Recensioni per
Ad occhi chiusi
di Mary Black

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/01/20, ore 19:42

Ciao, Mary Black!
Ogni tanto leggo ancora nel fandom, la tua storia mi ha incuriosita dall'introduzione e dalla coppia e beh... mi ha rapita, letteralmente. Sono felicissima di averla letta e mi ha trasmesso così tanto in poche righe, che non ne hai idea. Scritta meravigliosamente bene, con frasi crude, poetiche, dirette, un ritmo incessante e incalzante. Tutto quanto meraviglioso e i pochi dialoghi che ci sono stati erano assolutamente brillanti.
Ci voleva questa piacevole lettura, bravissima!

Recensore Master
26/04/19, ore 11:53

Ciao, Mary!

Questa è senza dubbio una delle mie storie preferite nel contest, e dire che io sono una grande appassionata della Jily!
Sappi che ti ho invidiata molto per la tua capacità di tirare fuori un simile asso dalla manica all'ultima ora, dopo aver scartato altre due storie XD

Fin dalla prima lettura questa storia è finita tra le mie papabili candidate per ogni nomination: oltre a quelle su stile e coppia che poi ti ho effettivamente assegnato, l'ho senza dubbio considerata anche per miglior flash (la scelta finale era proprio tra la tua storia e quella di Freya), miglior prompt (l'ho trovato ben sviluppato e perfetto per questa coppia, ma al tempo stesso ho trovato audace associarlo a due personaggi che non si sono mai arresi) e miglior presentazione (non sarà il titolo più originale del mondo e prima di leggere le storie non era certo quello che mi aveva intrigata di più, ma l'ho trovato musicale, ben ripreso nella storia e capace di anticiparne l'atmosfera.

Per quanto riguarda lo stile, da quando lessi una storia di Liberty_Fede (che infatti avevo sospettato come autrice per questa flash!) ho sempre adorato la soluzione delle frasi spezzate tra 'normale' e corsivo.
Tu qui hai gestito questa scelta in modo magistrale: facendone largo uso ma senza abusarne, grazie all'alternanza con stringhe di dialogo e di testo 'normale'. Non credo che in generale quest'alternanza sia necessaria (spesso quando provo ad abbracciare questo stile io stessa scrivo anche tutta la storia con frasi 'spezzate' – chiamiamole così, va', per quanto poco evocativo sia), ma nella tua storia compaiono varie frasi spezzate 'sbilanciate' verso il corsivo, quindi trovo sia stata un'ottima intuizione riequilibrare la cosa con delle frasi non spezzate.
Forse l'unica che avrei bilanciato di più 'internamente' è questa: "Sirius ha di nuovo quella luce negli occhi – la guerra toglie tanto e toglie tutto, ma non a lui, Sirius ora ha quella ferocia che lo fa brillare, un nero che infradicia il grigio e rende cupo il suo sguardo." --> magari avrei valutato di interromperla dopo lui, cambiando capoverso e spezzando la seconda parte in "Sirius ora ha quella ferocia che lo fa brillare – un nero che infradicia il grigio e rende cupo il suo sguardo.

Ho trovato anche molto azzeccate le scelte di evidenziare in corsivo quei 'dopo' e 'loro', e di alternare anche visivamente i due pov. è sempre bello trovare una storia curata anche dal punto di vista dell'impaginazione/grafica, soprattutto quando questa cura non è fine a se stessa ma parte integrante della storia! (Non che mi sia sorpresa che tu abbia avuto questo tipo di attenzioni, ovviamente ^^)
Ho anche apprezzato particolarmente alcune espressioni, come 'felicità randagia'.
Bellissima inoltre la frase: "anche per arrendersi ci vuole un coraggio impossibile"

