Ciao!
Sono qui a lasciarti la recensione premio per il contest "La prima volta non si scorda mai".
Ammetto che, inizialmente, ero orientata su un'altra storia, perché ero molto curiosa di conoscere meglio la tua nuova generazione di Potter-Weasley, ma poi mi sono fatta prendere la mano, ho continuato a sfogliare la tua pagina e, quando sono arrivata a questa storia, mi sono dovuta fermare. Ho un debole per i personaggi ultrasecondari, quelli che, sostanzialmente, non sono più che un nome, quindi quando ho visto Benjy Fenwick tra i tuoi personaggi mi ci sono proprio fiondata!
Ho trovato questa storia davvero molto piacevole: scegliere di affidare la narrazione a un personaggio come questo insegnante di Cura delle Creature Magiche, insofferente e decisamente poco portato per trascorrere del tempo assieme a dei ragazzini è stata davvero una scelta vincente, perché ha reso la narrazione esilarante e piena di momenti molto divertenti.
In più, presentare un personaggio secondario attraverso gli occhi di un secondo personaggio potrebbe essere un po' una mossa azzardata, perché la sua visione sarebbe per forza di cose un po' viziata dalla prospettiva, ma in questo caso secondo me hai gestito tutto davvero bene, facendo emergere il carattere di Benjy con dei tratti molto significativi.
Oltretutto, dietro la facciata divertente della storia (adoro il fatto che anche questo predecessore di Hagrid abbia una concezione tutta sua di cosa sia una creatura pericolosa e di cosa significhi illegale , se si parla di uova di drago) hai saputo inserire in maniera molto coerente verosimile anche tematiche molto più complesse, come l'avvicinarsi della guerra e la discriminazione razziale.
Del resto, i tuoi personaggi qui sono molto giovani, quindi la preoccupazione un po' astratta di Benjy e i suoi piani un po' folli per mettere in salvo la sua famiglia, se mai ne verrà il momento, sono perfettamente giustificati. Per di più, mi piace molto il fatto che tu abbia ripreso i dettagli sulla caratterizzazione dei dircawl: mostra una grande conoscenza del mondo magico, e dà, ancora, spazio a dettagli che nella trama quasi non trovano posto.
È molto bella anche l'amicizia tra Benjy e Doc: un po' mi ha ricordato quella tra Ron e Harry, con le loro differenze che poi alla fine li rendono simili. L'unica cosa, non sono certa che un tredicenne saprebbe usare con tanta disinvoltura uno Stupeficium, ma insomma, è solo un dettaglio: il fatto che Doc perda il controllo davanti alle minacce di Nott mi è piaciuto tanto, e di sicuro questo incantesimo rende bene l'idea dell'indignazione del ragazzo.
Infine, anche Silente, che in realtà compare soltanto alla fine, mi è sembrato molto ben caratterizzato, con la sua capacità di essere al posto giusto al momento giusto, e di individuare un problema in maniera quasi telepatica. Insomma, mi piace molto l'idea che il seme della voglia di combattere a fianco dell'Ordine della Fenice sia nato proprio da qui, da uno scontro fra ragazzini che forse parlavano di cose che non comprendevano davvero, non del tutto.
Davvero, hai avuto un'idea molto interessante, nell'andare a indagare la vita dei membri più ignorati dell'Ordine, e questa storia mi ha lasciato con la voglia di conoscerlo meglio, il tuo Benjamin Fenwick.
Sono molto contenta che il contest mi abbia dato l'opportunità di indagare un po' più a fondo nel tuo profilo.
Alla prossima! |
