Recensione premio relativa al contest “Wr-Ink-Tober”
E rieccomi relativamente subito a recensire anche questo secondo e ultimo capitolo! Che dire, di certo non sono mancate le emozioni, a partire dalla scena hurt/comfort iniziale che pone definitivamente il via per un’ulteriore evoluzione del rapporto tra Gerard e Donovan. Vedere dei personaggi così fragili e onesti l’uno con l’altro è sempre fonte di grande interesse poiché le situazioni estreme come quella da te proposta permettono di scorgere un lato più celato e intimo, e infatti così è stato anche qui. Non si può dire che il bacio sia stata una sorpresa, ma il tatto e la cura che hai usato per descriverlo, mentre i due sono abbastanza disperati e incerti, ha senz’altro donato ulteriore solennità al momento.
Anche la scena successiva mantiene alcuni di questi elementi, dove si continua con questa tenerezza di fondo che non dovrebbe esistere in un contesto come quello della guerra, eppure Gerard e Donovan non possono fare a meno di cercarsi, trovarsi, tentare di trovare un po’ di sollievo in mezzo all’orrore che vivono. Ammetto che non appena ho letto della “scommessa” mi sono suonati dei campanellini d’allarme – mi sono passate davanti agli occhi tutte quelle promesse circa il futuro che finiscono per concludersi in tragedia –, ma questo non significa che io sia stata pronta al finale così struggente e devastante.
Gerard in particolare brilla di introspezione qui; i suoi rimorsi e le sue angosce sono talmente tangibili da apparire quasi soffocanti, proprio come se anche noi lettori stessimo soffrendo insieme a lui, e per un certo verso è proprio così. Nel complesso, infatti, sebbene il setting sia inquadrato chiaramente e gli eventi generali siano presenti, mi è sembrata che questa fosse una storia molto character-driven, e devo dire che è stata anche una boccata d’aria dalle long fantasy colme di avvenimenti che sono solita leggere. È pertanto difficile non affezionarsi ai due protagonisti e ritrovarsi a tifare per loro, e un risvolto del genere lascia parecchio amaro in bocca.
L’ultimissimo paragrafo, poi, è stato la degna conclusione – che però lascia spazio a una speranza futura – per il nostro piromante, che vaga alla ricerca di una soluzione che forse non troverà mai, ma che è disposto a cercare anche all’infinito. Straziante, toccante e perfettamente in linea con il suo carattere da guerriero, che da una parte non riesce a perdonarsi ma dall’altro non può fare a meno di attaccarsi con tutte le forze all’ultima speranza possibile.
Detto ciò, ti rinnovo i miei complimenti per la storia e ti auguro un buon proseguimento di serata! Un bacio,
Federica ♛