Venendo alla coppia e alla caratterizzazione dei personaggi, l'ho trovata ottima.
Devo confessare che, prima di leggere il tuo commento sul forum, non avevo colto il fatto che Lily fosse innamorata: avevo immaginato il suo coinvolgimento su un piano principalmente carnale, e anche rileggendola con il senno di poi non sono sicura di percepire la profondità dei sentimenti di Lily, nonostante capisca quello che intendi quando dici che non è da lei tradire senza amare.
Diciamo che una volta immersa nell'angst amaro di questa storia ci ho sguazzato dentro con piacere, finendo per immaginare una Lily anche più 'sporca' di quello che forse tu stessa avevi immaginato.
Fatta questa premessa, devo dire che hai fatto un grande lavoro per rendere questa coppia credibile in così poche parole, e io sono sempre molto pretenziosa con le coppie non canon, nel senso che per leggerne con piacere non mi basta accettare 'sulla fiducia' che si amino: ho bisogno di sapere come sono arrivati ad amarsi (o comunque ad avere una qualche forma di rapporto), e quando si tratta di coppie che 'tradiscono' coppie canon (o che ribaltano inimicizie canon) ho anche bisogno di leggere di tentennamenti o rimorsi o incredulità o colpa o di qualche forma di difficoltà, ecco.

E tu in così poche parole sei riuscita a metterci tutto questo, rendendo credibile forse una delle coppie più incredibili, perché che sia Lily che – soprattutto! – Sirius possano tradire James in questo modo è quasi inconcepibile. Bellissima quindi l'idea che siano vinti: avrebbero potuto e dovuto rinnegare il loro amore (che personalmente avevo letto più che altro come tentazione), avrebbero potuto fare uno sforzo per stare lontani, ma non sono riusciti a combattere. C'è tanto realismo in questa sconfitta (perché qui sono d'accordo con Lily: hanno perso, hanno perso eccome!), nonostante sia appunto assurdo immaginarli tradire James.

Insomma, non posso che rinnovarti i miei complimenti!

Alla prossima,
Isidar
(Recensione modificata il 26/04/2019 - 11:58 am)
(Recensione modificata il 26/04/2019 - 11:59 am)

Recensore Master
25/04/19, ore 18:25

Valutazione del contest “Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)!
~ storia vincitrice dell’Oscar alla miglior coppia


Grammatica: 10/10
Perfetta!

Stile e lessico: 9.5/10
In genere il tuo stile è pieno, emotivo, alle volte l’ho definito “espressionistico” riferendomi alle sue tinte forti e di grande impatto. Questa volta, invece, l’ho trovato affilato, più tendente all’atticismo che all’asianesimo – giusto per azzardare qualche definizione! –, una dimensione a te più estranea, ma in cui sei riuscita a esprimerti benissimo. Senza rinunciare a una complessità sintattica in cui era a dir poco semplice incespicare, hai strutturato l’intero testo con uno stile senza fronzoli, diretto, che persino nel ricorrere alle metafore non rinuncia alla chiarezza espressiva: racconti la storia di due peccatori senza concedere pietà né a loro né ai lettori.
I paragrafi in cui si articola il testo non si differenziano solo in base all’allineamento a destra o a sinistra, ma soprattutto in base al punto di vista della narrazione, che tra l’altro è sempre interno: la focalizzazione è su Sirius nei paragrafi a sinistra e su Lily nei paragrafi a destra; la scelta di variare punto di vista ha conferito al testo una dinamicità sul piano del significato, perché risultano conoscibili i sentimenti e i pensieri di entrambi i protagonisti. Questa è stata di certo una scelta azzardata, il rischio di creare confusione era reale, ma tu sei riuscita a gestirla benissimo, segnalando anche visivamente – con l’escamotage dell’allineamento del testo – il passaggio da una focalizzazione all’altra. A riguardo, ma solo per amore di simmetria, ti consiglierei di modificare l’espressione “Lei sospira il suo nome, e Sirius la costringe a voltarsi di scatto” in modo tale che anche questa inizi col nome del personaggio-punto di vista del paragrafo (come avviene in tutte le altre occasioni). Ad ogni modo, questa piccola mancanza non penalizza in alcun modo la comprensione del paragrafo.
Sempre in riferimento al punto di vista, la scelta di narrare in terza persona e al presente è stata felice, perché ha reso il passaggio da una focalizzazione all’altra fluido. Inoltre, il tempo presente è particolarmente indicato per un racconto come il tuo incentrato sulla frenesia di un momento, dà un ritmo in ascesa, in cui l’aspettativa aumenta di parola in parola. Passando al ritmo del racconto, l’ho trovato particolare: da un lato non rinunci a periodi complessi – che rallentano il ritmo –, dall’altro hai scelto di utilizzare quasi solo la virgola, che tra le pause è la meno forte; l’altro segno di interpunzione più presente è la lineetta, che introduce gli incisi pregni di significato. Nell’insieme, la sensazione è quella di avere dinanzi un testo di più di cinquecento parole, che però avanza svelto, come se la narrazione dovesse consumarsi in breve al pari dell’amplesso vissuto dai protagonisti.  

