile da gestire.
Ho percepito il dolore di Akane come se fosse il mio, i suoi ricordi sbiaditi mi hanno ricordato quanto possa essere doloroso ricordarsi di qualcuno che non c'è più.
"Il muro crolla perché Natale si avvicina, perché oggi è il giorno che speri ardentemente sparisca dal calendario." Per qualche motivo, siamo sempre abituati a pensare al Natale come a qualcosa di magico, che tutti non vedono l'ora che arrivi. Il punto di vista dissonante della protagonista mi ha fatto ricredere su questa convinzione. Chi dice che tutti debbano amare il Natale?
Un ricordo infausto come quello che Akane si porta addosso certamente la porta a voler rinnegare il clima festoso di quei giorni.
"Tuttavia, nessuno vedeva la sofferenza che ti eri imposta di allontanare, da quel primo Natale senza tua madre." Il primo Natale senza la mamma. Dio, questa frase è stata proprio sadica - ho rischiato di piangere, per la miseria.
Non oso neanche pensare cosa possa aver provato Akane nel svegliarsi la mattina del 25 e rendersi conto che sua madre non c'era più. Insomma, è un pensiero davvero terribile e tuttavia tremendamente realistico.
"E sorridi, nonostante la traccia umida lasciata dalle lacrime. Sorridi grazie a lui e a quei ricordi, così dolorosi ma preziosi da conservare con cura.
Sorridi perché, per la prima volta, sarà un Natale diverso." Mi piace l'idea di un riscatto emotivo, e mi piace ancora di più l'idea che sia stato lo stesso Ranma l'artefice di questa nuova epifania. Insomma, in poche righe riscopriamo un'Akane che non è perduta, e che ha ancora voglia di ricominciare, nonostante tutto.
Insomma, brava davvero.
Gradimento personale: 5/5
Credo che il ricordo da te scelto mi sia piaciuto perché un po' mi sono immedesimata nella protagonista da te scelta. E' stata una storia che mi ha commossa, lasciato l'amaro in bocca e che è riuscita anche a strapparmi un sorriso verso la scena finale, per cui sono rimasta davvero colpita nel leggerla.
Complimenti.
PUNTEGGIO TOTALE: 48/50 |