IV Classificato per il Contest "L'Amore, quello vero..." - Il cuore, la passione & l’amore di ghostmaker
Grammatica: 8/10
Dunque, la maggior parte degli errori che ho riscontrato sono per distrazione o battitura – manca qualche apostrofo, a volte c’è qualche virgola di troppo, ma nel complesso la storia si legge bene. A volte alcuni verbi non sono coniugati nel giusto tempo verbale.
Stile e sintassi: 8/10
Vi sono alcune imprecisioni nella consecutio temporum, a volte il passato prossimo si mischia al passato remoto e all’imperfetto, rendendo la lettura un po’ meno fluida rispetto al normale. Nell’uso delle ipotetiche sono presenti quasi sempre gli imperfetti, quando sarebbe più opportuno utilizzare i congiuntivi (es: “[…]Se sapevo che stavi qui per criticarmi sarei andata a casa.” Sarebbe più corretto dire: “Se avessi saputo che saresti stata qui per criticarmi...”).
In generale la punteggiatura è corretta, ma a volte vi sono alcuni periodi che risultano troppo lunghi e senza alcuna virgola in grado di ordinare il testo, cosicché la lettura risulta essere un po’ caotica, penalizzando la resa della storia.
Nonostante questo, la storia non risente più di tanto nella sua stesura completa.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Veniamo ad uno dei punti forti della tua storia. Dei personaggi davvero molto interessanti, non c’è che dire.
Sharon è una figura assai coinvolgente: è un personaggio che parte dipinto da un alone di profonda negatività, una donna consumata dal vizio e dalla smania di dimenticare un passato disastroso, che preferisce rifuggire nelle braccia di qualche sconosciuto piuttosto che affrontare la realtà per quella che è, dilaniante e dolorosa. È una donna come tante, una donna che mantiene l’anonimato, che non spicca per nessuna abilità in particolare. Insomma, Sharon potrebbe davvero essere una di noi.
La vicenda s’intreccia molto velocemente a quella di Michelle, una donna che ci appare subito molto forte, sicura di sé e priva ormai del vizio che la opprimeva. Per certi aspetti, è come vedere una vera e propria antitesi della nostra protagonista che, al contrario, sbraita e si comporta proprio come una vittima della dipendenza. Alle urla e allo sbraitare sconnesso di Sharon, corrisponde una Michelle ferma e risoluta, come un angelo pronto a soccorrere il proprio prediletto. In realtà la scena all’inizio ricorda molto quella di una madre che aiuta la propria figlia, e ti dirò, all’inizio ero convinta che il loro rapporto fosse proprio quello di un genitore e di un’infante, salvo poi riscoprire lo sbocciare violento e repentino del loro amore improvviso.
La loro storia sembra correre di pari passo col cambiamento dei loro ruoli: durante la storia, sembra quasi che si scambino le personalità, ed assistiamo ad una Sharon che “matura”, una Sharon più donna, più consapevole di sé stessa e soprattutto della sua vecchia sé, quella che ha smesso di fuggire ed ha imparato ad accettarsi, mentre al contrario Michelle sembra ritornare ad essere preda dei dubbi, delle incertezze: divorziata e ormai rinnegata dal padre, riscopre nell’amore che concede alla donna che ama solo una blanda fuga dal suo vero io, tanto da non arrivare ad accettare quel sentimento come esclusivo, tant’è che afferma di essere innamorata anche di un altro uomo.
È bizzarro, ma Michelle non sceglie Sharon alla fine, come magari ci si sarebbe potuto aspettare. Michelle è quella che non ha scelto, mentre Sharon è quella che ha scelto. Insomma, davvero un repentino scambio di ruoli, in cui assistiamo al punto di vista di Sharon, decisamente più maturo e profondo rispetto a quello di Michelle: è un amore incondizionato, quello che prova, un amore che non può dividersi. Sharon non può dividere la donna che ama con qualcun altro, sottolineando ancora una volta il dolce egoismo che reca con sé questo sentimento esclusivo.
In questa breve storia, il tuo personaggio è mutato drasticamente da una giovane donna consumata dall’unico amore per l’alcol ad una donna in grado di decidere per sé e per il suo futuro, reduce dalle esperienze passate e che le hanno insegnato a guardarsi indietro per imparare dai precedenti errori.
Bravo davvero.
Attinenza alla citazione: 14/15
La citazione è presente, viene ripresa più volte durante tutta la storia ed è anche fondamentale ai fini della trama. Sharon non avrebbe capito molte cose senza di essa, specie quando si accorge che questa frase, più che un monito per lei, è come se Michelle la ripetesse alla vera sé, che non è in grado di lasciarsi andare all’amore vero, ma che cerca disperatamente di essere amata solo per fuggire dalla solitudine. Anche se non nel senso che mi ero aspettata, l’utilizzo della citazione mi è piaciuto molto, è stato davvero originale.
Gradimento personale: 4,5/5
È molto facile immedesimarsi in Sharon, forse è per questo che la storia mi è piaciuta così tanto. È la storia di due donne e del loro diverso modo di concepire l’amore. Veramente da manuale, bravo.
TOTALE: 43.5/50 |