Recensioni per
La determinazione di una scelta
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/06/19, ore 22:18

RECENSIONE PREMIO PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO "IL VOSTRO MEGLIO"

Titolo: 2,5/5.
Stile, grammatica e scelte lessicali: 7/10. 
Caratterizzazione dei personaggi: 5,5/10. 
Originalità, struttura e svolgimento della trama: 7,5/10. 
Gradimento personale: 5,5/10.
Per un totale di 28/45.

Titolo: il titolo anticipa bene quello che la storia narrerà, ma gli manca qualcosa per renderlo davvero accattivante.
Stile, grammatica e scelte lessicali: Lessico efficace ed abbastanza vario. Lo stile è scorrevole e si abbina bene alla giovane età dei protagonisti, senza troppo inutili pomposità. Non ho rilevato errori grammaticali.
Caratterizzazione dei personaggi: Ho trovato la caratterizzazione abbastanza superficiale. I personaggi sono IC e si comportano in modo sensato, ma nessuno, nemmeno Andromeda, a mio avviso, è approfondita a sufficienza per poter empatizzare con lei.
Originalità, struttura e svolgimento della trama: la trama si svolge in modo semplice e lineare, concatenando con la giusta logica gli avvenimenti. Mi sono piaciuti questi missing moments, come l'incontro di Andromeda e Ted alla festa.
Gradimento personale: nonostante la storia non abbia particolari difetti, devo confessarti che non mi ha affatto preso. Probabilmente la causa è la mia difficoltà ad empatizzare con i personaggi, ma il risultato è che, pur avendo letto con piacere una storia scritta con cura, mi è mancato qualcosa.

Recensore Master
02/04/19, ore 19:07

Quarta classificata al contest "Catene".


Grammatica: 9.9/10 

Praticamente ottima, ho trovato pochi errori di distrazione. Si tratta di vere e proprie sottigliezze, quindi ti ho tolto una sciocchezza. 
- "Il vostro amico vuole esser per caso morire di morte violenta?” sibilò ai due Tassorosso, che fecero spallucce: c'è un "essere" di troppo. 
- A volte scrivi "Purosangue" in minuscolo. Segnalo inoltre "Abbot", che va scritto con due "t"; non sono veri e propri errori grammaticali, ma imprecisioni relative all'universo di Harry Potter. 
- Le bocca di Andromeda trovò quella di Ted: "la". 
- La ragazza si sdraiò sul letto, mentre Ted che si lasciava cadere al suo fianco per evitare di schiacciarla con il proprio peso.: dopo "peso" metti il punto per segnalare la fine del periodo, quindi c'è un "che" di troppo. 
- “Non sprecherai quest’occasione, vero Andromeda?: i vocativi sono sempre preceduti da una virgola, devi aggiungerne una dopo "vero". 



