Valutazione del contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"
GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 8,5/10
Come sempre, trovo che tu sia particolarmente brava, pur non eccedendo mai con uno stile sopra le righe o troppo ricercato, a costruire storie molto d’atmosfera, in perfetto equilibrio fra malinconia e dolcezza. Anche in questo caso, non ti sei per nulla smentita: la storia in sé è molto semplice, e anche l’impostazione stilistica non è troppo azzardata, con periodi brevi e un lessico non troppo ricercato. Tuttavia, questo non è affatto un difetto, soprattutto considerando la cornice della storia: a parlare è un marito innamorato e un futuro padre, e lo fa con la semplicità dei piccoli gesti, senza voler travestire il suo affetto da qualcosa che non è. Insomma, non conosciamo bene Bill Weasley, ma da quel poco che sappiamo, sembra un uomo piuttosto concreto, che certo non esiterebbe ad esprimere il proprio amore, ma probabilmente lo farebbe in maniera molto semplice e diretta, proprio come hai fatto tu.
Mi è piaciuto particolarmente come tu sia riuscita, pur in uno spazio così breve, a ripercorrere in maniera credibile la loro storia: ti sei soffermata sui punti principali, sul loro incontro, su come Fleur sia stata accanto a Bill dopo l’attacco di Greyback, per poi arrivare al presente e all’imminente nascita di Victoire: sei stata secondo me diretta e reticente al punto giusto, soprattutto con l’espressione “La tua mera presenza ha squarciato le tenebre nel momento più buio — quand'ero convinto fosse giunta la fine” è secondo me molto ben calibrata; a prescindere dallo scopo del contest, che ovviamente ti imponeva di non essere troppo esplicita per non svelare chiaramente eventi e personaggi, credo sia del tutto plausibile che Bill si riferisca a quell'attacco con un giro di parole, come a non volerlo rendere troppo presente, non nel momento in cui vuole concentrarsi su quanto ha di più bello al mondo.
Trovo però che un’impostazione così semplice e quasi “narrativa” della storia, per quanto in generale a me piaccia molto, perda un po’ di forza e caratterizzazione in una drabble: un testo tanto breve, se impostato come uno stralcio di quello che potrebbe essere un semplice racconto più lungo, rischia di risultare poco incisivo, di passare un po’ sotto silenzio, ecco. So che non è facile, soprattutto quando il contest richiede così tante indicazioni specifiche, ma a lettura ultimata ho un po’ avuto l’impressione che il testo rimanesse un po’ in superficie: forse qualche guizzo stilistico in più avrebbe aiutato a dargli una struttura più incisiva, ecco.
Ho poi trovato alcune scelte riguardante l’uso di apostrofi e troncamenti anche quando non strettamente necessari un po' fuori fuoco: non che siano errori, ma espressioni come “ancor'oggi” rimandano a un registro un po' più alto e ricercato, che, in contrasto con l'impostazione semplice del resto del testo, mi sono sembrate un po' in contrasto. Ho avuto l'impressione che fosse più che altro una scelta per risparmiare parole (e lo capisco benissimo, eh, ci mancherebbe!), più che una scelta stilistica ragionata.
In ogni caso, credo che nel complesso tu abbia fatto davvero un buon lavoro, da questo punto di vista!
COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 18,5/20
Mi è piaciuta molto l’impostazione che hai dato alla storia: più che costruire un vero e proprio enigma, hai giocato molto con il detto e il non detto, rendendo la storia molto fluida e perfettamente coerente con la riflessione di Bill. Gli indizi per giungere alla soluzione ci sono, ma stanno soprattutto all’interpretazione del lettore. Ammetto che io, inizialmente, ero completamente fuori strada: ero convinta che fosse un biglietto di Harry dedicato a Ginny (e la cosa mi aveva fatto molto ridere, perché il contest era nato da un biglietto di Ginny dedicato a Harry), ma c’erano comunque degli elementi che non mi convincevano del tutto, come il viso cesellato di Ginny (che è sì molto carina, ma così mi sembrava esagerato), o il fatto che a quindici anni stesse perdendo la speranza di trovare un amore come quello dei genitori (che sì si erano conosciuti a scuola, ma mi pareva tutto un filo troppo melodrammatico).
Naturalmente, una volta letta la soluzione ogni cosa è andata al suo posto: è perfettamente coerente la descrizione di Fleur come di una bellezza del tutto fuori dal comune, così come è stato molto bello ricordare quello che l’attacco di Greyback deve aver significato per Bill, e quanto la presenza di Fleur lo abbia aiutato a superare questo momento difficile.
È stato molto bello anche il riferimento all’amore di Arthur e Molly: loro sono, in effetti, il simbolo della famiglia, sono un meraviglioso esempio di amore che ha resistito al tempo e alle difficoltà della vita (alla routine, alla povertà e a un numero di bambini che avrebbe messo in difficoltà anche la coppia più salda, e poi alle tragedie della guerra), e credo che per chiunque dei loro figli sia stato importante poter vedere questo esempio positivo, ma al tempo stesso anche un po’ difficile, perché certo non è da tutti riuscire ad avere un amore così.
