Ciao! Avevi detto che tranne le storie da te segnalate, tutte le altre potevano essere lette senza problemi e io sono stata attirata da questa, il suo titolo mi piaceva troppo per lasciarmela sfuggire, il genere poi è il mio pane quotidiano. Potevo non sceglierla per uno Scambio? In realtà tutte le mie certezze sono crollate dopo che sono arrivata alla fine della storia, ancora di più dopo aver letto l’angolo autrice. Questa storia andrebbe recensita oltre scambi o iniziative di gruppi e pagine Facebook, io se l’avessi trovata prima l’avrei fatto perché è un urlo al mondo che deve essere ascoltato e difeso. Per questo dopo mi dirai tu se preferisci poi che io legga anche un’altra tua storia e ti lasci un’altra recensione.
Andiamo con ordine: la scrittura è perfetta, il tuo modo di scrivere accattivante, le immagini utilizzate efficaci, il ritmo è un costante crescendo fino alla tensione finale che spezza il cuore del lettore in due. Non c'è davvero nulla che io ti possa dire, la tua è stata una capacità immensa quella di... rendere un ventaglio così ampio di emozioni in un testo breve. Hai percorso i passi che conducono diverse persone alla depressione, li hai analizzati con una precisione chirurgica, hai incastonato in poche scene quelli che sono i punti fermi che condizionano la vita di un altro essere umano. La spensieratezza iniziale, la paura di essere giudicati, il bisogno di un nascondiglio, il luogo di pace che diventa una prigione. E il sonno.
Qui c'è la differenza, qui si apre la depressione: il sonno. Hai detto di aver avuto paura di non aver reso bene lo stato depressivo, di aver potuto “insultare” chi soffre di depressione.
Sappi questo: non l’hai fatto e te lo dice una persona che ne ha sofferto e a cui capitano ancora momenti down, per quanto meno di frequente. Non posso fare a meno quindi di andare oltre le riflessioni sulla tua scrittura, che è solo degna di lodi e che mi ha tanto emozionato e che ho trovato curata e d’effetto, per parlare anche del contenuto di quello che hai scritto. Te l’ho detto, è così, chi sta male e soffre di depressione si sente così, e per quanto le mie parole possano adesso apparire scontate e senza senso, realmente vuote, un giorno il tempo darà loro la giusta consistenza: bisogna cambiare prospettiva. Ciò che senti esiste, ma non è vero. Che significa? Esiste in te, tu lo senti, e ti condiziona l’esistenza per il modo in cui è così prepotente, per il modo in cui il demone che ti inseguiva diventa uguale te, ma non te (ecco, ecco cosa è). Ma ciò che il demone ti fa credere, ti fa sentire, non è la verità. La depressione è stare in un pozzo e credere che l’orizzonte siano i massi intorno. Sul momento è così, ma noi sappiamo che non è vero. Se il pozzo noi lo distruggessimo, scopriremmo che esiste un nuovo orizzonte. Tu puoi avere quanti orizzonti vuoi e devi spegnere il ronzio dei giudizi altrui. Ognuno di noi è prezioso, ognuno di noi è unico, unico per sempre. Allontana da te ciò che ti fa male, splenderai e basta.
Io ti ringrazio per aver... inciso su carta un tema tanto difficile, con la tua delicatezza e la tua sofferenza. Sai quanto coraggio serve? Tanto, tantissimo. E hai talento, lasciatelo dire.
Hai la tua scrittura, hai i tuoi libri (loro ci sono anche quando sembra che non ci stiano parlando), hai te stessa e hai un mondo dentro di te che è vivo. Hai tantissimo da cui partire, hai tantissimo con cui iniziare a viaggiare in questo mondo.
Ti abbraccio e ti faccio i miei più sinceri complimenti :)
A presto! |