Recensione premio relativa al contest “Wr-Ink-Tober”
Buongiorno, cara Dark Sider ~
Seguendo il tuo consiglio ho scelto questa breve mini-long per il rilascio delle due recensione premio, sia perché comprendente appunto di due capitoli – e quindi mi è possibile esprimere un parere completo rispetto a storie più lunghe – ma soprattutto perché l’introduzione iniziale è stata più che sufficiente a catturare il mio interesse. Credo davvero sia una delle più efficaci che mi è capitato di leggere recentemente, in quanto inquadra il contesto e il genere in poche righe, nonché comprende tranquillamente diversi elementi di mio gusto.
Partendo dall’ambientazione, devo dire che ho adorato il clima di alta tensione che si respira per tutto il racconto, queste caratteristiche dark e prive di speranza che sono proprie del (grim)dark fantasy, genere che ho riscoperto ultimamente e mi sta regalando diverse gioie – e questa storia non è da meno. Mi è piaciuto come hai saputo dare un background generale misto a considerazioni presenti, in modo che la narrazione non diventi eccessivamente pesante o ricca di troppe informazioni, ma ci sia un equilibrio tra le diverse scene che compongono la fic e il risultato finale è un prodotto scorrevole e chiaro, sebbene i temi non siano certo leggeri o frivoli. Da questo punto di vista, il tuo stile di scrittura ben si abbina al tipo di storia che racconti; il lessico è ricco e curato, con termini mai fuori luogo o posti in momenti scorretti.
Il pezzo veramente forte per me, tuttavia, sono stati senz’altro i personaggi. Complessi, sfaccettati, feriti, reali, imperfetti, Gerard e Donovan hanno caratteri totalmente opposti e inizialmente non possono che scontrarsi e battibeccare. Ciononostante lavorano bene insieme, si completano e finiscono con creare un’intesa forte e sincera. Gerard in particolare è un protagonista coi fiocchi; fin da subito sono stata in grado di figurarmelo davanti senza problemi, e in certi momenti era proprio come averlo di fronte – come ad esempio durante il primo incontro con Donovan, quando lo squadra dalla testa ai piedi immagazzinando informazioni su di lui in base al suo aspetto o ai suoi gesti. Già da qui vediamo i motivi che fanno di Gerard un asset prezioso; è meticoloso, logico, ma anche sicuro delle sue abilità e reticente a fornire informazioni su di sé al primo che passa. Al contrario, Donovan sembra inizialmente quasi smanioso di mostrarsi all’altezza della sua nuova posizione, più introverso e nervoso – e decisamente in una situazione di sottomissione – ma presto tira fuori anche lui il suo fuoco interiore, e il suo percorso già all’interno di questo primo capitolo è sorprendente.
La scena in cui si battono e Gerard “bara” è forse non totalmente originale, ma rimane una delle mie preferite nonostante il numero di volte in cui io l’abbia incontrata in libri o film; è uno dei primi momenti in cui si nota l’intesa tra i due, a cui segue una parte abbastanza toccante in cui Donovan mostra una fragilità e una vulnerabilità che probabilmente Gerard non si aspettava, e secondo me da qui inizia il primo cambio di sentimenti tra i due personaggi. Ciò è dimostrato anche dal fatto che solo pochi mesi dopo, Gerard e Donovan hanno un rapporto molto più forte e sincero, e sono certa che questo non farà che rafforzarsi negli avvenimenti successivi.
Il cliffhanger finale era quasi aspettato, ma comunque mi ha fatto emettere un piccolo urlo perché sebbene io sia a conoscenza delle tematiche di certe storie, non posso fare a meno di sperare sempre nel lieto fine, per cui mi precipiterò il prima possibile a leggere la conclusione della storia perché questo inizio scoppiettante mi ha lasciata con la voglia di scoprire di più sul mondo e sui protagonisti da te creati.
Complimenti per questa prima metà così intensa e a prestissimo,
Federica ♛

Ciao, arrivo per lo scambio. Premetto che anche stavolta mi hai imparato una cosa nuova: la cubitiera mancava al mio scarso vocabolario. Visto che tratto personaggi in armatura, magari, una lettura ai pezzi che le compongono non ci stava male…
Premesso ciò, il capitolo inizia con un tono dolce ed amorevole, anche se Gerard si sta svegliando dalle botte che ha preso e ci mette un po’ a tornare operativo. Il suo risveglio va quasi di pari passo alla relazione con Donovan, che si va consolidando. Davvero, riesci a dipingere benissimo la crescita spirituale di entrambi i protagonisti. Questo, poi, è un aspetto che hai ogni volta che tratti le tematiche amorose, per come ti ho conosciuto da autrice. E mi piace tanto, davvero. Unito poi al fatto che riesci ad essere romantica senza mai scadere nello sdolcinato o volgare, francamente, è il top. Questo però è e resta un mio gusto personale.
Mano a mano che continuavo la lettura in uno stato di grazia, memore della batosta di cui si trattava nel precedente capitolo, come vedevo il cursore a lato della pagina scendere verso il basso, mi è salito un magone che manco a dirlo. Tanto lo sapevo che la legnata arrivava… ed è arrivata pesante, rapida, ineluttabile. Come è la guerra quando falcia all’improvviso. E’ dura da accettare soprattutto perché se Gerard avesse assecondato subito la richiesta di allontanarsi dal campo di battaglia, Donovan sarebbe ancora vivo. Oltre al dolore, poveraccio, gli resterà per sempre il rimorso. Quando si è amato così tanto non credo basterà mai il ricordo. Troppo facile dire che si può perdonare se stessi e tutti sbagliano. Qualcuno ci riuscirà pure. Opposta e però comprensibilissima, toccante e profondamente umana la scelta di Gerard, di restare fedele a quell’amore perfetto che non ha forse saputo accogliere subito, anche dopo la dipartita di Donovan.
Struggente e meravigliosa la sua scelta di spegnersi in battaglia nella speranza di ricongiungersi a Donovan. L’unico augurio che gli si può fare sembra quasi quello di riuscire, anche se è atroce da dire, perché significa rifiutare il dono immenso che è la vita. Sarà comunque una fine gloriosa e dignitosa, degna di un guerriero del suo calibro. Complimenti vivissimi, davvero. :)

