Recensioni per
Tutto finisce alle due
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
07/10/20, ore 23:22

[Recensione premio per il contest "This is Halloween" - 1/3]
Ciao Dark Sider, finalmente riesco a passare a recensire anche le tue storie per il contest! Mi scuso per essere arrivato così tardi da te, ma ora sono qui!
Ho notato che molte delle tue storie tendono ad avere un tono dark, adatto devo dire al contest in cui hai vinto queste recensioni.
Ho scelto di partire proprio da questa flash, in quanto la tematica è esattamente "halloweeniana", diciamo così.
L'argomento dell'apocalisse zombie, o ghoul come in questo caso, è trito e ritrito visto il numero immane di storie, soprattutto film, scritte su di esso.
Devo dire, però, che questa tua FF mi ha comunque colpito nella sua semplicità e immediatezza.
Sei riuscita a descrive perfettamente la precarietà della vita di questi due ragazzi in questo nuovo mondo caduto nel baratro senza uscita dell'apocalisse, una coppia "obbligata" dalle circostanze che cerca di tenere viva una sottospecie di normalità attraverso una ritualità quotidiana appartenente a un mondo che non esiste più. C'è molta delicatezza, all'interno dell'orrore generale che circonda questi ragazzi, come se fossero riusciti a conservare qualcosa e a preservarlo dalla barbarie.
Hai dipinto con piccoli dettagli tutto un mondo, una nuova normalità che mai sarà normale, un rapporto non definito che però potrebbe sempre sbocciare in qualcos'altro. In quanto FF, lo spazio a disposizione era davvero poco, eppure mi hai venduto proprio bene Maddy e il protagonista, come se li conoscessi già da tempo.
Non ho trovato nulla fuori posto, questa storia è davvero ben scritta e accattivante. Il finale, con questa scelta di drammatico romanticismo, è la chiusura perfetta per una storia del genere.
Promossa a pieni voti! Non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo!
Ci rivediamo prestissimo, e ancora complimenti!

Recensore Master
08/11/19, ore 19:35

Recensione premio per il contest “Specchi ombre e presagi: il doppelgänger,” giudice Shilyss

Cara Dark Sider,
eccomi finalmente a lasciarti la prima rec premio! ^^ Ora, avevo adocchiato da tempo questa flash e mi incuriosiva per il titolo azzeccato. È il classico modo in cui si attira il lettore con una frase che può veramente dire molte cose, che suggerisce già l’ineluttabilità degli accadimenti, ma che trova il suo perfetto compimento solo alla fine del racconto. La difficoltà delle flash è quella di raccontare una storia compiuta in poche righe e tu ci sei riuscita alla grande. La vita quotidiana è totalmente distrutta dalla presenza dei ghoul; non esiste più nulla e il protagonista e Madison non possono fare altro che fuggire e difendersi, cercando un rifugio sempre più sicuro non solo dai mostruosi e violenti ghoul, ma anche dagli altri umani sopravvissuti, affamati e altrettanto pericolosi – e del resto homo homini lupis, si diceva un tempo e mai detto fu più azzeccato in questo contesto <3. Sei mesi in una distopia post apocalittica sono un periodo allucinante.

Il riferimento a Romero contestualizza in una battuta un mondo più terribile di quella partorita dal celebre regista horror. Cibo, elettricità, munizioni e un rifugio sono tutto quanto servirebbe per tirare avanti un altro po’, ma l’assenza dei proiettili determina una fine scientemente analizzata nel giro di pochi istanti. Il primo ghoul attacca, gli altri entrano e né Madison né la voce narrante possono fare assolutamente più nulla. Ed è per questo che prima di morire il narratore bacia Madison. Per togliersi lo sfizio di avergli detto che gli piace prima della fine, pur nella consapevolezza che il fatto che lei risponda è un gesto istintivo e non collegato a un vero sentimento. La non-presenza del romanticismo e il tentativo di Maddie di circondarsi di piccoli gesti capaci di richiamarle alla mente la normalità, rende particolarmente struggente la flashific e funge da introspezione dosata al millimetro. A tale proposito, ho amato che Maddie non contraccambi i sentimenti del narratore, pur baciandolo. Un gesto umano e consolatorio e mai fatto in sei mesi perché a essere essenziale e importante è esclusivamente la sopravvivenza. Entrambi moriranno divorati dai ghoul. Sembra un destino accettato, di cui entrambi sono ben consapevoli.

