Recensioni per
A Chrismas Carol - L'uomo che avrebbe ricordato il Natale
di Selena Leroy

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

BUON NATALE!
Ci tenevo davvero tanto a lasciarti un pensierino in questo giorno speciale e sono molto, molto, MOLTO felice di proseguire questa storia.
A tal proposito, ti chiedo immensamente scusa per non essere più passata dopo la recensione che ti ho lasciato il primo di gennaio, okay che io sono proprio una lumachina a lasciare le recensioni, ma un lasso di tempo tanto prolungato è troppo perfino per i miei standard e di questo mi dispiace un sacco (ç^ç), ma in ogni caso pian piano passo, anche perché sono troppo curiosa di sapere come proseguiranno gli incontri di Yusaku con gli altri Spiriti – e già solo per questo capitolo ho GIUSTO UN PO' di cose da dire a riguardo – e poi perché la storia mi piace davvero tanto, già il primo capitolo lo avevo adorato, con Yusaku che interagisce con Yuma e Yuya – Trouble Trio sempre nel mio cuore – quindi immagina quanto abbia adorato questo in cui Yusaku interagisce con Yusei. YUSEI!
No sul serio, ho raggiunto l'apice dell'adorazione con questo capitolo, davvero (*^*) e nel corso della recensione penso proprio che capirai il perché – anche perché mi sa che sclererò talmente tanto al punto tale di salutare definitivamente la mia dignità, ma dettagli xD

Prima di leggere questo capitolo ho riletto il Prologo, giusto per ricollegare meglio i pezzi, anche se alla fine ho realizzato di ricordare ancora tutto, ma proprio TUTTO di quello che avevo letto il primo di gennaio, tanto per dirti quanto la storia mi fosse rimasta impressa e piaciuta fin dall'inizio!
A ogni modo, mi ha fatto sinceramente piacere rileggere anche il Prologo, perché Yusaku, Yuma e Yuya che interagiscono sono troppo carucci ç^ç
E poi cavolo, l'introspezione di Yusaku mi piace troppo, così come mi è piaciuto molto il modo in cui ha formulato diversi pensieri ed è maturato in questo capitolo.
E sì, ora passo subito a recensire proprio questo capitolo, scusa se mi sono persa in questo immenso preambolo!

Ho avuto delle forti, fortissime “Spider-Man No Way Home vibes” mentre leggevo questo capitolo.
Questo perché quel film ha realizzato qualcosa come il 95% dei miei sogni ed è stato, letteralmente, una piccola (GRANDE) benedizione per gli amanti di Spider-Man, che hanno ritrovato sullo schermo tutto ciò che sognavano, quantomeno buona parte.
Ecco, leggendo l'incontro tra Yusaku e Yusei – ma anche nel capitolo precedente con il Trouble Trio nello stesso appartamento – ho provato proprio questo e no, non sto parlando di “fanservice” come è successo con Spider-Man (ma cavolo, quanto ha funzionato!), bensì perché hai raccontato di Yusaku e Yusei in un modo che mi ha sinceramente commossa ed emozionata e ho trovato meraviglioso il fatto che sia stato proprio Yusei a sbattere in faccia la realtà della vita a Yusaku – o ancora meglio: della sua vita futura.
Io sono innamoratissima della Hackershipping come BROTP, il mio sogno nel cassetto è proprio quello che un giorno Yusaku e Yusei abbiano modo di incontrarsi e interagire in un crossover perché vedo in loro un legame di amicizia talmente forte e indissolubile che se fosse canonizzato credo che urlerei talmente forte che mi sentirebbero fino in Svezia.
Yusei è un ragazzo che farebbe di tutto per i suoi amici, possiede un senso del dovere smisurato e per le persone a lui care è disposto anche a fare l'impossibile pur di vederle felici; Yusaku, invece, è un ragazzo estremamente solo e che ha davvero bisogno di un amico, di qualcuno che gli stia accanto e che gli voglia bene nel senso più puro del termine – insomma, poi mi chiedono perché li ami così tanto come BROTP, cioè, si completano troppo insieme, almeno secondo me.
Senza contare che nel corso del capitolo ho letto una frase che MAMMA MIA, mi ha emozionata un sacco – ci arriverò dopo, anche perché non posso non citarla! – e che, a mio parere, descrive appieno il loro legame per come li vedo io come BROTP.