Stile: 8.5/10 
Lo stile è semplice, lineare e scorrevole. Nel complesso mi è piaciuto, l'ho trovato giusto per il tipo d'amore descritto: la storia racconta di un amore romantico che viene vissuto clandestinamente, ma non ci sono particolari colpi di scena che generano drammi e conducono a un bad ending. L'amore che racconti è giovanile, pulito, appassionato, a tratti ingenuo; uno stile barocco non sarebe stato l'abito su misura per lui, approvo la tua scelta! Il paragrafo iniziale mi è sembrato un po' forzato, probabilmente perché hai voluto condensare in poche righe tante considerazioni, ma si tratta di un caso isolato. Mano a mano che si va avanti con la lettura, infatti, il testo fiorisce progressivamente e diventa sempre più scorrevole. 
Ti è sfuggita qualche ripetizione di troppo, sempre nel primo paragrafo, con "Andromeda Black non sapeva dire con certezza il momento della sua vita in cui si era resa conto di essere diversa dal resto della sua famiglia. Diversa da suo padre". Stesso discorso con "venendo subito afferrata da due braccia forti che la strinsero nell’abbraccio tanto agognato nelle settimane di lontananza." Nel primo caso c'è "sua", nel secondo "braccia" e "abbraccio". Ad ogni modo il fenomeno si limita soltanto a questi due casi, non è un aspetto rilevante. 
Cito un periodo che mi è piaciuto parecchio per l'immagine che rappresenta, quella dei corpi che "entrano in collisione" — da brivido, veramente, è un'immagine evocativa e simbolica, ma al tempo stesso non spoglia la descrizione dell'atto sessuale del suo lato sensoriale, complimenti! "Ted posò la fronte sulla sua, mentre i corpi velati di sudore entravano in collisione e la ragazza l’accoglieva dentro di sé per la prima volta, sospirando di piacere, quando le labbra di lui si schiusero sui suoi seni, mordicchiandoli e lasciandovi il proprio marchio, meno indelebile di quello che il Tassorosso aveva saputo imprimere sul cuore della giovane Black." Secondo me si può rendere questa descrizione, già bella di suo, ancora più riuscita e coinvolgente. Occhio alla lunghezza complessiva, che rischia di renderla meno immediata, e all'uso di più gerundi a distanza ravvicinata, perché possono appesantire il testo. Al tuo posto rivedrei l'impostazione delle pause, magari provando a spezzare il periodo in due parti. 
Col discorso delle pause ti segnalo altri due periodi: "Albert e Andrew erano ancora vicini all’ingresso, insieme ad altri compagni del loro anno, Andromeda li raggiunse, strizzando l’occhio ai due Tassorosso, prima di lasciarsi coinvolgere dai loro discorsi". Qui ad esempio vedrei meglio una pausa più lunga tra "anno" e "Andromeda" per dare maggiore respiro al testo. "“Lo prometto, madre” rispose la ragazza, stupendosi della propria voce sicura, ballare con qualche figlio di amici dei suoi non sarebbe stato un problema, Andromeda già sapeva cosa le avrebbe riservato il futuro." Stesso discorso di prima, metterei una pausa maggiore tra "sicura" e "ballare" per evidenziare il distacco tra l'azione già compiuta e l'azione soltanto pensata che Andromeda compirà successivamente. Ho citato questi periodi perché secondo me velocizzano il testo più del dovuto. Non è un fenomeno ripetuto, più che una scelta stilistica volta a riflettere lo stato d'animo dei personaggi mi sembra un fenomeno casuale, immotivato, cosa che rovina un po' l'armonia interna della storia. 
Come puoi vedere non ci sono aspetti particolarmente negativi, si tratta di pignolerie inerenti al mio gusto. Non si parla di "non mi è piaciuto", ma di "mi è piaciuto meno". Per il resto non ho nulla da ridire, ho apprezzato parecchio questo stile. Mi complimento con te per l'uso intelligente del corsivo, ricordo "feccia", "viva", "diversa", "finalmente" senza bisogno di rileggere la storia perché hai scelto i termini giusti da sottolineare. I primi tre, che appaiono all'inizio della storia, sono in grado di riassumere in sé il conflitto interiore di Andromeda, il suo senso d'inadeguatezza in un mondo che non sente proprio; l'ultimo, che appare invece alla fine della storia, mette in risalto l'impazienza dettata dall'attesa e, di riflesso, la tenacia di Andromeda, l'intensità dei suoi sentimenti per Ted. Non sei stata brava solo col corsivo, ma anche con le descrizioni. Ambienti e personaggi risultano delineati, non ti perdi nei dettagli, ma al tempo stesso non sei scarna nella rappresentazione del salone della festa o nella descrizione degli abiti di Andromeda, per fare alcuni esempi. "Si distrasse, sorseggiando in segreto del vino elfico, guardando le coppie volteggiare a tempo, accompagnate dai migliori musicisti del Regno Unito, immaginandosi nell’abbraccio rassicurante di Ted, con la testa posata nell’incavo della sua spalla ed il cuore che batteva all’unisono con quello di lui." In poche righe mi hai trasportata in quella sala, con Andromeda. Mi hai fatto vedere un mondo fatto di sfarzo e di apparenze, ma mi hai anche fatto provare una sorta di velata nostalgia, la nostalgia di due giovani innamorati che smaniano per vedersi e non possono farlo. Il vino elfico, la presenza dei musicisti, le coppie che ballano: sono dettagli che adoro, perché contribuiscono a dare spessore alla storia e a rendere vivi i protagonisti. Secondo me questo stile brillerebbe al massimo se, mantenendo questa impostazione, si arricchisse un po' di più proprio coi dettagli. Sottolineo "un po' di più" perché non vorrei poi spingerti a eccedere. Questo stile va già bene così per il tipo di storia che racconta, il mio è semplicemente un consiglio volto a renderlo ancora più efficace e coinvolgente, a dare un respiro in più all'emozioni dei protagonisti, un significato più sentito ai loro gesti. In sintesi, "bene, bello, ora fammi vedere 'ottimo' e 'stupendo'". 