Come sempre leggerti è un piacere enorme. Ti faccio tanti complimenti per questa storia, a presto <3
Shilyss

Recensore Master
17/10/19, ore 18:08

Storia breve e concisa eppure ben sviluppata. Non si sa nulla sul passata dei personaggi ma non ha importanza, quello che vuoi mostrare è lo spaccato finale della loro esistenza. Si sente la paura e la pace che c' è in quella stanza, quel bacio finale che sa consapevolezza che tutto sia finito e che bisogna prendersi ciò che di bello c'è ancora nel mondo. Lo stile è diretto, senza lirismi inutili: si sente l'urgenza della trama anche nel tuo stile.
A presto

milla4

Recensore Master
08/10/19, ore 02:26

Non avevo mai letto nulla di tuo, ma devo dirmi pienamente soddisfatta: queste originali sono tutte molto promettenti. 
Ho deciso di leggere questa perché attratta dal rating giallo, che vedo poco, e dalla semplicità della sinossi. 
Abbiamo una situazione vecchia ma sempre nuova: due protagonisti soli (non capisco nemmeno quale dovrebbe essere il genere della voce narrante, e per quanto mi riguarda va benissimo così) in un mondo sempre più ostile dove non si sa dove girarsi.
La storia è breve, ma con poche pennellate riesci a delineare la situazione e i sentimenti della voce narrante: la fatica, il panico, il dolore dell'aver perso tutto. Eppure la presenza forte di Maddy, che la voce narrante ama e cui solo alla fine riuscirà a dichiararsi.
Maddy sembra dolce e affidabile, qualcosa a cui riferirsi in una situazione così anomala e rischiosa. Una controparte più tenera e fragile alla voce narrante, con maggiore pragmatismo e senza scrupoli nemmeno all'uccidere, seppur ancora per difesa.
Sono presenti i gesti del quotidiano che cadenzano la giornata dei fuggitivi – caffè, ora, doccia – e mostrano come anche elementi semplici della giornata come questi siano ormai qualcosa di speciale e difficile da reperire, oltre che un ultimo, cedevole richiamo a una vita passata e "normale". 
Alla fine arrivano i ghoul e i protagonisti muoiono insieme in un ultimo bacio voluto da entrambi. Come preannuncia il titolo "tutto finisce alle due", nell'eterna tradizione dell'horror.
Una storia molto semplice, ma graziosa e piacevole alla lettura. Mi ha fatto molto piacere scoprire il tuo profilo. 
Spero di vederti presto presso Lordran~

Lady R Of Rage

Recensore Master
26/09/19, ore 13:02

Ciao cara ^^
Volevo passare a leggere qualcosa di tuo e mi sono imbattuta in questa flash.
Oh, wow, hai descritto in breve un mondo distrutto, pieno di violenza, di terrore e privo di alcuna speranza per chi ci vive. Mi ha fatto davvero pena il modo in cui il protagonista ha dichiarato a Maddy i suoi sentimenti, lo ha fatto per poter morire sereno, per la consapevolezza di non aver lasciato indietro qualcosa di intentato.
Mi è piaciuto il modo diretto e senza fronzoli con cui hai raccontato la vicenda, rendendola chiara e affilata, capace di entrare nel cuore del lettore e di distruggerlo in mille pezzi, proprio come le teste dei ghoul che il ragazzo non potrà più combattere a lungo.
Sei stata brava, mi è piciuto l'alone di terrore e di spiazzante consapevolezza che ha permeato tutto il racconto!
Ho già adocchiato un'altra tua storia da poter leggere, dato che ha partecipato a un contest a cui ho partecipato anche io, quello delle uova di Pasqua di MaryLondon!
Complimenti, sei riuscita a colpirmi, e non avevo dubbi sul fatto che fossi una brava autrice *-*
A presto <3

