Recensioni per
Herz aus Stahl
di Saelde_und_Ehre

Questa storia ha ottenuto 199 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
29/05/21, ore 22:42

Carissima^^
Rieccomi qui.
In questo capitolo si alternano introspezione e azione, così come in guerra i momenti di quiete vengono spazzati via in un lampo dall'improvviso attacco nemico.
Scopriamo qualcosa in più sul passato di Hans e sui suoi rapporti travagliati con la famiglia. La sua decisione di unirsi all'esercito è stata causa della discordia e della separazione, ma Bühler è sempre stato determinato a servire la Patria, tanto da andare contro il volere del genitore. Pur non provando alcun rimorso Hans si sente responsabile e in parte colpevole per aver deluso le aspettative dei suoi cari, spero che questa lettera possa essere un messaggio di speranza per lui.
Ma ecco che la guerra torna a dar prova della sua potenza distruttiva, questa volta con un feroce bombardamento aereo.
Von Kleist si ritrova ad affrontare gli aspetti più devastanti di questo attacco, tra cadaveri ormai irriconoscibili e feriti gravi. Drammatica e commovente la scena del sergente dissanguato, che rivede il figlio nel suo soccorritore.
Episodi come questi costringono il giovane ufficiale a guardare il vero volto della guerra, senza più illusioni ed idealismi.
Come se non bastasse von Kleist ha rischiato anche di fare una brutta fine, aggredito dal nemico dopo esser stato ferito, per fortuna il fedele sottotenente Kühn è intervenuto in tempo per salvargli la pelle. Vedremo se i nostri riusciranno a portare a termine anche la prossima missione di salvataggio...
Complimenti anche per questo capitolo.
Alla prossima! :)

Recensore Master

Carissima^^
Vedere i carri armati in azione doveva essere una grande emozione, è stato davvero interessante seguire lo svolgersi della battaglia attraverso gli occhi dei tuoi personaggi.
L'atto di insubordinazione di von Kleist non è passato di certo inosservato, ed ora sarà compito del maggiore Bühler rimproverare il suo sottoposto e riportarlo sulla giusta strada.
Hans mi piace molto come personaggio, è un ufficiale dalla mente fredda e i nervi saldi, ma è anche una figura di riferimento per i suoi uomini.
La scena in infermeria è stata molto toccante, mi ha colpito il ragazzo ferito che per prima cosa chiede al superiore quando potrà tornare a combattere. Ed è stato bello vedere Hans che lo rassicura, mostrando umanità ed autorità allo stesso tempo.
Alla fine i tedeschi hanno ottenuto la vittoria, e possono festeggiare in compagnia. Ci mostri sempre più le persone dietro alle divise, in fondo questi soldati sono giovani uniti da un legame ancora più intenso dell'amicizia, che è quello che si crea tra commilitoni, ed è normale che pensino anche a svagarsi e divertirsi. Ogni tanto bisogna ricordare che la guerra non è fatta solo di sanguinose battaglie.
Complimenti, è sempre un piacere seguire questa storia^^
Alla prossima! :)

Buongiorno,
questa guerra è come viverla... quasi, per fortuna!
E' un dramma, una morte e un dilanio costante...
Ma come si fa? Io penso che il racconto andrebbe letto e riletto, sotto certi aspetti è così verosimile da atterrire...
Non so, senza parole. Basta guerra... :)

