Ciao John,
Trovo che il capitolo sia ben scritto e che tu abbia utilizzato davvero bene una certa suspense che si crea nell'attesa di scoprire quale trattamento verrà riservato alla schiava.
Mi è piaciuto molto come le hai fatto vivere quella tortura, nel senso che hai cercato di renderla abbastanza astuta da cercare degli stratagemmi per patire il meno possibile. Certo gli va male, ma era giusto che ci provasse.
Il tuo commento sulle femministe mi ha fatto sorridere, perché se leggessero il capitolo che pubblicato io proprio quest'oggi, allora mi torturerebbero per tutta la vita...
Da adoratore delle sottigliezze come sono, ho trovato un po' ingenuo dalla regina elfa l'aver accettato la promessa del generale.
"Giuro sui Quattro Dei che gli ultimi elfi di Kavath verranno condotti in un luogo sicuro e lontano dai territori umani, e che non verrà loro torto neanche un capello."
Non significa molto... Potrebbe uccidere tutti gli elfi che ha nelle sue prigioni, sempre che ve ne siano, e ammazzarli tutti tranne un paio.
Potrebbe anche rinchiuderli in una gabbia di ferro in mezzo a un deserto, che, per certi versi, sarebbe un posto sicuro e soddisferebbe gli altri requisiti.
Certo, Aranel non può far altro che fidarsi, ma senza delle valide garanzie potrebbe esser meglio per lei ammazzarsi e farla finita, altrimenti rischia di passare una vita di tormenti senza aver ottenuto nulla per il suo popolo.
Altro dubbio che mi verrebbe al suo posto, ma magari dipende solo dalla mia non conoscenza del tuo universo fantasy: come può un generale fare una simile promessa? È evidente che è solo lui a guadagnarci. Se fosse stato un sovrano, ok, nulla da ridire, ma se anche avesse i mezzi per fare quanto ha detto, nulla garantisce che altri rispettino l'accordo verbale che lui ha pattuito.
Presumo che l'epilogo mi chiarirà se il generale sia stato onesto almeno nella sua promessa.
Comunque, tirando le fila, hai scritto un bellissimo capitolo, che non eccede troppo nell'atto sessuale, ma fa vivere lo stupro con la giusta tensione, e comunque facendo empatizzare il lettore con l'elfa sventurata.
Ah, Aranel, Stella del Re. Adoro il fatto che tu ti sia rifatto a un nome derivato dalle opere di tolkien. 😊
edit
Sai, ho continuato a pensare alla regina e alle mele... Per come sta nel racconto, l'offerta fatta dal generale è un gesto di gentilezza che poteva avere lo scopo di "ammorbidire" la regina. Tuttavia... dopo quel che l'elfa ha subito, non sarebbe affatto strano un senso di nausea e delle contrazioni che le facciano vomitare quel che ha mangiato.
La repulsione, a quel punto, potrebbe portarla a odiare per sempre le mele, che diventerebbero un chiaro simbolo della sua sottomissione. E il generale dimostrerebbe una intelligenza sadica e acuta. (Recensione modificata il 23/12/2020 - 09:09 am) |