• “Lily profuma di casa – è una consapevolezza che lo annienta, ma Sirius non è mai stato capace di scappare dalla verità, e ogni volta che James la tocca lui ride, ride con una ferocia tale che quasi non si riconosce”: questo è un chiaro esempio di quanto affermato a proposito di sintassi e ritmo. L’espressione in corsivo è complessa dal punto di vista sintattico, e rinuncia consapevolmente a pause più lunghe come il punto e virgola (a precedere “e ogni volta”) per consentire al periodo di scorrere rapido, senza intoppi. Non è semplice riuscire a gestire periodi simili. Questo è anche un esempio di utilizzo del corsivo, cui ricorri ogni volta che hai bisogno di sottolineare il “sentire” dei protagonisti; un utilizzo coerente lungo l’intero testo e in grado di porre in evidenza le sfumature della trama.

Anche i dialoghi sono bene inseriti nel tessuto narrativo: non sono scossoni, ma sono le naturali appendici del discorso indiretto. Lodevole la conclusione, nonché a sua volta azzardata: concludi la storia con una battuta di discorso diretto che avrebbe potuto dare l’impressione di incompiutezza, invece – complice l’importanza di quel «“Ne sei sicuro?”» nel contesto della trama – la sensazione comunicata è l’esatto contrario, vale a dire compiutezza, inesorabilità, fine per dei protagonisti senza possibilità di redenzione.
Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 9.5/10 è legato a un’unica espressione:

• “Lily lo guarda, dopo. // Non sa nemmeno come sia potuto accadere, non a lei, non a loro. Ricorda il giorno peggiore della sua vita, quando Sirius ha iniziato ad osservarla nello stesso modo – il terrore e l’atroce sollievo, il suo cuore ch’esplodeva di gioia mentre marciva”: a mio avviso, il significato della frase in grassetto resta un po’ oscuro, perché non è desumibile in maniera inequivocabile dal contesto cosa debba intendersi per “osservarla nello stesso modo”; è da intendersi come “nello stesso modo in cui la guarda ora” o “nello stesso modo in cui lei, che lo desiderava, lo guardava”? È probabile che nessuna di queste due ipotesi sia corretta, sarai tu a dirmelo! Credo sia un passaggio importante, perché si riferisce a quando è iniziato tutto, e trovo sia un peccato che il suo significato non sia immediato (è probabile che in questo punto il limite di cinquecento parole abbia avuto un piccolo peso).

Arrivando al lessico, come sempre fai uso di un registro medio-alto, seppure questa volta – ricollegandomi al discorso fatto all’inizio sullo stile – abbia prediletto un vocabolario più quotidiano e meno ricercato, puntando sull’immediatezza lessicale. In questo ho rintracciato una grande coerenza tra struttura stilistica e lessicale del racconto. Non mancano comunque momenti più espressivi, bene amalgamati nell’insieme (è il caso ad esempio di “felicità randagia” o “marciva”). La metafora del tramonto ad occhi chiusi, ripetuta in due occasioni, è inserita bene e, come già dicevo, abbastanza cristallina da non tradire l’impostazione più basica del testo.

Concludendo, quindi, non posso che farti i complimenti. A mio parere hai utilizzato uno stile e un lessico in parte diverso dal tuo solito, e sei riuscita a gestirlo benissimo. Per tale ragione, il punteggio non può che essere alto: 9.5/10.

