Ciao mia cara!
Inizi una long per il fandom di Dragonball ed io, ovviamente, non posso fare a meno di iniziare a leggerla e tradurla. Ormai avrai capito che io ho un debole per quest’opera, anche perché ‘il primo amore non si scorda mai’.
Ti avviso che, come sempre, scriverò questa recensione mano a mano che vado avanti nella lettura, quindi ti chiedo scusa se riscontrerai delle incongruenze.
In primis, adoro l’immagine che hai inserito a inizio capitolo. Forse te l’ho già detto in altre recensioni, altrimenti te lo dico ora, che io adoro quando i capitoli di una storia hanno un’immagine all’inizio perché mi dà proprio l’idea di una copertina per un libro.
Parlando della storia vera e propria, questa inizia con Goten che cerca in tutti i modi di convincere il suo amico Trunks ad accompagnarlo al concerto del suo gruppo che avrebbe suonato in città. Ovviamente, l’amico non ha nessuna voglia d’andarci visto che non gli piacciono i concerti e sa che suo padre non avrebbe molto apprezzato la cosa. In questo caso vorrei tanto avere io Vegeta come genitore visto che mia madre mi vuole costringere ad accompagnare mia cugina di dieci anni quest’estate al concerto di Ultimo -.-
Fortunatamente, alla fine Trunks cambia idea e si convince ad accompagnare il suo ‘amico’. (Lo metto tra virgolette perché quel suo sottolineare che sono una ‘normale coppia di amici’ mi puzza di bruciato).
Ed ecco comparire il mio amatissimo principe dei Sayan <3 Potrei scrivere un saggio breve sull’amore che provo per lui, ma non voglio annoiarti quindi passiamo avanti. Vegeta sembra quasi preoccupato per il fatto che suo figlio abbia solamente Goten come amico, un po’ perché per lui non è un bene legarsi ad una persona sola e poi perché il giovane è comunque figlio di Goku. Ovviamente, non può che esprimere questo suo pensiero con sua moglie Bulma. Lei gli ricorda che anche lui e Goku passano molto tempo ad allenarsi insieme, ma il principe le rammenta che sono situazioni molto diverse: lui non reputa Kakaroth come un amico e quei due sono invece sempre appiccicati. Comunque alla fine sua moglie cerca di tranquillizzarlo, dicendo che il rapporto tra i due è del tutto normale.
Da una parte capisco che per Vegeta sia una cosa strana un’amicizia del genere vista l’educazione che lui ha avuto sul suo pianeta natale. Da dove viene lui non penso esistesse il concetto di amicizia che abbiamo noi, magari di commilitoni tra i guerrieri che appartenevano ad uno stesso gruppo, ma di certo non ha niente a che fare con quello a cui siamo abituati noi. Oltre tutto, immagino che un rapporto tra due uomini che vada oltre la semplice amicizia, sia davvero inconcepibile.
Le sensazioni che ha Vegeta, però, vengono confermate da suo figlio. Infatti è da un po’ che il ragazzo inizia a provare nuovi sentimenti per il suo migliore amico ed, ovviamente, questa nuova situazione lo lascia totalmente confuso.
Bra è adorabile. E’ uno di quei personaggi che è comparso veramente poco nell’anime, ma che ho sempre adorato. Ha proprio quella semplicità e limpidezza che hanno i bambini, infatti, quando suo fratello le dice di raccontare ai suoi genitori che lui è andato ad allenarsi con Goten, all’inizio lei non vuole farlo perché sarebbe una bugia, ma si convince solamente quando lui le dice che, al suo ritorno, avrebbe giocato con lei.
L’inquietudine di Trunks si ripresenta prepotente quando vede il suo amico nel posto dove si erano dati appuntamento per andare insieme al concerto. Devo ammettere di essere curiosa di scoprire i pensieri di Goten, ma, forse, verranno descritti più avanti.
