Primo posto: Carme93 con “Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto” (67,6/75)
Ortografia e Stile: 15,9/20
Lo stile è bilanciato nella lunghezza delle frasi e scorrevole, oltre a portare un’atmosfera pacifica al lettore. Ginny e Hermione a parte.
“non li aveva segnato compiti” va sostituito con “non aveva assegnato loro compiti” (-1), mentre “apposto”, che è un verbo, con “a posto” (-1). “in un abbracciò” ha un accento sbagliato (-0,2); idem per “con un sospirò lamentoso” (-0,2) e “vago per un po’” (-0,2).
In “sebbene gli altri compagni non ne furono molto felici” il verbo giusto è “fossero” (-1).
“Te lo avevo detto” non contiene tre parole, ma quattro (-1).
Il “Perché che ho fatto?” di Albus vorrebbe un punto interrogativo o almeno un punto e virgola dopo la prima parola (-0,5).
IC: 13,2/15
Hai ripreso il buon cuore e la fiducia di Harry negli altri e l’astio ininterrotto di Ginny, rendendo anche il cervello di Rose attento come quello della madre. Accoppiare Fred a James è stata una bella pensata, considerando che hanno preso entrambi il nome da un parente deceduto in guerra.
Mi è piaciuta molto l’intesa tra Arthur e Albus, un trasferimento generazionale di educazione, seppure non profondissimo.
Invece rendere le tre mamme delle specie di arpie l’ho trovato poco realistico. È vero che nei libri hanno manifestato momenti d’ira, ma Hermione è decisamente più controllata e la furia di Ginny è più sarcastica che isterica (-1,5).
George, a quanto ho letto, è talmente depresso dal lutto del fratello da non poter evocare un Patronus, sebbene ci stia che consigli al nipote di vendicarsi e di essere più discreto (-0,3) [Non ascoltarlo, Al!].
Ma passiamo al protagonista: Albus è molto simile al bimbo che punta ad agire meglio che può comparso nell’epilogo. Mi piacciono molto i personaggi che capiscono che per rimediare ai difetti serve compassione.
Eddie è il classico ragazzo che si sfoga sugli altri per le proprie frustrazioni e quando cerca di ringraziare chi gli ha dato una seconda possibilità combina guai. Ma l’Adulto Sopravvissuto colpisce ancora e porta amore in ogni situazione.
Sviluppo della trama: 19,5/20
Pur muovendoti in ambito prettamente Babbano, l’idea dello scambio di regali, l’emarginazione di un bambino violento e le scelte di Albus hanno comunque tenuto viva la mia attenzione.
Non ho ben chiaro da dove vengano tutte quelle sterline. Le rubano dalla chiesa locale? No, sul serio: avresti potuto spiegare da dove le prendono e perché usano sterline anziché galeoni, dato che Godric’s Hollow è in parte magico (-0,5).
Gradimento Personale: 10/10
Assolutamente un punteggio pieno con tanto di lode!
Il finale ha fatto sorridere sinceramente anche me, per vario tempo, e ti assicuro che non è facile.
Le storie che danno esempi morali per migliorare le situazioni di vita sono le uniche che hanno valore oltre l’aspetto tecnico. Una storia può portare emozioni quanto si vuole, essere pomposa, giocare sulla logica o dare informazioni, ma se non fa riscoprire al lettore la sua parte migliore è incompleta.
Ti ringrazio pienamente per aver condiviso questo tuo dono nella storia. Spero di poter fare uno scambio di doni.
Originalità: 9/10
Il titolo, per quanto consigli qualcosa che serve molto alla società, è una citazione e non è tratto dal tuo impegno (-1).
Ho trovato l’ambientare una storia di Harry Potter in un’età prescolastica, quasi priva di magia, una scelta grandiosa.
Inoltre, per quanto sembri una situazione di aiuto a un bullo molto comune, hai reso l’innocenza di Albus ed Harry e la gratitudine di Eddie insolitamente determinanti per la formazione di un’amicizia profonda. |