Ciao. ♥
Oggi, a orari a dir poco improponibili, sono stranamente in vena di recensioni, quindi eccomi qui a commentare questa storia che ho puntato da non so quanti mesi.
Ho adorato l’introduzione iniziale alla nuova vita di Shiho, il fatto che lei sia tornata adulta (capito, Aoyama?) e che questo abbia influito sul suo rapporto con Shinichi. Mi azzardo a dire che, pur essendo una Shiho/Rei, è comunque presente una sorta di onesided!ShinShiho – ma non vorrei star cannando alla grande? Non so, dimmelo tu!
Trovo la tua Shiho sempre IC e Rei non è da meno. È un personaggio che definire complicato è dire poco; come ribadito anche in uno dei primi capitoli (almeno mi pare fosse uno dei primi) di ZTT, è come se avesse una triplice vita. Un minuto prima è un agente segreto che potrebbe ucciderti con uno stuzzicadenti, quello dopo ti offre un caffè al Poirot con un sorriso a trentadue denti.
Diciamo che più di una volta mi ha dato l’impressione che i suoi sorrisi non fossero sempre veri, che fossero più una presa in giro, ed è la stessa Shiho qui a notarlo. Comunque è proprio così che mi aspetto che Rei si rivolga a Shiho, della serie: «We, ho quasi rischiato di farti saltare in aria, ma tutto a posto, vero, Shiho?»
No, ok. Non proprio così. Però comunque Rei è uno che prende facilmente confidenza. Ho amato che Shiho gli abbia rinfacciato la questione di sua madre.
La “seconda parte” della fic è ancora più bella. Mi piace come ti abbia individuato in entrambi i personaggi la necessità di lasciare andare il passato per “rinascere”, con la differenza che Rei comunque l’ha già fatto, a differenza di Shiho che, invece, ancora non sa bene come muoversi. Del resto per lei tornare a essere Shiho Miyano non deve essere facile, e a parte il professore e Shinichi non ha chissà quante conoscenze cui rivolgersi. *ripensa alla famiglia che non sa di avere, ammicca ad Aoyama*
Il giovane fece tanto d’occhi, spiazzato per un istante. Si riprese presto. «È un appuntamento?» indagò, lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi. «Lo sembra».
«Una visita, nient’altro» replicò Shiho, le labbra increspate. «Se sarai un bravo paziente, potresti meritarti anche un tè» azzardò.
«Addirittura!» esclamò Rei ridendo. Si abbassò, portando gli occhi alla sua altezza; Shiho fece del suo meglio per non tentennare. «Non credo di poter rifiutare un’offerta così cortese».
Mi è concesso dire che ho rischiato di urlare?
Non so, amo questo passaggio.
Una dei miei più grandi timori è quello di rendere i dialoghi troppo macchinosi, irrealistici, e una delle cose che apprezzo di questa storia è proprio il fatto che il botta e risposta tra Rei e Shiho è fluido, scorre che è una meraviglia.
Grazie mille per questa storia, non mi stancherò mai di ripetere che il content su Shiho non è mai abbastanza. ♥
Un saluto, alla prossima! |