Ebbene sì, confermo le tue premesse, è una storia abbastanza breve e, per questo motivo, ho deciso di condensare le mie impressioni in un’unica recensione. Ti confesso che il racconto mi ha spiazzato, non in senso negativo ma in quanto non credevo fosse drammatico e cupo a tal punto. Più che angst oserei dire, rispettando in pieno ciò che annunci in fase di descrizione.
Non ho mai provato simpatia per Saori, mi è sempre sembrata un personaggio snob, inadeguata al proprio ruolo.
Forse sto riuscendo ad apprezzare meglio la sua caratterizzazione in Santhia Sho... mi sembra un po’ più “umana”. Per carità, è pur sempre una ragazzina, e poi sarà una giovane donna, con un compito troppo importante a gravare sulle sue spalle. Ma ti dirò cosa più di tutto mi ha lasciato perplessa: Seiya. La dipartita del cavaliere senza macchia e senza paura... il predestinato, raccomandato - quello che si vuole. Lei non è riuscita a salvarlo nonostante lo amasse, ma era veramente amore il suo?
Vorresti suggerire tra le righe che Saori non possiede alcun potere o, in quanto divinità, ne possiede e non sa o non vuole usarlo? Non fa nulla, nemmeno per i suoi paladini e li lascia cadere uno ad uno come mosche, impotente.
Triste, tragico, l’epilogo mi lascia con l’amaro in bocca, senza parole, ma alla fine lei ha solo ciò che merita, raccoglie quello che ha seminato.
Ti faccio i complimenti per l’originalità. L’idea è intrigante e meriterebbe di essere sviscerata, approfondita maggiormente. Ho come l’Impressione che tu abbia avuto troppa fretta nel pubblicare e la storia ne ha risentito, avrebbe potuto essere sviluppata meglio, ne varrebbe la pena perché ha del potenziale. Non prendere questa mia considerazione personale come una critica ma solo come un suggerimento. Perché non provi a imbastire un progetto più ambizioso con questo tema? Sarebbe una bella sfida!
Un abbraccio, alla prossima ^^
(Recensione modificata il 16/02/2019 - 11:08 am) |