Recensore Master
26/08/19, ore 23:57

Ed eccomi qui per lo scambio di recensioni.
Ho scelto questa one shot in quanto amo il genere horror in tutte le salse e mi sono detta "Perché non leggere proprio una original di questo genere che già sono rare?"-
Seppure breve questa storia fa capire tutto in modo chiaro, l'immagine di un mondo ormai distrutto, una situazione che fa paura che ti fa chiedere "e se succedesse a me?".
Mi è piaciuto anche il finale dolceamaro, anche se speravo in un lieto fine xD.
Complimenti in ogni caso, anche il modo di scrittura per un horror ci stà tutta, spero di leggere altro di tuo ciaoo^^.

Recensore Veterano
25/08/19, ore 22:39

Buonasera, ed eccomi qui per lo scambio del Giardino!

Premetto che non amo molto il genere di storie in cui alla fine i protagonisti muoiono, è più forte di me: è una cosa che mi lascia un qualcosa addosso di sgradevole. Eppure, la tua storia mi è piaciuta: sei stata molto brava e sei riuscita a coinvolgermi, facendomi quasi sentire la protagonista di un film! Caspiterina, è la prima volta che mi succede. Ero tipo li che pensavo: aiuto, mi stanno seguendo! Ahah, veramente ti faccio i miei complimenti. 

Scrivi e descrivi in un modo che a me piace moltissimo, e sicuramente non mancherò di seguire le tue storie e, magari, di lasciare qua e la qualche mio parere in merito alla trama. Ti chiedo scusa se la recensione è corta, però veramente: non ho nulla da opinare in quest'opera, ho solo da farti tanti complimenti ed un grande in bocca al lupo per le future opere che vorrai creare. Ti mando un abbraccio, alla prossima! 

Nuovo recensore
24/08/19, ore 12:04

Ciao, sono qui per lo Scambio a Catena del Giardino ^^
Da amante del genere Horror, appena ho visto che avevi pubblicato qualcosa a riguardo, non ho potuto fare a meno di aprire la storia e leggerla.
Questa Flashfic è stata… non so nemmeno come definirla.
Non fraintendere, è tutto in senso MOLTO positivo: mi ha spiazzata, mi ha lasciata a bocca aperta.
Non immaginavo un risvolto del genere, né avevo pensato ai Ghoul come le creature portatrici di morte e distruzione in questo scritto.
[Tralasciando il fatto che stavo per saltare dalla sedia perché, nonostante siano creature abbastanza diverse, mi è tornato alla mente il periodo in cui stravedevo per Tokyo Ghoul, ma questi sono dettagli].
Sei stata davvero bravissima a creare una storia tanto d'impatto nel limite concesso da una Flashfic: ci hai dato un inizio spiegando ciò che è accaduto, gli effetti che queste creature hanno portato, la morte, la distruzione, fino ad arrivare ai due protagonisti, i quali sono riusciti a sopravvivere per diverso tempo spostandosi da una casa all'altra – è stato bellissimo e tremendo al tempo stesso il dettaglio delle trentadue case cambiate durante tutto quel periodo, così come il fatto che trovarne una ancora funzionante con l'elettricità ormai sia una benedizione.
Ho trovato, inoltre, molto realistica la caratterizzazione di Madison; non mi sono mai posta domande sul comportamento che adotterei in caso di sopravvivere ad un'apocalisse di qualsiasi tipo, ma credo che, come lei, cercherei di mantenere vive alcune tradizioni per non sprofondare nell'oblio della pazzia.
Perché, da quel che lei mi ha trasmesso, ho compreso che lei è del tutto conscia di ciò che ha vissuto sei mesi addietro all'Università, di essere una sopravvissuta e che il rischio di morire è elevato sempre, in ogni momento.
Al contempo, però, mantenere vive certe tradizioni la aiuta ad andare avanti, nonostante il caffè sia scaduto, nonostante non si faccia una doccia da tanto tempo, nonostante la casa nella quale lo ha preparato non sia sua.
Perché significa estraniarsi, anche se solo per qualche minuto, da quella che è la terribile realtà dei fatti.
Il tocco di classe è, senza ombra di dubbio, quando i Ghoul attaccano i due giovani nell'esatto momento in cui stavano tenendo viva la loro personale tradizione di una vita che ormai non appartiene più a nessuno dei due.
Quell'unico attimo della giornata in cui possono permettersi, anche se solo lontanamente, di tornare indietro nel tempo e fare anche solo finta di essere due ragazzi normali che si gustano un caffè, si tramuta nella loro fine, nella loro tomba.
Oltre ad essere un tocco di classe, penso sia anche maledettamente realistico: nella situazione in cui si trovano, i Ghoul non fanno eccezione alcuna; sono creature voraci, affamate e terribili, di certo non se ne stanno lì pensando “ma sì dai, attacchiamoli appena finiscono il caffè, almeno si godono un attimo di pace”; è ovvio che non pensano a cose del genere, dopotutto gli umani sono le loro prede e uno vale l'altro.
Nel caso di Madison e di colui che all'ultimo l'ha baciata, per avere almeno un ultimo bel ricordo prima di morire, è stata giusto una coincidenza che potrebbe comunque capitare – e che potrebbe essere applicata anche alle cose più semplici e basilari della vita.
Dal punto di vista stilistico, non ho nulla da dire: scrivi benissimo e se già con un testo così breve hai saputo prendermi in questo modo, non oso immaginare con una One-shot o una long.
Inoltre ci tengo a scusarmi perché, solitamente, io recensisco sempre la priorità assoluta di un autore/di un'autrice, solo che questa volta ammetto di aver trasgredito alla mia stessa regola perché era la prima volta che ti leggevo e, avendo visto storie pubblicate non solo nell'Horror, ma anche nel Drammatico, due generi che adoro, ho deciso di buttarmi su uno di questi.
Però, davvero, se già con questa storia mi hai presa così tanto, leggerò sicuramente anche la tua priorità.
Ti rinnovo i miei complimenti, alla prossima!

