Ciao di nuovo mia cara!
Avevo letto questa storia qualche giorno fa, ma, come saprai, è un periodo abbastanza complicato.
Eccomi qui finalmente, due recensioni in un giorno.
Dire che mi ha scaldato il cuore questa tua breve storia è dire poco: scandire la vita di Brian al ritmo delle sue amate stelle non è roba da poco, è molto sentita e dolcissima nella sua malinconia finale. Ho adorato il bambino Brian, il giorno del suo diciassettesimo compleanno in cui riceve in dono la sua prima chitarra e poi le stelle che contornano i momenti più salienti della sua vita con i Queen. Sembra quasi una simbiosi. E poi l’amara conclusione. “Lo stai guardando vero?”, mi ha dato il colpo di grazia. Vedere Brian e Roger anche nei momenti di dolore così uniti mi scalda il cuore, un’amicizia che, davvero, poche persone oggi saprebbero mantenere. C’è una loro intervista, una settimana dopo la morte di Freddie in cui sono completamente devastati, ma sempre lucidi nel loro onorare la sua memoria. Ho percepito lo stesso spirito alla fine di questa storia.
“Ce la faremo, Brian. Tutti e tre. Ce la faremo e lui sarà fiero di noi.”. Veramente toccante, e realistico soprattutto. Purtroppo non sono più in tre, ma John porta avanti ogni giorno lo spirito e l’eredit di Freddie, raccontando storie sue ai sei figli. Un magnifico racconto, semplice e carico di significato. Ho sempre immaginato Brian come un tipo con la testa fra le stelle. Un abbraccio,
cheers, M.

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Ciao Lis!
Wow. Non sono bene cos'altro aggiungere. Perché questa storia dice tutto da sé.
Mi è piaciuto tantissimo il filo conduttore di tutta la storia, ovvero la frase iniziale di ogni paragrafetto. E' come se simboleggiasse che, per quante cose possano cambiare nella vita di Brian, lui guarderà sempre il cielo fuori dalla finestra, perché è nella sua natura ed è naturale per lui.
Attraverso le stelle e questo piccolo dettaglio, hai riassunto tutta la sua storia, il suo amore per la musica e per la scienza, la sua carriera nei Queen e ciò che ha vissuto prima, la parte più emotiva di questa sua esperienza.
Sono rimasta molto colpita dai primi due paragrafi, quelli che narrano della sua infanzia e adolescenza, perché mi ha dato l'idea di una persona decisa e dalle idee ben chiare sin dalla giovane età e secondo me Bri è stato proprio così :3
Mi ha strappato un sorriso il siparietto dedicato ai Queen ubriachi e sballati, ma soprattutto spensierati, che festeggiano perché hanno da festeggiare, che si sentono così tanto uniti e invincibili,
Ma la scena che mi ha colpito e commosso di più è sicuramente l'ultima, quella successiva alla morte di Freddie, perché mi ha fatto riflettere sul rapporto tra Brian e Roger. Prima li abbiamo visti ubriachi e ridenti, che si divertivano e si sostenevano in un momento positivo, poi li abbiamo visti sotto un'altra luce del tutto differente: fragili, scossi da un evento troppo triste anche solo per essere immaginato, corrosi dentro dal dolore... eppure forti, perché insieme. Non hanno paura di mostrarsi fragili, disperati e in lacrime, non hanno paura di mostrarsi a vicenda questo lato di loro, perché la loro amicizia va ben oltre le semplici nottate pssate a divertirsi. E, nonostante tutto, sanno di essere insieme.
Infatti ADORO il rapporto che c'è tra loro ancora oggi, sono davvero adorabili *-*
Brian poi... sono sempre felice quando trovo storie su di lui, lo trovo davvero spettacolare e sì, sto cominciando ad amarlo seriamente, lo stimo troppo ♥
Dopo tutto questo enorme sproloquio (ma è giusto che tu sappia cosa la lettura ha suscitato in me), non mi resta che farti tanti complimenti. Hai scritto una storia semplice e diretta, che arriva dritta al cuore, ma non per questo banale; anzi, l'ho trovata ben pensata e strutturata, non campata per aria, e per questo ancora più speciale *-*
Grazie per averci regalato ancora una volta tante empzioni! :3
Alla prossima, che spero sia molto presto (magari con Brain Damage... eheheheheh sono già in astinenza di quella storia XD) ♥

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Ehilà, ciao Lisbeth!
Non sono riuscita a trattenermi e già a metà storia ho iniziato a piangere. Vedere Brian da solo, immerso nei suoi pensieri, con gli occhi alzati verso il cielo, in quattro importantissimi momenti della sua vita, mi ha commosso davvero tanto. L'ultima parte poi... fontane, mari e oceani sgorgano dai miei occhi come nulla fosse.
Ho un amore particolare per Brian May (lo attestano le mie storie su di lui, lol), credo che sia una delle persone più genuine e complete che Madre Natura ha consegnato all'Universo. È un concentrato di così tante cose belle che solo a parlarne mi commuovo.
Ti ringrazio per aver condiviso con noi una storia così bella, la aggiungo subito alle preferite!
Un bacio,
Jenny