La parte del concerto è davvero divertente: da una parte c’è Goten che è entusiasta come un bambino per trovarsi per la prima volta a sentire la sua band preferita che canta dal vivo e dall’altra Trunks, che penso preferisca trovarsi in qualsiasi posto invece che lì, ma alla fine sopporta tutto in silenzio solamente per vedere l’altro ragazzo felice. Mi ricorda quasi un padre, che pur di far contento suo figlio, si sorbisce un’intera giornata a qualche evento improponibile. È proprio una grande manifestazione d’amore.
Ho trovato divertentissimo questo momento:
«Canta anche tu!»
«Non so cantare! E non conosco le parole.»
«Va bene, allora fai finta! E dillo che in fondo ti stai divertendo»
Penso che io, se alla fine fossi riuscita ad ambientarmi al concerto, avrei iniziato a cantare a squarciagola anche se non conoscevo le parole.
Ovviamente, il mio piccolo cuoricino non ha potuto fare a meno di sciogliersi durante questo passaggio:
«Goten, tu stai tremando.»
«Che? No, non è vero. Sto bene.»
«Ti sento tremare. Beh, la prossima volta dovresti coprirti di più.»
Senza pensarci due volte si tolse la felpa e gliela porse. Anche questo gli era venuto incredibilmente naturale.
«Che devo farci?» chiese ingenuamente l’altro.
«T-tu che dici?! Devi indossarla, naturalmente.»
«A-ah, giusto! Grazie, davvero un pensiero gentile da parte tua. Ma così non sarai tu quello a soffrire il freddo?»
«Credimi, non devi preoccuparti per me»
Forse, sotto sotto, anche Goten inizia a provare gli stessi sentimenti per Trunks. Infatti, subito dopo, preso dall’euforia del momento, bacia l’altro ragazzo sulle labbra. E’ un bacio veloce, ma Goten sembra quasi vergognarsene e ha paura che Trunks ora sia arrabbiato con lui, quello che assolutamente non si aspetta però è che l’altro ragazzo lo ribaci a sua volta.
Peccato che questo all’inizio porta a un piccolo battibecco tra i due, che, fortunatamente, si risolve quando i due ragazzi si rendono conto di provare gli stessi sentimenti l’uno per l’altro.
«Vuoi chiedermi di diventare il tuo ragazzo?»
«N-non ho mai detto questo.»
«Peccato, perché ti avrei detto sì.»
«Aspetta, cosa?!»
Non so se questo pezzo mi ha fatto più sciogliere o piegare in due dalle risate. Comunque, è stato epico. Così epico è stato quest’altro pezzo:
«… Ti accompagno a casa?»
«No, io accompagno a te. E in cambio mi tengo la tua felpa.»
«Scommetto che non hai mai avuto intenzione di ridarmela.»
«Indovinato.»
Il finale del capitolo mi è piaciuto un casino: Trunks che torna a casa ancora frastornato per quello che è appena successo e si trova davanti la sua sorellina che, mani sui fianchi, lo aspetta per giocare insieme. Sembra proprio una Bulma in mignatura. Che carina che, innocentemente, gli chiede che fine abbia fatto la sua felpa e che birbo lui che cambia subito discorso per non dover rispondere a quella domanda.
Beh, se ‘il buongiorno si vede dal mattino’, a giudicare da questo primo capitolo questa storia vale veramente la pena di essere letta. Ora sono davvero curiosa di vedere come si evolverà la storia tra questi due giovani e come le rispettive famiglie prenderanno la notizia. A giudicare un po’ dai personaggi, penso che Bulma e Goku siano due persone di più larghe vedute e alla fine potrebbero anche accettare che ci sia del tenero tra i loro figli, mentre per Chichi e Vegeta sarà molto più dura accettarlo.
Il capitolo è scritto molto bene e non mi sembra di aver trovato errori.
Continua così perché questa storia ha tutti i presupposti per essere una vera bomba.
Alla prossima mia cara!
Un mega abbraccio,
Maddie
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’) |