Recensioni per
Il colore dell'acqua
di SusyCherry

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/06/19, ore 13:08
Cap. 8:

Ehi! Ricompaio un po' di capitoli dopo perché purtroppo non sono riuscita a seguire ogni pubblicazione con costanza 🙈 Mi è piaciuto un sacco il modo in cui li hai fatti dichiarare, e immagino che John un po' avesse capito che cosa fosse effettivamente successo dopo l'esperienza con Janette (ammetto che avrei messo la mano sul fuoco sul fatto che la ragazza in questione si sarebbe chiamata Mary).
Sono così dolci! Certo, forse io avrei messo il rating addirittura giallo, perché questi baci sono particolarmente sensuali per come li hai descritti, li ho amati! Così naturali tra loro, è successo come se niente fosse, come se si fossero quasi messi d'accordo sul farlo, e hai saputo ben costruire l'attesa, perché confesso che nel momento in cui hai cominciato a descrivere il tuffo nella mia mente già si stava affacciando la possibilità che quello fosse il momento per eccellenza, forse dovuto anche al fatto che poco prima si erano messi a parlare di baci e fidanzamenti, e quindi era altamente probabile che questo fosse IL capitolo per eccellenza 😂😂
E comunque come al solito ci hai lasciate sul più bello. Immagino che la storia stia arrivando a conclusione, peró io sono comunque ugualmente curiosissima di sapere come continuerà😍
A presto
Vedra

Recensore Master
25/06/19, ore 16:58
Cap. 8:

Eccoci qui!
Per i miei tempi è incredibile che sia già qui a recensire xD
Cerco di andare, come sempre, in ordine per non dimenticare nulla. Mi piace il ruolo di angelo custode di Mycroft, al quale direi che quei due babbei devono un grosso favore. Grazie al suo intromettersi - seppur con la solita discrezione - nelle loro questioni, riesce a far rinsavire Sherlock e a dargli la spinta che gli serviva per tornare dal suo John. E alla fine è proprio ciò che fa nella prima stagione, sottolineando più volte lo sviluppo esponenziale del loro rapporto e il bene reciproco che si vogliono (e che apportano l'uno nella vita dell'altro).
La sua proposta, poi, di accompagnarlo in macchina è la ciliegina sulla torta!
Mi è piaciuto molto il loro ritrovarsi, soprattutto l'atteggiamento di John che mette subito le mani avanti rendendo chiaro che non ha intenzione di chiedere scusa. Il che secondo me ha una doppia sfaccettatura. Da un lato si può dire sia dovuto al suo orgoglio e al suo senso dell'onore: lui si è comportato onestamente e ne è consapevole, non permetterebbe a nessuno di metterlo in dubbio. Dall'altro lato, però, si sta parlando di Sherlock, che è in grado di far vacillare le sue convinzioni e a cui tiene abbastanza da mettere in dubbio la propria condotta: non ha fatto nulla di male, "ma un po' si sente in colpa lo stesso" tant'é che gli chiede come rimediare. Tra l'altro, si può anche pensare che questo faccia parte della sua tattica di flirt, spingendo Sherlock a porre una richiesta diretta (all'inizio ho perfino pensato che il moro andasse dritto al dunque, ma ho preferito molto di più che gli abbia chiesto di insegnargli il tuffo di testa!).
E ho apprezzato moltissimo la scena per un motivo particolare: la spiegazione di John è perfetta per fare capire a uno inesperto come tuffarsi. Cioè, sembra proprio che tu l'abbia scritta da esperienza personale. E questo mi è piaciuto tantissimo. Così come il fatto che Sherlock rida tra sé e sé appena impatta con la superficie dell'acqua dopo il suo tuffo finalmente perfetto: perché è una reazione vera, genuina, che mi sono vista chiaramente in testa perché so di averla provata io stessa - quella soddisfazione interiore che esplode in una risata allegra. E' solo un particolare, ma adoro i dettagli così veritieri!
E, infine, si arriva al bacio, dopo quello sguardo intenso che mi ha letteralmente elettrizzata. E' davvero un momento bellissimo.
Perché è tante cose insieme: dolce, spontaneo, semplice, intenso. Sherlock ammette con semplicità di non aver mai baciato nessuno, si affida a John senza remore. Lascia che sia lui ad avere il controllo.
E John reagisce con altrettanta genuinità, senza farlo sentire in imbarazzo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Tiene d'occhio le sue reazioni perché per lui sia un momento perfetto - come poi anticipi lo considererà lui stesso.
Sì, credo che questa scena mi sia piaciuta tanto perché è terribilmente verosimile e dolce, in linea con il resto dela storia, d'altronde.
Fosse stato così semplice anche nella serie... *sospiro frustrato*
Ovviamente non vedo l'ora di leggere il prossimo e ultimo! E capisco il tuo dilemma perché anche io mi trovo nella stessa situazione con un epilogo che sto scrivendo.
In qualsiasi modalità arriverà, non vedo l'ora! Sebbene, ammetto, mi dispiaccia anche arrivare alla fine. Fosse per me, l'avrei letta all'infinito :)
Super complimenti come sempre. Un abbraccio!
Izu

Recensore Junior
23/06/19, ore 15:24
Cap. 8:

Ok, sono ignobile. Prima ti incito a pubblicare e poi mi faccio attendere con le mie recensioni.
Però neppure tu scherzi: come fai a dire che questo è un finale? Esci il VerooH finale! Non mi puoi liquidare con mezzo bacetto. Ok, non era mezzo. Ok, la storia è la tua e ne fai quello che vuoi. Però uff.
A parte gli scherzi, parliamo di questo capitolo. Sherlock ha sbollito un po’ e con più lucidità capisce che John non ha colpa per quello che è capitato in piscina. Allo stesso tempo realizza che è troppo coinvolto e non potrebbe mai far finta di nulla se John si fidanzasse con un’altra. Lo posso capire, è inesperto, insicuro e per niente conscio della propria bellezza, o comunque dell’influenza che ha sul biondo.
Mycroft, lo aspettavo, speravo un suo intervento, avevo paura che si mettesse di mezzo e scoraggiasse in qualche modo il fratello, ma per fortuna è stato l’esatto contrario. Il maggiore infatti lo sprona a rischiare e ad esporsi con John. Quel “io ti voglio bene” mi ha fatto sciogliere, e subito dopo “sono il più intelligente tra i due” mi ha fatta morire dalle risate, è proprio il nostro adorato Myc.
Quando i due ragazzi finalmente si rivedono in piscina c’è quell’attimo di titubanza, nessuno dei due sa veramente cosa dire o cosa fare. Sono quei momenti di stallo nei quali ti chiedi se è tutto cambiato, se puoi far finta di nulla, o se non c’è da fingere niente perché è veramente come prima. Mi ha fatto piacere leggere che John non ha intenzione di scusarsi. Ha fatto bene a chiarire questa cosa e a far vedere quanto si sia dispiaciuto del comportamento dell’amico. Certo però che due settimane sono lunghe a passare, neppure un sms gli ha inviato a Sherlock, vero che non ha controllo sulle azioni degli altri (alias pazze gelose) ma poteva fare lui qualche passettino in avanti per una volta?
Sherlock si fa coraggio e chiede a John se è stato fidanzato con Jeanette, e quello gli risponde che qualsiasi cosa ci sia stata è successa prima di aver conosciuto il moro. Casualmente eh, non l’ha specificato di proposito, no no. Tutto è lento, ma non noioso, entrambi i ragazzi, forse soprattutto perché così giovani hanno la necessità di prendersi il giusto tempo per fare delle scelte così importanti come può essere quella di intraprendere una relazione amorosa.
“Com’è baciare qualcuno?” non pensavo che Sherlock sarebbe mai stato tanto audace da far capire a John di non aver mai baciato nessuno. La descrizione che il ragazzo da del bacio è qualcosa di fresco puro e prezioso. Al posto tuo non avrei saputo trovare parole migliori: morbido, bello e bagnato.
Vogliamo spendere due paroline per il bagnino inesistente? È vero che dovrebbe essere l’orario delle persone che già sanno nuotare e che non ci sono corsi. Ma una persona che supervisiona dovrebbe essere sempre presente. Si prenda ad esempio un malore improvviso, o un “gioco” se pure stupido come quello di Jeanette, o un tuffo andato male… Nella realtà pretenderei sempre la presenza di qualcuno a bordo vasca per la mia incolumità prima di tutto, ma qui nella storia lo perdono, perché ha dato l’opportunità ai due pesciolini di cui sopra di potersi concedere dell’intimità senza doversi trattenere.
Veniamo al dunque. Galeotti dei tuffi, Sherlock si ritrova abbracciato all’amico e preso coraggio lo bacia. Che tenerezza! Tutto delicatissimo. E tutte le paure che ha avuto fino a qualche secondo prima vengono spazzate via da un unico sorriso di John. Il bacio si rivela effettivamente morbido, bello e… beh anche bagnato, ma solo dopo che John prende in mano la situazione. Mi è piaciuto che John abbia avuto una certa premura e rispetto nell’affrontare il bacio con Sherlock. Per tanti potrebbe essere un “semplice bacio”, ma non è mai così, soprattutto se è la prima esperienza. Bisogna tenere a mente sempre che non si sta interagendo con una statua di marmo o un oggetto, dall’altra parte c’è una persona con dei sentimenti ed è necessario mettere al primo posto i desideri e le necessità dell’altro per amare correttamente (con questo mi riferisco anche alla consensualità di talune effusioni).
Per alcune storie il finale è netto. Si avverte proprio il senso di conclusione, per altre è diverso, si fa un lungo percorso per arrivare finalmente alla dichiarazione d’amore. Anche in questo caso la storia si sviluppa così: in pochi mesi i due ragazzi si incontrano, si cominciano a conoscere in piscina, poi la frequentazione si sposta anche fuori dall’ambito sportivo; il rapporto evolve fino a quando entrambi alla fine non si rendono conto di non potersi far bastare l’amicizia e così si baciano dichiarandosi tacitamente di piacersi reciprocamente. Ecco, queste storie non hanno un vero e proprio finale secondo me. Le considero quasi una prefazione per qualcosa che potrebbe venire in seguito.
Ma non è per questo che all’inizio ho scritto che dovresti postare l’altro capitolo. Questo l’ho detto perché, dopo aver portato a temperatura di ebollizione l’acqua della piscina, ora voglio sapere come si evolve la promessa di John di “un'unica cabina doccia e labbra, mani, pelle…”!
A presto,
K.

Recensore Master
17/06/19, ore 23:30
Cap. 8:

Io ho gli occhi a cuore cioè questa: "😍" è la mia faccia praticamente 🤣
Vogliamo parlare di Mycroft? Ma come si fa? Come si può fare? Come si fa a non amarlo?
Cioè grazie al cielo che c'è lui!
Poi parliamo dei nostri due cuccioli? Quanta dolcezza, quanta bellezza...potrei rileggere questo capitolo vita natural durante 😍
Sempre in attesa del tuo aggiornamento ❤️

Recensore Master
14/06/19, ore 19:57
Cap. 8:

Ciao, come sempre aspetto ogni aggiornamento con trepidazione specie perché siamo ormai giunti sul finale, il che non significa soltanto che la storia sta per concludersi, ma che siamo arrivati al punto cruciale. Avevo molta voglia di leggere questo capitolo specialmente perché volevo capire come avresti fatto a farli riavvicinare dopo quello che è successo, ma soprattutto come avresti fatto a farli baciare. Perché ormai si era capito che sarebbe successo questo. E sono molto soddisfatta di quello che ho letto, tutto molto romantico ma non in modo esagerato. Romantico in maniera delicata ecco, di quel tipo che piace leggere a me.