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Ciao! Letto questa storia prima di andare dimore e mi hai fatto commuovere!
E' bello vedere la vita di Brian in vari punti imporranti, collegati in un punto comune e devo dire che mi fatto commuovere, sopratutto il finale.
Però, se devo essere onesta: quanto ho letto "A Brian e alle sue amate stelle." credevo che durante qualche ora fà non ci fosse più in questo mondo e mi sono un pò spaventata... Sì, sono una idiota...
Ma non la tua storia!
Evola

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Ciaooo :)
Oh, questa tua piccola storia mi è piaciuta molto!
Sai, non conosco la canzone a cui si ispira, ma ti posso assicurare che se è stata in grado di farti produrre uno scritto così bello e intenso, be', allora è stata la canzone giusta, qualunque essa sia!
Ho adorato il fatto che tu abbia fatto luce su diversi momenti della vita di Bri, a partire dalla su infanzia fino alla morte della stessa più luminosa del suo cielo.
Ho apprezzato anche il fatto che Roger, in tutto ciò, abbia sempre ricoperto un ruolo importantissimo; adoro questi due come amici, li amo tantissimo, sono formidabili e inseparabili, non possono proprio stare separati e non possono evitare di farsi forza a vicenda!
La scena finale in cui si sono abbracciati è stata davvero commovente e molto dolce, l'ho veramente trovata tanto carina *-*
Hai dedicato lo scritto alla sua passione per le stelle, le quali hanno da sempre fatto parte della sua esistenza e l'hanno colmata anche nei momenti più difficili, proprio come ha fatto la musica con i Queen.
Sai, quando lui rifletteva sul fatto che avrebbe potuto anche mollare tutto e tornare alla sua vita normale, be', mi sono ritrovata a pensare che non potrebbe sopravvivere così, senza fare musica e senza coltivare le sue bellissime passioni. Perché le passioni ci aiutano a vivere e stare al mondo, sarebbe stato molto infelice se fosse tornato a casa e avesse abbandonato i Queen. C'è chi è fatto per stare sul palco e per creare musica, e lui è uno di questi.
John, per esempio, lui ha un carattere e un approccio diverso, ma Brian non è John, perciò ha fatto bene a continuare con la band se questo era quello di cui aveva bisogno.
Volevo darti un piccolo consiglio, se non ti dispiace ^^ spero non ti dia fastidio, altrimenti non esitare a dirmi "fatti i cavoli tuoi", non mi offendo!
Prendo per esempio questa frase:
"Brian spegne la candela che ha portato con sé per non inciampare negli oggetti che nel buio della notte non sarebbe riuscito a distinguere, sedendosi per terra, spalancando la grande finestra e incrociando le gambette sottili, appoggiando il proprio mento sulle mani."
Ci sono tre verbi al gerundio (sedendosi, spalancando, incrociando) che tendono ad appesantire un po' la lettura e renderla meno scorrevole. Inoltre, i verbi al gerundio messi così implicano che Brian, mentre spegneva la candela, contemporaneamente si sarebbe seduto, avrebbe spalancato la finestra e avrebbe incrociato le gambe.
Non te lo dico per essere puntigliosa, è che mi è capitato anche in altri punti della storia di trovare questo tipo di "errore", spero veramente di non averti infastidito ^^
Ora mi pare di aver detto tutto, ti saluto e ti faccio ancora tantissimi complimenti, e ci tengo a dirti che ovviamente questa cosa che ti ho fatto notare non toglie niente alla tua storia e non la rende certo meno bella e piacevole! Non preoccuparti assolutamente :)
Alla prossima ♥

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Ma... Ma che tristezza. La fine ti spezza proprio. Povero Brian, che tristezza deve aver provato. Però ha ragione Roger: ce l'hanno fatta per fortuna, nonostante il grande dolore della morte di Freddie sono ancora qui che suonano per fortuna, anche John è ancora fra di noi, anche se è stato quello più colpito dalla morte dell'amico - credo che sia per questo, e prima o poi scriverò qualcosa su - da abbandonare il mondo della musica.
Viva i Queen, viva la musica e le stelle e viva Roger e Brian e viva John..

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Okay mi sono appena svegliata tutta intenta a recensire l'altra bellezza che hai creato, ma ho trovato prima questa e... bo, mi son venute le lacrime agli occhi. All'inizio pareva tutto così malinconico ma tranquillo, con Brian che guarda, fissa, si appassiona e poi studia le stelle.
La fine è stata un colpo al cuore, un po' come nel film (non so se l'hai visto, immagino di sì) c'è un pezzo che mi fa sempre piangere, non l'ho visto esattamente un paio di volte ehm ehm.
Come al solito la tua tipologia di scrittura mi fa immaginare tutto per filo e per segno, è sempre perfetta in ogni cosa... altrimenti difficilmente mi sarei emozionata.
Grazie.
Vado all'altra, ugualmente splendida, fic.

Amy

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Ciao, dear. Ho gli occhi lucidi dopo aver letto questo piccolo capolavoro (perché lo è e basta).
Mi piace moltissimo Brian e il fatto che guardi il cielo è qualcosa di davvero magico.
Sarà che sto vedendo una serie tv cruda e sono sensibile più del solito, ma volevo leggere questa one shot. Il tuo modo di scrivere è sempre perfetto, come ho già ribadito molte volte.
La parte finale penso mi abbia fatto il cuore a pezzettini, ma ne è valsa la pena.
Un abbraccio e ancora i miei complimenti, darling.
Mi troverai sempre a leggerti.

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