Recensioni per
L'Uomo Fatale (In revisione)
di NyxTNeko

Questa storia ha ottenuto 192 recensioni.
Positive : 192
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/03/20, ore 07:28

Buongiorno.
Pare che i fratelli Bonaparte fossero destinati a fare pasticci, l'uno dopo l'altro, e che effervescenza!
Tra l'altro i tre più grandi hanno proprio un carattere simile, in un certo senso; anche se Giuseppe sembra quello un po' più ragionevole, comunque quando si lasciano andare, si lasciano andare e basta xD :)

Recensore Master
23/03/20, ore 07:39

Buongiorno.
La Francia ha cambiato Napoleone, tanto tanto, continuo a notarlo!
Adesso abbattere Paoli diventa come una questione di onore, oltre appunto all'onore più stretto dovuto a tutti i vari confronti di diverso genere, si deve anche evitare che le altre nazioni ancora governate in modo assolutistico mettano lo zampino nella questione della Corsica, ma anche in quella francese.

Nuovo recensore
20/03/20, ore 12:02

Rieccomi, dopo che il sito mi aveva cancellato la recensione. Spero che questa arrivi.
Dicevo, finalmente dopo qualche capitolo rivediamo Carlo, che torna a casa dalla Francia e rivede, anche se per poco,la sua famiglia.
Il rapporto tra lui e Letizia è già stato esplorato nei capitoli precedenti, quindi non mi ci dilungo, ma qui la novità è rapporto col giovane Napoleone. Credo sia la prima volta che vedo questi die personaggi interagire a tu per tu, da soli. Mi è sembrato un colloquio molto schietto e sincero, da cui emerge la profonda stima reciproca che questi personaggi provano l'uno per l'altro.
E poi, ultima scena, la partenza dalla Corsica. Dopo soli 5 capitoli termina qui un primo grande capitolo nella vita di Napoleone. L'infanzia e l'adolescenza sono ormai terminate e ora sarà costretto a diventare adulto. Vedremo come affronterà le nuove sfide che la vita gli porrà di fronte.
Alla prossima :)

Recensore Master
16/03/20, ore 06:49

Buongiorno.
Per la Francia, la Corsica adesso non ha particolari priorità.
Napoleone ha avuto fortuna, se la monarchia avesse continuato assieme a un certo potere assoluto, non avrebbe avuto tanto margine di libertà o di emergere.
Adesso, lontano da quel che sta accadendo sul continente, se ne sta a guardare e a imparare.

Buongiorno.
Ecco che la furia di Napoleone si riversa anche tra le mura domestiche.
Paoli è un buon campo di addestramento, l'uomo ha più esperienza e nelle trame e negli inganni è forse al momento più avvantaggiato forse anche della Francia stessa, dove c'è un caos turbinoso.
Sicuramente è una notevole prova per Bonaparte.

Nuovo recensore
03/03/20, ore 07:31

Ecco un capitolo che, senza saperlo, attendevo di leggere, prima o poi. Quando leggo opere storiche, o comunque ambientate in contesti in cui le battaglie e i combattimenti sono portati avanti con spade e armi simili (come anche i fantasy, per dirne una), faccio sempre attenzione al modo in cui tali combattimenti vengono descritti, forse anche perché sono il mio tallone d'Achille quando si tratta di scriverli haha! Ci sono autori che li lasciano alla fantasia del lettore, dicendo semplicemente che "le spade si incrociarono più e più volte", creando quell'aura un po' mistica attorno ai due contendenti, e poi ci sono autori che, come hai fatto anche tu in questa piccola schermaglia tra fratelli, descrivono le azioni in maniera più minuziosa, col rischio però di risultare difficili da seguire o, peggio, incoerenti nelle coreografie. In questo caso, sono stato contento di aver avuto modo di leggere una sequenza di azioni chiara, coerente e ben pensata. Sono quasi riuscito a vederla svolgersi davanti agli occhi, come fosse un film. Complimenti, non vedo l'ora di leggere le prossime.