A ogni modo, posso dire che questo primo – e immagino anche ultimo – incontro tra Yusei e Yusaku è stato divertente e alquanto esilarante, soprattutto nella prima parte, quando Yusaku ancora non ha avuto modo di vedere il suo Natale Futuro.
Ho sinceramente riso perché Yusei stesso dice che ormai ogni anno è la stessa storia, tutti lo confondono per un ladro e cercano di “trattare” con lui, ma quello che mi ha fatto quasi sputare i polmoni dalle risate è stato il fatto che Yusaku credesse che Yusei fosse un ladro sotto l'effetto di stupefacenti, cioè, YUSEI, rendiamoci conto, che nella serie entra in un bar e ordina UN BICCHIERE DI LATTE, A D O R O – che poi okay, nella serie se non ricordo male chiedeva un bicchiere di latte perché era tipo una parola in codice da pronunciare per ottenere determinate informazioni (dovrei fare un re-watch di 5D's, ora che ci penso), però ormai Yusei e il latte sono un meme che va avanti da anni e quindi niente, adoro tutto quanto.

Un'altra cosa che mi è piaciuta molto di Yusei è proprio il suo ruolo di Spirito del Natale Futuro: questo perché rispecchia appieno il personaggio, secondo me, dato che la serie di 5D's, rispetto a Duel Monsters e GX, è ambientata proprio nel futuro di quella stessa linea temporale – immagino dunque chi saranno gli altri due Spiriti e soprattutto a quale Natale corrisponderanno, non vedo l'ora di leggere anche di loro!

Il continuo rimando alla claustrofobia di Yusaku, poi, mi è piaciuto davvero tanto, perché infonde ancora più tridimensionalità al personaggio.
Certo, la claustrofobia è orribile da vivere e Yusaku ce ne ha dato prova ricordando cosa è successo quella volta che Yuma e Yuya hanno chiuso la porta dell'appartamento credendo di fargli un favore, ma lo trovo comunque un rimando al canon inserito perfettamente all'interno della storia, visto il passato tragico di Yusaku nell'essere stato imprigionato per sei mesi come cavia per un esperimento insieme ad altri cinque bambini.
La sensazione costante di sentirsi come un topo in gabbia ogni volta che si trova circondato da quattro mura l'hai resa davvero bene e, ripeto, infonde ancora più spessore al personaggio.

Ho trovato davvero belle tutte le riflessioni razionali di Yusaku.
O meglio, tutte quelle riflessioni che lo portano a ragionare in maniera razionale nonostante sia palese che non si trovi in un sogno lucido, che non ci sia nessun trucco dietro quel cambio di scenario e che Yusei sia uno Spirito vero.
Il continuo contrasto con la razionalità di Yusaku e la realtà di Yusei alla quale non vuole credere – o meglio: fatica a credere – mi è piaciuto tantissimo.
(Comunque stupendo Yusei che già è scocciato di suo, quindi a maggior ragione qualsiasi deduzione di Yusaku gli va bene, basta che lo segua e che presti attenzione a ciò che vedrà, lol)

Yusaku pensò, guardandolo, che quello appariva proprio come il viso di un qualcuno che aveva dimenticato come si sorride. Il peggio fu capire che era proprio il suo. → WOW. Ho seriamente AMATO queste due frasi, sono di un impatto visivo ed emotivo non indifferente e sbattono in faccia sia a Yusaku che al lettore la cruda realtà del suo futuro. Quell'uomo invecchiato, rintanato nell'ufficio della sua azienda, che poi realizza essere il se stesso del futuro è un'immagine fortissima e considerando che sono trascorsi vent'anni, Yusaku ne dovrebbe avere massimo 45, se non erro, quindi non è che sia poi così vecchio, ANZI, semplicemente lo sembra molto di più proprio perché il lavoro lo ha talmente assorbito da vivere solo per quello, senza godersi la vita, e la cosa si riflette proprio sul suo aspetto fisico. È stupendo – per come lo hai reso – e triste al tempo stesso – per Yusaku, soprattutto perché già di per sé sorride poco, se poi aggiungiamo il fatto che nel futuro dimenticherà pure come fare… niente, soffro.