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Ciao! Sono qui per rilasciare la prima recensione premio del contest 'elisir, pozioni e distillati'. Ti dirò, stavo facendo un giro sul tuo profilo e appena ho visto coppia slash mi sono praticamente tuffata sulla storia, ho un debole per questo genere! In realtà ero super convinta di due cose: la prima era che mi sarebbe piaciuta tantissimo, e la seconda era che mi avresti spezzato il cuore! E tanto è stato, alla fine, ti dico solo che l'ho letta ieri sera prima di andare a dormire e niente, mi sono ritrovata col cuscino imbevuto di lacrime! Ho adorato l'ambientazione, come sai adoro il dark fantasy soprattutto se mischiato a una buona dose di splatter e horror, perciò già per la struttura generale ti darei dieci, in più mi hai fatto venire un'ansia! In senso buono, s'intende, non sono riuscita a staccarmi un attimo dal testo. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi, i protagonisti erano ben distinti ma sicuramente non erano scontati, hai attribuito loro una veridicità tangibile che sicuramente ha contribuito a farmi piang- ehm, a rendere la storia ancora più realistica. Poi, bellissimo anche il personaggio di Nathan, l'ho apprezzato tanto! Mi sono piaciute tantissimo le descrizioni cruente, fatte davvero bene e molto d'impatto, in più i demoni mi hanno sinceramente spaventato. Nel senso, hai avuto pochi capitoli e 'poche parole' a disposizione, ma nella scena finale in cui cavalcano i destrieri 'spumeggianti' (per quotarti) mi hanno fatto davvero una gran paura, mi è salito il batticuore e non mi succede spesso in una fanfiction, quindi molto brava anche ad aver attribuito tanta suggestività all'atmosfera creata, sei stata travolgente. La fine mi ha spezzato il cuore, anche se già si sapeva grazie al piccolo prologo nel capitolo iniziale, ma giuro che ci ho sperato fino all'ultimo. Ovviamente, le storie così sono anche quelle che colpiscono di più, quindi ti faccio tantissimi compl-ti odio in realtà, ora sarò depressa per i prossimi mesi-imenti e davvero, non smetterò mai di adularti per la capacità che hai di creare storie e trame che ti fanno stare in suspense dalla prima all'ultima parola! Infatti questa storia l'ho divorata.
A presto! ^^