Recensore Master

Carissima^^
La battaglia prosegue imperterrita, e i nostri soldati si ritrovano ad affrontare situazioni drammatiche con estrema forza d'animo, mantenendo fedeltà ai loro valori e ideali di combattenti. Le tue sono figure tutte d'un pezzo e incorruttibili, ma non prive di umanità e sentimenti, bellissime^^
Mi è piaciuto molto il confronto tra il maggiore Bühler e il sottotenente Schultz, quest'ultimo è ancora giovane e inesperto, e la sua impazienza nel voler dare il meglio in battaglia lo ha spinto all'avventatezza. E' bello il fatto che il suo superiore non si limiti a riprenderlo e punirlo per l'errore commesso, ma che voglia essere sicuro che il giovane abbia ben compreso il suo sbaglio. D'altra parte è comprensibile che il sottotenente abbia voluto eccedere di eroismo per farsi notare dal suo comandante xD.
La corsa di von Kleist e Kühn per il villaggio tra le pallottole nemiche è stata davvero coinvolgente. Per fortuna i due riescono a mettersi in salvo e a ricongiungersi con i compagni. Anche qui non manchi mai di inserire atti di cameratismo, e di ricordare che questi giovani combattono per dei valori e degli ideali che non hanno nulla a che fare con gli stereotipi a cui purtroppo siamo abituati a sentire quando si parla genericamente di tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.
Infine abbiamo nostri due protagonisti, ancora separati dalla battaglia, che si preoccupano a vicenda, trovando conforto l'uno nel pensiero dell'altro.
Una scena davvero intensa, dolce e malinconica allo stesso tempo.
Complimenti, un altro capitolo stupendo^^
Bravissima come sempre, a presto! :)

Recensore Master
26/05/21, ore 19:08

Ciao carissima^^
Rieccomi qui.
Con questo capitolo entriamo nel mezzo dell'azione. Da grande amante dei racconti di guerra non posso che apprezzare il tuo stile coinvolgente e dinamico, l'accurata ricostruzione storica e l'attenzione ai dettagli nella descrizione delle azioni militari.
Iniziamo anche a conoscere più a fondo i vari personaggi e i loro legami.
Il maggiore Bühler si è guadagnato il soprannome di uomo di ferro per la propria impassibilità, il suo forte senso del dovere e la sua totale dedizione ai valori militari. La sua decisione di abbandonare gli agi della vita borghese a cui era destinato per scegliere l'esercito dice molto sulla sua personalità. Attraverso le sue riflessioni scopriamo anche il profondo legame con il tenente von Kleist, anche se per ora è solo un accenno.
Molto suggestiva la parte dedicata al villaggio, l'ho trovata davvero realistica. L'episodio del cane, che per un attimo alleggerisce gli animi dei soldati, lascia subito spazio alla crudeltà e la violenza della guerra con il ritrovamento del cadavere polacco.
Von Kleist ha impuntato i piedi ed è intenzionato a fare di testa propria. Un mix di determinazione e testardaggine è decisamente pericoloso, soprattutto per un giovane ufficiale come il nostro protagonista. Infatti si ritrova già nei guai con il suo plotone.
Come Konrad spero che non gli sia accaduto nulla di grave...
Complimenti, un capitolo davvero intenso e coinvolgente, mi sto già affezionando ai tuoi personaggi.
Sei sempre bravissima^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
25/05/21, ore 23:04

Ciao carissima^^
Eccomi qui finalmente.
Leggendo la tua premessa mi sono tornate in mente le parole di Erich Hartmann: "voglio sperare che le persone non odino i tedeschi a causa dei nazisti".
La Storia è scritta dai vincitori, e purtroppo è facile alimentare falsità e stereotipi...ma non mi dilungo troppo a riguardo.
Come sempre inizio con i complimenti per le tue conoscenze storiche e militari, che apprezzo sempre moltissimo^^
Con questo primo capitolo getti subito il lettore al fronte insieme a soldati volenterosi e ufficiali valorosi. L'impresa si preannuncia ardua e difficoltosa, ma i nostri non sembrano esitare davanti alle difficoltà.
Sono uomini abituati alla dura vita militare, che non temono pericoli o avversità.
Ci presenti militari dediti al loro dovere, ma non invaghiti di ideali di eroismo e patriottismo fini a se stessi. Come ricorda il maggiore Bühler, c'è una sostanziale differenza tra incoscienza ed eroismo.
E a proposito, tra racconti di guerra e vari aneddoti, tra queste figure conosciamo i due protagonisti.
Il maggiore Bühler è un giovane ufficiale che ha fatto carriera, guadagnandosi sul campo l'ammirazione e la stima non solo dei suoi sottoposti, ma anche dei suoi superiori.
Von Kleist invece è un giovane tenente che per la prima volta si trova ad affrontare la guerra in prima persona, e seppur la realtà sia ben diversa dall'ideale che poteva avere ai tempi dell'Accademia è comunque determinato a fare del suo meglio. Da come guida il suo plotone si nota già che possiede le competenze, il carattere e la volontà necessarie.
Ciò che risalta di più in queste righe è sicuramente il cameratismo, questi uomini sono uniti come fratelli, combattono fianco a fianco con cari amici, vecchie conoscenze, ex-compagni di scuola, insomma, sono molto di più che compagni d'armi.
Complimenti, ero davvero curiosa di iniziare questo racconto, e ovviamente mi sono già innamorata dell'ambientazione perfettamente ricostruita e dei tuoi personaggi, che diventano portavoce di valori e ideali che non dovrebbero essere perduti.
Sei sempre bravissima! Alla prossima! :)