Leggere di Shima Naoki mi ha fatto sinceramente piacere.
Certo, il contesto non è dei più allegri, anzi, ma come comparsa proprio in quel momento della vita di Yusaku l'ho trovato più che azzeccato.
E poi… ci credi se ti dico che ci son rimasta male pure io a leggere delle brutte risposte che Yusaku gli ha dato?
Pur avendo ben presente il racconto da cui è tratta questa storia, e sapendo dunque che di momenti del genere nella vita di Scrooge ce ne sono stati a bizzeffe, leggere di Yusaku nei suoi panni è stato un duro colpo, lo stesso, duro colpo che ha subìto anche lui, autodefinendosi un villano e rimanendo completamente allibito dinanzi un tale atteggiamento da parte sua.
Ma la parte più tosta arriva dopo, quando lui e Yusei si spostano nel parcheggio: leggere quello scambio di battute tra Shima e gli altri colleghi, nonché sottoposti di Yusaku, mi ha davvero stretto il cuore.
E più proseguivo nella lettura, più sarei voluta entrare nella storia attraverso lo schermo e stringere forte Yusaku – poi avrei ceduto volentieri il posto a Ryoken, anche se non compare –, perché i suoi pensieri legati a ciò che ha udito hanno avuto un impatto devastante su di me.
Dovrebbe provare ira nei loro confronti, perché lo hanno insultato pesantemente e, ancora peggio, lo stanno facendo sicuri di non essere uditi proprio dal diretto interessato, ma in realtà Yusaku prova solo una paura atavica che lo divora dall'interno, sinceramente sconcertato per il futuro che lo attende, così cupo e vuoto da lasciarlo spiazzato.
Senza contare che lui per primo non trova giustificazione alcuna per il se stesso del futuro e i suoi comportamenti tanto cinici e maleducati.

(Apro giusto una parentesi: il soprannome “Mr Robot”, per quanto dispregiativo possa essere nel contesto in cui è stato pronunciato, l'ho molto apprezzato. Non so se fosse solo in riferimento al fatto che Yusaku ormai non prova più emozioni e si comporta proprio come un robot oppure è una citazione all'omonima Serie TV che parla proprio di informatica e della tirannia delle corporazioni finanziarie, ma in ogni caso mi è piaciuto davvero tanto!)

Quello che invece non sapeva, Yusaku, era che Yusei era capace di comprendere ogni suo sentimento. → ECCOLA QUI, la frase che tanto volevo citare. L'ho A M A T A con ogni fibra del mio essere. Ora, è vero che in questa storia si basa sul fatto che Yusei, essendo uno Spirito che ha già visto il futuro di Yusaku, riesca a comprendere tutto il suo sgomento riguardo quel cambiamento così radicale, però ho percepito tante di quelle vibes da BROTP che non puoi immaginare, cioè, con questa frase ho tipo toccato il cielo con un dito e per questo ti ringrazio un sacco *^*