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Ciao, qui la presenza della guerra, almeno nell’entrata in scena di Gerard, è più un eco. Sembra vicina eppure lontana. Specie l’incipit, poi, certo, anche come prosegui, concede qualcosa di poetico, potente e fragile insieme a questo tuo protagonista. Pare di vederne i muscoli e le cicatrici. In poche righe hai descritto un animo distrutto ma non ancora, infinitamente interessante. C’è tanta sofferenza, indubbiamente, ma anche qualcosa di molto vivo che può evolvere e trasformare. Il primo paragrafo mi ha lasciata col dubbio sul perché del suo volontario allontanamento.
L’excursus sull’incontro con Donovan ci fa conoscere chiaramente sia il protagonista, sia questo nuovo arrivato che il rapporto che li andrà legando, almeno dal punto di vista di Gerard. Naturalmente, un nobile conosce le tecniche di combattimento più raffinate. Applicarle al campo di battaglia è tutt’altra storia. La differenza che c’è sempre tra teoria e pratica. E’ curioso poi che tra i due ci siano solo due anni di differenza. Gerard sembra più maturo, sicuramente per effetto della realtà in cui è cresciuto. Ci fai entrare anche nella realtà del tuo universo, dove esistono anche esseri umani naturalmente inclini alla magia, come dono di nascita, e demoni, che accedono dal sottosuolo e non è facile, anzi, è proprio impossibile individuare. Gli si può solo tenere testa in modo che non vincano del tutto il genere umano. Calzante il concetto che bisogna far fronte comune se c’è un nemico potente. In effetti, le più grandi guerre della storia umana rappresentano proprio questo. Uno dei pochissimi forse effetti positivi della guerra. Almeno quello, in mezzo a tanto dolore. L’istinto di sopravvivenza unisce, del resto, se gli animali vivono in branchi, un motivo c’è… In questo, magari, sono più furbi di noi. E’ rimarchevole poi la natura del sentimento che “sconvolge” Gerard nei confronti di Donovan, quando il ragazzo ammette senza ipocrisie la propria paura per l’avvenire imposto dal padre. Penso di poter affermare che sia un interesse di natura amorosa che, senza dubbio, sta facendo emergere qualità molto positive in Gerard, pur essendo un passionale, lui, immagino. Altrimenti, perché paragonare l’eccitazione fisica all’adrenalina della battaglia? Magari perché è un guerriero, tra l’altro, e io ci ho pensato dopo :)
La parte finale svela finalmente la natura del sentimento che anima Gerard. Poveretto, ne ha preso piena coscienza nel modo e nel momento peggiore. Anche se, onestamente, a me Donovan così sprovveduto non pare. Certo, non sarà un animo adatto alla guerra come mestiere, ma salvarsi la vita e salvarla in caso di estrema circostanza beh, è un’altra storia. Mi pare che il ragazzo se la cavi e onestamente, neanche troppo male. Per cui, ti faccio i migliori complimenti, che scrivi davvero da dio… e spero che, magari, nel prossimo capitolo leggerò qualcosa di non troppo negativo, sul finale. Alla prossima :)

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RECENSIONE PREMIO DEL CONTEST "ABBIA INIZIO LA CACCIA ALLE UOVA DI PASQUA"

Eccomi con l'ultima recensione premio.
Questa storia mi ha lasciato dell'amaro in bocca, devo ammetterlo. In un mondo così dispotico, la relazione tra Donovan e Gerard era la cosa più bella e rincuorante da leggere.
Due individui non perfettamente uguali ma che si son comunque ritrovati e che insieme, aldilà della morte, vivranno per sempre.
Li ho amati tantissimo, così come il background pur non essendo abituata a questo genere di narrazione. Sono felice che mi hai suggerito questa perla!
Complimenti per la bellissima storia!

A presto.
LaSignorinaRotterMaier.

