Anche qui, il clima d'angoscia che il regime detta, che Victor è costretto a vedere (- vedere per non subire -) si sente tutto.
Arrivano come un pugno le suppliche del ragazzo, la disperazione nella sua impossibilità di dormire.
È stato agghiacciante e molto, molto efficace.
Per noi, immagino per Victor. Che sarà sconvolto e stravolto.
E poi, si mette all'opera, non senza un peso nel cuore. Un po' come il colonnello. Che, come hai ribadito nelle note, continuerà a proteggerlo nell'ombra. Forse ne è ossessionato, forse ne è innamorato, forse un po' entrambe. Voglio scoprire come sono evoluti. Un po' in tutti i sensi. Però prima di leggere il nuovo extra mi sentivo obbligata a commentare questo perché le tue storie ci danno tanto. E mi sembra giusto che qualcosina ina ina la diamo noi a te.
Davvero, ogni storia o capitolo, sembra di viaggiare nel tempo. E tu sei bravissima a farcelo vivere.

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Una storia che mi ha davvero incuriosita lo letta fino alla fine. Ricca di colpi di scena e momenti malinconici.Complimenti ☺️

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Ciao carissima!
Mai più andrai, farfallone amoroso…
qui è proprio il caso di citare le Nozze di Figaro. Victor pensava di poter fare quel che voleva in quanto campione di pattinaggio, ma il nostro colonnello gli fa subito capire che nessuno è al di sopra delle regole e a nessuno è consentito avere condotte troppo al di fuori delle regole. Glielo fa capire nel modo più duro, ma anche più efficace. Del resto, Salchov (mai abbastanza lodato) è così: dritto all'obiettivo, senza tanti giri di parole. Vuoi sapere cosa succede se fai il furbetto: ecco, guarda.
Victor ovviamente rimane traumatizzato, ma in cuor suo dovrebbe ringraziare l'ufficiale, perché con quella terapia d'urto lo ha salvato da un sacco di guai futuri.
Qui si vede anche un tratto caratteristico di Salchov: è un uomo duro ma affezionato, che non si risparmia per dare un aiuto alla persona che in fin dei conti ama.
Davvero un bellissimo racconto, complimenti e alla prossima!^^

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Mamma mia che angoscia! La tensione, ma anche la tristezza traspaiono da ogni parola.
Mi stanno piacendo molto queste storie di ambientazione sovietica, rendi molto bene il clima di sospetto costante. Un clima che si vive, vi respira, entra a far parte delle persone fino a muoverne le azioni su binari che sembrano assurdi, come spingere il ragazzo su cui hai messo gli occhi a fidanzarsi e costringerlo ad aver paura di te. 
Il Vitya che arriva alla fine di questa storia è molto meno spensierato di quello che l'ha iniziata, ma il personaggio che entra nel cuore, col suo contorto modo di dimostrare affetto, è Salchov.
Attendo la prossima!

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