Ma salve ^^
In effetti, per capire cosa abbia effettivamente lasciato dietro sé "I crimini di Grindelwald" basterebbe dare un occhio alla prima pagina di questa sezione: direi che la risposta è lampante.
Sono contenta che anche tu ti sia unita al gruppo, e con una dose di angst direttamente iniettata in vena, per giunta. Adoro.
Oh, certo che è emozione, Albus non sarà mai indifferente a Gellert, fino alla fine dei suoi giorni (e, del resto, io sono fermamente convinta che per Grindelwald valga lo stesso discorso), anche se, secondo me, Silente ha la mente troppo salda per cadere a lungo nella trappola dello Specchio delle Brame. Penso che si lasci tentare dalle sue lusinghe molto di rado, e solo in momenti di forte tensione emotiva. D'altra parte, deve averlo sperimentato sulla propria pelle che "non serve a niente rifugiarsi nei sogni, e dimenticarsi di vivere". Comunque, sì, non sei l'unica ad essere ipersensibile. Piango come una fontana al solo pensiero.
Temo che ormai il "sempre" abbia il crisma dell'universalità, che ci piaccia oppure no. Immagino che dovremmo farcene una ragione XD
Quanto all'eterocromia degli occhi di Gellert, qualunque ne sia la causa, non è nemmeno da paragonare alla mancanza del naso di Voldemort. La classe non è acqua, ça va sans dire.
Complimenti e alla prossima!
Un bacio :*
padme (Recensione modificata il 12/02/2019 - 06:49 pm) |