Ma d'altronde, un tale livello di dettaglio era necessario, almeno in questo caso, dato che il punto focale di questo capitolo è la diversità e l'unicità, se vogliamo, di Napoleone rispetto agli altri, esemplificate dalla sua preferenza per la mano sinistra. Io personalmente uso la destra, ma ho sempre trovato affascinanti i mancini. Tendono ad essere persone più "libere" spiritualmente e mentalmente, creativi e attenti in modo diverso nei confronti del mondo, e le tue descrizioni non solo di Napoleone, ma anche di tutti gli altri personaggi storici mancini, da Leonardo a Newton, rendono benissimo questo aspetto.

E questo mi porta all'ultimo punto che volevo menzionare di questo capitolo, e cioé la crescita culturale e intellettuale del giovane Napoleone, che oltre al fisico allenava anche la mente. D'altronde, mens sana in corpore sano, no? Haha! Seriamente, però. Questo è l'ennesimo esempio di come la cultura possa davvero elevare le persone. Non è un'affermazione che faccio a cuor leggero, giusto per screditare studi scientifici. Anzi, io stesso apprezzo moltissimo le materie scientifiche e se posso cerco di tenermi aggiornato anche su quel fronte, ma la cultura umanistica è ciò che davvero rende le persone la versione migliore di sè stessi. In fondo, nel mondo di oggi come anche allora, entrambe queste tipologie di discipline sono essenziali per il funzionamento della società ma anche dell'individuo e davvero non comprendo come molti possano pensare, al giorno d'oggi, che solo le materie scientifiche siano realmente "importanti". Bah.

In ogni caso, anche questo era un ottimo capitolo. Ci vediamo al prossimo! :D

Nuovo recensore
03/03/20, ore 07:04

Rieccomi! Anche qui vediamo i due "ometti" che crescono e, come prevedevo nella recensione precedente, si proteggono a vicenda, nonostante i punzecchiamenti. È davvero un bel rapporto e mi auguro che rimanga se non intatto, ma quasi. Il fatto che in questi primi capitoli Giuseppe sia un personaggio di primo piano al pari di Napoleone, però, mi fa pensare che sarà centrale anche nelle vicende successive e quindi ho la sensazione che questo idillio non durerà a lungo.

Idillio però non è forse la parola giusta, perché un altro aspetto importante di questo capitolo, ma anche della vita dei due fratelli, è il rapporto con l'autorità francese. Ancora in questo capitolo, anni dopo quella prima battaglia, i francesi vengono definiti "invasori", il che dimostra come i corsi ancora non abbiano ben digerito l'esito di quella battaglia, e a giudicare dalla situazione attuale dell'isola, mai l'hanno fatto. La cosa curiosa però, è che qui è proprio Napoleone il primo a provare questi sentimenti, al punto da infilarsi spesso in risse con i soldati francesi. Ironico, se pensiamo al fatto che di lì a qualche decennio sarà lui stesso a guidarli fino alle porte di Mosca. Come diceva un grande eroe che sicuramente non ho bisogno di nominare, verso l'infinito e oltre! ;)

Per il resto, Carlo è ancora in Francia e alla famiglia comincia a mancare. Personalmente non credo lo faccia di proposito. Almeno a giudicare dal quadro che di lui hai dipinto in questi primi capitoli, mi sembra che provi un grande affetto sia per i propri figli che per la propria moglie, quindi se resta lì sono sicuro che lo sta facendo anche per il loro bene. Ma in ogni caso, il fatto resta che anche loro hanno bisogno di lui. È l'ironia della vita degli uomini. Che genere incompreso che siamo hahaha!

Alla prossima! :D

Nuovo recensore

Con qualche ora di ritardo rispetto a quanto promesso, ma alla fine sono qui. Spero che il piccolo Napoleone non si offenda e butti giù dal letto anche me, giuro che ora sono sveglio! Hahaha

Tornando seri, anche questo è stato un bel capitolo. La prima parte, dedicata all'incoronazione dei nuovi re di Francia, appare come solo un piccolo assaggio del cataclisma che di lì a poco sta per abbattersi in quella corte. Se i miei calcoli sono esatti, quando scoppierà la rivoluzione, Napoleone sarà ormai adolescente e, data la sua maturità precoce, sarà sicuramente in grado di intendere se non tutto ciò che accadrà, ma sicuramente buona parte (giuro che non è una battuta hahaha ;) ). E visto che al momento il padre Carlo si trova proprio lì in missione diplomatica, mi chiedo se non avrà anch'egli un ruolo nella vicenda.