Harriet;

P.S.: mi sono dimenticata di dire una cosa – come se non avessi già scritto abbastanza, lol.
Pensavo di averlo scritto, in realtà, ma non l'ho nemmeno menzionato, un altro punto cruciale di questa storia: l'hai inserito in maniera sottile, eppure efficace, ovvero l'istinto di sopravvivenza.
Quando Madison chiede al ragazzo se gli fa male lo zigomo e lui spiega che si è fatto male a causa di un uomo col quale ha avuto uno scontro il giorno prima per appropriarsi del cibo.
Ecco, questo è un altro effetto disastroso che i Ghoul hanno portato, sconvolgendo tutto: non solo è una lotta tra umani e Ghoul, ma anche tra umani e altri umani.
Si smette di pensare alla comunità e si pensa solo a se stessi – l'istinto di sopravvivenza che risiede nell'essere umano sa essere micidiale, alle volte.
Ed è diventato un tutti contro tutti, alla fine.
Insomma, ti rinnovo ancora una volta i miei complimenti per essere riuscita a concentrare tutto quanto nei limiti di parole di una Flashfic, cosa assai difficile.
Questa volta mi dileguo sul serio, scusami ancora!
(Recensione modificata il 24/08/2019 - 12:48 pm)

Recensore Master
14/06/19, ore 21:34

Recensione premio del contest With or Without you -Con o senza di te- indetto da Emanuela.emy79 e valutato da missredlights sul forum di EFP

Che ansia che mi hai fatto venire addosso, davvero!
Che poi sei mesi che scappano non è poco. Mi sentivo molto in un film di resident evil xD
Solo che a loro va malissimo. Struggente la parte finale del bacio e la certezza di morire da un momento all'altro, hai reso benissimo l'idea.
Davvero complimenti.
A presto
Missredlights
(Recensione modificata il 14/06/2019 - 09:34 pm)

Recensore Veterano
10/06/19, ore 18:02

4° posto:
Tutto finisce alle due di Dark Sider

Grammatica: 9,9/10

Non c’è alcun errore di natura grammaticale nella tua flash, ma ti ho sottratto comunque un – insignificante – 0,1 dal punteggio totale in questo campo per l’uso sovrabbondante della d eufonica. Nel bando del contest avevo specificato che preferisco che essa venga usata soltanto in caso di vocale ripetuta, ma tu l’hai invece adoperata indistintamente. Non si tratta di un vero e proprio errore, ma avendolo comunque esplicitato in partenza ho voluto comunque segnalartelo, per il futuro!

