Recensioni per
When the lights go low - yoonmin
di nuovalba

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/05/19, ore 22:44

Mi piace come scrivi spero di leggere aggiornamenti al più presto la storia ha un suo colore e riesce e dare un senso malinconico molto difficile da descrivere normalmente, non vedo l'ora di leggerne ancora c:

Recensore Junior
14/04/19, ore 19:38

La trama è accattivante e i capitoli sono scritti bene. Spero che tu continui questa storia perché mi sta piacendo 😊

Nuovo recensore
09/04/19, ore 23:24

Rieccomi qui, vogliosa di esprimere le mie emozioni.
Come sempre, scrittura impeccabile. Come sempre, emozionata dalla tua penna che riesce a descrivere perfettamente emozioni contrastanti; malinconia, gioia, curiosità, sensi di colpa e amarezza che si rincorrono in una gara interminabile e vorticosa, travolgente. Leggendo questo capitolo (correggimi se sbaglio) ho percepito un senso di sollievo, quasi, rispetto alle parti precedenti; forse per l’incontro tra i due o forse, ammetto peccando (come sempre) di presunzione, per i sentimenti provati durante la fase di scrittura.
Ammetto che, mentre leggevo, un qualcosa vagamente somigliante a un sospiro di sollievo, gioia, è uscito da me. Sono certa che sia stato effetto di una penna che ho percepito più luminosa del solito, quasi come la luce di quell’accendino, facendomi provare la sensazione tipica di un nuovo inizio per tutti.
Come sempre voglio elogiarti per il tuo lavoro, condividendo con te come ho apprezzato la vista, l’attenzione con la quale ognuno dei due ha letto l’altro, sottolineando come solo persone che hanno affrontato, o stanno affrontando, un dolore profondo, una ferita che non si cicatrizza bene, possano capirsi nonostante un mare di automi pronti a giudicare l’apparenza, a guardare fugacemente, disprezzando la dimensione reale e vivendo in un modo piatto tipico solamente dei cartoni che si guardavano da piccoli.
Infine devo ammettere che la domanda «Mi passi un po’ di luce?» mi ha piacevolmente stupita, anche perché, avendo parlato con te, posso affermare quasi con assoluta certezza che questa frase è stata scritta per un motivo. ‘Mi passi un po’ di luce?’ può assumere diversi significati; potrebbe voler indicare come un ragazzo all’apparenza solare e luminoso, in realtà sia immerso nella più completa oscurità e, chiedendo luce ad un’ombra pallida e sofferente, abbia notato quanta brillantezza invece possegga.
Non so se questo turbinio di interpretazioni sia esagerato o si avvicini almeno di un centimetro alla tua idea iniziale, ma d’altronde (come credo che tu abbia capito) analizzare in questo modo un testo è quasi fondamentale per me, così bisognosa di riconoscere una psicologia che non conosco, di guardare tutte le più piccole facce di questa grande e preziosa medaglia.
Per concludere, come sempre ti faccio i miei più sinceri complimenti, ringraziandoti per avermi dato ancora una volta l’opportunità di esprimere le mie opinioni in commenti come questo.

Nuovo recensore
05/02/19, ore 22:52
Cap. 3:

Eccomi qua.
Sfacciatamente mi permetto di intrufolarmi ancora una volta in un luogo che non mi spetta, con timide parole pronte, o quasi, per essere lette.
Lungi da me l’intento di crearti imbarazzo con esse, ma se questo dovesse succedere, ti prego di perdonarmi e cercare di capirmi.
Non voglio essere invadente, anzi. Non desidero altro che dare voce ai miei pensieri, aprendo i cancelli della mia mente che portano, attraverso complicati sentieri, alla parte più analitica del mio cervello. D’altronde quale occasione migliore se non quella di condividere le proprie opinioni su un’opera con l’autore stesso?
Ho ragionato molto spesso riguardo questo: la depressione. Brutta bestia vero? Ti attira con la promessa dell’oblio, e tu sei conscio dell’innata paura che da sempre l’uomo ha del buio, ma vai; avanzi fino al blu più scuro e poi, quando il nero è ormai prossimo, un flash: ti ricordi della bellezza della luce e allora corri spaventato nella direzione opposta, d’altronde l’uomo non è un animale notturno...poi succede qualcosa, inciampi (non vedendo dove camminavi è normale) ti guardi intorno e l’indecisione sopraggiunge: non sai dove andare. Questa per me è la depressione, e tu l’hai saputa interpretare alla perfezione.
Il dolore psicologico che si trasforma in fisico, i lunghi litigi con sè stessi, la necessità di dare la colpa a qualcuno, sono causa ed effetto di un animo dilaniato dalla vita, nel senso più oscuro della frase.
Interessante come, consapevolmente o no, riesci a trattare aspetti riguardanti la complessità della psicologia umana e di come questa, a volte, ci si rivolti contro in uno strano desiderio di libertà.
Il viscerale desiderio di liberarsi dal marcio, correndo verso muffe che ci uccideranno ancora di più.
Sono colpita. Profondamente. Sinceramente.
Mi scuso ancora una volta per i miei discorsi troppo estesi, ma devo confessare che mi alletta l’idea di confrontarmi riguardo ad argomenti che mi stanno molto a cuore, attraverso un’interpretazione (magari esagerata) del tuo magnifico lavoro, con una persona, che dal quel che ho letto, ha un animo molto profondo.

Nuovo recensore
02/02/19, ore 13:11

Sinceramente non mi aspettavo un’ abilità di scrittura così elevata. In soli due capitoli sono stata catturata da questo susseguirsi di parole che riescono a esprimere un dolore emotivo tale, che per la prima volta in vita mia, fa in modo che io riesca a percepirlo anche come un profondo dolore fisico. Amo questa presentazione psicologica dei personaggi mai banale, che fa comprendere molte sfaccettature riguardo ai loro sentimenti e mi rende partecipe delle loro emozioni, tirando fuori da me ricordi ormai sepolti.
Non nego che mi incuriosisce particolarmente il seguito di questo tuo lavoro a mio parere così completo nella sua incompletezza, dato che sono presenti solo i primi due capitoli; devo confessarti anche che solitamente non apprezzo molto che questi siano troppo corti, ma in questo caso non avrei apprezzato il contrario. Ti sono bastate solamente poche parole per descrivere al meglio la situazione, senza utilizzare termini superflui e inadatti, riuscendo comunque a creare una notevole curiosità e aspettativa; aspetto presente anche nella trama che ha subito rapito i miei pensieri (cosa non facile da fare considerando il fatto che solitamente non comincio a leggere lavori incompleti, tantomeno se appena iniziati).
Per concludere, infine, questi miei pensieri disordinati e scomposti, ti auguro di avere sempre la stessa passione con la quale hai composto e stai componendo quest’opera, se non per la scrittura almeno nella vita.
Aspettando con crescente impazienza e gioia il momento in cui potrò leggere ancora il prodotto della tua penna, ti auguro buona giornata e una vita felice, in aggiunta ai miei più sinceri complimenti.

Nuovo recensore
27/01/19, ore 17:41

il primo complimento che ti rivolgo riguarda l’aura dei personaggi. sono invaghita della loro dualità: uno yoongi stremato dalla vita e, al contrario, un jimin ubriaco di vita.
confesso che hoseok che fa uso di stupefacenti mi provoca tormento, perché non vorrei mai concepirlo in questi termini; però, ai fini narrativi, questo è un bene. infatti, da un lato, la tua storia mi piace perché comincia ad appagare la mia immaginazione e, dall’altro, sono convinta che sia anche in grado di stupirmi.
credo in te. spero tu decida di pubblicare ancora.