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RECENSIONE PREMIO DEL CONTEST "ABBIA INIZIO LA CACCIA ALLE UOVA DI PASQUA"

BuonSalve mia cara, eccomi con la prima recensione premio!
Ad essere sincera è la prima volta che mi cimento in questa tipologia di lettura ma è comunque bello leggere qualcosa di nuovo e dunque sono contenta che mi hai suggerito questa storia a dir poco fantastica!
Andando con ordine:
Trovo che il lessico utilizzato è coerente all'epoca in cui è ambientata la storia - nel medioevo - e la narrazione interna ha enfatizzato ancora di più il tutto, facendomi amare in particolare i personaggi. Ma è Gerard che mi ha colpita più di tutti; lo hai delineato talmente bene che non potevo non apprezzarlo. Il background che hai conferito alla storia è molto realistico. Le mie letture di solito si orientano su altro, come già detto, e comunque non mi hai creato alcun disturbo, hai descritto quelle parti con grazia. Ottimo lavoro!
A presto con la seconda recensione premio!
Buon weekend ^^.

LaSignorinaRotterMaier.

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Ciao!

Degna conclusione di un degno inizio, la triste storia di Gerard e Donovan finisce come purtroppo temevo con la guerra a dividerli e una tenue speranza della vita dopo la morte a farli riunire. Poesia e epicità, beh qui mi hai sorpreso; mi sarei aspettato un finale più cinico del tipo che Gerard trova la morte futilmente mentre cercava di raggiungere il luogo della morte del suo amato. Probabilmente la cosa avverrà comunque ma potrà avere la consolazione di essere morto li dove sono stati separati. 29 anni di guerra spezzano chiunque ed è giunto il momento per il rosso di trovare un po' di pace, nell'unico modo possibile in una guerra senza fine: nella morte certo, ma c'è morte e morte sembri dirci alla fine di questa tua mini long e non potrei essere più d'accordo. Posso sperare che in un futuro non troppo lontano ci sarà qualche eroico cavaliere nelle tue storie? XD Scherzo eh! Va bene così, magari a parlare di quelli ci penserò io se mi verrà mai la voglia di scrivere fantasy.
Un saluto e a presto!
Will D.

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Ciao!

Ho iniziato con grande piacere questa tua mini fantasy e proprio come mi aspettavo, non ne sono rimasto affatto deluso. Si entra subito in sintonia con la coppia di protagonisti Gerard/Donovan e quella gran sagoma del capitano Nathan. E' la storia di un amore che nasce su campi di battaglia che mi ricordano vagamente un misto di quelli di Dragon Age e Martelli da Guerra, dove la guerra è spietata, non certo epica per qualche ballata di eroi e la magia è un dono che si riceve alla nascita e che certamente aiuta ma che non può risolvere molti problemi, tanto più che non esiste a quanto pare una magia di guarigione se si è costretti ad utilizzare la medicina tipicamente medievale (che come sappiamo spesso ha fatto più morti che vivi). Le ambientazioni dark fantasy e le guerre contro i demoni sono sicuramente il tuo pallino mi pare di capire (XD) e c'è poco da dire, è un campo in cui sai muoverti con perizia e abilità: il capitolo è decisamente lungo ma si legge che è un piacere senza annoiarsi o distrarsi mai. Pertanto complimenti come sempre, ti dico che finirò chiaramente questa storia prima di passare a quella nuova che sto già seguendo! ;)

Un saluto e a presto

Will D.

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Ahhh, che sofferenza. Il prologo mi ha proprio ingannato, ero convinta che la storia sarebbe finita in tutt'altra maniera. Così, ammetto di aver sentito male al cuoricino.
I finali strazianti mi lasciano sempre con un senso di sospensione e mancanza. Qui ci sta tutto, purtroppo. (;_;)

E dire che il capitolo comincia con una buona notizia. Donovan dà prova che gli insegnamenti di Gerard gli sono stati utili, e i due possono confessarsi e dare sfogo alla loro passione.
Tanti bei momenti intimi si susseguono, seppure il principe ci abbia provato più volte a buttar lì l'idea di andarsene dalla guerra per vivere in pace. Ecco, forse questo è ciò che brucia più di tutto a Gerard col senno di poi: non aver assecondato Donovan allora che poteva. Ma è difficile e allo stesso tempo facile fare i Capitan Ovvio a storia conclusa. Sì, se fossero scappati si sarebbero salvati e forse avrebbero vissuto felici per tanti anni a venire, ma se in quel momento scappare non era un'opzione considerabile per Gerard, c'è poco da discutere. I personaggi per risultare veri devono essere fedeli a loro stessi, e Gerard lo è stato, con le conseguenze che poi ha pagato.
Si passa da un finale di battaglia devastante a una scena di realizzazione amara quando si scopre che il prologo non era ciò che sembrava; il finale poi dà il colpo di grazia. L'unica consolazione è che Gerard, che mai aveva amato prima, ha trovato in Donovan l'amante della sua vita.