Scoprire quello che sarà il punto cardine che in futuro cambierà così tanto Yusaku è stato davvero interessante.
Mi è piaciuto l'accento che hai posto sul fatto che non sarà il denaro in sé a corromperlo, bensì una posizione di rilievo, la più alta fra tutte nella piramide gerarchica di cui fa parte.
Ora come ora Yusaku è sì misantropo, ma non ha mai superato certi limiti.
Nonostante tutto, infatti, ci sono delle persone che gli vogliono bene, che pensano a lui e che hanno avuto anche l'opportunità di colorargli un po' tutte quelle giornate grigie e cupe della sua vita.
Nel futuro, invece, dopo aver aperto la sua azienda informatica, ecco che qualcosa cambia: inizia a dedicarsi interamente al lavoro, praticamente diventando un tutt'uno coi computer e tramutandosi lui stesso una sorta di automa, un essere umano definito tale solo perché svolge le normali azioni che lo portano alla sopravvivenza giornaliera (come mangiare e bere), senza però avere più delle interazioni genuine col prossimo.
E se già Yusaku nel presente fatica a interagire col prossimo, nel futuro diventa un vuoto totale su tutti i fronti.
Il fatto che nel presente ancora non sia affascinato da questo lato oscuro del potere lo fa riflettere in maniera lucida, perché chiunque avrebbe da ridire su una persona che si comporta come fa il se stesso del futuro – Yusaku stesso si autocritica, tanto per dire! –, ma nel momento in cui si lascerà completamente soggiogare dalle sue ambizioni, dimenticherà ogni tipo di sana autocritica che lo aiuterebbe a frenarsi in tempo, a non commettere quel madornale errore – cosa che non succede nel presente anche perché, per l'appunto, lui non occupa ancora alcuna posizione di rilievo e anzi, come semplice studente universitario si deve adeguare ad altri tipi di autorità.
Sinceramente parlando, il concetto che hai messo in luce con quelle poche battute scambiate sul finale con Yusei apre una discussione immensa e molto, ma molto interessante.
Mi è davvero piaciuto e ti faccio tanti complimenti per questo.

Niente, io ho davvero amato Yusei e Yusaku in questo capitolo, nonostante le loro interazioni siano state un po' “fredde” a causa delle circostanze – dopotutto Yusei è uno Spirito e sta solo svolgendo il suo lavoro, mentre Yusaku è ancora un po' troppo razionale per rendersi conto di certe cose –, sono comunque molto felice che Yusei sia riuscito a smuovere qualcosa in lui, qualcosa che, sono certa, porteranno avanti anche gli altri due Spiriti che arriveranno nel corso della notte e che non vedo l'ora di scoprire.

Da amante del caffè, ho molto apprezzato la spiegazione legata ai suoi effetti.
E caffè a parte, ho provato una sorta di tenerezza mista a malinconia nel vedere che “l'ombra” di ciò che Yusaku sarà in futuro – se non cambierà qualcosa – già aleggi nella sua vita, dato che quella sera e anche quelle precedenti non aveva nemmeno mangiato e si era accontentato di una misera tazzina di caffè – torniamo quindi a quelle azioni tipicamente umane che provvedono alla sopravvivenza.
Poi niente, è stato troppo caruccio quando tutto impettito ha esclamato di non essere una persona così orribile e di non essere solo perché insieme a lui ci sono Yuma e Yuya.
Certo, prima o poi dovrà lasciare quell'appartamento e già pensa che per come è fatto con ogni probabilità troncherà i rapporti con Yuma e Yuya, riportandoci proprio al suo futuro in cui non ha più nessuno… e niente, soffro again.

Anzi, a pensarci bene lui era sempre stato uno che aveva il terrore di essere di troppo: preferiva prendere le distanze per primo, piuttosto che porsi il dubbio di essere invadente. → non potevo non citare anche questo pezzo perché cavolo, è Yusaku, è lui in tutto e per tutto. Il suo non voler essere di troppo per paura di risultare invadente già lo limita molto nella vita di tutti i giorni perché prova la costante sensazione di non essere adatto a stare in mezzo alle persone, di non avere nulla di positivo da offrire. Più Yusaku di così non si può – anche se dovrebbe un po' rivedere tutta questa negatività riguardo la sua persona, perché in realtà ha tanto, tantissimo di positivo da offrire.

Penso di aver detto tutto e OMMIODDIO QUANTO CASPITA HO SCRITTO??
Ti chiedo scusa per questo papiro immenso, sul serio, non pensavo di straparlare (o strascrivere? Che non penso nemmeno esisti come parola, ma dettagli) così tanto, spero di non averti tediata troppo con tutti i miei ragionamenti e le mie elucubrazioni ç.ç
Però, davvero, ho amato questo capitolo con ogni fibra del mio essere, leggerlo è stato un vero piacere ed era davvero da tanto che il capitolo di una storia non mi dava la spinta per una recensione tanto articolata, quindi GRAZIE davvero per avermi intrattenuta e appassionata così tanto *^*
Spero di passare presto anche dagli altri capitoli, sempre nella speranza di non doverti fare aspettare sessanta ere geologiche prima della prossima recensione ç^ç
Complimenti e ancora tanti auguri di Buon Natale!