Titolo: 5/5
Ad occhi chiusi è un titolo su cui ho riflettuto parecchio. In apparenza, mi sembrava incapace di racchiudere l’emotività del tuo racconto, ma poi ho convenuto che l’amarezza suggerita dall’espressione “ad occhi chiusi” è proprio la sensazione più pressante che aleggia tra le tue righe. È un titolo incapace di comunicare positività, che suggerisce una situazione di buio e di alienazione – un presagio di negatività. E questo insieme è esattamente ciò che ritroviamo nella tua storia: l’amarezza di una resa, di un peccato troppo grande per essere guardato, di un tramonto che non dà sollievo. La metafora degli occhi chiusi – che rappresenta il marcio del rapporto tra i due protagonisti – è ripresa anche all’interno testo, collegata a un tramonto che può essere ammirato solo a occhi chiusi, ossia che non può essere visto, probabilmente perché la bellezza della luce brucia le anime di peccatori penitenti ma recidivi. Trovo quindi che sia un titolo in grado di anticipare l’atmosfera del racconto, intrigante e coerente al contenuto della storia. Volendo evitare un titolo dai toni “espressionistici” (confido tu capisca cosa intendo), la scelta non poteva che ricadere su un’espressione in apparenza muta, ma in grado di schiudere un mondo fatto di amarezze. 5/5!

Utilizzo del prompt: 10/10
Hai scelto uno dei prompt più amari tra quelli proposti: “Non dobbiamo per forza lottare, possiamo anche arrenderci e vivere da vinti”. Ho gradito il suo inserimento a inizio storia, assume le sembianze di un monito teso ad avvertire i lettori che la tua non è affatto una storia di buoni sentimenti. All’interno del testo vero e proprio, il prompt non compare testualmente, ma il suo significato è il chiaro pilastro portante della trama e della caratterizzazione dei personaggi (inoltre, non mancano riprese di alcune espressioni del prompt). La relazione stessa che intercorre tra Lily e Sirius – e di cui narri un unico momento – è la conseguenza di quell’essersi arresi, del “vivere da vinti”, perché ad un certo punto delle loro vite non hanno avuto più la forza di lottare. Nonostante le poche parole a disposizione, complice il tipo di trama, sei riuscita anche a mostrare le conseguenze di una scelta del genere: tormento, senso di colpa, occhi chiusi. Non c’è pietà per i due arresi del tuo racconto, non concedi loro neanche l’idea di consolazione: «“Abbiamo smesso di lottare, Sirius. Ci siamo arresi.” // “Non abbiamo perso, però.” // “Ne sei sicuro?”», una conclusione amarissima, definitiva, che non lascia adito a fraintendimenti; quella di Lily è una domanda retorica ed entrambi ne sono consapevoli. Trovo che tu sia stata bravissima in questo parametro, il concetto espresso dal prompt è l’unico filo conduttore del racconto, al punto tale che il concetto astratto supera persino – quanto a impatto emotivo – il tradimento in sé. 10/10.

