Interessante, interessante, interessante!
Omg, gli anni '80, la loro follia, la ribellione, un'adolescenza sgangherata, questo racconto ce li ha tutte le carte per attrarmi.
Mi piace perché sembra anche che hai molta consapevolezza, vediamo una di quelle ragazze cresciuta in una famiglia borghese, ha avuto tutta dalla vita, la famiglia da Mulino Bianco ma, attenzione, questo è stato il suo trauma, e ha desiderato a tutti i costi liberarsene (conosco una persona che ricalca perfettamente questo modello). Mi ha sempre affascinato come psicologia, io sono una di quelle persone che si lamentano un po' delle cose che non ha o che si deve sudare, ed è interessante notare a volte come anche le persone che hanno avuto tutto tutto dalla vita, comfort, famiglia perfetta ecc, in realtà siano rotte dentro.
Meraviglioso!
E così arriviamo a Seattle.
E la musica, oh gosh, ultimamente sono in fissa con la musica, ti supplicherei di rivelarmi (anche con un messaggio privato) a chi ti sei ispirata perché sono troppo, troppo curiosa ahah. Confesso che anch'io la uso come tecnica, ci sono persone che mi ispirano abbestia, però per raccontare comunque la storia cambio i nomi, un po' il contesto, il background, e alla fine tanto va a finire che si creano personaggi del tutto nuovi (ma nella mia mente e nella descrizione dei caratteri resto ancora alle persone originali). Però cambio tutto così bene che nessuno (se non una persona che mi conosce bene bene) indovinerebbe a chi diavolo mi sono ispirata ahah.
Come puoi vedere mi hai già catturata e con un bimbo (o una bimba) in grembo sono proprio curiosa di scoprire che tipo di percorso farà la protagonista.
Ottimo inizio!
Un bacio,
Karen. |