Titolo e introduzione: 5/10 
Ho assegnato 2.5 a entrambi. Il titolo è generico, acromatico, non mi comunica nulla. Ha rilevanza all'interno della storia, esprime la forza d'animo di Andromeda e quella dell'amore inarrestabile, ma non è evocativo, non mi attira. L'introduzione è secondo me prolissa, avrei preferito qualcosa di più diretto e incisivo, nonché più originale. Così presentata mi sembra un riassunto della storia stessa — e visto che la storia di Andromeda in parte la conosciamo già, il riassunto diventa un ripasso di quanto già letto. La frase finale stuzzica la curiosità perché il lettore ha un'aspettativa, sa già che Druella avrà un'amara sorpresa, ma non ha mai assistito in diretta alla sua reazione e non sa come, di preciso, ha scoperto tutto. Il lettore non ne viene a conoscienza nemmeno leggendo la tua storia, ma questo è un'altro discorso, l'importante è che nell'introduzione quel riferimento faccia la sua parte, cioè che attiri. In ogni caso un "Druella Rosier in Black avrà un'amara sorpresa" la vedrei come una chiusa migliore di "Druella Rosier in Black avrà un'amara sorpresa se pensa davvero che, dopo il perfetto matrimonio tra Bellatrix ed il rampollo dei Lestrange, potrà organizzare una cerimonia altrettanto perfetta per Andromeda.": il resto sono dettagli di troppo, in più gli incisi nelle introduzioni io li eviterei, li reputo rallentamenti eccessivi nel biglietto da visita di una storia. Meno si dice, a volte, più si lascia spazio all'immaginazione. In sintesi ho assegnato un giudizio neutrale a entrambi perché sono senza lode — soprattutto — e senza infamia. 



IC e caratterizzazione: 13/15 
Sin dall'inizio Andromeda si presenta al lettore come "diversa", una cosa che secondo me non può mancare quando si parla di lei. Andromeda è la pecora bianca della famiglia, non a caso la cugina preferita di Sirius. Tu ci mostri che già sin da bambina si sente inadeguata di fronte alla sorella. La tua Andromeda si mischia alla "feccia" solo quando Bellatrix non può vederla, cioè quando va a studiare in biblioteca. Quando sogna il suo matrimonio con Ted pensa che "Non ci sarebbero stati centinaia di invitati, né un abito confezionato appositamente per lei dalla migliore sarta di Parigi o un buffet degno dell’erede al trono, ma ci sarebbe stato l’amore vero che provava per quel Tassorosso sbadato e di buon cuore; questo sarebbe bastato." Andromeda in apparenza è una Purosangue doc, ha i capelli perfetti, la divisa inamidata, savoir-faire, ma non pecca di classismo, le diversità non la spaventano e non le procurano ribrezzo. Ho rivisto nella tua Andromeda adolescente un riflesso della donna volitiva, tenace, scaltra che appare nella saga.Infatti inganna tutti nonostante la giovane età, riuscendo così a proteggere la sua relazione sentimentale con Ted. Andromeda ha il buonsenso di non parlarne con la famiglia perché è già disillusa, sa già che sarebbe inutile. Al tempo stesso, però, mostri un altro lato di lei, quello della ragazza innamorata. Andromeda è anche e prima di tutto questo, una ragazza che scopre i piaceri, i sospiri, gli affanni del suo primo amore come potrebbe succedere a qualsiasi altra adolescente. La vera Andromeda è quella tra le braccia di Ted, innamorata, giovane, desiderosa di vivere la propria vita come vuole, non l'abile conversatrice di cui ci parla la madre, non la ragazza piena di contegno nei salotti addobbati per le cerimonie: hai mostrato due Andromeda, quella che ha l'abilità per destreggiarsi in mondo classista che non le appartiene e quella che si toglie la maschera tra le braccia del fidanzato, un comune Babbano. Ho abbassato il punteggio per una sola ragione: Ted. Non l'hai ridotto a una macchietta, certo, ma mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più su di lui, qualcosa che andasse oltre all'amore e alla devozione che ha per Andromeda. Ted viene vissuto dal lettore prevalentemente come il suo fidanzato, non come Ted Tonks, il ragazzo che "....". Ricordo giusto un riferimento al colore dei suoi occhi — fiordaliso, mi pare — e al suo essere un po' goffo — che mi ha fatta sorridere e pensare a Dora. Peccato, perché avresti chiuso il cerchio alla perfezione con qualche dettaglio in più! 



