Donna,
Tu chiedi scusa per cosa?? per aver scritto un tale capolavoro? Te ne vergogni? ma devo venire a menarti?
Chiariamo una cosa, io adoro la saga di Devil May Cry e adoro il rapporto tra Vergil e Dante, due gemelli così diversi da essere infine uguali (e si, avevo un debole per Vergil da giovane).
Questa storia è pura poesia. Hai diviso in tre atti il tutto, come la divina commedia è divisa da purgatorio inferno e paradiso. Una scelta geniale in un contesto dove ci sta, dove affronti un rapporto passo passo, partendo dall'infanzia e arrivando ad una risoluzione che mi ha commossa, soprattutto per alcune scelte che hai fatto, che ti andrò ad illustrare pian piano.
Hai deciso di usare l'introspezione di entrambi. Un Dante più propenso a lasciarsi andare ai sentimenti, fortemente canonico e IC, che rimugina su ciò che è stato e ciò che è il rapporto con Vergil. Se ne fa colpe su colpe, vorrebbe Vergil accanto a sé come quando erano bambini, prima che li dividessero. Un Vergil che decide di essere il cattivo, sebbene dietro a quel comportamento è solo un desiderio di acquisire più forza per difendere ciò che ama con tutto se stesso, rendendosi conto poi che ha scelto forse la strada sbagliata per farlo. Cresciuto in un posto che non vorrebbe nemmeno mai mostrare a suo fratello, che è quello umano, quello col cuore. Lui è la mente, la razionalità, ed è questo infine a renderlo, paradossalmente, più debole.
Ciò che smuove Dante è la giustizia, che è un'arma che i cattivi come Vergil vedono come una debolezza, invece è ciò che fa rialzare il buono, che lo spinge a non mollare mai perché sa sempre di star combattendo per una giusta causa. E tu, questo, ce lo fai vedere dal punto di vista non di Dante, ma di Vergil. Una consapevolezza forte. Una crescita interiore del personaggio, che lo porta poi a raggiungere Dante di fronte a quella lapide, quella della loro madre, e che li rivede di nuovo insieme, a chiedersi perdono e a domandarsi se sia possibile ricominciare. Sono fratelli. È certo possibile, perché il legame che hanno è indissolubile. Un legame di sangue e anima, e condividono la medesima faccia e forse il medesimo cuore (Mio dio questa storia mi è piaciuta talmente tanto che mi sto lasciando andare ai sentimenti e ti chiedo immensamente scusa per la mia melodrammaticità XDDD).
Una cosa poi che ho apprezzato tantissimo è la costruizione dei momenti vissuti nel passato, che fanno di Vergil quello forte, che difende Dante, ma che ora è in grado di difendersi da solo. Un vergil più simile al loro padre e un Dante più simile alla madre. Il fatto che tu abbia puntualizzato sulle loro diversità ha reso la storia ancora più drammatica e godibile, perché è esattamente la diversità ad averli divisi. Un destino diverso per due gemelli che sì, sono due persone completamente diverse, perfettamente distinguibili e con paure diverse.
Davvero, non so che dire, sono ammaliata da tutto questo, scritto con una cura che mi ha lasciata senza fiato. Non ho parole. Davvero.
Se scriverai altro su di loro, mi troverai qui. Sappilo!
Un abbraccio!
Miry |