Recensioni per
Fobie e incubi
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/02/19, ore 18:16

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino e ti chiedo immensamente scusa per l'imbarazzante ritardo col quale passo, davvero.
Purtroppo non è stato un bel periodo, ma questo non mi giustifica affatto, infatti ora sono super pronta per recensire questa bellissima e inquietante OS – ovviamente in senso positivo.

Che dire, mi sono sentita Phil per tutto il tempo e questo è dovuto all'utilizzo della seconda persona che, in questo caso, crea ancora più soggezione e ti fa immergere totalmente nel clima di tensione, paura e paranoia di questa storia.
Phil ama la vita ma, al contempo, la rinnega sotto certi aspetti.
La sua mente è contorta, anche se lui ha le idee ben chiare: stare rinchiuso nelle sue quattro mura è la scelta migliore e, se potesse, lo farebbe in eterno.
Peccato solo che una semplice richiesta da parte della madre come quella di andare ad acquistare le uova diventi una questione di vita o di morte, di vera e propria sopravvivenza.
Le tre volte in cui Phil muore – nella sua mente e forse anche per davvero, come se perdesse poco per volta parte della sua essenza – sono state descritte in maniera magistrale e ti giuro che sono seriamente indecisa su quale delle tre sia la mia preferita perché sì, sono tremendamente sadica – e anche masochista, ma questa è un'altra storia, lol.
Ad ogni modo, credo che quella dei rasoi sia quella che più mi ha colpita, ovviamente senza nulla togliere alle altre due.

In conclusione, ti rinnovo i miei complimenti e, come una vera e propria disperata e senza vergogna alcuna, ti imploro di scrivere altre OS Horror perché ti riescono divinamente ed è sempre un piacere leggerle.
Davvero, in questo campo sei in assoluto la mia scrittrice preferita qui su EFP.
Tantissimi complimenti, scusami ancora per il ritardo e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
01/02/19, ore 17:40

Ciao **
Questa OS mi era sfuggita e ciò è male, è MOLTO MALE. Quello che io mi chiedo è: come fai a creare sempre personaggi diversi tra loro e sempre ben così caratterizzati? Io di mio ho difficoltà solo a creare degli OC, fai un po' tu. Comunque penso che tu abbia rispettato benissimo il prompt e devo dire che mi sono anche ritrovata molto in Phil. Non sono ai suoi livelli, ma soffro d'ansia e molto spesso di attacchi di panico (ora per fortuna molto meno) quindi in parte posso capire. Credo che sia vero che Phil ami la vita, c'è solo un problema, non può viverla in fondo. E non può perché la paura di morire gli sta praticamente attaccata al collo. E purtroppo questo non è vivere. Questo è agonizzare, tentare di sopravvivere, e credimi quando ti dico che la sua introspezione ti è riuscita divinamente, fai benissimo a sentirti soddisfatta.
E' paradossale e interessante notare come Phil abbia paura di morire ma al contempo sappia che morire è l'unica cosa che può mettere una fine alle sue ansia. Davvero bello **
Complimenti davvero, è una OS che tratta tematiche importanti nella giusta maniera.
A presto :3

Nao

Recensore Master
01/02/19, ore 11:02

Altro che paura dell'ignoto! Questa è paranoia pura! Ed è anche qualcosa di particolarmente terrificante, almeno dal mio modesto punto di vista, perchè ti fa vedere orrori e pericoli dietro ogni angolo, anche quando non ce ne sono. Proprio come succede al protagonista di questa storia (che, tra parentesi e giusto per rimanere in tema, ho adorato alla follia). Un ragazzo che non esce mai di casa (i giapponesi lo chiamerebbero hikikomori) per via della paura folle che ha della possibilità di morire. Talmente tanta paura che ha anche delle allucinazioni riguardanti cose che potrebbero accadere, ma che alla fine non accadono. Tuttavia, alla fine il ragazzo va comunque incontro alla morte, e per una cosa che non aveva minimamente previsto: un simpatico orso che aveva voglia di uno spuntino. Ecco quel che si dice un lieto fine. Scherzi a parte, la storia ti è riuscita benissimo, e la citazione di Lovecraft (scrittore che adoro) all'inizio è stata la ciliegina sulla torta.

Alla prossima!
(Recensione modificata il 01/02/2019 - 11:03 am)

Recensore Master
31/01/19, ore 20:06

Un altro piccolo capolavoro, questa volta dedicato al lato più oscuro di un'ombra che aleggia sopra le teste di tutti noi : la paura.
E sottolineo la parola " lato oscuro ", perchè per me la paura non è un'entità negativa.
Voglio dire… ha solo una brutta reputazione, non credi? è considerata caotica, a volte ripugnante.
Oh ma in verità questo descrive solo le persone affette dalla paura. è mia opinione credere che la paura sia fondamentale, quasi determinante.
Gli uomini hanno bisogno della paura per vivere perché li mette in allerta dai pericoli di questo mondo.
Ma in questo caso la paura diventa una tiranna crudele, e spietata e il protagonista si ritrova completamente assoggettato ad essa, incapace di reagire, incapace di contrastare quella sensazione di puro e costante terrore che si diffonde nel suo corpo come un cancro incurabile, e alla quale, a causa di uno strano scherzo del testino, finirà per soccombere, accompagnato dall'abbraccio dell'unica destinazione comune a tutti gli esseri viventi : la morte.

