Recensioni per
Speranza nel futuro
di They are almost Canon

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
09/08/20, ore 10:41

Ciao, eccomi qui per lo scambio del Giardino.

Mi piace moltissimo questa OS: scrivere e trattare del tema della Guerra non è mai una cosa semplice ed è molto soggettivo, ma tu sei stata in grado di regalare speranza e positività in queste brevi righe, seppur il contesto sia di morte e dolore. 

Ti faccio i miei complimenti, è sempre un piacere poter scambiare con te. Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Master
20/07/20, ore 13:39

Ciao!
Questa storia è un pò diversa da quelle lette fin ora. Tratti un tema molto complicato come una guerra, qui troviamo la terza guerra mondiale.
Maria aspetta il giorno che il suo ragazzo arruolato per la guerra possa tornare vivo, riceve un messaggio. Lei giustamente e felice perché può sentirlo e finalmente due anni più tardi torna e i due si sposano e hanno anche dei figli *__*
Complimenti spero che tornerai a scrivere su questo argomento.
Alla prossima :)

Recensore Master
08/06/20, ore 15:41

Eccomi!
Storia particolare, diversa dalle solite che ho letto tue. Chissà perché funziona solo telegram, che è l'app che più odio e che non uso mai perché non ne sopporto il funzionamento, questa è proprio una distopia. lol
Anche se inizia in modo a dir poco tragico la storia finisce in modo felice, con un matrimonio e la nascita dei gemelli che faranno da paggetti.
Mi ha toccata particolarmente il ragazzo mutilato, che subito dopo dice di essere tornato, anche se senza gambe. 
Interessante la scelta dei nomi! 
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
11/02/19, ore 17:11

Ciao, eccomi per lo scambio...
lascio una recensione neutra perchè come ti hanno già detto altri, avrei preferito un approfondimento più sentito e spiegato della terza guerra mondiale, come sia possibile che il mondo sia ancora in piedi dopo tutte queste bombe atomiche, come mai telegram sia l'unica app che funzioni ed altre info che avrebbero arricchito la tua storia, che altrimenti risulterebbe molto interessante, perchè non risulta affatto banale, anzi: è un argomento che mi incuriosisce molto. Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata più cura anche nell'uso della punteggiatura e nei refusi, che appesantiscono un po' la lettura, rendendola un po' stonata. Per il resto, spero che tornerai sull'argomento, magari con più dovizia di particolari, perchè come ti ho detto mi incuriosisce davvero.
A presto
Alice

Recensore Master
02/02/19, ore 17:42

Trattare il tema della guerra non è mai semplice, si potrebbe scriverne in infiniti modi e avere sempre qualcosa da dire. Hai scelto una canzone particolare e significativa, cercando di cimentarti in qualcosa di non facile e che può avere diverse interpretazioni a seconda di chi legge. Non conosco la canzone, ma so che da essa hai tratto solo un piccolo spezzone. Perciò ti dico che questa flash nel complesso è molto carina e ricca di speranza, ci si lascia coinvolgere dal suo ottimismo e speranza che nonostante gli orrori della guerra qualcosa di buono ne può venire fuori.
Complimenti per i nomi scelti, che trovo perfettamente calzanti e per espresso un tuo personale punto di vista sull'argomento. A presto

Recensore Master
30/01/19, ore 18:18

Ciao! Eccomi qua, in genere adoro le song fic, ma questa l’ho trovata un po’ stonata ecco.
L’idea di base poteva essere carina, una terza guerra mondiale, tema grandioso e interessante, se sviluppato bene. Qui mancano molti presupposti per far interessare il lettore. Ci catapulti nella storia senza un come né perché sia scoppiata questa guerra, e soprattutto, come fanno gli esseri umani a sopravvivere agli effetti dell’atomica? In pieno dicembre fanno l’amore e dormono all’aoerto? Non mi sembra verosimile... sarebbero morti per ipotermia...
Poi beh la questione di telegram, ok le manda un audio con la canzone. Ma non le dice nient'altro?
Al punto che lei se lo ritrova senza gambe,purtroppo, e decide di sposarlo lo stesso dopo 2 anni che non lo vede senza farsi domande...
Poi perché aspettano altri 2 anni per sposarsi? Come fanno i gemellini a fare da paggetti se sono appena nati?
Perdonami ma con queste promesse non può essere certo molto intrigante come storie,sembra tutto confuso e senza molto senso, né introspezione dei personaggi, almeno un minimo.
Il lettore fatica ad immedesimarsi, a capire il contesto, che non è per niente allegro o facile, parliamo di una guerra mondiale e tu mi tratti tutto come se fosse una cosa un po’ superficiale...
Altra cosa da rivedere è il testo, che essendo così breve non dovrebbe avere così tanti refusi, rovinano la pagina e la lettura.
Io la rivedrei con calma, magari ampliandola un po’.
Mi spiace dare una bianca, non lo faccio quasi mai, ma in questo caso mi sembrava doveroso segnalarti dove la storia, a mio parere proprio non funziona, e Dove puoi migliorare.
Spero tu non te la prenda, è solo un parere personale, il mio.
A presto
Ladyhawke83

Recensore Master
30/01/19, ore 18:15

eccomi cara, per lo scambio a catena.
Ma lo sai che mi hai emozionato davvero tanto?
In poche, pochissime righe hai condensato un sacco di cose: l'amore di questi ragazzi, l'inizio della guerra, i sogni di lei, la determinazione di lui.