Bello anche il riferimento al loro primo incontro: sarebbe stato credo ipocrita affermare che, a prima vista, la bellezza di Fleur non abbia giocato un ruolo importante nell’attirare l’attenzione di Bill, ma ho amato molto il fatto che alla fine tu abbia fatto riferimento alla sua forza, qualcosa che, purtroppo, con un aspetto e un carattere come il suo rischia di passare molto in secondo piano.
Insomma, è molto curioso come degli indizi che pure erano quasi palesi mi abbiano mandato così tanto fuori strada.
Sei stata davvero brava, secondo me, perché non hai cercato giri di frasi strane o doppi sensi, né sei partita da aspetti secondari dei personaggi, per descriverli, ma allo stesso tempo sei riuscita a mantenerti in un perfetto equilibrio fra ciò che restava implicito, alla mercé dell’interpretazione del lettore, e ciò che invece appariva più esplicito.
Questa storia, da questo punto di vista, è il perfetto simbolo di quanto spesso la semplicità possa essere più vincente di una costruzione complessa e molto articolata.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9/10
Anche qui, secondo me, hai fatto un buon lavoro: la storia, pur descrivendo Fleur, è incentrata principalmente su Bill, e su ciò che lui prova o ha provato per lei. Non è facile dare coerentemente voce a un personaggio tanto secondario in un numero così ristretto di parole ma, secondo me, ci sei riuscita: hai racchiuso i sentimenti di un marito innamorato, un marito che non ha remore ad ammettere di essersi sentito attratto inizialmente dalla bellezza di sua moglie, salvo poi essere conquistato dalla sua forza. Come ti ho già detto anche riguardo al parametro dello stile, secondo me la scelta di mantenerti tutto sommato su un contenuto piuttosto semplice, privo di grandi dichiarazioni retoriche, è particolarmente azzeccato per un personaggio come Bill, che comunque appare sempre piuttosto diretto e concreto.
È interessante anche il riferimento all’attacco di Greyback, perché è sì un punto fondamentale di noi lettori per mettere un punto alla loro storia (è il momento definitivo, quello in cui veniamo a conoscere una parte di Fleur un po’ oscurata, il momento in cui abbiamo la certezza che la loro sia una relazione stabile e matura, pronta a far fronte alle avversità della vita), ma dev’essere stato un momento fondamentale anche per loro, la prima grande prova della loro storia, ecco.
Fleur, più che un personaggio, qui è l’oggetto dei pensieri di Bill, quindi non agisce, ed è difficile valutare la sua aderenza al canon (ma non è comunque una critica, questa: per la storia che hai scelto di scrivere, la cosa funziona perfettamente così): certo ho apprezzato molto il riferimento alla sua forza, accanto alla sua bellezza.
Ho solo qualche dubbio (che però è più che altro frutto di un’interpretazione del personaggio, più che di constatazioni del tutto oggettive, trattandosi appunto di un personaggio più che secondario e poco approfondito nella saga) sul suo desiderare un amore come quello dei suoi genitori: è pur vero che sicuramente un esempio del genere deve aver influito molto sulla sua vita, ma Arthur e Molly per me rappresentano proprio una relazione “tradizionale”, la relazione del focolare domestico, dove ci si accasa presto... ecco, non so, il fatto che lui sia uno Spezzaincantesimi, uno che si è allontanato da casa appena possibile, un giramondo, mi fa pensare che il suo primo desiderio non fosse quello di sistemarsi e metter su famiglia. Sicuramente non era un pensiero che escludeva a prescindere, ma fatico un po’ a vederlo come uno che “perdeva la speranza” di sistemarsi.
In ogni caso, questo è davvero un dettaglio, ma per il resto trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
TITOLO: 4/5
Il titolo mi è piaciuto: forse pecca un po’ di mancanza di originalità (insomma, è un’espressione abbastanza diffusa, e anche nel modo in cui l’hai applicata non è proprio l’espressione più inusuale del mondo), ma l’ho trovato comunque molto ben pensato e adatto alla storia che hai raccontato. Tu hai davvero scritto un messaggio d’amore, ed è perfettamente plausibile che un marito ritenga sua moglie la sua “luce fra le tenebre”. Oltretutto, Fleur, con la sua bellezza abbagliante, è particolarmente adatta a essere paragonata alla luce. Mi è piaciuto anche molto il fatto che, seppur non in maniera letterale, il titolo riprenda un passaggio importante del testo: Fleur è stata la luce nelle tenebre di Bill in un momento davvero difficile, ed è molto bello che tu abbia scelto di porre l’accento proprio su questo.
GRADIMENTO PERSONALE: 4.25/5
La storia mi è piaciuta molto: non è forse la cosa più incisiva che tu abbia mai scritto, ma ha una dolcezza e una limpidezza nei sentimenti che mi ha un po’ commossa.
Mi è piaciuto molto questo excursus nella storia di una coppia particolare che, come sai, a me piace molto: è stato interessante vedere come sei riuscita a ripercorrere diversi momenti della loro vita, pur avendo a disposizione un numero di parole molto limitato.
Hai anche interpretato molto bene, secondo me, la tematica generale del concorso: questo sembra davvero un bigliettino che un uomo come Bill potrebbe lasciare accanto alla tazza della colazione di Fleur, e ho particolarmente apprezzato la dolcezza, il senso di affetto e familiarità che trasudano da queste parole.
Brava davvero!
TOTALE: 44,25/50 |