Bravissima, hai saputo scrivere una storia ricca di emozioni e coinvolgente.
Complimentissimi e a una prossima occasione~♥

Recensione per il premio “Fino alla fine” del contest “Terapia d'urto”

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Ciao!!
Perdonami tantissimo il ritardo, finalmente passo per rilasciarti i premi. (;_;)

Il dark fantasy è fra i miei generi preferiti, adoro gli scenari cupi, opprimenti e devastati. Quello in cui ci porti è un mondo crudo, che a tratti mi ha ricordato Dark Souls (a maggior ragione sapendo che è una tua passione). In questa storia ci troviamo di fronte due schieramenti: quello dei demoni e quello degli umani. I demoni sono davvero agghiaccianti, li hai presentati in tutta la loro bestialità e crudeltà. Il loro assalto al villaggio mi ha lasciato una forte impressione tanto l'hai reso realistico.
Partire da una posizione di svantaggio per gli uomini rende sicuramente la storia interessante. Si crea un senso di aspettativa e tensione per vedere se l'esercito, sempre più malridotto, ce la farà a capovolgere le sorti della guerra, ma anche che per accertarsi della salvezza di Gerard e Donovan. In generale, leggere delle difficoltà e delle paure umane in situazioni così critiche e di sopravvivenza a rischio mi intriga molto.

Il vocabolario è ricco e variegato. Rispetto all'ultima tua storia che ho letto ho notato un raffinamento dello stile nel suo insieme. Uno stile che si presta ottimamente al genere della storia.
Parlando dei protagonisti, Gerard mi è piaciuto subito, sia esteticamente che caratterialmente. È un personaggio che non ho fatto fatica a immaginare muoversi, parlare, agire. L'hai delineato davvero bene e anche Nathan risalta seppur essendo un secondario.
Donovan per certi versi è l'opposto di Gerard. I suoi timori e la sua reticenza è più che comprensibile considerato il suo background che ci hai mostrato. Mi piace molto anche lui e trovo che in accoppiata con Gerard abbiano un giusto mix di personalità.
Un altro aspetto che mi è piaciuto è l'iniziale avversione di Gerard per il nuovo arrivato. Sarà che io tendo spesso a farmi un'impressione sbagliata delle persone e di conseguenza mi ci sono rivista molto.

Wow. Col primo capitolo mi hai tramortito, non mi aspettavo un impatto così potente. Passerò presto per il continuo. Nel frattempo, un bacione~♥

Recensione premio per il contest “Terapia d'urto”

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Ciao Lovy Chan! ^^

Come promesso, eccomi qui a finire questa minilong terribilmente angst ma allo stesso tempo dolce e inevitabile, perché per le premesse inserite non poteva esserci altro finale, non secondo me, almeno. Hai creato un mondo distopico e privo di bellezza, dove l’unica cosa luminosa e bella è l’amore che lega Donovan e Gerald e che nasce a dispetto di tutto, compreso un certo qual controllo da parte di entrambi. La scena in cui il più giovane si prende cura del veterano è molto ben scritta non solo per l’accuratezza con cui hai mostrato gli usi e i costumi medici propri dei secoli dell’età di mezzo, ma anche per la cucitura imprecisa che denota la buona volontà di Donovan a fronte di scarse capacità mediche, appurate nello scorso capitolo e coerentemente mantenute. Il giovane nobile però è anche l’agnello sacrificale designato.