E poi il fatto che sia tutto ambientato nel futuro, quando ho letto telegram .. in una guerra mi ha fatto un certo effetto ahaha però ci sta.. e poi è geniale il modo in cui hai usato la canzone (p.s. quella canzone è una genialata ahahah l'ho ascoltata prima di leggerla ^^ )


che bello la guerra è finita; ma c'è un prezzo da pagare, non così caro forse, perché il vero amore può fare anche a meno di un paio di gambe :')
il matrimonio, i bimbi.. tutti gli amici intorno.. awww che cosa bella!
c'è qualche piccolissimo errorino (la maggior parte maiuscole mancanti dopo il punto) qua è là, niente che una rilettura non possa correggere ^^
ma a parte questo, complimenti davvero. Per me flashfic e drabble sono i generi più difficili in assoluto, ma tu te la cavi alla grande!
nelle ricordate :)

p.s. Dimenticavo, la scelta dei nomi è una ricercatezza in più da parte tua, brava davvero, si vede proprio che questo argomento ti appassiona :)

Recensore Veterano
29/01/19, ore 23:04

Eccomi qua! Il problema del tempo è che scarseggia sempre e comunque: o ce lo si prende oppure è lui a prendersi noi.
Prendi queste mie note come consigli ad maiora.
Comincio innanzitutto con un’osservazione positiva: io sono una cialtrona e, dunque, postando la mia canzoncina – che è un pochettino una grandissima cialtronata – mi ero immaginata uno sviluppo sulla goliardata andante e che finisse ineluttabilmente a tarallucci e vino; tu, invece, mi hai piacevolmente sorpresa prendendola sul serio ed inserendola organicamente, come un attimo di respiro, un piccolo sorriso, in un contesto serio e drammatico.
Ci sono, però, a mio parare, diverse cosine migliorabili e da riguardare in questa tua. Occhio alle questioni tipografiche, ché potrebbero sembrare quisquilie, ma non lo sono, perché per certi lettori (alza la manina) spezzano il filo della lettura – ed una pagina sciatta è, a prescindere, poco piacevole da vedere. Al punto fermo segue la maiuscola. Occhio alla tastiera, che fa scherzi bizzarri (e.g. quel “soognare” immediatamente prima del “due anni dopo”). Occhio anche a certe spaziature, che sono talvolta saltate – e.g. “celebraronodopo”, nell’ultimo paragrafo.
Fin qui non c’è niente che non si risolva ad un’attenta rilettura, così come sono probabilmente risolvibili alcune delle questioni strutturali che, almeno in me personalmente, inducono una certa perplessità.
Perché Maria dice “quanto sei stupido” prima di vedere che il messaggio è una canzoncina stupida? Michele aveva il proprio telefono con sé e non si fa sentire per due anni, riemergendo dal limbo per mandarle una canzonetta? Non sembra molto plausibile; o almeno non lo è senza costruire una descrizione dettagliata di uno stile di guerra che, per rendere accettabile una cosa del genere, deve essere estremamente diverso da quello cui siamo abituati. A leggere un qualunque romanzo o guardare uno dei film buoni sulle guerre trascorse – limitiamoci a quelle novecentesche e contemporanee –, si nota che una delle cifre più pressanti sono i tempi morti, gli spazi tra una battaglia e l’altra, tra un’incursione o un’operazione e quella successiva; c’è sempre una certa tensione o una certa alienazione che viene col trovarsi al fronte, ma si ha il tempo di scrivere una lettera alla moglie, alla sorella, alla fidanzata, alla commara, etc., e di ricevere risposta (cfr. Il classico “Dear John”, che dalla Seconda Guerra Mondiale è diventato idiomatico del lasciare qualcuno, almeno nell’Inglese Americano), per non parlare del telefonare o videochiamare a casa nelle guerre degli anni duemila. Tutta questa tirata per dire che il fatto che questo tizio sia sparito per due anni, in una guerra futura, richiede una spiegazione.
Perché i piccioncini aspettano altri due anni per sposarsi, finita la guerra? Qual è il contesto socio-culturale che giustifica una scelta del genere? Forse ci sarebbe stato da spenderci qualche parola in più, per domare la curiosità, se non lo scetticismo, di chi legge.
Curiosità logistica, dovuta alla mia più assoluta ignoranza di tutto ciò che concerna piccoli umani sotto l’età della ragione: come fanno i gemellini appena nati a fare da paggetti?
Il problema principale, secondo me, è che la Terza Guerra Mondiale non è sviluppata: il lettore ignora le premesse, le cause scatenanti, gli schieramenti, le tecniche belliche, perché Mario vada in guerra e Maria no (stiamo parlando del futuro, non del 1940! E anche lì, c’erano infermiere, crocerossine, resistenza, truppe speciali – chiediamolo alle russe!), chi vinca ‘sta guerra, con che gruppo combatta Mario – i nomi dei suoi amici sono molto internazionali: come? perché? Il tutto è ambientato in uno stato multietnico/multiculturale?. Questa mancanza di sviluppo del contesto bellico, che dovrebbe essere la spina dorsale della storia, svuota di spessore anche i personaggi e le loro azioni.
La mia impressione generale è che la tua idea avrebbe avuto forse bisogno di più spazio per essere sviluppata nei termini in cui sembri presentarla, ovvero una storia d’amore piuttosto classica ai tempi della guerra, narrata cronologicamente, con inizio, sviluppo e conclusione. Sono tutti temi complessi che, per essere raccontati tradizionalmente, richiedono più spazio ed articolazione e che, alla fine della fiera, si prestano poco alla stringatezza del racconto brevissimo.
Ho provato ad essere dettagliata e puntuale perché spero che queste mie note non siano demoralizzanti, ma che possano esserti utili come uno spunto du riflessione per i tuoi lavori futuri.

Grazie ancora di esserti cimentata con Gira l’elica!