Utilizzo elementi: 8.5/15 
Gli elementi erano: 
1. What do you say when you speak / I sense no time / Not awake until it's dark / Somehow i never leave / This deadhouse / Somehow i don't mind being gone / And if you think you've seen me / I have to prove you / That you're wrong 
2. Lividi 
3. L'ultima bugia 
In questo caso purtroppo non sono rimasta pienamente soddisfatta, ho assegnato 3 alla citazione, 2 a "lividi" e 3.5 a "l'ultima bugia". Per quanto riguarda l'utilizzo della citazione l'aggancio risulta labile. Partiamo dai pro. L'ultima parte, quella che si riferisce all'erronea convinzione di un "tu" di aver capito chi è "X", l'ho vista nel patto che Andromeda stringe con se stessa: inganna sua madre, le promette di cercare un buon partito degno dei Black, ma ha intenzione di sposare un Babbano. Andromeda è nettamente diversa da Druella, non appartiene a un mondo di apparenze e razzismo sociale, glielo fa soltanto credere. Il collegamento con la prima parte della citazione invece è pressoché assente. La tua Andromeda, ad esempio, fa tutto fuorché non percepire il tempo che passa: lo tiene sotto controllo, stringe i denti in attesa del momento giusto per sposare Ted, e ci dice precisamente che potrà farlo quando saranno passati dieci mesi. È implicito che Andromeda si senta intrappolata quand'è con la sua famiglia, che senta quindi di non lasciare mai una sorta di "casa morta", un luogo dove i pregiudizi e le etichette fanno da padroni, ma nella storia questo aspetto non è stato calcato — lo sappiamo perché conosciamo il canon, non perché ci è stato raccontato qui. Il riferimento a "non mi svegli(a) finché non è buio" non l'ho colto. Si riferisce forse agli incontri clandestini con Ted? Anche "non mi dispiace essermene andat(a)" mi sembra assente, dato che nella tua storia Andromeda non ha ancora potuto gettare la maschera e lasciare la sua famiglia. Non eri assolutamente tenuta a inserire riferimenti su ogni frase della citazione, l'importante era mantenerne il senso generale ed evitare di negarlo (come hai fatto con "Non percepisco il tempo che passa"). Ho riportato esempi su diversi pezzi della citazione proprio perché non vedo nella tua storia un legame incisivo con nessuna delle sue parti, neanche a livello metaforico. Sottolineo "non vedo" perché magari ci sono e io non li ho colti. Sarei curiosa di leggere la tua risposta. 
Per quanto riguarda l'elemento "lividi" il collegamento mi sembra ancora più labile. Ci sono i segni sulla pelle lasciati da Ted, ma non parliamo di un elemento centrale nella storia. Ci sono i lividi così come c'è Bellatrix che si bacia con Rodolphus, per dire. I lividi sono secondari, qualcosa che succede così come succedono altre cose. In più mi chiedo quale sia il rapporto di consequenzialità che lega i suddetti lividi all'ultima bugia di Andromeda. Di certo non è stata la presenza dei succhiotti a spingere Andromeda a mentire su Ted Tonks. Con o senza questi succhiotti Andromeda avrebbe dovuto comunque mentire perché Ted non sarebbe andato bene ai Black in quanto Babbano. 
"L'ultima bugia" è l'elemento più sentito, ti ho assegnato 3.5/5. La vita di Andromeda è costellata di bugie sin dall'infanzia, nel finale lei ci lascia facendoci sapere che, questione di mesi, sposerà Ted e si ribellerà al volere della sua famiglia. Andromeda vivrà finalmente come vuole, senza doversi più nascondere. Più che di "ultima bugia", però, si parla di un'altra bugia, perché nei dieci mesi d'attesa si suppone che ci saranno altre cerimonie, altre esortazioni da parte di Druella e/o Bellatrix, e via dicendo. "Ultima" implica qualcosa di definitivo, di significativo, cosa che nella tua storia manca. 
Purtroppo in questo parametro ci sono stati diversi punti a sfavore, ma apprezzo comunque che tu ti sia cimentata nell'impresa (non certo facile!). 