Sorride laddove la gente ha perso questa capacità e ciò lo rende prezioso per il piromante e non in grado di sostenere alla lunga gli scontri. Muore, le sue spoglie non possono essere riportate indietro e lascia Gerald nell’abbattimento più tremendo fino all’inevitabile decisione. Un finale angst e amaro, ma non privo di una certa nota dolce, perché in fondo a ben pensarci nemmeno i demoni hanno potuto fare nulla contro. Un aspetto molto bello della tua storia è racchiuso nel modo in cui presenti la relazione tra i due soldati. C’è esitazione, ci sono norme sociali che vengono violate, c’è l’apertura di Gerald che offre il proprio cuore senza pretendere sul momento neanche una risposta precisa. Grazie a queste accortezze il rapporto tra i due si sviluppa per gradi (dolcissimo il dettaglio della tenda che si allarga) fino a diventare una relazione ufficiale, che non desta scalpore ma fa semplicemente stare bene i due protagonisti. Il sogno di un futuro viene infranto e forse solo la tomba sarà la medesima. Ho pensato, leggendoti, all’eredità omerica di Achille e Patroclo, all’amore che vince sulla morte, alla scelta così azzeccata di un titolo che diceva tutto, all’amarezza di un futuro che rimane solo nei sogni, ma che pure esiste in qualche modo come il vincolo che lega i due personaggi. Lo strazio di Gerald, poi, è toccante. È una storia bellissima e ti faccio tutti i complimenti di questo mondo – hai vinto e lo meritavi più che ampiamente **.

Ti lascio questa recensione con la voglia di ascoltare musica angst e romantica, come questa piccola perla. I miei più sentiti complimenti,
A presto,
Shilyss

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Cara Lovy Chan, ^^

Per ovvie ragioni non posso farti sapere cosa penso (ancora) delle ultime due storie, così eccomi qui – perdona il ritardo, ma volevo una serata tranquilla. Orbene, il titolo è ovviamente meraviglioso e mi frego le mani per gli aspetti relativi ai secoli del medioevo. Questo primo capitolo è ricco di talmente tanti spunti che spero di riuscire a elencarteli tutti. Anzitutto, Gerald che è un piromante disilluso mi è piaciuto moltissimo. Ha delle idee sui demoni, sul suo ruolo e sui nobili che non vengono smentite dall’apparizione del troppo delicato Donovan. All’inizio, mentre leggevo, ho pensato: ma se Donovan è il figlio di un generale di questa guerra, se la nobiltà che rappresenti è di spada e non di cappa, come mai Gerald accusa mentalmente il ragazzo di essere il classico figlio di nobilissimi natali cresciuto dentro una casa accogliente, un precettore che gli insegna diverse lingue e di non avere contezza di cosa sia la guerra? Poi, però, l’apparente contrasto viene immediatamente risolto in una maniera bellissima. Donovan non sa niente perché suo padre è un invalido che non racconta nulla di concreto e che forse è rimasto fermo al giorno in cui l’hanno ferito e che spedisce questo figlio a compiere un dovere per cui è inadeguato. E allora tutto torna e assume una sua spiccata coerenza – insomma BELLO.

Il fatto che Gerald si accorga di amare Donovan in un momento tragico e infernale mi ha convinta. Anzitutto, sei stata brava a creare le basi per un rapporto. Gerald inizia a notare lo sguardo vivo del ragazzo, lo protegge, arriva persino a sfiorarlo, ma la consapevolezza di questo amore arriva con lucida puntualità proprio in un momento di estremo e totale dramma. Non ho trovato il modo in cui hai descritto la carne lacerata disturbante, né le violenze brutali, ma descritte con una certa grazie e non gratuite o scontate, visto che parliamo di un Pacific Rim con i demoni. Anzi, a tal proposito l’intento di costruire un mondo con regole nuove e una sua storia precisa risulta convincente e credibile al massimo. Appoggio anche la scelta stilistica di dividere persona e tempi verbali a seconda della collocazione temporale dell’azione. Mi stai regalando una bella storia dopo l’altra e sono sempre piacevolmente stupita, quando ti leggo. C’è inventiva, fantasia, indubbie capacità scrittorie e attenzione alla caratterizzazione e all’introspezione dei personaggi. Sulla parte iniziale al presente per ora taccio, ma sappi che ho mille teorie (ma se te le elenco tutte poi tu mi chiami la postale!)