Pee il momento, però, il piccolo combinaguai è ancora un bambino e si gode la sua vita spensierata in Corsica. Quello che invece è un po' meno spensierato è Giuseppe. L'avevo detto che sarebbe finita così! Hahaha In fondo, però, come dici anche tu, si volevano bene, e questo è il bello di questi rapporti tra fratelli. Alla fine ci si fa male e si litiga, ma se lo fa qualcuno di esterno sono pronto a scommettere la mano destra che sia Napoleone sia Giuseppe si farebbero in quattro per proteggere l'altro.

Interessante poi notare come la famiglia si sia espansa ulteriormente, con altri due bambini e un quinto in arrivo. Contando anche i due già deceduti, siamo a sette. Come si vede che siamo in un'epoca senza contraccettivi, ma al di là di questo, la cosa che più mi stupisce è la forza (fisica, ma anche d'animo) di Letizia. Sopportare sette parti non è cosa da poco soprattutto se il suo carattere la spinge a fare cose come, esempio preso totalmente a caso, unirsi al marito in guerra mentre è incinta! Hahaha

Passo immediatamente al prossimo capitolo e ci risentiamo tra poco nella prossima recensione :)

Nuovo recensore
02/03/20, ore 02:46

"Credeva fermamente che qualcosa sarebbe cambiato per sempre in Corsica". Mai parole furono più ironiche. Certo, la nascita del piccolo Napoleone avrebbe cambiato per sempre le sorti del mondo, ma non quelle della Corsica, che è sempre lì in mano francese, nonostante i malumori. A volte il destino si diverte a fare di questi scherzi.

Ho adorato il quadretto del piccolo Giuseppe che abbraccia la pancia gonfia della madre e dice "Ti proteggo". Sono davvero curioso di vedere come si evolverà il rapporto tra i due fratelli, anche perché a quanto pare Napoleone ha già dimostrato fin da subito un certo caratterino irrequieto che di certo renderà difficile la convivenza, mentre invece Giuseppe sembra il tipo più pacato (e quindi destinato a subire, e io stesso ne sono l'esempio vivente, se si pensa al rapporto tra me e mia sorella hahaha!).

In ogni caso, il capitolo mi è piaciuto. Come dicevo un paio di recensioni fa, il mio timore principale quando mi approccio a un romanzo storico è che sia troppo "storico" e poco "romanzo". Qui invece non ho riscontrato per nulla questo problema, anche grazie all'inclusione di capitoli e scene come queste, che mettono un po' da parte la storia per lasciar spazio alla caratterizzazione dei personaggi e all'intimità personale di queste figure che, per quanto personaggi storici realmente esistiti, restano in questo caso pur sempre dei personaggi letterari, e come tali vanno trattati. Chapeau!

Ciò non toglie, ovviamente, che anche in capitoli del genere non sia necessaria una ricerca storica di fondo per poter rendere adeguatamente costumi, tradizioni e abitudini dell'epoca, e anche qui si nota la cura di questo passaggio. Ad esempio, mi spieghi un po' la questione dell'imbuto e della cipria? Non credo di aver capito bene cosa stesse succedendo in quel momento hahaha!

Nuovo recensore

Come sai, leggerò questa storia da "ignorante", visto che non conosco buona parte della storia di cui parli. Per questo motivo, ignoravo il dettaglio del luogo di nascita di Napoleone e non mi aspettavo che tra tutti i posti possibili fosse proprio in Corsica. Una Corsica a quanto mi pare di capire piegata non tanto dalla forza dell'invasore straniero quanto dai risvolti imperscrutabili, almeno per la gente comune, della politica internazionale, che muove tutti i fili e spesso gioca con i destini e le vite delle persone senza troppo curarsi di ciò che pensano o desiderano. Così era allora, così è oggi e così sarà sempre.