M a k o

P.S.: appena avrai tempo – e soprattutto voglia –, vorrei chiederti una cosa in privato, sperando di non risultare inopportuna con la mia domanda (!), no perché è l'ultima cosa che vorrei capitasse e spero davvero di non risultare invadente con ciò che vorrei chiederti ç^ç

Recensore Master

{La mia prima recensione dell'anno \(*^*)/}

Ciao ^^
Era da un – bel – po' di tempo che desideravo dedicarmi come si deve a questa storia, quindi quale occasione migliore se non inaugurare il nuovo anno con la recensione al primo capitolo?
Innanzitutto: buon anno! Nella speranza che si riveli meno disastroso di quello precedente – vado in punta di piedi con le considerazioni, non si sa mai.
Sono davvero felice che la primissima storia nel fandom di VRAINS sia stata proprio questa e per due motivi in particolare – contando anche il fatto che è scritta molto bene, ovviamente.
Il primo è che ti sei rifatta a “Canto di Natale” di Charles Dickens riflettendo la rivisitazione del racconto su Yusaku e già solo per questo io implodo letteralmente per l'emozione perché non solo l'ho trovato molto azzeccato, ma è l'unione perfetta di due cose che amo – il racconto e il personaggio – e quindi insomma, è sempre bello trovare qualcosa che rispecchia quelli che sono i tuoi gusti o comunque i tuoi piccoli desideri.
E poi… il Trouble Trio. No okay, allora, momento – perché non so se anche altri lo chiamano così, lol: Yusaku, Yuma e Yuya.
Sul serio, immaginarli insieme mi fa pensare troppo a un “Trouble Trio”, magari con Yuma e Yuya che appunto combinano COSE e Yusaku che si fa – più o meno – carico di tutto, e poi diciamocelo, come protagonisti della nuova generazione di YGO farebbero faville se messi insieme – non spero ancora come una povera illusa, dopo quasi undici anni, in un Movie crossover in stile “Bonds Beyond Time” con la nuova generazione, assolutamente no.
Comunque, ho ADORATO ritrovarli tutti e tre insieme in questo primo capitolo. E il modo in cui li hai descritti mi ha emozionata tantissimo perché è proprio come tendo a immaginarli e quindi mi ha fatto stra piacere poter leggere qualcosa a riguardo.
Prima di passare a Yusaku (quantomeno più nello specifico), vorrei soffermarmi su Yuma e Yuya e al modo in cui li hai descritti e caratterizzati durante il capitolo. Oltre al fatto che li ho proprio amati – e li amo pure come coppia, quindi ho pure delirato il doppio anche solo leggendo di loro due come coinquilini (come sto messa ahahah) –, mi è piaciuto tantissimo il modo in cui attraverso loro – e soprattutto grazie a loro – si ha modo di conoscere Yusaku e quella che è la sua vita, o quantomeno la sua routine durante il periodo vissuto insieme – e non – a loro.
Yuma e Yuya sono così dolci, sempre presenti per gli altri… vedono nell'amicizia qualcosa di prezioso e puro e sono sempre in prima linea quando si tratta di aiutare il prossimo. La loro empatia sicuramente cozza con quella che è la chiusura emotiva di Yusaku, ma non per questo per “cozzare” deve essere inteso qualcosa di negativo, anzi. Proprio come in questo caso, dove Yuma e Yuya tutto si sono rivelati tranne che sgradevoli per Yusaku.
Si sono dimostrati “problematici” sotto certi punti di vista, certo, ma nulla di irrimediabile; insomma, nonostante discutano animatamente per qualsiasi cosa e non sappiano cucinare, così come tendono a non pulire, a cacciarsi nei pasticci e a ritrovarsi con fasciature praticamente OVUNQUE, possiamo dire che hanno anche dei difetti!
Scherzi a parte, mi è piaciuto il modo in cui hai marcato su queste cose, perché alla fine non dico nemmeno che Yuma e Yuya se le possano permettere (perché comunque mettere un po' la testa a posto fa sempre bene), ma sono comunque elementi che li rendono speciali, li rendono loro. Yuma e Yuya sono loro anche per questo, per essere così vivaci e colorati, per essere un guizzo di calore e positività nelle vite altrui. E Yusaku non è esente da tutto ciò, anzi, Yuma e Yuya diventano effettivamente parte di lui, delle sue giornate, della sua silenziosa quotidianità.