Un caro saluto e a presto, perdona l’attesa,
Shilyss <3

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Eccomi per il nostro scambio libero del giardino!
Morivo dalla voglia di leggere il sequel Nel nome del padre, ma ho preferito finire questa mini long, preservandomi l’altra per i prossimi scambi e già non vedo l’ora.
Tornando a Gerard, in questo capitolo l’ho letteralmente adorato. È un tipo di personalità che mi piace molto e, soprattutto, adoro di lui il fatto che ammette i suoi gusti sessuali peculiari senza perdere la sua virilità, ma anzi, rafforzandola nonostante il suo animo dolce arriva al cuore del lettore.
Ho trovato questa coppia davvero ben calibrata e caratterizzata, risultando credibile e piacevole da leggere. Si amano in un modo puro, totalmente opposto a ciò che hanno attorno, alla guerra che vivono sulla loro pelle con sangue e sudore. Ma nonostante le battaglie, per loro c’è ancora posto per l’amore e questo è tanto bello quanto struggente... perché non poteva durare in eterno. Lo si percepiva sin dal principio, in quella nota malinconica che si legge fra le righe della storia.
Purtroppo la vita è spesso ingiusta e i buoni non sempre trionfano e tu, in questa mini long, ci ricordi quanto possa essere bastarda e infame la guerra, con annessi e connessi.
Le descrizioni sono perfette, crude, narrando la brutalità delle vicende come uno schiaffo in faccia, alternandosi a carezze in quei rari momenti di amore fra i due protagonisti. I complimenti sono doverosi, il tuo stile è impeccabile come sempre e sono davvero felice di averti scoperta come autrice, perché le tue storie riescono sempre a colpirmi moltissimo.
Alla prossima cara ♥

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Ciao cara, sono qui per lo scambio libero (perdona il casino che ho fatto).
Con dispiacere e non poca sorpresa ho dovuto inaspettatamente salutare Davian, così ho deciso di leggere questa storia, attirata dal genere e dal rating rosso -che è sempre il mio prediletto- e devo dirti che sono pienamente soddisfatta della scelta fatta, sperando non sia un problema.
Anche in questa mini long si vede chiaramente la tua bravura e padronanza della lingua, con una sintassi e una grammatica perfette , che rendono la lettura fluida, affascinante ed intrigante riga dopo riga. La crudeltà di alcune scene forti viene descritta con minuzia e senza mezzi termini, rendendole quasi visibili mentre le si legge, come se il lettore fosse dentro la storia.
Questo nuovo protagonista mi piace moltissimo, un piromante dai capelli rossi con l’aria da misantropo che, però, nasconde un cuore d’oro da “cuetiepie”, iperprotettivo nel confronti del ragazzino che dapprima è costretto a seguire controvoglia per via del suo rango e che, poi, piano piano gli ruba il cuore... e lo scopre all’improvviso, proprio nel momento più delicato della storia mentre i demoni mettono a ferro e fuoco gli abitanti del villaggio, compiendo azioni davvero macabre e crudeli.
Apro una parentesi... lo spadone e il mondo invaso dai demoni e magia mi ha ricordato un casino Guts e Berserk in generale, opera che -tra l’altro- adoro un casino e la ritengo una delle pietre miliare del mondo dei manga/anime giapponesi, una di quelle che devi leggere almeno una volta nella vita. Non so se era una cosa voluta o meno, ma nel caso io ho apprezzato moltissimo.
Alla prossima!

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