Il tutto si svolge dentro l'acqua, che è poi un filo conduttore di questa storia. Il che fa rendere quel bacio ancora più giusto e ancora più perfetto, si sono conosciuti in piscina, si sono innamorati in piscina e adesso si sono baciati in piscina. Fa, appunto, da filo conduttore. Ed è avvenuto in maniera molto naturale, un avvicinamento che a questo punto sembrava ovvio specialmente dopo che Sherlock è tornato in questo modo. John non se lo aspettava, o forse ci sperava ma di sicuro non lo credeva possibile. Sembrava ormai arresosi all'idea d'aver preso per sempre Sherlock e che questi non lo avrebbe perdonato di niente, così come non avrebbe voluto più vederlo. John mi è piaciuto qui, l'ho trovato un'ottima versione del John Watson che conosciamo. In un primo momento dice di non avere niente di cui scusarsi e tecnicamente ha anche ragione, dato che non è stata colpa sua se la tizia l'ha quasi affogato, però si sente comunque in colpa e io credo che ci si senta perché si è reso conto che Sherlock sta soffrendo e che sta soffrendo per colpa sua. Forse si è detto che se fosse stato onesto riguardo ciò che prova prima di quel giorno, magari avrebbe capito meglio le sue intenzioni. Anche perché la gelosia di Sherlock era più che ovvia, così come il fatto che si era allontanato non tanto per la faccenda della caviglia o dell'affogamento, che comunque un certo peso l'avevano avuto, quanto per il fatto che Sherlock si sentiva ferito da altro. Tutte cose nemmeno poi inventate, cioè quella di Sherlock non era paranoia e basta, perché John e Jeanette qualcosa insieme l'hanno fatto. Ed è per questo che Sherlock si sente escluso e ferito. Non credo volesse l'esclusiva anche nel passato, cioè non penso che desiderasse essere il primo, e razionalmente sapeva anche che John aveva rifiutato le avances di Jeanette, però i sentimenti sono irrazionali ed è per questo che Sherlock ha un po' dato di testa. Ed è stato lontano per così tanto tempo dalla piscina. A farlo ragionare arriva un ottimo Mycroft, che qui sembra essere il fratello maggiore presente e capace che nella serie invece non è. Sembrerebbe del tutto OOC, ma le premesse sono diverse da quelle della serie. Là scopriamo che il comportamento dei due fratelli Holmes era influenzato dalla sorella pazza / tizia di The Ring, che qui non esiste affatto. Di conseguenza l'idea che l'atteggiamento di Mycroft sia in parte diverso non è affatto sbagliata. E poi parte del rapporto che hai creato è identico a quello della serie. Sherlock spesso mal sopporta il fratello e lo si è visto anche qui perfettamente. Così come si è visto che detesta l'idea di dargli ragione, perché qui ne aveva e sono felice che Mycroft abbia deciso di intervenire in prima persona perché ci voleva. Sherlock se ne sarebbe senz'altro pentito se non avesse cercato subito John, facendosi avanti. Ha fatto la scelta giusta spronandolo a uscire dal guscio, quindi un punto in più per lui.

Ora non resta che il finale con una lemon, che leggerò volentieri. Quindi alla prossima.
Koa

Recensore Master
13/06/19, ore 15:34
Cap. 8:

Non vedevo l'ora, cucciola! *_____________*
non è tornato solo Sherlock in piscina, ma anche tu da noi: una bella coincidenza, no? E per giunta apri con una scena dei fratelli Holmes, che sai quanto amo. Myc si è spinto anche un passo più avanti, perché non fa solo confessare a Sherlock le sue inutili paure, come la volta precedente, ma lo spinge a tornare da John, sa che è una scelta buona. Perchè sai, lui è più intelligente. Ora... sarà vero, ma un po' di nervi li da, eh! Ci vuole tanta pazienza con quell'uomo...
Però il suo fratellino lo ascolta e pieno di ansia va a cercare John. Devo dire che sulla carta non avrei mai pensato che un'ambientazione in un ambiente sportivo mi avrebbe catturata tabto, invece ormai questo posto è diventato "un luogo Johnlock". Sei stata davvero brava, pensando che il realtà per Sherly l'acqua rievoca tragedie. Sei riuscita a manipolare questo mondo in modo convincente e che ha assunto un valore romantico! ottima prova, signorina ù_ù
E per condire con un bell'IC quei due geni pensavano ognuno che l'altro fosse arrabbiato e non volesse vederlo. quando si dice l'anima della Johnlock: il fraintendimento. Ma qui dura poco, perchè sei buona, e dopo una perfetta lezione di tutfi, finalmente l'agognato bacio. tenero, spontaneo, umido (Sherly.l'acqua della piscina. Sei proprio un bimbo innocente, tesoro)che ha un enorme significato, è davvero una prima volta, come se fosse successo molto di più. sono adorabili, ne voglio ancora, quindi voto nel modo più assoluto pe il seguito (subitissimo!!!) come capitolo finale, perché ci sta. non vedo l'ora. Ah, che invidia! anche io passerei le ore a baciare le labbra di Sherlock. strano vero? che gusti particolari, cof, cof...
un bacio asciutto, XD
Setsy

Recensore Master
03/06/19, ore 22:33
Cap. 6:

Ok, ora ti racconto una cosa divertente: sono appena andata a recensire l'ultimo capitolo che hai postato (quello assassino, sì) e poi ho avuto un presentimento, tipo che avessi mancato di fare qualcosa.
Poi ho controllato. Hahah! Avevo scritto tutta la recensione a questo capitolo in una pagina di appunti, ma non l'avevo mai inviata. No vabbeh, sono scema XD
Comunque ora finalmente te la mando.
Prima di tutto, ho amato la riflessione di Sherlock sul Natale: è John che gli cambia il modo di guardare. E mi ha ricordato anche un pensiero che tendo a fare ogni Natale: di per sé è una bella festa, io stessa ci sono affezionata. Ma a Natale chi è solo si sente ancora più solo.
Ed ecco, traslando il pensiero su Sherlock, credo che questa sensazione debba aver dominato i suoi Natali passati. Se non hai nessuno con cui condividere la potenziale gioia che puoi trarre da un momento particolare, spesso ci stai male. O almeno, a me succede così.
Mi ha fatto fermare un attimo questo cliché dell'uomo che non prova sentimenti: come mai Sherlock pensa questo? Da dove gli deriva quella convinzione? La risposta che mi sono data è che gli anni di bullismo, di prese in giro, di allontanamenti subiti da Sherlock gli abbiano fatto sviluppare la convinzione che per essere all'altezza delle aspettative altrui serva apparire in tal modo.
Mi è piaciuto che con se stesso si dica che in fondo non c'è niente di male a indugiare su quei pensieri (finché non li fa uscire - ma è già qualcosa). Insomma, qui comincia a emergere anche lo Sherlock consapevole. E che forse si accetta un po' di più per quello che è.
E' molto sincero con se stesso, ma credo anche che sia perché ha John al suo fianco, ad aiutarlo a sentirsi così. Come hai scritto tu stessa, John gli ha dimostrato di apprezzarlo proprio perché Sherlock è come è.
John. Qui emerge più chiaramente nelle sue mille sfaccettature.
Non c'è bisogno che mi dilunghi troppo su questo aspetto... già sai. Ma qualche parola ce la spendo comunque perché John se lo merita sempre.
Quella malinconia di fondo che ha mi spezza sempre il cuore. Perché la tiene lì, nascosta in un posto segreto dentro di sè, lasciandola affiorare solo ogni tanto con una parola, uno sguardo, un cenno, un angolo della bocca che si incurva.
Non permette a nessuno di curarla, di lenire la ferita che ha dentro. Come se non si aspettasse che possa guarire davvero.
Poi ecco, l'azione. John capisce Sherlock e irrigidisce la postura: un gesto che vediamo fare spesso a John (Martin Martin...). Nella serie è un'azione che sembra richiamare il suo istinto di soldato. Qui non può essere la stessa cosa: ma forse perché anticipa quello stesso istinto, ancora non allenato. Cioè, non è un gesto che John acquisisce dopo il periodo nell'esercito. E' qualcosa che gli è connaturato e che, infatti, lo ha portato ad arruolarsi.
Finisce per mettere Sherlock in primo piano per la cattura del ladro (perché non mi stupisce? <3): esattamente come fa John con il suo blog, sminuendosi di continuo di proposito.
Qui si compie - per la prima volta ma non credo l'ultima - il voto che John ha fatto a se stesso: di esserci sempre per Sherlock, per far sì che gli altri capiscano quanto è speciale. E la reazione di Sherlock è meravigliosa: rendersi conto che non gliene importa nulla, perché l'unico "feature of interest" in tutta questa storia è sempre solo John.
E qui un plauso per la citazione "John you keep me right": all'inizio non ero sicura al 100% si riferisse a quello perché ammetto di non sapere come è stata resa la frase in italiano, ma la nota me l'ha confermato!
Cui segue la "regina del dramma": tante cit dall'episodio del matrimonio! Ci piace, ci piace assai.
Interessante la situazione creatasi a casa Holmes: Myc che fa le veci dei genitori nell'esaminare il nuovo arrivato, e John che subito paragona la scena a una proposta di matrimonio. *COFF COFF*
Myc ora assomiglia di più a quello che abbiamo imparato a conoscere nella serie, ma come hai detto anche tu, è dovuto soprattutto al fatto che Sherlock abbia rialzato le difese che in quella chiacchierata cuore-a-cuore aveva abbassato, perché sovrastato dai sentimenti e dalla confusione.
In ogni caso, sono sempre in grado di trasmettersi l'affetto reciproco pur fingendo non sia così. Basta un nomignolo, non serve altro.
La scena dell'apertura dei regali è tinta di dolcezza e l'ho adorata! (Anche se mi hai interrotto quel momento di tensione che... aaaaah!). E quanta tenerezza fa Sherlock, che un momento prima dice che non si alzerà mai più dal letto, ma appena John gli chiede di suonare.. tac! Scatta in piedi.
Sono andata ad ascoltami la Serenade. Non la conoscevo ed è bellissima, mi ha commosso. Me la sono anche riascoltata rileggendo la scena, immaginandomi quei due patati e in parallelo la scena di ASIB in cui Sherlock suona per John.
Sono tipo... travolta dai feelings. Mannaggia a te!! <3
[Inserisco qui, visto che ne ho la possibilità, una mini nota: non ricordavo leggendo il nuovo capitolo che avessero parlato di questo proprio in conclusione al capitolo precedente - ossia possibili ragazze che li avrebbero distratti l'uno dall'altro. Ed è proprio quello che accade, OUCH.]
Che dire, complimenti come sempre.
Un abbraccio!
Izu

Recensore Master
03/06/19, ore 21:57
Cap. 7:

Ciao carissima!
Mi dispiace per la febbre!! Spero sia passato tutto... confermi? :)
Appena saputo che avevi aggiornato ovviamente son corsa a leggere, ma come sempre ho avuto bisogno di giorni per recensire. Benissimo, prima ci uccidi di tenerezza, ora di angoscia. Guarda che ti denuncio!
Scherzi a parte, a me è piaciuto molto questo capitolo pur nella sua brevità, perché è molto intenso. Le emozioni di Sherlock sono molto intense. Me le sono sentite bruciare dentro.
Tutto il capito in effetti appare raccontato dal suo punto di vista: più che in altri, direi. Ho trovato curiosa infatti la scelta lessicale per Jeanette. E' nominata così lungo il capitolo: "impiastro", "intrusa", "fastidiosa" e "orribile" ragazza, "terribile ragazzina". Se il narratore fosse una terza persona imparziale non userebbe certe parole, quindi ho avuto la netta sensazione che la percezione di Sherlock dominasse la narrazione più che in altri capitoli. In ogni caso se volevi ottenere l'obiettivo di farmela odiare, l'hai raggiunto! E mi è piaciuto che tu abbia proprio scelto lei per inserirla in un contesto di "competizione", visto che è l'unica donna di John a chiedergli esplicitamente di non farla competere con Sherlock Holmes. Nice touch!
A proposito di emozioni intense, da un lato ho sentito la frustrazione dovuta alla passività di John in questa situazione. Non fraintendermi, capisco benissimo che ciò è dovuto al suo carattere (la disponibilità, il non vedere tutto solo bianco e nero etc) e John non è affatto una persona passiva. Intendo che ogni tanto la lascia fare perché colto alla sprovvista, ma questo dà a Sherlock l'impressione sbagliata. Sono frustrata per questo. Le altre grandi emozioni sono dovute all'empatia che provo per il moretto: la sua rabbia, il suo senso di impotenza. Prima di tutto, mi dispiace che anche a te sia successa una cosa del genere. Anche io so cosa si prova ed è davvero terrorizzante. Ti senti proprio impotente. E l'insistenza di quella mostriciattola nel farlo passare per una cosa normale mi manda fuori di testa xD
Infine, la mazzata arriva con l'uscita di scena di Sherlock, che "sconfitto" e zoppicante si trascina via. Mi son vista nella testa la scena e mi si è stretto il cuore per lui, mi ha fatto una pena micidiale. Già era in uno dei suoi momenti più vulnerabili, in più non può nemmeno andarsene a testa alta.
Meno male che questo è il massimo di angst che avremo in questa storia perché non penso avrei potuto reggerne di più xD
Anyway, complimenti come sempre.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo.
Un abbraccio grande!
Izu

Recensore Junior
31/05/19, ore 17:51
Cap. 7:

Mi prendo ben volentieri il merito di averti spinta a pubblicare questo nuovo capitolo. Il mio intento ovviamente, come avrai capito, non era metterti fretta, ma solo ricordarti che noi stiamo aspettando nuovi pezzi di questa storia stupenda. Cavolo altri due capitoli ed è già tutto finito? Rallentiamo, mi riamgio tutto, non sono psicologicamente pronta ad un finale xD .
Voglio innanzitutto rassicurarti, non mi è parso un capitolo più breve degli altri. Anzi bello corposo e “tosto” da affrontare, rispetto alla leggerezza e dolcezza di quelli precedenti. Le feste spazzate via in un istante da Jeanette. Ma chi è? Cosa vuole? Arriva questa ragazza della quale John non aveva mai fatto il minimo accenno e comincia a pretendere che il ragazzo concentri su di lei tutte le attenzioni. Concordo con l’ipotesi iniziale di Sherlock, tra i due deve esserci stato del tenero, questo ho percepito. E concordo anche sul fatto che non ci deve essere stata una chiusura netta in quanto la ragazza si è tanto affannata per scoprire i turni in piscina di John, e cerca spesso un contatto fisico.
Fare paragoni è sempre deleterio, ma non mi ci è voluto un grande sforzo ad immedesimarmi in Sherlock. Ritornano a galla i dubbi sul proprio aspetto, e ancora peggio quelli sul proprio carattere. Ma questa volta credo sia diverso dalla vergogna che ci è stata descritta nei primi capitoli, in quel caso si trattava di insicurezze che sono “passate” grazie a John che lo ha messo a suo agio trattandolo come se fosse del tutto normale; in questo caso invece l’insicurezza è più profonda, non si tratta solo di non scorgere disappunto negli occhi dell’amico, quanto di essere bello e desiderabile per lui, come lo è oggettivamente Jeanette.
Spero che il mio ragionamento sia chiaro, e non risulti confuso.
Poi succede che questa fastidiosissima ragazza tenta di ammazzare Sherlock. Non ci si può credere a quante volte io abbia sentito racconti del genere da parte di amici e conoscenti. Possibile che esistano persone tanto idiote (senza voler offendere la tua amica) da credere che si possa “scherzare” a questo modo?!
Giustifico appieno il “Lasciatemi in pace entrambi” di Sherlock, era sconvolto. E capisco che si possa essere sentito tradito da John. Vero, no stanno (ANCORA) assieme, e qualsiasi cosa possa essere accaduta tra il biondo e la ragazza è capitata prima che entrambi si incontrassero. Però nelle condizioni di Sherlock, che oltre ad essere fuori di sé è anche innamorato perso, è normale pensare che John sia “colpevole” di essere stato attratto da una ragazza tanto cattiva. Bella ma letale, mi verrebbe da dire. Ecco ora la mia mente la sta anche accostando a Mary che ha sparato Sherlock. Ok odio Jeanette, è deciso.
Sherlock si allontana in malo modo e ancora spero che John possa seguirlo negli spogliatoi. Anche se sono più propensa a credere che ci vorrà di più per far calmare Sherlock. Magari questa è la goccia che farà fare a John il primo passo, chissà. Magari, se dovesse esserci davvero Mycroft nel prossimo capitolo, i due fratelli possono parlare e di nuovo il maggiore offrirà sostegno e conforto al più piccolo, invogliandolo a fare pace con John.
Non saprei davvero, le possibilità sono infinite, aspetto il tuo aggiornamento, senza febbre mi auguro per la prossima volta!
P.S. Jeanette, almeno nell’epilogo, non è che puoi farci sapere che è morta soffocata? Sono troppo cattiva? Ok ok, mi modero… Farla inciampare e scivolare in acqua? Va bene, alzo le mani, la smetto.
A presto,
K.

Recensore Master
28/05/19, ore 00:49
Cap. 7:

Ma tu... Fammi capire... Vuoi seriamente essere insultata tutti i giorni fino al prossimo capitolo? No, così per discutere, eh?
Ma puoi farmi una cosa del genere? Puoi farla a me??????? Noi amanti del fluff dobbiamo sorreggerci, aiutarci, essere complici, non pugnalarci alle spalle!!!!!
Ora sognerò ogni possibile tortura da applicare a Janette, che potrei decidere di applicarla a te se non ti decidi a farti perdonare in fretta!
Io ATTENDO!!!!!!
PS pensa che a me la testa sott'acqua me l'ha messa l'insegnante di nuoto perché avevo paura di andare sott'acqua... inutile dire che non ci sono mai riuscita da allora...AHHHHH la pedagogia...

Recensore Master
27/05/19, ore 17:17
Cap. 7:

ok, ti farò una grande rivelazione: le amiche che ti tengono la testa sott'acqua non si chiamano stupide, ma precisamente cafone. ne ho avuta una anche io... e questa manderei a sbadilare con la mia. Può John essere stato con una tale zotica? no, forse l'ha baciata - gli uomini sono tonti- e se lei è davvero sexy, e lui è adolescente ci mancherebbe che non dovesse succedere, è la normalità.
però quella paperella che sta imparando a nuotare che risponde al nome di Sherly ci stava rimettendo abbastanza, e adesso è sconvolto. Oddio, quant'è brutto essere consapevoli che gli altri che ti creano problemi sono peggio di te! chiamiamolo: effetto Anderson ù_ù
in ogni caso fin dall'inizio i nostri cuccioli non si sono goduti 10 minuti che la battona è arrivata, e 'aiutami qui, e non so mettermi la cuffietta lì', ha forzato John ad essere distratto tutto il tempo
lo credo che il cuoricino fragile della nostra pallina di boccoli si è stretto in una morsa! la cosa più brutta non è non poter vedere la persona che preferisci ma vederla dare solo attenzioni ad altri
lo trovo IC, e mi riconosco pure ( e con ciò ho perso dignità, vero?)
E questa fissa di non essere bello... Sherlock, hai lo specchio riflettente, o quello di legno? infatti non sei bello, sei splendido!**
adesso, anche se si è già visto, lo so, sarebbe fantastico un piccolo intervento di Iceboy (è ancora molto giovane) che coccola il suo fratellino... e non dubito, da te, che la conclusione sarà dolce come la sua autrice
un bacio inzuppato e triste,
Setsy
ps non so nuotare....^___^

Recensore Master
25/05/19, ore 09:17
Cap. 7:

Ciao, questo capitolo è stato davvero molto interessante da leggere. Sì, è relativamente più corto rispetto agli altri, ma non lo vedo come un problema gravissimo. Anche perché succedono diverse cose interessanti, prima di tutto questa lieve nota di angst che ha pervaso il capitolo e che ha finito col far separare John e Sherlock, almeno momentaneamente. Diciamo che è stato inaspettato, non che pensassi che sarebbe filato tutto quanto liscio come l'olio, ma ecco non credevo che avrebbe finito col causare una frattura così importante. Per il momento tutto quello che di angst si è visto in questa storia riguardava il passato di Sherlock o quello di John, la solitudine di entrambi, la non voglia di avere interazioni reali con qualcuno (vuoi per ritrosia verso il genere umano, vuoi per indole), ma in questo caso specifico si tratta strettamente del loro rapporto. La causa scatenante è la gelosia, quella che Sherlock prova nei confronti di John e che viene fatta nascere da questa ragazza tanto espansiva, che vuole a tutti i costi attirare l'attenzione del ragazzo che evidentemente le piace. John però non sembra essere molto per la quale, sappiamo che è preso da Sherlock, il che significa che è giustificato il fatto che non ricambi tante attenzioni, eppure nei suoi modi ci ho visto altro. Non credo che sia una ex, o meglio non sono così certa che quella deduzione di Sherlock possa essere esatta. Quello che ci ho visto è una certa freddezza da parte di John, che al momento giustifico col fatto che, per sua stessa ammissione, non ha molti amici perché non gli piacciono troppo le persone. Il che va perfettamente in accordo con un lato del carattere del John che conosciamo nella serie, ma che qui potrebbe avere un senso più specifico. Non so, sto solo facendo delle ipotesi... diciamo che credo che l'atteggiamento di John verso le persone potrebbe avere una radice, un qualcosa che l'ha scatenato. Ma come dicevo per ora sono soltanto fantasie mie. Quel che è sicuro è che la presenza di questa Jeanette ha scatenato in Sherlock una bella tempesta emotiva. C'è da dire, prima di dire qualsiasi cosa, che non vedo Sherlock come un qualcuno di abituato a provare gelosia. Questa ondata che lo ha pervaso e che è arrivata addirittura a fargli mettere in dubbio se stesso, tirando fuori tutte le sue insicurezze, è un qualcosa di nuovo e che non ha mai provato prima. Il che spiega l'irrazionalità totale che lo ha colto, arriva a fare delle deduzioni sulla ragazza in questione ma io credo che ci abbia visto davvero giusto, come dicevo anche prima secondo me lei e John non sono mai stati davvero insieme. Capisce sì che John è infastidito da Jeanette, ma non ne è sicuro al cento per cento. Non ci metterebbe la mano sul fuoco insomma. Ma Sherlock non pensa con lucidità, semplicemente si convince che lei e John erano insieme, il che lo porta alla conclusione che lei ha più da offrire di lui. Quel passaggio credo sia più angst del finale stesso, perché vedere Sherlock, che qui è fondamentalmente un adolescente insicuro, mettersi in discussione in questo modo e arrivare a pensare di non avere niente da offrire a John anche dal punto di vista umano, fa davvero ma davvero male. E giustifica la reazione finale di Sherlock, che è evidentemente sconvolto da quella che ormai ritengo quasi come una criminale (Affogarlo? Davvero? E pensava seriamente che John non avrebbe detto nulla) e che se ne va via malamente. E lo capisco anche benissimo, vuoi per la gelosia, vuoi per quello che gli è successo, è chiaramente sconvolto e si ritrova a dire cose che davvero non vuole. O forse non del tutto. Diciamo che una parte sé ha voluto allontanare John in maniera preventiva, come se desiderasse metter fine a tutto quello subito per paura che possa essere poi John quello a farla finita e a spezzargli il cuore. Non che così faccia meno male, ma almeno può restargli il dubbio di aver sbagliato, il che è una magra consolazione. Può sperare che John lo rincorra, che non demorda (come sicuramente succederà). Come dicevo però trovo la sua reazione in linea col personaggio, è molto triste vedere questo finale ma al tempo stesso io credo che possa servire a qualcosa. Non posso farci niente, ho un animo fondamentalmente ottimista e anche in una situazione come quella che stanno vivendo, mi ritrovo a pensare che non tutti i mali vengono per nuocere. Sherlock si sta proteggendo e lo fa così come sa fare, come è capace, mentre John osserva da fuori e non capisce cosa stia succedendo, ma lo capirà. Io credo che tutto questo possa servire a qualcosa, a comprendersi e magari anche ad aprirsi un po' di più. Insomma, se i prossimi sono i capitoli finali significa che siamo alla fase finale e che o uno o l'altro dovranno muoversi in fretta. Ecco, spero solo che non ci siano altri problemi, come Mycroft che fa ostruzione convinto di proteggere il fratello (perché ne sarebbe capacissimo).

Nel frattempo resto in attesa.
Koa

Recensore Master
22/05/19, ore 23:57
Cap. 5:

Guarda, non sono riuscita a far passare nemmeno due giorni: avevo bisogno di proseguire con questa storia, quindi eccomi di nuovo a romperti le scatole con la rec anche a questo capitolo!
Piccola premessa: tendo a fare tanti parallelismi tra la tua storia e la serie tv, chiedo venia. Forse a volte anche troppo. Eppure trovo così tanti elementi comuni, a volte inseriti in maniera così naturale che vien da dubitare sia fatto apposta! Ma nel caso esagerassi, dimmelo 😊
Partiamo da ciò che mi ha esaltato fin dalle prime righe: lo scambio di messaggi! Mi ha fatto molto ridere perché ti avevo scritto proprio che adoro gli scambi telefonici e qui me ne ritrovo uno perfetto. Io ti adoro, così come – inutile dirlo – ho adorato il loro botta e risposta. Da Sherlock che pensa che a John sia mancata solo la piscina (sei tardo, eh, per essere un genio) a John che sta sempre sospeso tra tenerezza e presa in giro.
Mi è piaciuto che Sherlock abbia deciso di affrontare la situazione da solo, nonostante l’istinto fosse di correre da Mycroft: perché è una sensazione totalmente umana. Ti trovi davanti a qualcosa che ti fa paura, che non conosci, vorresti solo che fosse qualcun altro a dirti cosa fare. Cavoli, è normale. Mi torna in mente Sherlock che, al ricevimento del matrimonio di John, chiama Mycroft sperando che lui possa raggiungerlo. Eppure anche qui Sherlock tira fuori il suo coraggio, forse aiutato dall’orgoglio, e decide di fare da solo. Un po’ credo che capisca anche che è una cosa talmente importante e grande che è giusto sia solo sua.