Nuovo recensore
22/05/21, ore 19:24

Salve!
E si ritorna al triste e grigio presente, con un Friedrich ancora più abbattuto, ormai privo di vitalità. La battaglia è diventata più dura che mai e il nostro è in pericolo di vita. sembra tutto finito quando ecco che arriva un colpo di scena: la sua vita viene risparmiata, ma proprio quando stava per essere catturato ecco che viene liberato.
Gli appunti scarabocchiati su un foglio sono assai toccanti, ennesimo segno di un'animo delicato e sensibile che Fritz cerca in tutti i modi di non mostrare troppo.
E poi...mannaggia a te! Speravo non si arrivasse mai a questo ma... complimenti, mi hai fatto piangere come un lattante.
Ed eccoli qui, Konrad e Fritz, straziati dal dolore di aver perso i propri compagni, ma mai arresi. Emozionante.

Eccoci in questa seconda parte del capitolo dedicato ai nostri cari soldatini. L'inizio è fluff puro, talmente dolce da sembrare la partenza per un porno d'autore, ma sei sempre bravissima a non mostrare troppo, affinchè possiamo crearci le nostre immagini mentali.
Manfred che rifiuta la donna più ambita è ORO, oltre che delinea ancora di più la sua psicologia. Il discorso sui piloti poi è diventato il mio brano preferito.
Si ritorna nel fluff, con i nostri carissimi che suonano e disegnano insieme ed è tutto troppo bello, la frase finale è da lacrime.
Sei eccezionale come sempre!

Recensore Master
22/05/21, ore 06:31

Buongiorno,
mamma mia, sono rimasto traumatizzato solo leggendo 0.o
E' stato un capitolo bello tosto, di quelli difficili da mandare giù, ma siamo in guerra e la guerra è questo.
Devo dire la verità, la guerra non mi piace, soprattutto se condotta contro... vicini. Rendo quindi grazie all'Europa unita. Ma sarebbe bello avere un'Europa unita e anche e soprattutto (sottolineo) forte di valori e intenzioni, di voglia di migliorare. Non c'è bisogno di uccidere per dare un senso alla vita. I ragazzi qui hanno una motivazione d'altri tempi, ci credono e basta e sono disposti al sacrificio.

Recensore Master
21/05/21, ore 18:46

Ciao^^
Purtroppo combattere non basterà, come sappiamo.
Nemmeno sacrificare tutto, vita, affetti, possessi, qualsiasi cosa. La cultura europea è condannata e finirà inesorabilmente nel baratro, in favore della schifezza che vediamo oggi.
Anche tutte le citazioni che inserisci nella storia contribuiscono a far capire quello che stiamo perdendo, quali valori ci stiamo giocando. E in nome di cosa? Basta guardarsi intorno per capirlo.
I tuoi personaggi sono un esempio, nella compostezza con cui accettano un destino che può anche essere orribile, nel coraggio adamantino, virile e solare, con cui si gettano nella mischia e combattono semza risparmiarsi.
Pensa a cosa abbiamo perso. A cosa ci è stato tolto.
Bravissima, a presto.