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
Questa è una storia amara, sporca, brutta. Non c’è un brandello di felicità, un istante di sollievo, persino il tramonto è sfocato da palpebre serrare e iridi troppo sensibili. Di conseguenza, anche i tuoi personaggi sono amari, sporchi, brutti, personaggi che chiamano a loro giudizi, che fanno a pezzi la morale – due traditori.
C’è Lily, protagonista assieme a Sirius, che marcisce a causa dei propri desideri, privata di quell’alone di lucente perfezione che la saga le ha addossato. Ciò nonostante, non ho trovato la sua caratterizzazione incoerente, anzi: il fatto che lei non riesca a godere delle attenzioni di Sirius – della passione ricambiata – e che accusi lui e se stessa di essere spregevoli e di essersi arresi a una sconfitta che è soprattutto morale evoca la Lily cartacea, di cui sappiamo poco e quel poco la ritrae come un personaggio di sani principi – eppure è lei che, offesa, mette fine a un’amicizia durata anni, ed è sempre lei che da un anno all’altro si innamora perdutamente di colui che detestava. No, Lily Evans non è mai stata perfetta, quindi non fatico a immaginarla preda di un sentimento sbagliato e schiava dei sensi di colpa. Hai messo in scena un istinto irresistibile che approfitta di un momento di debolezza – la guerra, la paura, l’adrenalina – per insinuarsi nel quotidiano di chi di lì in avanti riuscirà a vivere solo ad occhi chiusi, perché il tramonto acceca e i brividi puoi sentirli solo sotto pelle. Narri un unico momento tra i due, ma è estremamente caratterizzante. La tua Lily non è innamorata di Sirius, ma ne è attratta come la falena dalla fiamma, e a un certo punto della sua vita – quando ha scorto il desiderio pulsante anche in lui – non ha saputo resistere. Di lì in avanti, Lily appare schiava di una routine che la costringe a non aprirgli la porta, a non andargli incontro, a cacciarlo quando è tutto finito, perché il desiderio sporca più del tradimento consumato. Trovo che la tua Lily abbia una caratterizzazione solida, convincente e decisamente realistica.
E poi c’è Sirius, il più amaro, sporco, brutto tra i due. Una stella che anziché brillare annerisce tutto. Lui è ferocemente IC, perché vive di istinto, sragiona, impazzisce al pensiero di aver tradito James – al punto tale che non riesce a guardare né se stesso né lei, che si illude di non aver perso arrendendosi («“Non abbiamo perso, però.”»), che ride feroce quando James sfiora Lily e gli ricorda di essere una pessima persona. Caratterizzare Sirius in una Sirius/Lily è sempre complicato, perché da un lato c’è il “Sirius non tradirebbe mai James”, mentre dall’altro c’è il “Sirius non ragiona, agisce”, e l’equilibrio allora non può che essere nel mezzo che tu sei riuscita a ricreare: Sirius in bilico su un dirupo, schiavo delle sue stesse emozioni e passioni, schiavo delle ombre che lo perseguitano e lo portano sempre a fare un passo nella direzione sbagliata. Il fatto che anche lui, al pari di Lily, viva malissimo questa sorta di relazione è coerente all’equilibrio di cui ti parlavo e riesce a ritrarre Sirius nel momento in cui cede alla sua più grande debolezza: l’istinto. Anche Sirius, dunque, al pari di Lily risulta essere un personaggio realistico, credibile e dotato di una solida caratterizzazione. Dubito che qualche lettore a fine storia abbia potuto amare i tuoi personaggi, perché sono incredibilmente “negativi”: detestano loro stessi e invitano gli spettatori non paganti a fare altrettanto. Due caratterizzazioni a mio avviso riuscitissime, “spregiudicate” e coerenti al tipo di storia. 10/10!

Totale: 44.5/45
(Recensione modificata il 25/04/2019 - 06:42 pm)

Recensore Master
05/04/19, ore 19:03

Ciao Mary!
Sto passando a recensire tutte le storie del contest di Rosmary (bella impresa!) e ho deciso di partire dalla tua. Per prima cosa vorrei complimentarmi con te per lo stile, che a mio parere è stato uno dei migliori, in particolare un tuo tratto distintivo è l'alternarsi dell'allineamento a destra e a sinistra della pagina, che questa volta si è rivelato molto opportuno. L'unica espressione che mi è parsa un po' strana è "da sotto in su", forse non completamente esatta o coerente con il lessico medio-alto che hai voluto mantenere per tutta la durata della storia.
Poi i personaggi: si vede che Sirius è il tuo Sirius, quello che così tante volte hai usato come protagonista è che caratterizzi al meglio, tra le poche luci e le grandi ombre. Se fosse stata una storia sul protagonista singolo sarebbe stato di gran lunga il migliore, te lo assicuro. Lilyhammer, invece... non so, non mi ha convinto del tutto, di certo il senso che trasmette nel finale è IC, la citazioni l'hai usata bene, ma la coppia non mi fa impazzire in sè, devo proprio dirlo. Il titolo è bello, ma secondo me non rende giustizia all'intensità emotiva della flash.
In conclusione brava come sempre, ma è mancata quella scintillante mi facesse dire "stupenda!".
Alla prossima!

P.s. ho visto che hai scritto di fantascienza: quasi quasi ci passo...