Gradimento personale: 8.5/10 
Peccato per l'assenza dell'autunno e/o dell'inverno, non le ho percepite nemmeno in senso metaforico. Per il resto devo dire che hai scritto una Ted/Andromeda molto, molto carina. La tua OS racconta di un amore pulito, vero, capace di trionfare sulle avversità e di conquistarsi il suo lieto fine. Hai reso giustizia a Andromeda, non ci sono gesti o parole che per un solo istante mi hanno fatto pensare che stessi rovinando qualcosa di lei. Il coinvolgimento emotivo tra lei e Ted si sente e coinvolge a sua volte il lettore. L'amore di cui parli è travolgente, privo di spine, esattamente come l'ho sempre immaginato in una Ted/Andromeda. Ti devo ringraziare per avermi fatto finalmente leggere una OS su di loro! 



Totale: 53.4/70 


Alla prossima :D

 

Recensore Veterano
02/03/19, ore 23:30

Ciao Francy, o dovrei surprise 🤩!
Ebbene sì, dopo aver fatto la mia prima comparsa sul racconto di Remus, come mi hai fatto notare tu stessa con i nostri adorati Jily a fare più da comparsa in quella storia, oggi mi ritrovo a recensirti l’ennesima meraviglia che solo tu riesci a regalarci in ogni tuo lavoro.

In caso te lo stai chiedendo sì, ho messo subito il racconto tra i preferiti subito appena uscita, ma dato varie complicanze che non ti sto ad elencare, solo adesso ho trovato il tempo di lasciarti qualche parolina qui.

Parto col dirti che, oltre ai Jily (coppia numero uno incontrastata) ci sono molte OTP inesplorate nella Saga che mi piacciono da impazzire, soprattutto se si sa poco e nulla come quella di Ted e Andromeda per l’appunto, lasciandoci libero spunto d’ispirazione poi nel cercare di raccontarlo.
Sì, la Rowling ha lasciato qualche sprazzo nell’immaginazione di noi lettori con quel piccolo racconto delle tre sorelle Black su Pottermore qualche tempo indietro dando altro input sulla bella Andromeda.

Mi è piaciuto moltissimo l’impostazione del racconto, partendo sempre agli inizi di ogni personaggio con pochi dettagli, ma ricalcando i momenti più significativi come solo tu sei in grado di fare, amica mia, nel modo più semplice. Ed è proprio questa semplicità che, anche in brevi racconti come questo, i personaggi sembrano prendere vita in maniera a dir poco eccezionale. Inoltre anche a me piace immaginare la loro relazione “clandestina” per poi rivelarsi a tutti dopo essersi uniti ufficialmente qualche tempo dopo.

Mi hai fatto apprezzare ancora di più Andromeda, Francy, davvero; ma anche Druella eh, una purosangue convinta di quegli ideali sbagliati che la giovane Andromeda rinnega, confermandolo in quella frase non detta: “Sono innamorata di un Sanguesporco, madre”; è il processo di quel lento distaccamento da tutto quel marcio e che, ahimè come ben sappiamo più avanti ne pagherà il caro prezzo... 😔😢

Ci sentiamo presto, Francy, magari in Legami... Oh, e in bocca al lupo per il Contest 😉.
A prestissimo, Francesca, un abbraccio strita costole e un bacio,
Giuseppe 😊.