Recensore Master
31/01/19, ore 17:21

Mia cara...più che citazione tu hai colto una piccola essenza del inarrivabile Lovecraft. Questa storia, e il testo soprattutto, sono un mix perfetto tra le fobie paranoiche del bravissimo scrittore perfettamente miscelate ad un linguaggio molto simile al grande S. King.
Mi sembrava di leggere davvero un suo racconto fin dalle prime battute ho avuto questa piacevole impressione.
Hai descritto perfettamente ciò che molti di noi pensano, la vita è così assurda e imperscrutabile che potremmo morire semplicemente mettendo il piede fuori di casa (e la cosa è al quanto triste)
Solo le mura domestiche fanno da riparo all'animo tormentato di Phil, che un po' paranoico e ipocondriaco lo è di suo, eppure non mi sento di dargli torto.
Le allucinazioni...le hai descritte in modo così reale e perfettamente incatenate al momento che credevo inizialmente che fosse stato davvero investito da un auto, diciamo che ho avuto a mia volta un allucinazione. Ho provato un ansia nella lettura non dissimile a quando lessi Il cuore rivelatore oppure La caduta di Casa Usher, incutere paura e terrore è una cosa non facile, con l'horror mischiato al sempre gradito splatter si provoca disgusto e un po' di sana nausea, ma la paura è diversa...
La paura è qualcosa che ti entra dentro le ossa e cammina lenta fino al cuore, fino a mozzarti il respiro a lasciarti credere di non avere scampo. È quel sudore freddo che ti bagna la fronte e aumenta il respiro, è qualcosa di incontrollato e incontrollabile. Tu lo hai reso molto bene nel momento in cui Phil paga le sue compere alla cassa...quel tremolio nelle mani quell'ansia di uscire da quel luogo angusto un cui tutti appaiono nemici terribili che potrebbero intaccare la sua sopravvivenza.
Senza dubbio questo genere di storie calzano alla perfezione con il tuo modo di scrivere, ci sguazzi che è una meraviglia, e leggerle è sempre un piacere perché so che riesci a catapultarmi in qualcosa di imprevisto del quale però non riesco a farne a meno perché è troppo attraente.
Brava davvero, i maestri del brivido sarebbero lieti di sapere che in giro c'è una così brava e in gamba discepola. A presto 😘

Recensore Master
27/01/19, ore 16:45

Ciao, eccomi qui per lo scambio del giardino... devo dire che sono sempre entuasiasta quando leggo che hai postato nuove storie horror perchè sono sempre una garanzia. So già che mi appassioneranno, mi faranno riflettere, ipotizzare, soffrire e spaventarmi al punto giusto, come deve essere, come le storie di questo tipo dovrebbero fare. E tu sei davvero brava nel riuscirci... in poche righe riesci sempre a creare mille universi, sfaccettature, introspezioni, e i tuoi personaggi risultano vivi, reali, con paure e speranze, con storie passate e momenti futuri che vorrebbero vivere.
In questo caso... povero, povero Phil: le fobie sono destabilizzanti, terrificanti, si attivano attraverso meccanismi insoliti dentro di te, a volte senza senso, scaturite da qualcosa che non sai, non conosci, non puoi prevedere o controllare. Ti prendono la gola e stanno sospese lì, difficli da mandare via, da sconfiggere, da analizzare con raziocinio. Sei stata brava anche in questo... le allucinazioni di Phil mi hanno fatto morire, soprattutto quella dei rasoi xD
Che dire di più? Ancora complimentissimi <3
Alice

Recensore Master
26/01/19, ore 18:24

Ciao, cara!

Le fobie sono le più grandi paure a mio avviso e io ho una fobia dei clawn causato da quel pagliaccio del mc donald's.
Però Phil ha la fobia di ogni cosa, sembra quasi che qualsiasi cosa esista su questa terra possa causargli qualcosa.
Per lui starebbe a casa dalla mattina alla sera, senza uscire, ma comunque è stato costretto per andare a comprare delle uova.
La scena delle allucinazioni sono inquietanti e devo dire che sembra quasi che lui abbia paura delle persone.
Anche quando arriva alla cassa che non appena paga e scappa e corre per tornare a casa perché ha paura di subire quello che ha vissuto nell'allucinazione.
Ti faccio i complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
26/01/19, ore 17:04

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio. Allora... intanto complimenti perché hai reso alla perfezione lo stato paranoico del protagonista. Sei stata superba, pensa che se non avessi scritto che le prime due erano delle allucinazioni non lo avrei mai detto. Ti giuro, ho tirato il fiato per due volte. Brava! Questa non mi sembra tanto un horror però non saprei in che genere classificarla, ed ammetto che per le descrizioni crude forse il genere horror è quello più adatto.
A presto.

Recensore Veterano
26/01/19, ore 10:53

Io le amo le follie che crei per questa sezione. Ogni volta che trovo una storia horror e ci leggo il tuo nome sono felice perché so già che mi aspetta qualcosa di bello, impaginato con una precisione pazzesca, e soprattutto profondo. Le tue, per quanto brevi, non sono storielle di semplice paura. Tu esplori le psicologie dei personaggi che scrivi in maniera perfetta, ogni volta mi fai immergere nei loro pensieri e mi fai vivere come se fossi loro.
Ancora una volta, è bellissimo quello che hai scritto, anche se un po' mi dispiace che il titolo non sia "Phil" in questo caso.