Ciao ^^
Sono qui per l’ABC delle recensioni.
Innanzitutto, perdonami il piccolo OT, ma mi ha colpita molto una frase che hai inserito nella biografia: “i personaggi non sono di nostra fantasia, ma le storie sì.” Scrivendo quasi esclusivamente fanfiction, mi ci ritrovo molto; è vero, i personaggi non ci appartengono, ma le storie che ci inventiamo per loro, i modi in cui li facciamo muovere, sono frutto della nostra fantasia, delle nostre esperienze, del nostro sentire. C’è qualcosa di profondamente personale nelle storie che raccontiamo, e non è una cosa da prendere alla leggera, perché ci vuole coraggio ad esporsi così tanto davanti al resto del mondo (in fondo, scriviamo anche per essere letti, giusto?).
Ma veniamo alla storia vera e propria, che mi è piaciuta moltissimo. Oltre ad essere scritta con uno stile ricercato e a tratti davvero poetico, ha una forza evocativa molto forte, perché, per il tempo della lettura, mi è sembrato di essere accanto al protagonista, a camminare al chiaro di luna in compagnia di questa creatura che sembra essere la reincarnazione di una dea antica e lontana, una novella Selene che vaga sulla terra alla ricerca del suo amato Endimione. Mi è piaciuto moltissimo il contrasto tra la nota introduttiva, che enuncia con un linguaggio prettamente medico l’origine e gli effetti della malattia di cui è affetta la ragazza, e il tono sospeso, onirico, in bilico tra la realtà e la fantasia che hai dato all’intera narrazione. L’atmosfera che hai creato è soffusa, quasi impalpabile, mi sono immaginata sabbia bianca e una luna immensa che troneggia in cielo, bagnando il mare calmissimo coi suoi raggi d’avorio. Una “luce candida”, appunto. La voce della ragazza è intrisa di dolore e di una malinconia struggente (bellissimo il passaggio in cui esprime il suo insopprimibile desiderio di far suoi tutti colori del mondo), ma all’orecchio del giovane che la incontra deve sembrare il suono più melodioso e seducente sulla faccia della terra, e non c’è da stupirsi che se ne senta irrimediabilmente attratto, tanto da avvicinarsi a lei e avere l’ardire di toccarla e baciarla.
Ma come ogni sogno che si rispetti, la ragazza in un istante scompare, e il protagonista sa già che non la potrà più rivedere, se non nei ricordi – che d’ora in avanti tingeranno di dolore le sue notti, dolore per qualcosa che ha appena sfiorato ma che subito gli è svanito fra le dita - , o riflessa nel volto pallido della luna.
Sono rimasta molto colpita da questa storia, seppur breve – e non devi assolutamente intendere questa annotazione come qualcosa di negativo, io prediligo le storie brevi, e ammiro sempre tantissimo chi, in poche parole, è in grado di racchiudere universi interi -, mi ha sinceramente emozionata **
Complimenti quindi, e alla prossima!
Un bacio :*
padme |