Recensore Master
15/02/19, ore 16:25

Ciao Francy!
Finalmente riesco a passare anche di qua!
Come ti ho già detto, ho trovato questo contest davvero molto tosto, quindi i complimenti, anche solo per essere riusciti ad arrivare in fondo e dare un senso compiuto alla storia, secondo me sono dovuti XD
Come sai, amo tantissimo il personaggio di Andromeda, la sua è forse una delle storie più sottovalutate di tutta la saga, mannaggia!
Mi è piaciuto prorpio tanto come hai scelto di caratterizzare questa storia.
Se amo la storia d'amore fra Ted e Andromeda, apprrezzo ancora di più il fatto che tu qui abbia scelto di mostrarci un'Andromeda già incerta, che si sente lontana dalla sua famiglia prima ancora di avvicinarsi a Ted. E del resto, se non avesse iniziato a maturare dei dubbi sulla sua educazione prima ancora di avvicinarsi a lui, dubito che sarebbe mai riuscita ad avvicinarsi davvero.
Mi piace il continuo contrasto fra i pochi gesti gentili di sua madre, che sono però privi di amore, e che mirano solo a condurla ad una vita senza amore, fatta di buoni partiti e matrimoni convenienti, e la passione dirompente che c'è fra lei e Ted.
Il loro è proprio l'amore dei giovani, quello ansioso di scoprirsi, di potersi vivere appieno, quello ardente e intensissimo. Eppure è qualcosa di più di un semplice amore giovanile, perché enrambi sono ben consapevoli che continuare a vivere il loro rapporto significa andare incontro a difficoltà immense, privazioni, e un cambiamento radicale.
Hai fatto proprio un bellissimo riratto di una donna che, pur portando i colori dei Serpeverde, ha dimosrato di possdere un coraggio fuori dal comune.
In bocca al lupo per il contest!

Recensore Veterano
14/02/19, ore 16:31

Ehilà! ヾ(〃^∇^)ノ♪
Ho visto il link e mi sono smaterializzata qui appena ho potuto hah hah hah! XD Sono TryggrHeill sul forum, piacere!
Visto che oggi è San Valentino, direi che questa tua one-shot su Ted e Andromeda casca proprio a fagiolo. L’immagine di questa splendida, privilegiata ragazza avvolta dalle stoffe più pregiate, lodata e incoraggiata a trovare un partner all’altezza del proprio lignaggio, ma altresì sensibile e infinitamente infelice mi è piaciuta molto. Una gabbia dorata, quella del casato Black, dalla quale Andromeda ha avuto la forza di evadere per trovare la propria felicità con l’uomo che ha sempre amato. Per me hai fatto un lavoro magnifico. Tra l’altro questa storia mi ha ricordato un po’ i romanzi di Jane Austen, per via del tuo stile organico, incalzante e per le atmosfere che intrecciano sfarzo e pensiero intimo.
Per quanto riguarda la caratterizzazione, sono d’accordo con te… Andromeda è sicuramente stata una donna determinata, coraggiosa e dall’animo nobile (nonostante tutto il condizionamento psicologico che avrà subito durante l’infanzia). Del resto non è da tutti rinunciare al proprio nome e ad una vita di agi e ricchezza per amore.
Il modo in cui hai descritto le interazioni di Andromeda con il resto della famiglia, poi, è altrettanto credibile: dalla fredda superficialità della madre, alla presenza opprimente e partecipe di Bellatrix, che ha così radicato in lei lo spezzo per i Mezzosangue e i Sanguemarcio, che è completamente cieca ai veri sentimenti della sorella e male interpreta come timidezza, o semplice ritrosia, il suo rifiuto di trovarsi un partner Purosangue.
Che altro dire, se non che ti auguro di riprenderti presto dai postumi dell’influenza (questanno è davvero una strage, accidenti)… E buona fortuna per il contest! (*•̀ᴗ•́*)و ̑̑