Efficacia espressiva e stile: 9,4/10

Comincio subito col dirti che una delle ragioni per cui non totalizzi punteggio pieno è l’uso un pelino eccessivo della punteggiatura. Non ho mai letto altro di tuo, ma credo di aver scorto una tendenza in cui tendo a incappare anch’io, dunque per me molto familiare e facilmente riconoscibile: quella d’inserire molte pause, che a volte rallentano giustamente il ritmo narrativo, altre volte lo spezzano. In compenso, conosci bene la differenza tra una virgola, due punti e un punto e virgola, e sai quando usare un segno al posto di un altro, variegando così il tipo di pausa che conferisci al testo. A ogni modo, in qualche frangente, ho ritenuto la frammentazione eccessiva, soprattutto per il tipo di testo che hai presentato: l’apparente distensione iniziale, dovuta al fatto che il protagonista si sente al sicuro, è poi bruscamente interrotta dall’arrivo dei ghoul, e mi sarei aspettata che il ritmo narrativo incrementasse di conseguenza, e che le pause dettate dai segni di punteggiatura diminuissero. Tuttavia, non è stato questo il caso, e la punteggiatura ha seguito passivamente lo schema che avevi adottato nella prima parte della storia.
Provo a farti qualche esempio, per chiarirti meglio questo concetto:

Dall’altra stanza, provengono dei colpi, come di qualcosa che sta battendo su una superficie, accompagnati da gorgogli rochi.

Ecco, io eliminerei la virgola dopo stanza: crea una pausa inutile e rallenta la tensione narrativa, che invece dovrebbe essere proprio il fulcro di questa sequenza. Per questa frase specifica, ti ho sottratto uno 0,1 dal punteggio finale: la mia interpretazione del ritmo è soltanto un suggerimento, perché obiettivamente non c’è nulla che non va nel tuo modo di cadenzare le frasi, che infatti all’orecchio suonano bene (diversamente da altre situazioni che si sono verificate per altre storie che invece hanno valso una detrazione di 0,2).
Analogamente, altri periodi potrebbero essere snellite e alcune virgole evitate, ma non ti ho sottratto punti perché ritengo sia più dovuto a un gusto strettamente personale che a un’effettiva criticità del testo.
Fatta eccezione per questo piccolo commento, ho molto apprezzato lo stile: forse per alcuni sarebbe definito asciutto, per me è essenziale al punto giusto. Tuttavia, a volte tendi a essere molto telegrafico; l’intera scena dell’arrivo dei ghoul avrebbe potuto essere più d’impatto, se invece di seguire oggettivamente l’accaduto avessi mostrato più vividamente qualche dettaglio puramente visivo, sensoriale o sentimentale. Il protagonista sembra quasi impassibile, preso com’è a riportare per filo e per segno quanto sta avvenendo davanti ai suoi occhi; è dal personaggio di Maddy che scorgiamo una qualche partecipazione emotiva agli eventi, ma non ne vediamo la diretta conseguenza sul protagonista. Egli è infatti un narratore incredibilmente stoico e analitico: riesce ad avere la lucidità di descrivere la scena in ogni dettaglio anche in un momento in cui di razionale c’è ben poco. Certo, credo che una parte di questo suo comportamento sia dovuta al suo carattere – come analizzerò in seguito – ma questo suo modo di raccontare, e non mostrare, gli eventi mi ha trasmesso una certa freddezza di fondo. E davvero ritengo che tu abbia potuto fare jackpot con questa storia, visto che invece la prima parte è perfetta: il protagonista indugia su determinate emozioni e riporta gli eventi per come accadono al punto giusto, e l’equilibrio della narrazione è molto bilanciato. Ma proprio nella fase più concitata della storia ho avvertito un tono un po’ più piatto, un po’ forse legato alla problematica delle virgole di cui ti parlavo in precedenza. Per questo sfumato – ma non completamente – “show, don’t tell”, ho sottratto uno 0,5 dal punteggio complessivo.

