Recensioni per
Il tocco di Vincent
di la luna nera

Questa storia ha ottenuto 107 recensioni.
Positive : 107
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/03/20, ore 10:33
Cap. 6:

Un amore finito può lasciare strascichi di gelosia, ammesso che non si tratti soltanto di senso di possesso. Così può capitare, spesso involontariamente, di trovarsi tra due fuochi, almeno fino a quando le amiche e una telefonata di lavoro non ci allontanano da queste situazioni imbarazzanti. Ma quello che più conta, è che la vita, quando meno ce l'aspettiamo, ci richiama all'azione, anche se resta il dubbio che un risveglio, non porti per forza con sé archivi di passato. Racconto che è iniziato e prosegue scorrevole e piacevole. Complimenti! Un abbraccio Luca

Recensore Veterano

Ciaooo!! :)), come puoi notare, è proprio vero il detto : 'Chi non muore, si rivede...in questo caso, si rilegge!'
Spero di non aver perso troppi capitoli, perciò vedrò di recuperare.
Il caso sembra apparentemente chiuso, ma la sensazione e il misterioso disegno ritrovato da Laura dicono esattamente il contrario. In attesa di scoprire di più, si cominciano a defilare altri indizi, esterni alla vicenda; per esempio la facile forza di recupero da una separazione del commissario e i gusti musicali di Laura, a mio avviso molto simili a quelli di qualcun altro 🤔😉.
E' proprio così, più il cantante o il gruppo preferito si trovano vicini al gradino alto delle stars e più trovare un biglietto per un concerto diventa difficile. Mi sento di consigliare alla protagonista un concerto di Ruggeri...in questo caso, con i biglietti, dovrebbe essere più fortunata. 😂 . Scherzi a parte, un ottimo pezzo anche stavolta. I miei complimenti e un abbraccio.  Luca

Recensore Master

Per un attimo avevo letto "il vostro patetico dialetto" rivolto ai poveri veneti e infatti mi stavo chiedendo come ptoessi cacciarti in un simile guaio ahahahh.
Okk, dovevp raccontarlo, dopo questa gaffe passiamo oltre.
Ho adorato questa storia, letteralmente, dalla prima all'ultima riga e posso dire senza ombra di dubbio che la reputo la mia storia preferita tra tutte quelle che hai scritto ad oggi, hai saputo miscelare alla perfezione realismo e misticismo, l'ambientazione italiana con conseguenti dialetti l'ho reputata una dichiarazione d'amore al nostro Paese che, purtroppo, non ne riceve tante, e ho apprezzato moltissimo sia la trattazione dell'arte che quella dell'introspezione dei personaggi, specie il Commissario. Un uomo all'apparenza duro, asettico, dedito solo al lavoro ma che pian piano si è sciolto di nuovo come burro.. Le ultime battute fra Laura e Fiorini le ho adorate, soprattutto quella sulla resistenza a pubblico ufficiale, ahah.
Per fortuna c'è stato il lieto fine, non solo dal punto di vista della trama d'azione e magica, ma soprattutto per i personaggi, che sono riusciti ad aprirsi, ad amarsi.
Tocco di classe l'ultima riga, con l'omaggio alla Notte Stellata.
Continui a crescere di storia in storia, girl, e io sto adorand ovedere questo evidente e appassionante percorso :D
Bene, adesso penso che dovrò andare a caccia ne ltuo profilo di una nuova storia.
Storia meravigliosa, da ogni punto vista <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
13/08/19, ore 18:56

Oh girl!
Questo capitolo è stato molto più che pregno di tensione, è stato INQUIETANTE.
Puro terrore, o forse sono io che me la faccio facilmente addosso, ahahah. Ovviamente mi riferisco in particolare al momento in cui Laura comincia a delirare, parlare al maschile e a sviluppare un aspetto da uomo (me la sono perfettamente immaginata con l'aria stravolta e terrificante, gosh) ma quella dell'esorcismo è stata la sequenza più pesante di tutte.
Seriously, girl, hai descritto benissimo la furia schizofrenica di Van Gogh (da sempre una persona piena di dolore e rancore (mix letale) che si sente maltrattata dal mondo) unita alla rabbia vendicativa tipica di un fantasma.
Le parole e i dialoghi del prete sono come sempre azzeccate, molto religiose, spirituali, riportano bene alla mente le credenze e i pensieri religiosi che, sia per i credenti sia per gli atei, sono molto affascinanti da leggere - oltre ad incrementare l'ansia per le cose cupe come la possessione di Laura.
Con questo capitolo ti sei definitivamente superata.
Your best story untill now (ti prego, dimmi che non ho sbagliato la grammatica inglese xD).
A presto, con l'ultimissimo capitolo,
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
05/08/19, ore 21:03
Cap. 18:

Buonasera, tesoro!!
Questo è in assoluto uno dei capitoli più leggeri e entusiasmanti della storia, mi hai fatto venire voglia di concerto ahah. L'atmosfera, mi sembrava di toccare con la mano lo stato d'animo elettrizzante che invadeva Laura (e posso ben capirla, i concerti sono magici), direi che è stato un capitolo molto liberatorio... In che senso? Per entrambi i protagonisti. Laura, che ha realizzato uno dei suoi sogni come ha sottolineato più volte, e perché si è un po' distaccata da Van Gogh. Leonardo perché è riuscito ad accettare che il passato è passato ma il futuro può ancora essere pieno d'amore. Entrambi perché finalmente siamo arrivati a quel bacio tanto agognato, e a quel "Leo".
È il punto di svolta, il punto di non ritorno, l'uomo ha preso il posto del commissario, e la passione ha superato gli ostacoli. Primo bacio, primo tutto.
Certo è che adesso mi fa sorridere pensare alla reazione del povero Van Gogh, mezzo cestinato per via dei Coldplay e di Leonardo ahahah.
L'ultima scena è molto intensa. Mi fa una grande tenerezza Leonardo e quello che ha passato.
Capitolo meraviglioso, leggero ma pieno di punti di svolta di cui avevamo infinitamente bisogno, well done, girl <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
29/07/19, ore 14:30
Cap. 17:

Buongiorno, carissima!
Ahah, bella questa idea di cercare di scacciare la spiritualità di Van Gogh con i Coldplay! In effetti ha senso, cosa più della musica, che è una delle cose più meravigliose al mondo, può distrarre? A quel punto il fantasma potrebbe non trovare più terreno fertile e quindi decadere, ma temo che potrebbe volerci più di questo, che in vista dei capitoli finali succederà qualcosa, una forte battaglia con Vincent, non so se mi spiego...
Credo che l'amore per un uomo concreto, in carne e d'ossa, possa sostituire più facilmente quello idealizzato per uno oltretutto morto e stramorto.
Comunque, guardando l'insieme generale mi convinco sempre di più che questa storia è una figata, è troppo originale e personalmente non mi sembra di aver mai visto una trama simile in qualche altra opera!
Lo stile è sempre perfetto, ho solo intravisto una svista: "Dopo di ché", che senza accento.
Un capitolo un po' cortino quindi non poso scavare troppo nelle parole ma fiondarmi su quello successivo! :D
Ottimo lavoro, la suspense in vista del finale continua a farsi sentire <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
22/07/19, ore 13:58

Buongiorno, tesoro!
Questo capitolo è cortino però getta un sacco di ansia e inquietudine sul caso Van Gogh, non ma mi inquieta da morire quest'immagine del fantasma di Van Gogh che si sia impossessato del corpo di Laura, sarà che sei riuscita a trascrivere il racconto perfettamente, non scadendo mai nel surreale sconfinato, anzi, rimanendo spesso aggrappata alla realtà e permettendo sempre contestualizzare, quindi questo ha regalato il doppio della suspense.
Il fatto che Fiorini arrivi a chiedere l'aiuto della CICAP è ormai un chiaro segno che il nostri ispettore è diventato un credente, e questa è una piccola vittoria.
Ho notato che mancano ormai pochi capitoli alla fine della storia e mi sento già triste.
Una cosa è sicura: certamente Laura dopo che finirà questa storia non vorrà più avere niente che fare con Van Gogh ahaahahh.
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
16/07/19, ore 19:10
Cap. 15:

Ma questo capitolo è MERAVIGLIOSO.
Stupendo, meraviglioso, l'introduzione è stata fotografica, poetica, mi sono immaginata e ho percepito le immagini e gli odori di una chiesa.
Anche la successiva chiacchierata col Don è stata potente e d'effetto, ha inquadrato perfettamente Fiorini e mi piace come gli ha sbattuto in faccia la verità, cioè che il Commissario ha preso il posto del ragazzo. Ho trovato molto struggente lo sfogo di Fiorini per la perdita di una ragazza innocente, giovane, purtroppo le domande che lo tormentano non troveranno mai una risposta, penso che molta gente a giorno d'oggi non crede perché è molto più difficile credere che il contrario.
"Oppure un qualcosa di arcano e misterioso, un’aura magnetica invisibile all’occhio umano?" Mi è piaciuta molto questa frase, ma in verità tutto il capitolo è impreziosito da belle parole.
Mi è piaciuta molto anche la digressione sulla povera Laura, in riposo, e la conversazione con Eposito e il Don (sempre gradito il dialetto e le varie espressioni formali come "Figliuola", mi aiutano un sacco a figurare i personaggi).
Rinnovo rinnovo ciò che continuo a dire, sei migliorata notevolmente rispetto alle vecchie storie e ora hai una narrazione, sia a livello emotivo che stilistico, semplicemente Favolosa.
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
08/07/19, ore 16:14

Eccomi, tesoro!!
Questo capitolo è un duro colpo, per tanti motivi: intanto ho trovato molto ben montata e credibile la scena in ospedale (cade dannatamente a fagiolo perché anch'io nel mio prossimo capitolo mi dovrò trovare a fronteggiare una scena così), abbastanza dura da leggere ma sarà che mi sono immedesimata, e questo loop di esperienze che si ripetono per il povero Fiorini, al punto da avere quasi un'allucinazione e rivedere nel dottore attuale quello dell'epoca, l'ho trovata descritto magnificamente.
I dolori infantili, i traumi giovanili, sono terribili e una persona se li porta dietro a vita, non è forse anche la storia di Humbert in Lolita? La morte prematura della sua ragazza da giovane l'ha portato ad entrare nella spirale di perversione che poi l'ha tormentato per tutta la vita, ma era una vittima anche lui.
E allo stesso modo, Fiorini è stato vittima, e il suo carattere è diventato gelido, il cuore si è indurito e si è voluto precludere la capacità di amare, forse è per questo che si è avvicinato a quell'arpia della sua ex, solo una donna che non amava veramente aveva accettato, perché appunto non costituiva un pericolo psicologico, lo stesso non si può dire Laura, che volente o nolente gli sta entrando dentro.
Ho trovato molto tenera e malinconica la scena in ospedale, lei con le sue speranze deluse, lui incapace di dirle cosa prova veramente... E' stato davvero toccante.
Ma la parte migliore è stata quella surreale. Stai trattando il tema spiriti non in chiave fantasy, non col genere horror, ma in una chiave di lettura affascinante, surreale ma poetica, forse è solo il subconscio di Fiorini che emerge e gli fa vedere e/o ascoltare ciò che l'ha più ferito, specie in un momento di instabilità emotiva come questo, ma è bello questa ambivalenza, potremmo dargli sia una spiegazione razionale che una surreale.
Hai scritto un capitolo meraviglioso e io sono fiera di te! <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
04/07/19, ore 23:57
Cap. 6:

Ciao, cara!
Un bel capitolo di transizione questo, che tuttavia apre la storia a nuovi e sconvolgenti scenari: mi è piaciuto come hai saputo gestire la dicotomia tra le due parti, più o meno sistemate allo stesso modo... ossia una situazione normale di Laura e del Fiorini, interrotta prima dalla stessa persona - Arianna, l'ex del commissario - e poi da una notizia eclatante: Perrone si è ripreso dal coma.

E questo cosa significa per la storia? Innanzitutto è una notizia straordinariamente positiva per la salute della guardia, la quale potrà dire la sua sul tentato omicidio ai suoi danni. Il fatto è che credo che tirerà fuori qualcosa di piccante al punto giusto che non sistemerà per niente la situazione, anzi... la sovvertirà ancora di più.

Al solito, piacevolissimi i siparietti Fiorini-Esposito, che mi fanno sempre sorridere e che trovo particolarmente belli anche per rilassare un po' la tensione di cui la storia è pregna... vuoi per omicidi, vuoi per disegni che appaiono e tele che si illuminano.

