Recensioni per
Hecubam reginam
di meiousetsuna
Buonasera mia cara! Adoro questi tuoi racconti storici, curati fino al più infinitesimale dettaglio (il pollo e i pasticcini alla crema!) e capaci di rendere viva, palpabile la storia. |
Stupenda questa storia, scritta divinamente, sembra uno stralcio tratto da un romanzo!! Devo farti i complimenti perché ci sai davvero fare con le parole. Lo svolgimento mi ha emozionato tantissimo, un crescendo di emozioni che passa attraverso il flashback dell'incontro tra la regina e Cagliostro (la previsione mi ha davvero angosciato) fino alla fuga. Devo dire che il triste epilogo della famiglia reale mi ha sempre lasciato una certa amarezza, invece tu poni un'alternativa, forse non tutto è perduto, forse tutto può ancora volgere in un altro modo e lasci uno spiraglio aperto a nuove interpretazioni, a nuovi mondi che devono ancora essere battuti. |
TERZO POSTO, CON UN TOTALE DI 48/50 |
Ciao carissima, e ben ritrovata con questa storia che ci fa incontrare la regina Maria Antonietta in fuga, e una soluzione improvvisa che si profila all’orizzonte. Molto originale l’idea di affidare la sua salvezza nientemeno che al conte di Cagliostro, personaggio controverso e ricco di luci e ombre. Sinceramente, ignoravo il fatto che i due si fossero mai incontrati, ora invece spulciando qua e là ho scoperto che il conte era stato implicato nel famoso “affare della collana”. Qui, però, veste i panni dell’occultista in senso stretto, in grado di leggere il futuro e di interpretare i segni di quel cielo che per la Regina (e per tutti noi, comuni mortali) è in realtà indecifrabile, se non addirittura “muto e freddo, insensibile alle piccole vite degli uomini sotto di sé”. La vita di Maria Antonietta pare svolgersi all’insegna di profezie misteriose (il suo destino sarà legato a quello della prima persona che incontrerà sul suolo francese) ovvero decisamente negative (la visione della lama sullo specchio d’acqua). Alla Regina non resta che affidarsi, stavolta non in virtù del fascino dell’occulto ma per la salvezza della sua famiglia. Su tutta la vicenda regna un senso di precarietà che è ben riassunto dal titolo particolarmente azzeccato: Hecubam reginam, come a dire che la ruota gira e non si può fare affidamento su eventi e situazioni che, da un momento all’altro, possono cambiare in quanto tutto è soggetto al cambiamento. I buddhisti parlerebbero di “impermanenza”. |
Buona sera. |
Prospettiva insolita, sarebbe bello se ci fosse un seguito per vedere cosa sarebbe successo dopo la Rivoluzione ai personaggi sopravvissuti... |