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 9/10

Quando si scrive una drabble o una flash originale, è sempre complesso riuscire a dare spessore ai propri personaggi, a renderli sufficientemente caratterizzati e a permettere al lettore di empatizzare con essi. Nel caso della tua storia, ho un po’ avvertito questo problema: il protagonista senza nome e Madison non sono propriamente memorabili, e il focus della loro storia – d’amore e di morte – rimane più la trama in sé che la loro caratterizzazione psicologica in senso stretto. Resta comunque evidente il tentativo fatto nel renderli tridimensionali, di spessore, unici: soprattutto nella prima parte, i piccoli indizi di cui hai disseminato la storia facilitano l’immedesimazione del lettore, e ci sono piccole chicche che ho davvero apprezzato. È bello, per esempio, che tu ti sia soffermata sui vecchi riti quotidiani, sulle abitudini dei due personaggi: li hai resi delle persone con un’anima e un passato. Quest’umanità sembra continuare anche in un altri due passaggi, questa volta del presente: il protagonista rivela che quella in cui si trovano è la trentaduesima casa, mostrandoci anche questo suo tentativo di pianificazione e bisogno di appartenenza. Sembra essere una persona molto analitica: non si è limitato a passare da un rifugio all’altro, ma si è anche soffermato a contarli, aggrappandosi così di volta in volta a un posto che ha provato a chiamare casa, per poi vederselo sottratto ancora e ancora. Il secondo momento, invece, riguarda Maddy: lei sembra essere più fragile, più sensibile, si preoccupa di un banale livido che l’altro sfoggia sullo zigomo, quando è evidente che la drammaticità degli eventi richiederebbe tutt’altro tipo di priorità. E poi c’è una scoperta, direttamente associata a questa scena: quel livido il protagonista se l’è procurato uccidendo un essere umano per una razione di cibo in scatola. Questa considerazione – che si è a un punto della storia in cui uno screzio del genere renderebbe il protagonista capace addirittura di uccidere un suo simile – arriva davvero come un getto d’acqua fredda, e avvisa il lettore che non si scherza affatto. Costringe inoltre a soffermarsi a riflettere se questo protagonista sia una vittima con cui empatizzare– come si è portati a ritenere all’inizio – o se sia l’ennesimo carnefice, ma dal volto umano. È un personaggio grigio, più complesso di quanto si potesse immaginare all’inizio, e forse Maddy lo è altrettanto, visto che non sembra turbata da quanto compiuto al suo fidanzato (o magari lo è stata in precedenza, al lettore rimane comunque il dubbio, e questo è un bene a mio avviso).
Tuttavia, l’intera sequenza finale – come ho già avuto modo di farti presente in campo stile – rimane un po’ più fredda: proprio nel momento in cui avresti potuto elevare al massimo la partecipazione del lettore, sei stata forse un po’ brusca, e tutta la scena del bacio mi ha lasciata purtroppo abbastanza indifferente, mentre ci sarebbero stati i presupposti per un senso di disperazione, angoscia e rassegnazione totale.
Ho dunque preferito non penalizzarti troppo ai fini del punteggio finale, tenendo appunto conto dell’oggettiva difficoltà nel creare personaggi indimenticabili in uno spazio così ridotto e nel rendere il lettore interessato alle loro vicende e ai loro destini, e ho alle fine optato per un 9/10.