Diventano, in un certo senso, una sorta di supporto, una costante, qualcosa che quasi getta Yusaku nel panico e nello sconforto se viene a mancare. E questa cosa mi ha stretto il cuore e addolcita allo stesso tempo; nel realizzare ciò, ti giuro, mi sono emozionata tantissimo.
Un'altra cosa che ho adorato è sicuramente il fatto che sia Yuma che Yuya abbiano le idee ben chiare su ciò che vogliono fare nella vita: l'idea che entrambi vogliano seguire le orme genitoriali a modo loro la trovo così perfetta nella loro caratterizzazione che per il momento la nota “OOC” non l'ho proprio sentita – e sinceramente nemmeno per Yusaku.
È bellissimo sapere che Yuma voglia diventare archeologo e viaggiare e scoprire così come è bellissimo sapere che Yuya si sta impegnando tanto per affermare nel mondo dello spettacolo la sua personalità e non quella che viene vista come l'ombra del padre – o peggio ancora, semplicemente gli strascichi di ciò che è il grande Yusho Sakaki.
Davvero, mi sono piaciuti tantissimo. E poi sono così carini insieme… ship personale a parte, intendo anche con Yusaku, in particolare per il modo in cui hanno interagito.
E arriviamo proprio a Yusaku, il protagonista di questa storia, un ragazzo che ha tanto da fare durante l'intera giornata e che spesso e volentieri si rintana nel proprio silenzio tra computer, codici binari e libri di testo. Ingegneria Informatica non è certo una passeggiata, la borsa di studio diventa un traguardo sempre più vicino e Yusaku non sembra pensare ad altro se non quello, infatti, quasi sicuramente, se Yuma e Yuya non lo avessero interrotto dal suo lavoro frenetico per salutarlo prima della loro partenza, dubito fortemente che Yusaku si sarebbe concesso anche solo una pausa di due minuti.
Di Yusaku sappiamo già diverse cose e le sappiamo grazie ai cambiamenti che sono avvenuti nella sua vita da quando ha incontrato Yuma e Yuya che considera amici a tutti gli effetti al pari di una benedizione, perché prima di loro non ne ha mai avuti. Perché prima di loro Yusaku ha vissuto un passato che non vuole ricordare, qualcosa dal quale vuole staccarsi completamente. Perché, addirittura, se fosse stato il ragazzo che era in passato, probabilmente con Yuma e Yuya non sarebbe mai arrivato neanche a quel punto, in quel momento in cui i due ragazzi gli dimostrano tutto il loro affetto (e anche la loro apprensione) invitandolo ad andare con loro (o con Yuma, quantomeno) per le feste natalizie e gli lasciano i due regali che hanno acquistato per lui.
E Yusaku si danna, perché non è riuscito nemmeno a pensare a un gesto tanto semplice come l'acquisto di un pensierino per loro, anche solo un sacchetto di dolcetti (e sì, concordo sul fatto che Yuma e Yuya ne sarebbero stati felicissimi, i loro palati soprattutto lol) e in lui si fa spazio il desiderio di ricambiare il prima possibile.
In ogni caso, Yusaku non è già più quello che le voci dicono sul suo conto. O meglio, ha già mosso i primi passi per non esserlo più. E tutto quello che è accaduto con Yuma e Yuya (QUANTE CASPITA DI VOLTE HO SCRITTO “YUMA E YUYA” NEL CORSO DELLA RECENSIONE, aYuto – no okay, questa era pessima, SCUSA) ne è la prova inconfutabile.
Se con loro due Yusaku ha già avuto modo di muovere i primi passi verso una nuova realtà, nuove consapevolezze e nuovi punti di vista, con quello che accadrà nei prossimi capitoli sicuramente si spingerà ancora più oltre, fino ad arrivare al compimento di quello che sarà il viaggio del suo cambiamento. E già non vedo l'ora di proseguire, anche perché hai concluso il capitolo con una frase che sicuramente invoglia nel proseguimento della lettura.
E… niente, io credo di aver scritto fin troppo, mamma mia quanto sono prolissa nell'esprimere i concetti… spero con tutta me stessa di non averti tediata, davvero, mi sono un bel po' lasciata prendere la mano e riesco a fermarmi solo ora!
Ti ringrazio per questa piacevolissima lettura, spero di leggere presto anche gli altri capitoli ^^
Auguri ancora per il nuovo anno!