[Vado un po’ a spot, eh, in base a tutto ciò che mi ha colpito o fatto riflettere.]
Sherlock gli dice che non sa se si trovi a Londra o in zona di guerra, vista l’apprensione di John: riferimento al dialogo tra Myc e John, quando Mycroft che dice che con Sherlock vedi il campo di battaglia? O semplicemente alla carriera militare di Watson? Chissà!
AAA quel “Kid”! Ma tu vuoi farmi morire davvero o cosa?! Piango.
Mi ha fatto sorridere quel passaggio sul fatto che quando qualcuno ti piace particolarmente, lo inviti a casa: è una cosa in cui mi ritrovo molto a livello personale. Perché da quando sono piccola ho sempre avuto pochissimi amici a casa, per una serie di motivi. E per me è sempre stato un discrimine, il fatto che un amico vedesse casa mia o meno: lo volevo solo per quegli amici cui tenevo in modo particolare.
Bellissimo che John gli permetta di guardarsi intorno lasciandolo libero di dedurre: per il John che conosciamo dalla serie è un bel passo! ma qui è perfettamente in linea: lui si affida totalmente a Sherlock. È consapevole delle capacità dell’amico, non lo teme. Anzi…
Gli scambi tra loro, che siano per messaggio o a voce, sono sempre fantastici. Perché ci passa tutto attraverso: dal flirt, velato o meno, all’affetto sincero; dalla preoccupazione alla presa in giro, comprendendo anche un po’ di irritazione. Possono dirsi tutto, comunicarsi tutto: si sentono talmente liberi l’uno con l’altro da trattarsi con immediatezza, senza alcun tipo di filtro. E poi fa sorridere come si siano entrambi adattati in fretta al concetto di coppia: principe-principe (la favola del ranocchio), cenerentola-principe etc
La loro interazione risulta così molto particolare, perché è continuamente sospesa tra la spontaneità priva di malizia e il flirt consapevole. Ci credo che Sherlock sia confuso!
Molto forte, e bellissima, è la riflessione di John sull’amico: prima il pensiero che Sherlock abbia già sofferto abbastanza, nonostante la giovane età; poi il desiderio di voler continuare a far parte della sua vita per potergli ricordare quanto vale, quanto sia speciale. Non è un po’ come un voto? Come il voto di Sherlock pronunciato al loro matrimonio… AH NO SCUSA, al matrimonio di John con Mary. Sherlock giura che ci sarà sempre – sempre – per loro. John qui promette a se stesso la stessa cosa. Che poi mi fa riflettere parecchio sulla sensibilità spiccata di John: come riesce a essere così empatico verso di lui? Un po’ mi fa credere che anche lui abbia sofferto intensamente per qualche motivo. Il suo preoccuparsi della sofferenza passata o futura di Sherlock sembra denotare che lui conosca quello stato d’animo in prima persona. Ma forse sto andando troppo in là…
È che John Watson è un personaggio troppo interessante, diamine.

Uh, la cit a JD e Turk <3 Un parallelismo perfetto, direi! Manca solo il balletto “Notte e bistecca” hahah
[Sappi che sto cercando di tagliare, perché se stessi qui a specificare tutte le singole cose che mi hanno lasciato qualche spunto, anche frivolo, probabilmente non finirei più di scrivere!]
Parlando della tenerezza di Sherlock: sicuramente è qualcosa cui non sono abituata, non in maniera così esplicita almeno. Ma ad essere sinceri, in realtà c'è sempre stata, seppur repressa. A parte nel suo rapporto con Mrs Hudson, che è la persona verso cui lui è più tenero (anche fisicamente), nella serie assistiamo a moltissimi gesti di tenerezza di Sherlock verso John, ma passano inosservati o in sordina (tipo il suo aspettarlo sulle scale la prima volta che vedono Baker St insieme, il suo "take my card" etc etc). Si potrebbe andare avanti per ore. Questo Sherlock mi sembra solo più libero di esprimere la sua dolcezza perché non ha certi muri e traumi che lo Sherlock adulto della serie ha - a partire dal mantra insegnatogli dal fratello "caring is not an advantage".
Nei passaggi in conclusione al capitolo, Sherlock riflette su come agire, sempre concentrandosi sulle statistiche e le possibilità. A John piacciono anche i ragazzi, quindi lui ha una chance – ma quante possibilità concrete? E così via. È pronto a rinunciare a una relazione amorosa con John, se questo vuol dire averlo con sé più a lungo. L’importante è che non sparisca dalla sua vita.
Mi ha ricordato un po’ John che rinuncia a uscire con le donne dopo il Natale di ASIB: non solo ha capito che le relazioni stabili non sono compatibili con il suo rapporto con Sherlock, ma è disposto a non avere una relazione fisica se questo vuol dire essere al suo fianco.
Oddio, mi vien da piangere solo a pensarci.
E infatti poi il “tuo” Sherlock, proseguendo nella riflessione, arriva a dire che nonostante abbia già imparato a conoscerlo non elimina la possibilità che John possa spezzargli il cuore... anzi, spezzarlo proprio. Eppure vuole quel rischio: è meglio che non avere John nella propria vita.
Io credo sinceramente che Sherlock e John, in qualsiasi universo, siano destinati a incontrarsi ed esistere l'uno per l'altro. Non c'è versione o realtà in cui questo non accada. Quindi, se da un lato la dichiarazione di Sherlock “Sei l’amore della mia vita” possa spiazzare per la sua definitezza, dall’altro secondo me denota solo una forte consapevolezza di se stesso da parte di Sherlock, il quale sicuramente – come John – è più maturo degli altri ragazzi della sua età e si conosce abbastanza da poter capire cosa – o meglio chi – vuole nella propria vita. E alla fine dai, non è ciò che vediamo anche nella serie? Sherlock decide che John è un perfetto candidato per essere suo coinquilino NEL MOMENTO PRECISO in cui lui mette piede nel laboratorio. Anzi, non solo capisce che è un perfetto candidato: per Sherlock è già il vincitore. Insomma, Sherlock ama John se non da quel momento, sicuramente dal primo giorno della loro conoscenza.
Resta solo da capire come e quando John deciderà di (re)agire.
Giuro che questa è l’ultima cosa e poi mi zittisco. Le dedico qualche parola giusto perché l’hai nominata nelle tue note-non-note: la mamma di John. Non credo sia un personaggio facile da affrontare, perché noi non ne sappiamo nulla, se non che è morta – dallo script di una scena tagliata, tra l’altro. Più in generale, i genitori di John Watson mi son sempre parsi un tema spinoso. Il padre in particolare. Infatti son molto curiosa di scoprire cosa ne dirai tu. Per quanto riguarda la mamma, l’unica che abbiamo incontrato finora, posso dire che mi è piaciuta molto e ho avuto l’impressione che, al di là del lavoro che fa, sia quella da cui John abbia preso di più: il loro scambio, in realtà, mi ha dato la sensazione come di un “canale preferenziale” tra loro due all’interno del nucleo familiare. Spero si capisca senza che lo spieghi oltre (ma nel caso fammi sapere!).
In più, piccola noticina per te: anche qui ho pensato a Martin! Perché lui ha detto che probabilmente gran parte di ciò che lui è oggi a livello caratteriale lo ha preso da sua madre 😊
Ciò detto, infine, ho apprezzato moltissimo che tu non abbia inserito quelle note di spiegazione: come hai detto anche tu, anche io preferisco quando le cose non debbano essere troppo spiegate ma vengano lasciate intendere dal testo. Anzi, non vedo l’ora di poterne parlare con te!
Ora la smetto davvero. Capitolo bellissimo e complimenti, come sempre.
Un abbraccio,
Izu