Uso della triade: 10/10

La tua è una delle storie che mi hanno soddisfatta di più per quanto riguarda l’impiego fatto dei tre prompt previsti dalla triade: tutti e tre gli elementi sono stati inseriti come richiesto, e ognuno ha rivestito un’importanza specifica ai fini della trama.
Già dal titolo, le due di pomeriggio è l’ora in cui tutto accade: è un’ora in cui vita e morte si intrecciano, in cui alle vecchie abitudini appartenenti a un passato ora distante anni luce si sovrappongono nuovi rituali, questa volta di sopravvivenza. È l’ora in cui il caffè abituale tra una lezione e l’altra viene sostituito da vetri infranti e colpi di fucile. È l’ora in cui tutto, per l’appunto, finisce.
“Bacio rubato” e “vetro” sono anch’essi brillantemente utilizzati: se il primo è un disperato gesto di vita, d’amore, di resistenza e di sopravvivenza, il secondo è il caustico segnale dell’avvento della fine. Un vetro infranto, e il precario equilibrio che i due avevano, a fatica, appena ritrovato, si spezza nuovamente, insieme alle loro vite.
Null’altro da aggiungere, e 10 punti pienamente meritati!

Gradimento personale: 4,5/5

Ciò che più mi è andato a genio del racconto è sicuramente l’ambientazione post-apocalittica, con tutti i classici topoi letterari che il genere richiede: è un genere che adoro, dunque già in partenza la tua storia mi aveva attratta forse più delle altre. L’unica nota negativa è appunto la scarsa partecipazione emotiva con i protagonisti, soprattutto nelle battute finali e più decisive: come già detto in campo caratterizzazione e stile, non mi sono sentita particolarmente vicina a nessuno dei due e non ho potuto empatizzare con la loro preannunciata morte. Tuttavia, ho apprezzato molto la tua prospettiva sul classico trinomio umanità/perdita di umanità/sopravvivenza: non si capisce con certezza quando finisce una e quando comincia l’altra, e hai secondo me colto in pieno il dilemma di qualunque essere umano posto in una situazione estrema del genere. Una storia post-apocalittica in piena regola, dunque, che non può non incontrare – quasi – in pieno il mio gradimento personale!

Punti bonus: 1/2

I tuoi ghoul sono ghoul in piena regola e non si fa alcuna fatica a immaginarseli mentre irrompono nell’abitazione – bestiali e terrificanti.

Totale: 43,8/47

Recensore Master
07/05/19, ore 19:58

Ciao e piacere di conoscerti!
I ghoul attaccano in massa ed ecco uno scenario da fine del mondo: anche l’umanità rimasta pare ricondotta a livelli primordiali, costretta a lottare per la pura sopravvivenza. Eppure, permane il desiderio di conservare le abitudini legate alla vita di prima, come bere un semplice caffè di prima mattina. quando ancora la vita scorreva tranquilla con un orizzonte di prospettive per il futuro. Quando l’orizzonte viene a mancare... è il momento in cui in genere si scopre cosa conta davvero. Un bacio alla persona amata, ad esempio. Il primo, forse lungamente atteso, forse anche l’ultimo. il finale rimane aperto, non sappiamo se i nostri protagonisti sopravviveranno all’attacco, di fatto sono accerchiati da ogni parte e le prospettive di riuscire a farcela si riducono attimo per attimo. Resta però quel bacio, quel sentimento rivelato, quell’attimo rubato a un’apocalisse che non lascia scampo. Uno squarcio di resistenza, di vita malgrado tutto.

Recensore Master
09/04/19, ore 22:31

Ciao^^
complimenti per esse reriuscita a concentare una storia compiuta, con un'ambientazione ben precisa e dei personaggi definiti, in così poco spazio. Io con queste parole non riesco nemmeno a scrivere il disclaimer prima di iniziare la storia!^^
A maggior ragione, quindi, ho apprezzato questo tuo breve frammento, che in così poco spazio ci dà tutte le informazioni che ci servono per farci un quadro preciso della vicenda: c'è stata un'invasione di ghoul, l'umanità è ridotta a pochi superstiti, i nostri due protagonisti pensano di essere al sicuro, ma in realtà la bella casa che hanno trovato si rivelerà una trappola mortale.
Bel lavoro, complimenti!