Ciao carissima^^
torniamo sempre al paragone del filetto e della Simmenthal.
Quando uno è stufo di banalità sull'esercito tedesco, quando non ne può più dei soliti cliché, quando il nazista da operetta stile "Schindler's List" gli dà la nausea, c'è la cura, ovvero leggere questa storia.
I tuoi personaggi diventano persone, che escono dalla pagine per diventare figure tridimensionali, la tua ricostruzione storica è ineccepibile, arricchita da fatti di cronaca dell'epoca e da personaggi dello spettacolo che all'epoca erano noti ma ora ovviamente sono dimenticati. Il costante richiamo alle magnifiche tradizioni tedesche, al valore della vita militare, del valore e dell'eroismo ripulisce dalla melassa antimilitarista, dal buonismo e dalle coppiette di omosessuali stucchevoli, credibili (per l'epoca) come delle banconote da tre euro, che anelano a nient'altro che una quotidianità misera.
Tu invece descrivi uomini eroici, il cui legame li fortifica invece di appiattirli e li porta a gettare insieme il cuore oltre l'ostacolo, invece di farli rintanare in un imborghesimento che uccide ogni virtù indoeuropea, solare e virile.
Tutto molto bello, complimenti!^^

Rieccoci con un nuovo capitolo!
Stavolta si torna indietro nel tempo e rivediamo i nostri cari soldatini cui siamo tutti molto affezionati nel pieno delle loro tenerezze, in giorni decisamente migliori di quelli che stanno affrontando nel presente della narrazione. Voglio sottolineare la bellissima sinestesia "voce incolore", non mi capita spesso di incontrare la mia figura retorica preferita di sti tempi, ma sai sempre come riuscire a sorprendermi.
Tornando alla narrazione, la tenerezza è percepibile, così come l'imbarazzo, l'essere impacciati, la paura di venire scoperti ma anche di ritrovarsi catturati da un sentimento audace e pericoloso che, però, è già nato. La parte centrale con i riferimenti a Goethe (che sai già essere il mio poeta preferito) è quella che ho senza dubbio preferito. Il segmento che vede protagonisti i fratelli Von Kleist è toccante quanto realistico e la parte finale è da lacrimuccia. Spaziale.

Ciao Saelde.

Io...sono davvero estasiata. Sono FELICE che qualcuno parli dei soldati tedeschi come esseri umani. Mi sento ripagata di tutti gli insulti che mi hanno rivolto (Mi firmavo con un cognome tedesco e uno mi ha detto di controllare se la mia famiglia non fosse lì ad acclamare un " macellaio", roba da denuncia!), è commovente la delicatezza, la dolcezza che spuntano fuori come delicati fiorellini in un contesto, comunque, di morte e tragedia. Mi viene da pensare a cosa direbbe il grande pubblico se leggesse questa storia e rabbrividisco (in effetti pensavo che anche qui avresti preso insulti o critiche, ma evidentemente è una cosa che riguarda solo me, una volta che decido di scrivere di soldati tedeschi, con risultati assolutamente imparagonabili ai tuoi). Forse è un bene che questo sito sia conosciuto solo per le FF malata ^^.

In ogni caso ti faccio i miei complimenti!
(Recensione modificata il 16/05/2021 - 03:17 pm)
(Recensione modificata il 17/05/2021 - 11:38 am)

Nuovo recensore
15/05/21, ore 09:50

Finalmente sei tornata a deliziarci con i soldatini a noi tanto cari!
Ma veniamo al capitolo: Fritz, affetto dalla "segamentalis" acuta, non si dà pace per la (presunta) morte di Hans e nonostante Reinhard e Konrad tentino in ogni modo di spronarlo e tirarlo su, non riescono a svegliarlo dall'apatia in cui si è rifugiato e dal pensiero di raggiungere il suo amato dandosi la morte. Cocciuto com'è (e lo si ama anche per questo) non osa nemmeno mettere in discussione la possibilità che Hans non sia morto, palpabile la paura che la speranza possa tramutarsi in una cruda illusione, si sente un fallimento e questo acuisce la sua disperazione per cui...si dà all'alcolismo. Il finale però lascia aperta la possibilità che Friedrich sia rinsavito e abbia deciso di non venire meno ai suoi doveri. Chissà.
Capitolo come sempre molto interessante! Alla prossima <3

Buongiorno,
la cosa sicura è che i due avevano progetti seri, come se pure la prospettiva di una guerra non facesse assolutamente paura, purché da combattere assieme.
Ma la guerra è una maledizione, perché è sinonimo di morte!
Bello l'amore, ma la vita a volte è cattiva.