Recensore Master
21/05/19, ore 19:23
Cap. 4:

Io ti ho capita, sai? Vuoi farmi morire di tenerezza.
Mi fa ridere che ciò che ti dicevo nella rec precedente sia stato "smentito" in questo capitolo: Sherlock è arrivato ad accettare i propri sentimenti prima di quanto pensassi! E il sonno ha avuto la sua parte, lasciando per una volta libera la sua mente di esplorare territori che nella veglia fanno troppa paura.
Anche in questo capitolo tante cose che mi sono piaciute tantissimo. In primis, la semplicità di John nel dirgli che gli piacciono anche i ragazzi.
Questo penso sia la parte più originale (nel senso di tua): nella serie abbiamo imparato a conoscere un John "closeted", frustrato, che reprime i propri sentimenti. Lui invece sembra - ma chissà che non venga smentita di nuovo eheh - molto più libero, con se stesso prima di tutto.
Ma ancora più importante, a livello più generale, la profondità, la bellezza e la grandezza di questo momento per loro. Due adolescenti che possono parlare di questo argomento senza imbarazzo, affidandosi l'uno all'altro. E' semplicemente bellissimo, e a mio parere non scontato. Credo che qui si inserisca particolarmente bene proprio per i caratteri dei due personaggi: entrambi sono fuori dal comune, per un motivo o per l'altro. Ma proprio in virtù di questo si trovano. E non possono fare a meno l'uno dell'altro.
Il momento nello spogliatoio ha riempito il mio cuoricino di dolcezza. Trovo molto curiosa, da un lato, la naturalezza fisica di John, che permette a Sherlock di appoggiarsi a lui (e di aggrapparsi con le gambe a lui, dentro l'acqua). Senza imbarazzo, ma nemmeno con malizia - anzi, l'unico malizioso in questo capitolo è stato proprio Sherlock! Forse è questo che mi fa percepire John come molto consapevole di sè, e anche molto maturo per la sua età. Dall'altro lato, la trovo quasi inevitabile in lui, o comunque particolarmente adatta a lui. Rispecchia anche un po', forse, quel suo lato di medico: quello che si prende cura dell'altro in maniera così naturale, senza imbarazzo.
La semi-cit al canone! Passeggiare in silenzio diventa una cosa spontanea per due persone che si conoscono intimamente... <3
Ah! Ho apprezzato molto la chiacchierata tra fratelli. Forse non mi aspettavo un Myc così tenero, ma ci sta anche, nel contesto della tua storia. Mi piace che appaia come la vera figura di riferimento di Sherlock in famiglia, quella cui si affida più che ai propri genitori. E sono felice del discorso che Mycroft gli ha fatto, del suo dirgli di non sentirsi sbagliato per un sentimento del genere. Il fatto che l'amore sia grande non importa se verso un uomo o una donna... insomma, è sempre bello leggerlo o sentirlo dire.
Complimenti ancora, un abbraccio!
Izu

Recensore Master
21/05/19, ore 18:42
Cap. 3:

Hola! Ok ora confesserò una cosa: penso sia la prima vera fluff che leggo da quando sono nel fandom di Sherlock. Perché di solito leggo quelle in inglese e - almeno quelle che leggo io - sono sempre poco dolci. Felici, magari, ma non dolci. In italiano ne ho lette poche e giro sempre tra gli stessi autori, quindi alla fine so cosa aspettarmi. Con questa storia son partita senza ben sapere, ma quello che so ora è che sì, continua a piacermi moltissimo! Alla fine di ogni capitolo mi sento ricaricata di dolcezza, mi fa davvero bene al cuore.
Adoro come li stai caratterizzando: pur con qualche piccola differenza, ci sono tante cose che riprendono i loro personaggi da grandi, per come li abbiamo conosciuti nella serie - e allo stesso tempo li rendi totalmente tuoi. Mi piace tantissimo.
Idem per la questione del litigi: l'ultimo diventa poi la "scusa" per un'uscita al di fuori dell'incontro in piscina, ma in generale è una caratteristica del loro rapporto molto veritiera. Così come lo scambio per messaggio: sappi che ho un debole per le fic con scambi telefonici e questo ha soddisfatto in pieno il mio kink haha
Altro particolare super apprezzato è stato vedere come John emerga già come il più consapevole, fra i due, del loro rapporto: loro si definiscono amici, certo, perché è così, si va per gradi. Soprattutto nel loro caso, dove una semplice amicizia già non è scontata ed è una cosa tutta da scoprire. Ma mi sembra che John sia già più consapevole: sia per il suo "sentirsi in colpa" che non gli spiega e lascia lì in sospeso, sia per quel riferimento al principe azzurro che aspetterebbe Sherlock-Biancaneve (non so se fosse di proposito, in realtà!). Sherlock invece è ancora tutto concentrato sull'amicizia - e ci sta. Sebbene si sia già reso conto che i suoi pensieri stanno diventando "strani" ultimamente... aaaa sono tutta emozionata per loro!
Mi ha fatto sorridere di tenerezza Sherlock che si prepara all'incontro: che trema all'idea dei silenzi imbarazzanti e pensa di prepararsi una serie di argomenti "frivoli"... no perché sai, l'ho fatto anch'io haha Sherlock hai tutta la mia comprensione, piccolo cucciolo!
Last but not least: lunga vita all'espediente della cioccolata!!
Super complimenti anche per questo capitolo!
Un abbraccio, a prestissimo
Izu

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