Al di là di ciò, però, trovo buffo che, fosse Napoleone nato appena pochi mesi prima, sarebbe stato, almeno sulla carta, italiano. È un po' l'inverso di ciò che accadde a Garibaldi, nato a Nizza in un momento storico in cui Nizza non era stata ancora ceduta alla Francia. Chissà se un ipotetico Napoleone italiano si sarebbe curato diversamente del nostro Paese, e se magari avrebbe portato anche noi di nuovo in cima al mondo per la prima volta dopo l'Impero Romano, come ha fatto con la Francia, anche se solo per poco. Non lo sapremo mai.

Per quanto riguarda lo stile, nulla da dire. Scorrevole e chiaro come già il prologo. Apprezzo poi la scelta dei capitoli brevi, o comunque di una lunghezza non eccessiva rispetto all'importanza delle vicende narrate. Sicuramente sarò pronto ad accettare capitoli più lunghi per battaglie come Trafalgar o Waterloo (e anzi, resterei deluso se si risolvessero in poche righe), ma la battaglia per l'indipendenza della Corsica, per quanto emotivamente sentita, non è certo paragonabile per importanza.

L'unico appunto che forse mi verrebbe da farti, da un punto di vista puramente pratico, è che forse avrei preferito se avessi riportato anche nel testo il titolo del capitolo. Visto che, almeno in questo momento, sto leggendo da cellulare, il sito non mi permette di leggere per esteso i titoli nella lista dei capitoli, ma me li taglia a fine riga. Qui ad esempio il titolo è "L'umiliazione..." di che? Umiliazione e basta? Umiliazione della Corsica? Da computer probabilmente il problema non si porrebbe, ma non sempre ho un computer a portata di mano. In ogni caso, però, è una piccolezza. Ciò che conta è il contenuto ;)

Nuovo recensore
02/03/20, ore 01:33

Eccomi a cominciare questa storia, come ti avevo promesso. 61 capitoli (al momento in cui scrivo questa recensione) sono tanti da recuperare e fanno un po' paura, ma piano piano ci riuscirò. Tutto dipende però da quanto interessante si rivelerà la storia e quanto fluido e scorrevole sarà lo stile, e a questo riguardo questo prologo promette davvero bene. Promette una rilettura della vicenda storica di Napoleone in chiave più personale e intima raccontata tramite uno stile chiaro e scorrevole, non eccessivamente "manualistico", come fanno molti altri romanzi storici che ho avuto occasione di leggere e che danno fin troppa importanza all'aggettivo "storici" rispetto al sostantivo "romanzi". Sono entrambe cose molto importanti e vedremo come si evolvono nel seguito della storia. Comincio il mio viaggio nella vita di Napoleone! :D

Buongiorno.
Non è ancora il momento giusto.
E' la rabbia la principale alleata di Napoleone, per adesso. Tutto il resto è un addestramento per quello che verrà.

Recensore Master
23/02/20, ore 13:26

Buongiorno.
Un capitolo questa volta un po' sospeso, siamo nell'attesa dell'azione!
Napoleone si sta formando, sta imparando la tecnica, ma non solo, sta imparando ad essere rispettato, cosa non propria di tutti i comandanti...

Recensore Master
16/02/20, ore 13:24

Buongiorno.
In effetti tutti sottovalutano i corsi, che adesso potrebbero entrare in scena in un certo modo; la Francia è abbastanza confusa, ma sull'isola c'è gente che ha le idee molto chiare!

Recensore Master
09/02/20, ore 19:32

Buona sera.
Noi accettiamo questi eventi come parte della Storia, ma all'epoca la Francia doveva apparire agli occhi delle nazioni vicine come un Regno in cui tutti avevano perso la testa;sicuramente una situazione da arginare al più presto; un popolo che condanna un re, lo ghigliottina e canta inni nazionali e di libertà; follia pura!
Non trovi che la fine del Re di Francia si assomigli per certi aspetti alla fine dell'ultimo Zar? In ambo i casi nessuno provò a intervenire in modo concreto, e in tutti e due i casi le sorti del mondo sono cambiate dopo il tragico gesto.