Non vedo l'ora di capire sempre di più cosa si sta abbattendo sui nostri. Un abbraccio, mia cara Luna... e a presto!

Makil_

Recensore Veterano

Ciao, cara!
Dunque rieccoci qui, questa volta in un bel punto di svolta delle vicende... e delle indagini. Come è normale che sia, il commissario e la sua schiera di uomini credono di essere venuti a capo della questione usando la loro infallibile strategia investigativa. E' chiaro, tuttavia, che c'è ben altro in pentola e che difficilmente le cose potranno concludersi in questa maniera ben più che sbrigativa. Ma noi, alla fine, sappiamo di quanto sia poco lungimirante e materialista il nostro commissario Fiorini... come potrebbe convincersi di essere nel torto?
Lui crede di aver chiuso il tutto addirittura prima dei tempi stabiliti con la Gherardini, ma senza sapere che in realtà è ancora tutto aperto.

Laura, invece, trova qualcosa di molto sospetto e al tempo stesso accattivante per noi lettori: un disegno dal tratto inconfondibile, quello di Van Gogh, che ritrae la sua Firenze. Ma si tratta per caso dello sfondo che possiamo ammirare ad inizio capitolo? Sarà per quello che, leggendo, mi è balzata in mente quell'immagine... quasi inconsciamente ahah

Molto bene, sono curioso di sapere come vorrai mandare avanti il tutto ora. Sono sicuro che il mistero non farà che infittirsi... ma in che modo?
Complimenti, cara. Un abbraccio,

Makil_

Recensore Master
02/07/19, ore 12:08

Ed eccomi qua, cara!
Allora, che capitolo... intenso.
Questo mi viene da dire. Amare uno spirito? È... folle, direi a mente lucida, ma mi ritrovo in un periodo in cui vedo fan e persone ossessionate oltre ogni limite ad un cantante e veramente mi rendo conto di quanto il fanatismo possa essere potente, è incedibile, quindi non stento a dare non solo credibilità ma un grande realismo alla tua storia, in modo quasi preoccupante.
Laura ha detto bene: ha fatto di Van Gogh il suo mito, è naturale che se esistesse il suo fantasma non resterebbe.
Però ciò che mi ha inquietato davvero sono le condizioni in cui trovano Laura: pallida, incosciente, sembra serena però ha il polso debole e il respiro pure. Cosa vuol dire? Tutti possiamo concordare che amare uno spirito può essere tremendo, e mi affascina questa direzione della tua storia, se desse problemi anche a livello fisico.
Il buon vecchio Fiorini che si spaventa, ahah! <3 Ma ora sono curiosa di scoprire quest'altra cosa nuova del suo passato, che appare sempre più chiaramente tortuoso e complicato.
Splendido capitolo, girl!
A prestissimo,
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
01/07/19, ore 23:48

E invece... non ho resistito, e mi sono concesso questo piccolo strappo - o meglio, lusso - per leggerti ancora.
Mhh, le cose si fanno davvero interessanti: qua il mistero si mischia a qualcosa di paranormale, quasi. Cosa vuol dire che, nel bel mezzo delle varie dispute, il tutto sia messo a tacere da un quadro cangiante nei colori?

La Notte Stellata - che, per la cronaca, mi sono andato a guardare su internet mentre leggevo - ha svariate finestrelle dipinte, quasi tutte accese e poche buie. Laura, che ha studiato arte e l'ha trattata come suo pane quotidiano, le conosce a memoria come ella stessa dice. Ma allora... cosa diamine è successo a quel quadro che ha fatto sobbalzare di terrore persino Esposito (mitico, davvero)?
C'è qualcosa di strano nell'aria, satura di mistero: lo si può quasi percepire tra le righe. Ma il commissario, per nulla disposto a lasciare suggestionare, non sembra credere a ciò che vede... e piuttosto cerca di darsi spiegazioni.
E noi... quando le avremo, queste spiegazioni? Che curiosità!

Bello, bello, bello: questa storia mi sta prendendo capitolo dopo capitolo, proprio come sempre nei tuoi lavori. Sai gestire alla perfezione il dosaggio tra gli elementi che compongono un giallo, mixando mistero e piccole gocce. Un bacio, cara... e alla prossima!