»Amethyst«

Recensore Master
13/01/19, ore 20:16

Scusa l'immane ritardo, non avevo intenzione di farti attendere tanto, men che meno saltare la recensione di un capitolo per arrivare subito qui, ma volevo subito arrivare qui. Yusaku avrebbe avuto il diritto di vendicarsi per quanto gli é stato arrecato - ed é una novità nell'universo di Yugioh poiché il buon cuore che tutto perdona é una prerogativa dei protagonisti, bene o male -; certamente é una ferita che non avrebbe mai voluto veder scoperta da tre spiriti natalizi che tutto gli hanno dato tranne che un sonno conciliatore - per un attimo ho shippato da morire il piccolo Yugi con Atem, ma questi sono dettagli -, ma alla fine è stato bello vedere Yusaku e Takeru di nuovo insieme. Il secondo ha altrettante pecche nella sua vita, ma confido che entrambi possano riprendere in mano quanto lasciato in sospeso. Mi spiace ancora di averci impiegato tanto. Ti mando un mega bacione!

Recensore Master

Judai in versione spirito natalizio con un curriculum di vandalismo é più azzeccato di Yusei, ma forse perché a lui il rosso dona maggiormente e il suo carattere si confà al ruolo. Mi piace la relazione fra Takeru e Yusaku e provo un po pena per quest'ultimo: dopo quanto passato, Takeru ha ancora una famiglia ma Yusaku invece non possiede alcun ricordo, é quanto di più simile a una cartella perduta in un archivio polveroso. Penso proprio di sapere chi sarà il terzo spirito ma preferisco gustarmi il tutto con calma. Un bacione!

Recensore Master

Yusei nei panni dello spirito del Natale futuro? La cosa mi é parsa fattibile solo perché ieri sera mi sono mangiata una pizza al salamino piccante, niente droga allucinogena come Yusaku sostiene...o Mr Robot. Ha i tratti dell'antagonista il caro Yusaku e sappiamo le sue ragioni e lo shippiamo comunque con Revolver - e io crudele lo faccio diventare donna giusto perché non c'è mai fine al sadismo -, ma qui é davvero un robot senza cuore. Lavorare a Natale?Ceeerto....Se lo chiedono a me gli.mando tanti saluti. E siamo solo all'inizio! Programmo di leggerr domani un altro capitolo...Se il.cibo non mi uccide! Buone feste!!!!

Recensore Master

E dimmelo, benedetta ragazza, che hai pubblicato questa perla! E dire che vengo ancora qui su efp, ma soltanto cliccando sul tuo profilo ho potuto constatare l'esistenza di questa bellissima novità. Tu dovrai accontentarti di Hell's Road se mi riesce; la shot della collection slittera' più avanti, quest'anno non posso fare a meno per le.ragioni che.ti.ho già decantato. Ok, sono molto curiosa di leggere le future disavventure di questo Yusaku diligente, serio, staccanovista, che manco lo chiede di.finire nei guai: a dispetto dei suoi coinquilini, lui non è una calamita per i guai. Leggerò e recensiro' in un tempo che possa passare per accettabile, ma.sappi che ora so di questa storia e quindi entro la fine della settimana ti troverai ancora qualcosa. Buona vigilia!!!