Recensioni per
Fragile
di Spoocky

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/01/21, ore 19:34
Cap. 1:

Ciao.

Tu devi sapere che io sono fan dell'Hurt/Comfort e non sapevo che fosse diventata una categoria, l'ho scoperto e ho cercato tutte le storie che ne parlavano. E ci sono solo le tue praticamente, ahaha!

Ad ogni modo, non ho frequentato il sito per anni proprio perchè ho avuto un litigio sulla seconda guerra mondiale che è sfociato in cose poco edificanti che non starò a narrarti.

Sono molto felice che ci siano autori che finalmente narrano di tedeschi UMANI e non psicopatici.

Alexander mi ha fatto davvero pena, i suoi sentimenti per Fredi sono puri e innocenti e non sopporterebbe di vederlo corrotto dalla guerra. Però non avrebbe dovuto suicidarsi dopo avergli detto la verità. Come pensava che l'avrebbe presa? Ne esce completamente distrutto, povero.

Una storia breve, ma allo stesso tempo incisiva e tragica. Complimenti.

Recensore Master
22/04/19, ore 22:09
Cap. 1:

Ciao di nuovo, Spooky.
Ogni tanto, come vedi, faccio un giro da queste parti e devo dire che a ogni giro ci guadagno un bel po’. Questa storia finisce di corsa tra le preferite (e insieme alla storia ci finisci anche tu) per la grazia, la sensibilità profonda e al contempo misurata con cui hai saputo narrare questo breve, tragico spaccato di vita al fronte: grazia, misura, equilibrio e al contempo assenza di retorica. con poche frasi ci fai entrare nell’anima di questi due soldati, Friedrich e Alex, ci narri la speranza del primo e i turbamenti del secondo, che lo condurranno a un gesto estremo. Alex non dice, Friedrich intuisce e sa velare con rispetto maturo. Un piccolo gioiello, che mostra la realtà della gerra di trincea per quello che è - paura, freddo, inquietudini che diventano malessere insopportabile. Grazie davvero per averla pensata e scritta. A presto.

Recensore Master
15/02/19, ore 18:52
Cap. 1:

Ciao carissima^^
Tristissimo, davvero, questo breve frammento.
Parli della guerra senza fronzoli, con un tono disilluso, pervaso d'angoscia e di accettazione di ciò che ormai sembra ineluttabile: la morte, la desolazione, la perdita dell'umanità.
Doveva essere davvero terribile la vita dei soldati al fronte, buttati nel fango a sparare senza sosta, con questi ufficiali che abbaiavano ordini mantenendosi nelle retrovie.
Ed è davvero triste la dichiarazione di Bauman, un brevissimo momento d'amore che viene stroncato sul nascere, prima del colpo fatale.
Una storia molto sentita, che suscita molte riflessioni.
Complimenti!
(Recensione modificata il 15/02/2019 - 06:52 pm)

Recensore Master
21/01/19, ore 11:50
Cap. 1:

Mentre leggevo sono tornata con la mente alle trincee della prima guerra che ancora resistono sulle Alpi, camminamenti e gallerie scavati in cui a stento ci si riparava e attorno le conche causate dalle bombe che i decenni non hanno ancora colmato e ancora trasmettono una sensazione di disperazione. È stato difficile scrivere questa storia per te? Perché per me è pura sofferenza cercare di mettermi nei panni di quei giovani soldati che spendevano la loro vita in precario equilibrio fisico e mentale combattendo una guerra agli ordini dei superiori e tu hai reso benissimo la drammaticità della situazione. E sei riuscita e a bilanciarla con tocchi di cameratismo, cura e amore. Sono davvero colpita!

Recensore Master
23/12/18, ore 20:25
Cap. 1:

Buona sera.
Un testo molto triste, purtroppo.
La disumanità della guerra è stato qualcosa che ha veramente sconvolto generazioni di ragazzi...
Resta tanto dispiacere. Non bisogna dimenticare mai.
Buona serata e buone imminenti festività :)

Recensore Veterano
22/12/18, ore 19:28
Cap. 1:

Buonasera! 
Non sono solita recensire, benché meno su questo fandom - anche a leggere, sto battendo la fiacca - ma la tua storia meritava davvero di essere considerata, e non solo da me. 
Mi ha intenerita e rattristata allo stesso tempo: è una narrazione cruda, che però non disturba; anche il linguaggio a tratti colorito usato dal giovane evidenzia il suo malcontento, il suo essere giunto al limite della sopportazione. Fritz è una stellina luminosa in mezzo al fango della trincea e il fatto che il protagonista abbia preferito togliersi la vita davanti alla consapevole che colui che amava si sarebbe spento, beh, mi ha sinceramente commossa. 
Mi è piaciuta anche la critica rivolta ai fautori del conflitto che, a contrario dei soldati, si tengono ben lontani dalla guerra, non vengono logorati fisicamente e psicologicamente dai suoi orrori e, il più delle volte, compaiono solo alla fine per fare il bel discorsetto alle vittime ( che loro stessi avevano gettato tra le braccia della morte ). 
Non l’ho trovata per nulla disturbante, anzi, ti faccio i miei complimenti per aver reso il tutto molto più realistico e credibile. 
Alla prossima, 
Duncney 

Recensore Master
22/12/18, ore 17:39
Cap. 1:

Ciao carissima^^
Ma perché un Autore deve preoccuparsi tanto che la sua storia non sia disturbante? Parli di guerra, non potrà certo essere infarcita di minipony e fiorellini, chi non ha voglia di leggere può non farlo.
Voglio lanciare una campagna: basta con gli autori che si scusano per aver "offeso" i lettori!!
Sclero a parte, eccomi a farti i complimenti per questa storia che mi ha ricordato vagamente Remarque e i suoi momenti di lirismo. Come i suoi scritti, anche la tua storia è intrisa di un senso di morte, di fine, di qualcosa che tanto non potrà che andare male. C'è un'atmosfera crepuscolare, cupa, e anche il piccolo attimo di amore che ci descrivi, poetico e tenero nella sua ingenuità fresca, viene inesorabilmente soffocato sul nascere, come a dire che in quel luogo non c'è speranza, non c'è salvezza, non c'è niente.
Mi permetto di conisgliarti "tempeste d'acciaio" di Ernst Jünger, una lettura che potresti trovare interessante.
Come sempre complimenti e alla prossima!^^