Makil_

Recensore Veterano
01/07/19, ore 23:25

Ciao, cara!

Le indagini iniziano, ma nel peggiore dei modi. Il povero e scanzonato Fiorini mette su una vera e propria scena comica mentre si arroventa per comprendere meglio le situazioni che si sono verificate il giorno dell'omicidio alla mostra. Ti dirò, inizialmente non avevo colto questo lato del personaggio: quello burlesco e comico, intendo, di cui tuttavia ora trovo pregno il brano che lo riguarda. E che riguarda anche il collega, Esposito: non si può sbagliare, ogni sua battuta è una risata di gusto per il lettore. Mi piace il fatto di ritrovarmi un po' di sana italianità di un questa storia, è proprio un respiro di aria fresca che sento trapelare mentre leggo... quasi non so spiegarlo.
I siparietti comici sono creati anche dalle situazioni che vede coinvolti il commissario e il collega: entrambi incapaci di darsi spiegazioni sui fatti, e il primo addirittura costretto a combattere contro questioni private che non fanno che innervosirlo. Ci credo bene che fumi come un turco, quel povero Fiorini! xD

La vicenda è insomma intricata, e io giuro di non riuscire a vederci bene: sono spiazzato e disposto ad accogliere qualsiasi svolgimento e capovolgimento di trama. La cosa bella è che puoi girartela come vuoi, mia cara, per il momento... dato che ne sai più di tutti. Persino più delle due donne che hanno allestito la mostra e degli investigatori che riguardano al caso. Mah, io non saprei proprio da dove partirci... poi i tempi non è che aiutino!

Non vedo l'ora di capirci di più, per tuffarmi a pieno nella trama. Non mi resta che assaporare questa storia :)

Bravissima. Inutile ribadire che il tuo stile è davvero più fresco: e per me è un piacere leggerti... mi rilassa e mi rinfresca, come si dice. Un abbraccio, carissima.

Makil_
(Recensione modificata il 01/07/2019 - 11:26 pm)

Recensore Veterano
28/06/19, ore 23:56

Ciao, cara!
Sono ripassato da qui, e la cosa non mi dispiace. Ogni volta che posso leggerti, lo faccio sempre con molto piacere. E poi questa storia fino ad ora si sta classificando quale una parla. Davvero, mi piace molto come stai impostando il tutto, dal giallo al mistero che incombono sulla mostra, fino a giungere allo stile e ai dialoghi. Trovo questi due ultimi elementi molto migliorati: la scrittura è anche esercizio... anzi lo è in gran parte. E si nota la miglioria che ha colpito la tua penna: i dialoghi sono molto più realistici e vivi, i personaggi immediatamente caratterizzati, la narrazione asciutta e bella da aver sotto agli occhi.

La trama inizia ad entrare nel vivo: sono piacevolmente stupito dal caratterino della giovane Laura, chiaramente infastidita dagli avvenimenti che hanno colpito la sua mostra e che rischiano di rovinarla. A questi poi si aggiunge anche l'arroganza del commissario Fiorini, che viene messa a tacere in un modo così divertente da avermi strappato un sorriso. Intravedo nella dottoressa Gherardini la figura di una donna che sa come farsi rispettare: ne abbiamo un ulteriore esempio anche sul finale, in cui riesce a vincere la disputa trattando con quell'uomo che sembra essere fatto principalmente di prepotenza. Sono d'accordo che sia il ruolo ad imporgli certi comportamenti e certi lavori, ma insomma... ogni tanto, un minimo di comprensione verso l'altrui lavoro non potrebbe che alleviare la vita di tutti!

Dunque Perrone è stato ferito nella sala dell'Autoritratto... ed è stato ferito alla testa. Mi sorge quasi naturalmente la domanda: quale parte della testa? Non è che per caso il suo assalitore ha puntato all'orecchio...?

Un abbraccio, mia cara. Come sempre rinnovo i miei complimenti per il tuo lavoro e in maniera particolare per questa tua storia, che già sta prendendomi come sempre sanno fare i tuoi elaborati.
Buonanotte e a prestissimo,

Makil_

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